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Lipari - A dimostrazione dell'anomalia climatica che si sta vivendo ormai da tempo e dell'elevata temperatura del Mediterraneo, il lungomare di Canneto è stato invaso da esemplari rarissimi a queste latitudini: le Salpe. 

La Salpa Maxima lunga raggiunge anche una ventina di centimetri. Il pesce non è urticante, secondo i biologi normalmente vive sui fondali dell'Oceania e di vari arcipelaghi del Pacifico.

Le Salpe sono materiale organico mega planctonico innocue, specie invertebrati appartenenti alla famiglia delle meduse. Possono vivere in colonie e formare anche delle lunghe corde. Si associano anche ad aumenti di formazione algheale e vegetazione marina. Sono elementi di massima presenti in ecosistemi puliti e sono filtrato di ossigeno. Sono indicatori di mare pulito e innocue per l'uomo. 

L'INTERVENTO

di Lisa Signorile*

Qualcosa di democratico si aggira per il Mediterraneo. Complici le belle giornate di primavera i primi, temerari frequentatori delle spiagge hanno trovato una sorpresa: un'improvvisa, insolita e inaspettata esplosione demografica di salpe, della specie Salpa maxima, ma non si esclude la presenza di Thalia democratica che, come tutti i democratici, ultimamente tiene un profilo basso.

Le salpe sono animali planctonici costituiti da un corpo cilindrico gelatinoso e trasparente e che, nella fase sessuata, si riuniscono a formare una lunga catena di individui tutti uguali, il trenino dell'amore dei cloni.

L'aspetto non deve però trarci in inganno: questi animali non sono invertebrati ma cordati, ovvero lontani parenti di noi vertebrati, dotati come noi di un asse corporeo interno, che nei tunicati come le salpe degenera però allo stadio embrionale. C'è anche una seconda caratteristica che rende le salpe simili a noi: questi cordati sono vivipari, come noi partoriscono un unico figlio molto grande, e l'embrione è nutrito dalla madre da una placenta che mette in comunicazione i vasi sanguigni di madre e figlio.

Il ciclo vitale delle salpe è costituito da due fasi, una solitaria asessuata e una coloniale sessuata. L'individuo asessuato solitario produce uno "stolone", un po' come quello delle piante di fragola, un asse lungo cui si sviluppano, per gemmazione, dei cloni. Questi cloni però sono sessuati e tutte femmine, uniti lungo il nastro dello stolone che, in Salpa maxima, può essere anche di diversi metri, come i bagnanti salentini hanno osservato con preoccupazione di fronte all'insolita creatura. Gli spermatozoi maschili, emessi nell'acqua, entrano nelle femmine fecondandole e l'embrione comincia a crescere nel corpo della madre, sino al parto che avviene tramite l'apertura posteriore. Il nascituro è l'individuo solitario asessuato. Tutte le salpe del nastro, dopo il parto, si trasformano in maschi, che possono così fecondare le femmine di un altro nastro più giovane. Dopo la produzione di spermatozoi tutta la colonia, esaurita dal duplice sforzo, muore.

Tutto questo ciclo è velocissimo e, se le condizioni sono favorevoli, avviene anche in soli due giorni, ma generalmente lontano dalle coste per cui, anche se questi animali sono diffusi in tutto il mondo e un elemento comune del plancton, sfuggono all'attenzione dei più.

Chi ha potuto assistere al fenomeno dell'improvviso incremento demografico di salpe potrebbe dunque considerarsi fortunato, se non ci fosse, come sempre, il rovescio della medaglia: le salpe sono animali filtratori di particelle vegetali e al loro incremento, corrisponde di solito una fioritura algale, che può essere dovuta a cause naturali o, più probabilmente, a eutrofizzazione delle acque marine. Se da un lato quindi la presenza delle salpe indica di solito acque pulite, il loro eccesso potrebbe indicare l'inizio di un problema di eutrofizzazione*.

*Fenomeno di arricchimento trofico di laghi, di stagni e, in genere, di corpi idrici a debole ricambio; è dovuto al dilavamento dei fertilizzanti usati nella coltivazione delle terre circostanti o all'inquinamento organico prodotto dalle attività umane o a prodotti di rifiuto industriali. Provoca le cosiddette fioriture del fitoplancton che, abbassando il tasso di ossigeno, rendono l'ambiente inadatto per altre specie (per es., pesci).

*Nationalgeographic.it

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LIPARI - L'innalzamento della temperatura del Mediterraneo ha portato nel mare di Lipari esemplari Salpa Maxima, non comune a queste latitudini. Il pesce non è urticante e vive sui fondali dell'Oceania e di vari arcipelaghi del Pacifico. Le Salpe sono materiale organico mega planctonico, innocue. Si tratta di specie invertebrate appartenenti alla famiglia delle meduse e possono vivere in colonie o formare anche delle lunghe "corde"; indicano mare pulito e sono innocue per l'uomo. (ANSA)

RASSEGNA STAMPA

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2018/03/07/news/dall_oceania_alle_eolie_il_lungo_viaggio_del_plancton-190696190/&ved=0ahUKEwiroNX_ldzZAhVL46QKHa0GAy0QqQIIJygAMAA" style="color:rgb(102, 0, 153);font-size:15px;cursor:pointer">Dall'Oceania alle Eolie: il lungo viaggio del plancton

 
esemplari di Salpa Maxima, una specie di grosso plancton, non comune a queste latitudini. L'animale, simile a una medusa e grande come una mano d'uomo, non è urticante e vive sui fondali dell'Oceania e di vari arcipelaghi del Pacifico. Non si tratta di un invertebrato, ma di un "cordato", fornito di un ...

 

http://guidominciotti.blog.ilsole24ore.com/2018/03/07/dalloceania-al-mare-di-lipari-in-sicilia-arriva-il-plancton-salpa-maxima-innocuo-per-luomo/&ved=0ahUKEwjug-KC3NnZAhWnBsAKHbO2BAMQqQIIJygAMAA" style="color:rgb(102, 0, 153);font-size:15px;cursor:pointer">Dall'Oceania al mare di Lipari, in Sicilia: arriva il plancton “Salpa ...

 
L'innalzamento della temperatura del Mediterraneo ha portato nel mare di Lipari, nell'arcipelago delle Eolie in provincia di Messina, degli esemplari di Salpa Maxima, una specie di grosso plancton, non comune a queste latitudini. L'animale, simile a una medusa e grande come una mano d'uomo, non è ...
 
Mediterraneo più caldo ea Lipari compare plancton dell'Oceania

VIDEO

Bartolino Leone era in diretta

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