Lipari - A Marina Corta che "Festa per San Giuseppe" con il quadaro a cura di Don Peppino Mirabito.
Massiccia partecipazione di cittadini nel ricordo di Bartolo Ziino, il grande chef, prematuramente scomparso lo scorso anno.
Le interviste a Don Peppino Mirabito e ai protagonisti della splendida manifestazione.
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Bartolino Leone era in diretta
GLI AUGURI
di Aldo Natoli
Dalle pagine del Notiziario delle Isole Eolie porgo tantissimi auguri a Don Giuseppe Mirabito parroco della Chiesa di San Giuseppe di Lipari
L'INTERVENTO
di Gianluca Veneroso
SAN GIUSEPPE: UN UOMO DAI MOLTEPLICI INSEGNAMENTI
Ed eccoci a Malfa, nel cuore di Didime-Salina, dove la sentita tradizione di San Giuseppe e del ghiotto "quadaro" ci permette di dire e dare ai nostri alunni insegnamenti unici e preziosi. Aprendo pagine di storia locale intrise di inchiostro da calamaio e ingiallite da un passato che torna senza mai sbiadire, scopriamo una festa meravigliosa e variopinta. Una sorta di "sacra sagra" dove il popolo si offre, riunisce, commuove....raccogliendosi come MAGNA FAMILIA al seguito del Papà per eccellenza. Gli alunni della classe II C della Scuola Primaria di Canneto, accompagnati dagli insegnanti Cettina Forestieri, Gianluca Veneroso e Caterina Costa e da un ardimentoso corteo di familiari, si sono immersi in uno spaccato folkloristico che è quintessenza dell'eolianitá stessa. Piccoli grandi gesti e rituali che solo in presenza trasmettono le vibranti emozioni che meritano: dalla sfilata della Sacra Famiglia in costume alla singolare incetta di piatti e leccornie che i nostri bimbi hanno - vassoio alle mani - portato in processione prima della degustazione collettiva. E che dire della Santa Messa, officiata da Don Bartolo Saltalamacchia. Un alto momento di pedagogia liturgica in cui, attraverso parole forgiate con ricercatezza e semplicità, il Padre di Gesù ci è stato proposto in tutta la straordinaria attualità dei suoi insegnamenti: il dono del silenzio, la capacità di riparare, la tenacia dei sogni....lo spirito di condivisione. Giuseppe è icona esemplare di un agire, pronto e produttivo, che va oltre la vanità di sterili parole. È l'instancabile falegname che ripara e recupera, valorizza e conserva, volutamente ignaro di una diffusa mania di rifiutare ciò che si rompe....di arrendersi di fronte alla fragilità della materia. Lui che ha colto il Sogno-disegno di Dio con responsabile rispetto, conciliandolo col suo sogno di marito e padre. Lui che non si è mai tirato indietro e, intorno alla Vita Christi, ha tessuto le trame, ricche e intricate, della più bella storia d'amore di tutti i tempi. Una storia che, oltre al Padre Celeste, anche quell'umile papà terreno ha animato e reso possibile. Da un luogo magico, in cui per qualche ora si gioisce senza cellulare o play, un caloroso augurio ai Giuseppe delle nostre case.
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Bartolino Leone
LA STORIA DELLA TAVULIATA DI SAN GIUSEPPE
Le tavolate di San Giuseppe sono una tradizione popolare. Consistono in alcune tavole imbandite di cibarie di vario genere, offerte come ex voto a San Giuseppe durante i festeggiamenti del 19 marzo, festa del papà.
È una vera e propria arte culinaria diffusa, dove la devozione al padre putativo di Gesù è particolarmente sentita.
Questa usanza ricorda così la Sacra Famiglia e lo spirito della carità cristiana nei confronti dei più poveri.