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Isola Ciop
 
Oggi miagola anche il mare
e Cip non sa cosa fare.
Manca il fratello Ciop schiacciato dalle ruote
nell’attimo di libertà del suo destino.
La sofferenza naviga nella famiglia 
che conta le miglia che portano in alto
dove lo sconforto é un arrivederci per adottati ed adattati.
Gatto eri, con l’anima raccolta nella strada 
ed oggi ci guardi affamato e affranto.
Come noi. Innocenti come te.
 
di Michele Sequenzia

Caro Bartolino, leggo e mi rattrista la brutta fine di Ciop ..immagino quanto ti abbia fatto male..dentro..quanto ti sia costato non urlare ......la sofferenza e la solitudine spaventosa di Cip, sempre con Ciop..vicini al tuo telefono, al computer....fragili fratelli ...e non voler perdere la calma....la voglia di andare..avanti.con la tua tenacia...pazienza...a tutti i costi......Ti abbraccio

Il nonno Michele

di Aldo Natoli

Caro Bartolino, ho appreso dell'incidente che ha causato la morte del vostro amato gatto CIOP, che abbiamo avuto modo di vedere spesso "in posa" nel Notiziario.
Soltanto chi ama gli animali può comprendere lo stato d'animo tuo e di tua moglie!

di Antonio Famularo

Caro Indimenticabile Ciop - Vorrei Comprare Una Strada...

Dal NotiziarioEolie mi ha particolarmente colpito e commosso il recente annuncio della prematura e tragica morte del 'mio' gattone "Ciop", investito sulla strada di Marina Lunga, probabilmente ucciso volontariamente e con gratuita cattiveria da un conducente ignorante e superstizioso che prima di tutto l'avrà sicuramente abbagliato con i fari. Dico 'mio' perchè a vederlo altre volte, bello, col pelo lucido, sornione nelle sue giornaliere routine, sulle pagine del Notiziario, mi ci ero un po' affezionato e abituato alla sua 'patinata' presenza, e... mi manca tantissimo, come la rassicurante presenza di un vero amico.
Somigliava moltissimo ad un gatto 'meticcio' che avevo quando andavo alle Scuole Medie. Mi ero affezionato tantissimo alla sua felpata e vellutata presenza, e spesso veniva a stendersi ai miei piedi, o sulle mie gambe, concedendosi delle sonore ronfate!
Era un periodico libertino, ladro e opportunista, affezionato più all'abitazione che alle persone, com'è ovvio che sia nella sua indole di felino. A volte si assentava e quando tornava a casa, dopo alcuni giorni, sembrava un 'Rambo' sgangherato e affamato, forse più bisognoso di punti di sutura o di cerotti, anziché di avanzi di cibo.
Una mattina l'ho trovato disteso sul pavimento, ucciso da cibo avvelenato disseminato appositamente sul terrazzo della sua abitazione, da una squallida persona, arrogante, ignorante e presuntuosa! Lo faceva con tutti gli altri gatti di Vico Egeo, per impedire di fare i loro bisogni sul suo terrazzo e che poi andassero a finire, con l'acqua piovana, nella cisterna della sua casa. Forse è stata la prima e unica volta, in vita mia, in cui ho invocato il male su quella persona o la sua famiglia. Ho pianto per diversi giorni e da quella volta ho sempre preferito non adottare animali, per non voler più provare il dolore conseguente alla loro perdita. Di recente, ritornando a casa da scuola, mi sono fermato in un canile nel Comune di Rubano, poco distante da casa, e tutti i cani, quelli ben messi o vecchi, mi hanno fatto una gran festa; i più anziani, bisognosi di relazionarsi con qualcuno a cui voler bene, quasi imploranti all'unisono, sembrava che dicessero: "ti supplico, portami via con te, lontano da qui!!!" E' stato davvero un momento toccante e straziante anche per un vecchio 'navigato' come me! Caro, indimenticabile Ciop, eri entrato anche nell'immaginario
del mio cuore e la tua presenza/assenza mi manca. Ti dedico il testo di una canzoni che da giovane è stata una delle mie preferite in assoluto. L'ho conosciuta quando andavo in Terza Media e con una chitarra di 4.000 Lire mi cimentavo sui primi accordi. La canzone me la faceva ascoltare, al canto e alla chitarra, un mio carissimo e indimenticabile amico, Gianni Senese, che da Colico, sul Lago di Como, veniva a trascorrere le vacanze a casa di un suo zio prete, il canonico Rosingana. Ricordo ancora i suoi fratelli e la sua amabile famiglia, i suoi zii Felice e Carmela E fu tramite la loro amicizia e frequentazioni che conobbi musicalmente uno dei
miei gruppi musicali del Beat storico degli Anni '60: i New Trolls.
Quante storie, e quanti ricordi struggenti legati anche all'amicizia o all'affetto di animali che in qualche modo ci hanno segnato il cuore, accontentandosi solo di qualche carezza.

Vorrei comprare una strada nel centro di Nuova York,
la vorrei lunga e affollata con gente di ogni età;
e tanta luce nei buffi tubi di vetro colorato.
Una fontana con mille bambini che giocano,
un gatto grigio assonnato che scalda il suo angolo;
e voli alti contro i colori dell'arcobaleno,
e al tramonto vorrei sedermi all'ombra di un grattacielo.
Fino a che io sentirò una voce che mi dirà:
"scusami William, mi spiace per te, ma è la fine".
(Da 'Senza Orario, Senza Bandiera', dei New Trolls)

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