Fabrizio Curcio: “Un test fondamentale per tutto il sistema nazionale”
Con la simulazione della variazione dei parametri di monitoraggio rispetto alla situazione attuale del vulcano, ha preso ufficialmente il via nell’isola delle Eolie l’esercitazione nazionale “Vulcano 2022”, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con il Dipartimento Regionale della Protezione Civile della Regione Siciliana, la Prefettura-UTG di Messina, il Comune di Lipari e l’INGV.
Oggi e domani sono previste alcune attività tecnico scientifiche volte a verificare le procedure di diffusione dei documenti di sorveglianza e monitoraggio e delle comunicazioni ai fini di protezione civile, nonché alla valutazione e dichiarazione del livello di allerta.
Sabato 9 aprile l’esercitazione entrerà nel vivo con le prove di evacuazione della popolazione dall’isola di Vulcano al fine di testare le procedure di attivazione del piano di allontanamento. La popolazione che parteciperà all’esercitazione su base volontaria, seguendo le indicazioni previste nella pianificazione comunale (percorsi di allontanamento ed aree di emergenza) e la segnaletica appositamente installata nei giorni scorsi, raggiungerà il porto di Levante o il molo di Gelso e verrà imbarcata su traghetti convenzionati con la Regione Siciliana e mezzi delle Strutture operative, per poi successivamente sbarcare a terra nello stesso molo, dopo aver partecipato ad un momento informativo e di confronto sulle attività esercitative in corso.
In questa occasione, sarà testato – per la prima volta in Italia – il Sistema di allarme pubblico IT-Alert, che attraverso la tecnologia cell broadcast, informerà i cittadini sull’esercitazione in corso e sulle norme di comportamento da adottare grazie all’invio di messaggi sugli apparati cellulari presenti sull’isola di Vulcano. Il messaggio conterrà chiaramente l’indicazione che si tratta di un’esercitazione di protezione civile.
“L’esercitazione – afferma Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile - nasce a valle di un percorso di aggiornamento della pianificazione nazionale e locale legato alle variazioni dei parametri di monitoraggio del vulcano. Gli scenari esercitativi, che prevedono il coinvolgimento della popolazione dell’isola di Vulcano e di tutte le strutture operative, ci permetteranno di valutare i piani di protezione civile e verificare la tempestività della risposta e l’efficacia dell’impiego dei sistemi di gestione dell’emergenza. Per questo motivo, anche alla luce dell’utilizzo di IT-Alert, l’esercitazione rappresenta un test fondamentale per tutto il sistema di protezione civile”.
𝐕𝐮𝐥𝐜𝐚𝐧𝐨 2022 – 𝐄𝐬𝐞𝐫𝐜𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 sul 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐯𝐮𝐥𝐜𝐚𝐧𝐢𝐜𝐨.
𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟗 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐥𝐞, l’arcipelago delle Eolie sarà al centro di un’esercitazione nazionale sul rischio vulcanico che prevede l’evacuazione dell’isola dì Vulcano.
Coordinata dal Dipartimento nazionale di Protezione civile in collaborazione con il Dipartimento di Protezione civile della Regione Siciliana la simulazione nasce dall’esigenza dì abituare la popolazione ai comportamenti da tenere in caso dì emergenza e chiama a raccolta tutte le forze del sistema dì protezione civile.
L’esercitazione “Vulcano2022” ha 𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐢:
1. verificare sul campo i dettami della pianificazione nazionale e locale, con particolare riferimento al coinvolgimento della popolazione, che potrà partecipare spontaneamente alle operazioni di allontanamento verso i punti di incontro.
2. misurare la tempestività della risposta e l’efficacia di impiego dei sistemi di gestione dell’emergenza;
3. testare l’accessibilità marittima del porto di Levante e dei moli di Gelso e di Ponente,
attraverso l’attività operativa dei traghetti e dei mezzi di soccorso delle strutture operative per valutare la tempistica di imbarco e di sbarco dai mezzi navali a disposizione;
4. sensibilizzare gli enti, le strutture operative, il volontariato e la cittadinanza sui temi della Protezione civile, della pianificazione e del rischio vulcanico;
5. testare l’efficacia del sistema di allarme pubblico IT-Alert attraverso l’invio di messaggi utilizzando la tecnologia cell broadcast. I messaggi verranno ricevuti dagli apparati cellulari presenti nell’area e forniranno informazioni sull’evento simulato e sulle norme di comportamento da seguire.
