1) Il Comitato Spontaneo Vulcano è un movimento sociale che parte dalla volontà di cittadine e cittadini comuni che stanno impiegando tempo, energie e passione per far rinvigorire un’isola meravigliosa e dall’infinito potenziale naturalistico, culturale e socioeconomico. È un movimento autonomo, autogestito e basato su decisioni assembleari orizzontali, non si allinea a nessun partito o affiliazione politica, ma fa politica dal basso e mediante gli strumenti della democrazia diretta, con il fine unico di risollevare la situazione dell’isola e dei suoi abitanti, specialmente ante i disagi socioeconomici originatisi a partire dell’ordinanza dell’ottobre 2021 che ha interdetto la scalata al cratere della fossa, lo stato d’emergenza nazionale decretato nel dicembre 2021, l’ordinanza che interdiceva la Baia di Levante del giugno 2022, e l’allarmismo mediatico alimentato da tali provvedimenti e dalle dichiarazioni emesse nelle varie riunioni della Commissione Straordinaria per l’Emergenza Vulcano.
2) In nessun momento la festa organizzata dal Comitato era intesa come una provocazione. L’isola e i suoi abitanti hanno vissuto e continuano a vivere disagi incalcolabili per colpa di una gestione socialmente irresponsabile della situazione che si vive a Vulcano, per la quale alcune attività hanno subito danni diretti e quasi tutte dei danni collaterali, entrambi ingenti. Nonostante questo, i provvedimenti precedentemente messi in atto non hanno rispecchiato la retorica sulla ‘sicurezza’ declamata a gran voce dalla Commissione Straordinaria per l’Emergenza Vulcano, come palesato dalle circostanze paradossalmente rischiose originatesi durante il periodo nel quale la Baia di Levante è stata interdetta.
Ad oggi, gli operatori balneari stanno volontariamente realizzando un lavoro eccellente per la sicurezza dei turisti e, indirettamente, lavorando per il bene comune di tutti gli abitanti di Vulcano, senza aspettarsi nulla in cambio. I motivi per festeggiare ci sono, perché in noi si è riaccesa la speranza di vivere in un’isola che continui ad accogliere visitatori da tutto il mondo come lo ha sempre fatto, ma in condizione che facciano percepire un sentimento di sicurezza reale per abitanti e turisti. Questo è il nostro territorio, questa è la nostra casa. Non permetteremo che nessuno ci trasformi in un laboratorio o nella miniera d’oro di coloro che si approfittano delle variazioni del sistema geotermico e vulcanologico caratteristici di questa meravigliosa isola che ci accoglie come suoi abitanti.
3) Siamo stanchi della strumentalizzazione che si sta cercando di attuare contro il Comitato. Refutiamo rotondamente qualunque accusa di partitismo, come anche le allegazioni sui rischi che la festa in questione comporterebbe. Pensiamo che sia ridicolo che si parli di rischi per le poche persone che parteciperanno ad un piccolo evento cittadino in spiaggia, quando tali pericoli non si evincono dai valori registrati recentemente dai vulcanologi presenti sull’isola, come neanche si son occasionati malori di alcun tipo da quando la spiaggia è stata riaperta in sicurezza (o anche quando la spiaggia era interdetta e, nonostante ciò, numerosi turisti facevano l’idromassaggio nelle zone considerate più a rischio, senza che nessuno sia finito in guardia medica).
4) La festa si farà, anche se parte del suo corso si trasferirà ai locali del Bar Castello, cosicché la permanenza degli invitati nella Baia di Levante sarà ridotta a un brindisi e un bagno nelle zone agibili della spiaggia e lo specchio d’acqua antistante. Il punto d’incontro è la parte di spiaggia che si trova giusto al nord del Chiosco da Genny, visto che il lido in questione resterà chiuso durante l’evento. La decisione di spostare parte dell’evento a una sede distinta dalla Baia di Levante si deve a un intento di dissipare ogni preoccupazione dell’INGV, della Protezione Civile o di qualunque altra parte in causa, su temi di sicurezza e salute pubblica, e poter continuare a celebrare l’evento per il quale abbiamo lavorato con tanti sforzi, e dentro del quale si offriranno importanti contenuti artistici, culturali e sociopolitici.
5) Questa festa non è assolutamente organizzata per sottolineare alcuna vittoria, visto che le condizioni di apertura della Baia di Levante sono basate principalmente sulla disponibilità di volontari dell’isola, ma questa modalità non risulta sostenibile nel lungo termine, oltre ad essere poco etico e socialmente responsabile che debbano essere i cittadini a risolvere situazioni che sono di competenza dello Stato. Se sono stati stanziati milioni per l’emergenza, è ora che questi vengano utilizzati per portare avanti la gestione attiva dell’isola e l’apertura in sicurezza di tutte le zone interdette. Esigiamo trasparenza sui fondi stanziati e, fin quando questi non verranno impiegati per la sicurezza e il benessere della società, i dubbi su inaccettabili forme di speculazione continueranno a rinforzarsi, e noi continueremo a far valere i nostri diritti.
6) Inoltre, questa festa non segnala una vittoria che sancisce la fine di questo movimento sviluppatosi spontaneamente e propagatosi visceralmente. Al contrario, spiana il cammino per il proseguimento di instancabili azioni sociopolitiche per la difesa del territorio, azioni che continueremo a portare avanti fin quando all’isola sarà permesso di risplendere come lo ha sempre fatto, con attenzione ai diritti e la dignità dei suoi abitanti.
Il Comitato Spontaneo Vulcano
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