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Messina. Gli eletti. Cateno De Luca “Sud chiama Nord”: Matteo Sciotto e Pippo Lombardo.
Forza Italia Bernadette Grasso che subentrerà a Tommaso Calderone eletto alla Camera.
Fratelli d’Italia: Pino Galluzzo, Elvira Amata
Partito Democratico Calogero Leanza (nella foto)
Autonomisti: Luigi Genovese
5Stelle Antonio De Luca
Lega-Prima l'Italia Pippo Laccoto
Su Facebook il primo commento di Marco Giorgianni
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Il voto alle Eolie. Il piu' votato è stato Marco Giorgianni con 1153, seguito da Emanuele Carnevale con 314, Tommaso Calderone 215, Giovanni Mastroeni 206 e Galluzzo 84.
Per la presidenza De Luca 2538, Schifani 1752, Chinnici 634 e Di Paola 302.
Dai dati ufficiali che dipenderà la ripartizione dei seggi dell’Assemblea Regionale Siciliana (Ars). È da considerare però che in occasione di queste elezioni era previsto il voto disgiunto, che influirà su di essa. In tal senso, la coalizione di centrodestra, in base alle previsioni, sembrerebbe avere guadagnato qualche punto percentuale in più rispetto al proprio candidato alla Presidenza. Il contrario è avvenuto per la lista di Cateno De Luca.
RISULTATI ELEZIONI POLITICHE E REGIONALI SICILIA 2022/ Affluenza 63,91%, è record negativo
LA DISTRIBUZIONE DEI SEGGI DOPO LE ELEZIONI REGIONALI 2022
Come avverrà la distribuzione dei seggi agli eletti in Sicilia dopo le Elezioni Regionali 2022 e quali saranno i nomi dei deputati? In molti se lo stanno domandando. In totale gli eletti saranno 70. Di questi 6 sono “bloccati”, in quanto rappresentano un premio di maggioranza che permette di ottenere al massimo 42 seggi all’Assemblea Regionale Siciliana. I seggi vengono infatti a segnati al cosiddetto “listino del Presidente”.
Per quel che riguarda i restanti, due andranno rispettivamente al Presidente eletto e a quello non eletto che ha ottenuto il maggiore numero di voti. Gli altri 62 seggi invece sono attribuiti con il sistema proporzionale puro. Di questi: 16 a Palermo; 13 a Catania; 8 a Messina; 6 ad Agrigento; 5 a Siracusa; 5 a Trapani; 4 a Ragusa; 3 a Caltanissetta; 2 a Enna. La soglia di sbarramento in tal senso è fissata al 5% a livello regionale. È molto probabile dunque che le liste collegate ai candidati Gaetano Armao e Eliana Esposito rimarranno fuori dall’Ars.
In attesa dei risultati definitivi delle Elezioni Regionali 2022 in Sicilia e delle relative preferenze, gli unici nomi certi dei deputati eletti sono quelli del nuovo Presidente Renato Schifani e del candidato non eletto con il maggior numero di voti, ovvero Cateno De Luca. Anche su quello che sarà il “listino del Presidente”, però, ci sono delle sicurezze. I nomi dei 6 deputati che occuperanno un seggio all’Assemblea Regionale Siciliana grazie al premio di maggioranza, infatti, dovrebbero essere questi: Elvira Amata; Riccardo Gallo Afflitto; Marianna Caronia; Giuseppe Lombardo; Federica Marchetta; Gaetano Galvagno.(ilsussidiario.net)
Comune di Lipari Scrutinio Finale Senato e Camera
Vittoria storica per Meloni, la maggioranza al centrodestra «Indicazione chiara per il governo»
I parlamentari messinesi sono: Francesco Gallo e Dafne Musolino "Sud chiama Nord", Tommaso Calderone, Forza Italia, Angelo Raffa 5Stelle, Matilde Siracusano, Nino Germanà, Lega, Ella Bucalo, Fratelli d'Itaia e Barbara Flordia, 5Stelle.
FdI primo partito (26%), Lega giù, tiene FI. Pd sotto il 20, M5S al 15
Nel Comune di Lipari i piu' votati alla Camera sono stati Fdi e al Senato De Luca
Camera: FDI 1252 DE LUCA 1157 5STELLE 707 FI 612 PD 373 LEGA 239
MATILDE SICURACUSANO 2166 FRANCESCO GALLO 1162 GRAZIA D'ANGELO 714 FELICE CALABRò 584
SENATO: DE LUCA 1350 FDI 1023 5STELLE 676 FI 593 PD 383 LEGA 282
BUCALO CARMELA 1956 DAFNE MUSOLINO 1355 BARBARA FLORIDIA 681
RENATO SCHIFANI NUOVO PRESIDENTE DELLA REGIONE
18.43 È stabile al 42% la posizione del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Siciliana Renato Schifani, anche secondo la quarta proiezione Opinio Rai su un campione del 58%. Al secondo posto il leader di Sicilia Vera Cateno De Luca con il 23,3% mentre si contendono la terza piazza la candidata di Pd e Centopassi Caterina Chinnici con il 16,6% e l’esponente del M5s Nuccio Di Paola con il 16,35. Anche questa proiezione segnala il fenomeno del cosiddetto voto disgiunto, con Schifani che ha meno voti della coalizione che lo sostiene (48,75) e De Luca con un +4,3%. Fenomeno analogo, sia pure in misura minore, per la Chinnici (+0,6%) e Di Paola (+0,9%).