Tutte le comunicazioni e i documenti dì coordinamento e monitoraggio ai fini dì protezione civile riporteranno in apertura e in chiusura la dicitura “Esercitazione Esercitazione Esercitazione".
Tra le strutture operative pronte a intervenire, oltre ai tecnici, funzionari e gli esperti dei Dipartimenti Nazionale e Regionale dì Protezione Civile, le organizzazioni di Volontariato della Protezione Civile regionale e comunale, la polizia locale e la Croce Rossa Italiana, ci saranno la Capitaneria di Porto di Milazzo, la Capitaneria di Lipari, i Vigili del Fuoco, la Guardia Costiera, le Forze dell’Ordine, le Forze Armate, la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale e le compagnie di navigazione (Caronte and Tourist e Liberty Lines).
L’isola di Vulcano, nelle Eolie, con i suoi 800 abitanti e i primi turisti che sono già arrivati, si prepara all’esercitazione nazionale sul “rischio gas” che prevede l’evacuazione simulata. Avrà luogo sabato mattina e sarà testato, per la prima volta in Italia, IT-Alert, il sistema che utilizza la tecnologia cell-broadcast per inviare alla popolazione dei messaggi di allarme. Un nuovo incontro si è tenuto nella sala del ristorante “Da Vicenzino” a cui hanno partecipato anche il vulcanologo Mauro Coltelli, dell’Ingv di Catania, il sindaco Marco Giorgianni, dirigenti della Protezione civile nazionale e regionale, isolani e vacanzieri. Illustrato il piano che con gli interventi di traghetti negli scali alternativi di Gelso e Ponente permettere alla popolazione di allontanarsi dall’isola. Per Mauro Coltelli, Ingv, “il rischio vulcanico sta continuando ad attenuarsi – dice – ci sono solo alcune zone tipo l’area craterica, il sito del Faraglione, Camping Sicilia, Bambara che vanno attenzionate, ma in linea di massima l’isola è pronta ad accogliere i vacanzieri…”. “Coordinata dalla Protezione civile nazionale in collaborazione con il dipartimento regionale – spiega il sindaco Giorgianni - la simulazione nasce dall’esigenza dì abituare la popolazione ai comportamenti da tenere in caso di emergenza”. (ANSA)
LE DICHIARAZIONI DEI RAPPRESENTANTI DELLA PROTEZIONE CIVILE
VIDEOMESSAGGIO DEL SINDACO MARCO GIORGIANNI, DELLA DIRIGENTE DEL SERVIZIO DI PIANIFICAZIONE PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE PAOLA PAGLIARA, ANTONELLA EMMI DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PC, MAURILIO SILVESTRI DELLA PC E MAURO COLTELLI, DELL'INGV DI CATANIA
Si avvicina il giorno dell'esercitazione nazionale DPC in programma il 9 Aprile sull'Isola di Vulcano, finalizzata a sperimentare le misure di protezione civile sul rischio vulcanico.
Anche per l’esercitazione #Vulcano2022, l’INGV fornirà alla Protezione Civile, in questi giorni che precedono l'evento, il proprio costante supporto tecnico-scientifico.
Ricordiamo che nel caso in cui si verifichi una grave emergenza sull’Isola, causata da emissioni considerevoli di gas o dall’approssimarsi di un'eruzione, l’INGV è il principale centro scientifico di competenza che sorveglia il vulcano, che elabora tutti dati raccolti dalle reti di monitoraggio ed infine prepara ed emette bollettini per il DPC sullo stato di attività di Vulcano.
Durante la giornata del 9 Aprile sarà testato, per la prima volta in Italia, IT-Alert, il sistema che utilizza la tecnologia cell-broadcast per inviare alla popolazione dei messaggi di allarme.