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Lipari, con l’installazione “AFR” di Binta Diaw, al via il festival Isole VIDEO
“Dialoghi tra arte e letteratura”, performance, musica e narrazioni con autori internazionali sulla scena del Parco Archeologico delle Eolie
Le parole, direbbe qualcuno, sono importanti. E proprio dalla parola spezzata AFR – metafora visiva del rapporto complesso e incrinato fra Occidente e Africa – ha preso il via ieri a Lipari il festival “ISOLE. Dialoghi tra arte e letteratura”, che fino a domenica 11 luglio propone ogni sera nell’area archeologica del Castello di Lipari incontri con autori del panorama artistico e letterario internazionale. Tutti ad ingresso gratuito
Il festival, organizzato dall’associazione culturale Insula, è stato presentato al pubblico con un breve intervento di Rosario Vilardo, direttore del Parco Archeologico delle Eolie che organizza e ospita la manifestazione, di Tiziana De Luca (assessore del Comune di Lipari) e di Paola Nicita (storica dell’arte) ed Evelina Santangelo (scrittrice ed editor) che con l’artista Emanuele Lo Cascio curano la direzione artistica della manifestazione.
Ed è la stessa Binta Diaw, 26 anni, visual artist italo-senegalese la cui ricerca è orientata a commentare fenomeni sociali come la migrazione, l’identità e il corpo femminile, intervistata dalla Nicita a raccontare al pubblico il perché di “AFR”. “E’ una parola piena di stereotipi come afroitaliano, afrodiscendente con cui mi sono dovuta confrontare anche io che sono nata e cresciuta in Italia”, spiega candidamente Binta, col suo accento milanese. La sua esposizione a Santa Caterina si completa con due grandi fotografie della serie “Paysage Corporel”: di scena dettagli del corpo dell’artista, particolarmente sensibile alla questione ecofemminista, su cui interviene con gessetti colorati creando un paesaggio di radici e colori che rimandano alla natura. In mostra fino al 18 agosto.
Non è nato in Italia ma è stato “adottato” da Palermo Chris Obehi, 23 anni, giovane musicista di origine nigeriana che ieri ha concluso con un concerto la prima serata di Isole. Intervistato dalla scrittrice Paola Caridi si è detto “folgorato” dai canti di Rosa Balistreri, inseriti nel suo repertorio che spazia dal reggae (genere amato dal padre, mentre la madre canta i gospel) alla musica popolare nigeriana. E dice: “Rosa mi ha fatto sentire palermitano”.
GLI APPUNTAMENTI DI OGGI, venerdì 9 luglio
Venerdì 9 luglio (ore 18,30 Teatro) il curatore austriaco Jürgen Weishaupl, presenterà a Lipari in anteprima “The Pavillion”, progetto in realtà aumentata dell’artista Eva Schelegel, già curatrice del Padiglione Austria alla Biennale di Venezia. Si tratta di una app per cellulare o tablet messa a disposizione del pubblico del festival, con cui sarà possibile materializzare alcune sculture in realtà aumentata, semplicemente inquadrando con il cellulare il codice sorgente QR collocato negli spazi esterni del Castello: lo schermo del proprio cellulare mostrerà grandi sculture e pianeti, invisibili nella realtà ma visibili attraverso lo smartphone. A seguire, (19,00 Teatro) “Dietro la porta”, narrazione musicale di Yousif Latif Jaralla, cantastorie iracheno che a Lipari con il suo tamburo e il suo ritmo circolare, proporrà una sua opera che parla degli incolmabili vuoti della memoria. Scrive il cantastorie Jaralla: <Dove si nascondono i ricordi che mancano?” Taciturni senza luce né colore, senza tempo né presenza, ma come dei fantasmi aleggiano intorno, come dei brusii dentro la mente>. Alle 19,30 (Teatro) l’incontro “Memorie”, vedrà la conversazione fra Paola Caridi, scrittrice esperta di Medio Oriente, Vittorio Longhi, scrittore e giornalista impegnato su tematiche di diritti umani e questioni internazionali, e la scrittrice e poetessa Christina Ubah Ali Farah, vincitrice del Premio Vittorini con “Madre piccola”, per analizzare alcuni aspetti del significato della memoria.
“Isole. Dialoghi tra arte e letteratura” è organizzato dall’associazione culturale Insula e dal Parco Archeologico di Lipari con il sostegno dell’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, in collaborazione con ARS (Assemblea Regionale Siciliana); Federalberghi Isole Eolie; Institut Français Palermo; Letterando in Fest, Sciacca; Galleria Giampaolo Abbondio, Todi; Associazione Culturale I.Dee, Lipari; Banca Agricola Popolare di Ragusa, Acqua Fiuggi.
ISOLE | PROGRAMMA RAGIONATO
Sabato 10 luglio (ore 18,30 Chiesa Santa Caterina) si comincia con la lettura “I tarocchi della narrazione” a cura di Evelina Santangelo scrittrice, editor di Einaudi, co-curatrice del festival “Isole”.
Seguirà (ore 19 Chiesa Santa Caterina), introdotta da Eric Biagi, direttore dell'Institut Français di Palermo, la performance degli artisti Silvia Maglioni e Graeme Thomson, “Dark matter cinema tarot”, celebri frammenti cinematografici trasformati nelle immagini del gioco dei tarocchi, speciali carte-immagini che gli artisti leggeranno in dialogo con il pubblico. Per le giornate del festival sarà visibile anche “Underwritten By Shadow Still”, film con fotogrammi sottotitolati, tratti dalla storia del cinema, che nella loro sequenza creano uno storytelling inedito. A chiudere la serata, alle 20,30 (Teatro) sarà la performance musicale “Vagabondaggi sudamericani”, con Pietro Lo Cascio alla chitarra.
Domenica 11 luglio (ore 19,00, Teatro) “Siamo ciò che scriviamo” vede protagoniste due figure femminili della scrittura come Helena Janeczek, già vincitrice del Premio Strega 2018 con il libro “La ragazza con la Leica” (biografia di Gerda Taro, compagna di Robert Capa e prima fotoreporter caduta in guerra) e la scrittrice e poetessa Cristina Ubah Ali Farah, scrittrice e poetessa.
A seguire, la conclusione del festival “Isole” è affidata ad una jam session con Cristina Ubah Ali Farah, Yousif Latif Jaralla, Pietro Lo Cascio, per una performance che attraversa e ricuce fra loro musica, poesia e narrazione, nello spirito del dialogo fra arte e letteratura che è la cifra distintiva del festival. Tutti gli eventi del festival “Isole” sono gratuiti.
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https://www.youtube.com/watch?v=dZVSpScskwE