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Lipari - Giovanni Portelli "la memoria storica pomicifera tra ieri oggi e domani con la speranza dei piu' giovani..." L'intervista 

Da Torino in linea Angelo Sidoti "Cave di pomice che occasione persa... Ah la politica..."

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di Angelo Sidoti*

Nel sito di Italpomice di Acquacalda oggi non esiste più nulla. L’intero ciclo produttivo è stato distrutto e quello che resta sono dei fabbricati abbandonati (alcuni di questi anche senza copertura) e materiale ferroso abbandonato in tutta l’area oltre che all’interno di alcuni silos in cemento armato ubicati nei pressi degli uffici.

Alcuni anni fa c’è stato un tentativo di realizzare delle strutture ricettive in quest’area però il rilascio delle concessioni edilizie non sono state concesse. Mentre nel sito di Pumex in località Porticello, si è proceduto allo smaltimento e alla demolizione di quella parte del ciclo produttivo costituita da nastri trasportatori, vagli e canali di spolvero dislocati in tutta l’area di cava, dalla tramoggia naturale (buco) situato della parte più alta del fronte di cava fino alla torre di vagliatura.

Allo stato attuale dall’esterno sembra che nulla sia cambiato nella parte sottostante alla strada provinciale (in parte interrotta perché riscontrata pericolosa in occasione di alcuni sopralluoghi oltre che in pericolo per la presenza di un grosso deposito di materiale fine detto lapillo), mentre è certo che nell’interno e nell’esterno degli stabilimenti tutti i macchinari e parte del processo produttivo sia stato distrutto per attività di vandalismo condotte in tutti questi anni di abbandono in un’area difficile da sottoporre a controllo per la sua estensione”.

sono amareggiato perché due anni di attività svolta per conto del comune come consulente volontario gratuito sul tema della riconversione non siano stati affatto considerati né dalla politica, dopo la cessazione del mio incarico, né dalle associazioni che oggi gridano allo scandalo e si innalzano a salvatori di un bene da tutelare”.

Il parco geominerario cosi come pensato dal Politecnico di Milano e dal Politecnico di Torino e approfondito in occasione di due workshop tenuti a Lipari, è ormai quasi integralmente compromesso. Confermo la mia disponibilità a contribuire ad una rinascita di quei luoghi nel rispetto della storia e delle tradizioni eoliane oltre che in memoria di tanti lavoratori che per un pezzo di pane hanno perso la vita”.

*Già consulente della giunta Giorgianni

NOTIZIARIOEOLIE.IT

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9 settembre 2016

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24 settembre 2016

LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, ultimo atto per il workshop sulla "riqualificazione delle aree pomicifere". Parlano il sindaco Giorgianni e l'assessore regionale Croce. I commenti

30 settembre 2016

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1 ottobre 2016

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23 novembre 2016

Lipari, chiusi i lavori per riqualificare l'area pomicifera che si possono ammirare in mostra

12 ottobre 2017

Torino, le "idee progettuali" sulle aree pomicifere saranno anche presentate all'Università

28 MAGGIO 2018

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11 GIUGNO 2021

Lipari, cave di pomice a perdere. L'assessore Samonà "dopo sopralluogo Soprintendenza si potrebbe realizzare un parco geo minerario..." L'intervento


E' con vero orgoglio che comunico la stipula di una convenzione con il Dipartimento di Management di Torino. Da oggi #ANDAF Sezione Piemonte e Valle D'Aosta collabora con il corpo docente dell'Università di Torino con l'obiettivo di contribuire alla crescita e all'orientamento professionale dei futuri #CFO.

Ringrazio il Direttore del Dipartimento Prof.ssa Culasso e la Prof.ssa Busso, il collega Dott. Salvatore Landolina per il prezioso contributo.

#ANDAF sul territorio nazionale ha già avviato altre collaborazioni con il mondo Universitario, pertanto, completato questo percorso, punteremo alla realizzazione di un MASTER per la formazione e la specializzazione dei nuovi CFO, nell'era della #digitaltransformation e della #sostenability.