LA PRIMA INTERVISTA DEL NUOVO GOVERNATORE RILASCIATA AL TG3 SICILIA
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Rassegna Stampa GDS.IT
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Lipari - Tutti in fila nei seggi per votare. La novità di questa tornata elettorale è che votano a turno una donna e un uomo, con qualche disappunto della nutrita schiera del "gentil sesso".
Per di piu' nel seggio 1 fila quasi chilometrica e nel 2 in qualche caso come dimstra la foto senza fila...
Gli italiani oggi saranno chiamati a eleggere il nuovo governo che si insedierà al posto dell'esecutivo guidato da Mario Draghi. In Sicilia si voterà anche per rinnovare il Parlamento regionale. Si potrà votare solo dalle ore 7 alle 23.
Politiche, come si vota
Il Rosatellum prevede un mix di sistema elettorale maggioritario e proporzionale. Ogni elettore riceverà due schede, una per la Camera dei deputati (rosa) e una per il Senato (gialla). Ciascuna scheda sarà composta da riquadri rettangolari con indicato in alto il nome del candidato uninominale. Tra questi risulterà eletto chi, nel collegio di riferimento, riceverà più voti. All'interno del singolo riquadro, l'elettore troverà inoltre alcuni nomi vicino ai simboli dei partiti. Si tratta dei cosiddetti candidati “bloccati” proporzionali: l'elettore non potrà esprimere alcuna preferenza, ma saranno questi saranno eletti in modo proporzione ai voti ricevuti nel collegio, in ordine di lista.
Politiche, la scheda
Ecco come si può esprimere la preferenza in entrambe le schede. Il voto può essere espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista che vale anche per il candidato uninominale collegato, e viceversa; tracciando un segno sul nome del candidato uninominale collegato a più liste in coalizione, che viene ripartito tra le liste in proporzione ai loro voti ottenuti nel collegio; tracciando un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato del collegio uninominale e un segno sul sottostante rettangolo contenente il contrassegno della lista nonché i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale, il voto è comunque valido a favore sia del candidato uninominale sia della lista; tracciando un segno sul contrassegno e un segno sulla lista di candidati nel collegio plurinominale della lista medesima, il voto è considerato valido a favore sia della lista sia del candidato uninominale.
Politiche, i deputati e senatori eletti
Sia alla Camera che al Senato il 61 per cento dei membri verrà assegnato con il proporzionale: ciò significa che tale quota di scranni sarà ripartita in base alle percentuali di voti ottenute da ciascun partito. Si tratta di 244 seggi alla Camera e 122 al Senato. Le candidature sono in questo caso presentate in collegi plurinominali, ciascuno dei quali elegge un numero predeterminato di seggi nei due rami del Parlamento. Sarà possibile votare la lista, ma non esprimere preferenze per i candidati in essa presenti. Il restante 37 per cento (il 2 per cento è riservato alla circoscrizione Estero) sarà invece scelto sulla base di un sistema maggioritario uninominale a turno unico. Esso prevede che in ciascun collegio si presentino i vari candidati e che a vincere sia, semplicemente, quello che ottiene più voti.
Politiche, voto annullato
C'è una circostanza in cui il voto viene annullato perché considerato non valido si verifica se l'elettore sbarra il simbolo di un partito e il nome di un candidato uninominale non collegato a quella data lista.
Regionali, come si vota
Sono 70 i deputati che verranno eletti. La legge elettorale è in gran parte proporzionale, che prevede il voto di preferenza e un premio di maggioranza di sette deputati, tra cui anche il Presidente eletto, alla lista del candidato più votato. Un seggio viene poi assegnato al secondo candidato presidente più votato. I restanti 62 deputati vengono eletti tramite le liste provinciali dove è ammesso il voto disgiunto.
Regionali, la scheda
La scheda per le elezioni Regionali è di colore verde. Per votare occorrerà barrare il simbolo della lista del Presidente (quindi della coalizione), poi segnare con una X il simbolo del partito del candidato deputato e scrivere il nome. Si potrà anche sbarrare, in virtù del voto disgiunto, il presidente di una coalizione e il partito di un'altra.
Regionali, il presidente eletto
Non è previsto ballottaggio, verrà eletto Presidente il candidato capace di prendere anche un solo voto in più dei suoi avversari. C'è la possibilità del voto disgiunto, ovvero esprimere la preferenza per il candidato presidente di uno schieramento e per un deputato di una compagine opposta.
Regionali, il quorum del 5%
Al partito che avrà preso il 5% in almeno 5 province scatterà il seggio. Quindi, un deputato per essere eletto dovrà far parte di uno schieramento che superi il 5% in almeno 5 province e poi aver ottenuto più voti nella lista provinciale che ha appunto superato tale sbarramento. I seggi scattano in base alla percentuale di preferenza ottenuta, più è alta più deputati vengono eletti nella stessa lista.
Regionali, voto annullato
È vietato apporre nelle schede qualsiasi altra indicazione o fare segni, pena voto annullato.(gds.it)