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di Tiziana Russo

"Oggi è povero anche chi ha un lavoro, non siamo più negli anni Sessanta".

Non lascia spazio a dubbi il commento del segretario generale Cgil Maurizio Landini, ospite a Messina nell'ambito dell'iniziativa pubblica "Creare nuovo lavoro e sviluppo nel territorio. Bloccare la fuga dei giovani”, patrocinata dal segretario provinciale Giovanni Mastroeni.

Durante il suo intervento Landini ha sottolineato le difficoltà dal punto di vista occupazionale che molti ragazzi affrontano, ma la situazione è grave anche per coloro i quali una professione sono riusciti ad averla. "E' necessario agire localmente pensando però ai processi di globalizzazione. La politica deve però mettere al centro le tante disuguaglianze di questo Paese e poi affrontare seriamente la questione lavoro".

"I giovani sono le vittime maggiori della crisi italiana". Ha esordito così il segretario generale della CGIL di Messina Giovanni Mastroeni durante l'incontro "Creare nuovo lavoro e sviluppo nel territorio, bloccare la fuga dei giovani" che ha accolto a Messina Maurizio Landini, segretario generale della CGIL. "Serve un grande piano di investimenti partendo dal Sud che riduca le tasse per i lavoratori e i pensionati che saranno in piazza a novembre, lotti contro l’evasione fiscale e riduca le enormi diseguaglianze che in questi anni si sono realizzate. Accanto a questi punti centrali, vi sia poi una politica industriale che risolva le tante vertenze aperte, che sia rispettosa dell’ambiente, un rafforzamento delle politiche attive del lavoro e degli ammortizzatori sociali, la revisione dello sblocca cantieri, l’avvio dei lavori per le infrastrutture necessarie al Paese specie al Sud, un piano straordinario di occupazione nel lavoro pubblico, una modernizzazione della pubblica amministrazione e il rinnovo dei contratti del pubblico impiego". Mastroeni si è soffermato anche sulla situazione messinese: "La nostra realtà, e soprattutto la città, ha avuto un calo di 9,4 abitanti al giorno, la metà sono giovani, tutto questo porta ad una proiezione al 2050 di 200 mila residenti, nel marzo 2018 eravamo 231 mila la situazione è quindi drammatica, bisogna quindi ripristinare nel nostro territorio le condizioni minime di fiducia e di speranza perché si possa immaginare ancora un futuro per Messina sulle rive dello Stretto. Se non si ferma questa emorragia demografica, se le migliori intelligenze vanno a cercare fortuna altrove se non si crea un minimo di sviluppo e nuovo lavoro la città e il nostro territorio soffocheranno. Messina e la sua Provincia all’interno di una visione che coinvolge il Mezzogiorno vive una situazione caratterizzata da una disoccupazione di massa".

Dieci i punti che, secondo la CGIL, possono risollevare le sorti della città: dallo sviluppo dello scalo di Tremestieri alla zona economica speciale, dell'agroalimentare al turismo, dal commercio all'edilizia, dal progetto Snai alle assunzioni nella pubblica amministrazione. Per fare tutto ciò il sindacato chiede che siano immediatamente convocati "gli stati generali della città metropolitana, un percorso unitario e collegiale che punti a superare il clima che per 14 mesi ha creato purtroppo per Messina il sindaco De Luca. Solo divisioni, spaccature, odio, blitz e altre sceneggiate varie, talvolta gravi, che non hanno risolto nulla dei drammatici problemi che aveva questa città, tranne avere creato con un aumento dei costi per la collettività tre nuove partecipate le cui funzioni sono un mistero per tutti", ha concluso Mastroeni.

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La Cgil Messina con l’iniziativa che ha preso il via stamane all’hotel Royal di Messina metterà in primo piano il dramma dell’emigrazione giovanile, chiederà ai governi, alla politica interventi per il lavoro e lo sviluppo.

Alla presenza del segretario generale della Cgil nazionale Maurizio Landini si svilupperà un’ampia riflessione sulle problematiche del territorio, sul contesto regionale e meridionale in un momento decisivo per il Paese che attende importanti politiche tra cui quelle per il Mezzogiorno fortemente rivendicate dal sindacato. “Creare nuovo lavoro e sviluppo nel territorio, bloccare la fuga dei giovani”, è il forte messaggio che la Cgil Messina lancia.

L’intervento del segretario generale della Cgil Messina Giovanni Mastroeni ha aperto l’iniziativa a cui interverranno il segretario generale della Cgil Sicilia Alfio Mannino, il prorettore dell’Università di Messina Giovanni Moschella, il commissario straordinario dell’Autorità portuale Antonino De Simone, il presidente della Camera Commercio e Sicindustria Messina Ivo Blandina, i parlamentari nazionali Francesco D’Uva e Pietro Navarra, Francesca Molica, studentessa in Giurisprudenza e rappresentante Udu.

Cgil Messina evidenzia come la già difficile condizione del territorio abbia registrato un peggioramento sul piano socioeconomico e come sia immediata la necessità di avviare percorsi di sviluppo per garantire opportunità occupazionali unitamente alla realizzazione degli interventi per le infrastrutture ferroviarie, viarie, portuali. Al centro dell’iniziativa le azioni da concretizzare per dare risposte ai giovani che ormai, in numeri senza precedenti, lasciano Messina. “Un territorio senza giovani non ha futuro”, la denuncia che rilancia il segretario della Cgil Messina Mastroeni che aggiunge: “Convocare subito gli Stati generali del territorio metropolitano di Messina”.

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