Carfagna: incentivi Resto al Sud anche per le isole minori

di Angela Lamboglia

Intervenendo alla riunione del Tavolo istituzionale permanente del CIS S. Stefano-Ventotene, la ministra ha annunciato che le agevolazioni per l'avvio di nuove attività imprenditoriali nel Mezzogiorno saranno estese anche alle isole minori delle altre regioni italiane.

Legge di Bilancio 2021: agevolazioni Resto al Sud fino a 55 anni

"È una esigenza che mi è stata rappresentata da più parti - ha spiegato la ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna - e che ritengo strategica nel più ampio pacchetto di interventi a disposizione delle isole minori per i prossimi anni”, tra cui un piano da 200 milioni di euro previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per la transizione ecologica e l’economia circolare delle isole.

L'obiettivo dell'estensione di Resto al Sud anche ai progetti imprenditoriali da realizzare nelle isole minori delle regioni italiane che non rientrano nei territori target della misura, ha precisato la ministra, è “realizzare in concreto il principio costituzionale della piena eguaglianza, consentendo a tutti i cittadini italiani di disporre di pari diritti e pari opportunità, a prescindere dalla zona geografica di residenza".

Resto al Sud, come funziona

Ideato per sostenere l'avvio di nuove iniziative imprenditoriali da parte di giovani fino a 35 anni residenti o disponibili a stabilirsi nelle Regioni del Mezzogiorno e lo sviluppo delle neo imprese già costituite negli stessi territori da giovani imprenditori, il regime di aiuto Resto al Sud è stato successivamente ampliato al cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria), con il target allargato prima ai soggetti di età inferiore ai 46 anni e ai liberi professionisti e poi, con la manovra 2021, fino a un'età massima di 55 anni.

Le proposte imprenditoriali possono riguardare:

  • attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone
  • turismo
  • attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).

La misura copre il 100% dei costi di avvio delle nuove iniziative imprenditoriali, per il 50% in forma di finanziamento bancario assistito dal Fondo di garanzia per le PMI e per il 50% in forma di contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 50mila euro per ogni richiedente e fino a 200mila euro nel caso di società composte da quattro soci.

A queste agevolazioni il decreto Rilancio ha aggiunto un ulteriore contributo a fondo perduto a copertura del fabbisogno di circolante per i soggetti già beneficiari di Resto al Sud che hanno completato il programma di spesa oggetto del finanziamento. L'aiuto ammonta a 15mila euro per le attività di lavoro autonomo e libero-professionali esercitate in forma individuale e ad un massimo di 40mila euro per le società.

Le domande di agevolazione devono essere presentate a Invitalia, che le valuta in ordine cronologico di arrivo.(fasi.biz/it)

Cosa c'è nel dl Rilancio per il Mezzogiorno

Ustica, "pronta per l'estate..."

di Salvatore Militello*

Gentile direttore,

L'Isola di Ustica non ha grossi problemi sia per approvvigionamento idrico avendo un dissalatore, sia per trasporto rifiuti che vengono trasportati a Palermo settimanalmente e più volte a settimana tramite una nave all'uopo utilizzata ed avendoli raccolti in un Centro di trasferenza: problema rifiuti sono i costi di gestione che malgrado il finanziamento regionale non si riescono a coprire completamente.

Sui trasporti marittimi in assetto normale questi rispecchiano le esigenze dell'isola, l'attuale neo è il costo del biglietto e, a differenza delle altre isole minori, la nostra notevole distanza dalla Sicilia avendo solo il trasporto via mare a disposizione.

Punto di forza di quest'anno, oltre le bellezze naturali e del mare cristallino grazie all'ottimo funzionamento del depuratore recentemente adeguato e rinnovato, è che Ustica è da tempo isola Covid free, quindi garanzia per la popolazione, per gli operatori turistici e per i turisti stessi.

Il 17 prossimo completeremo, solo per alcune fasce, le seconde dosi vaccinali anticovid per cui potremo dire di essere un territorio anche da questo punto di vista sicuro e tranquillo.

E' ovvio che non bisogna abbassare la guardia per non compromettere i risultati ottenuti.

E' meta ambitissima dei sub ed è stata la prima Riserva Marina Protetta istituita in Italia.

Ciò nonostante permangono sempre come in tutte le isole minori della Sicilia delle difficoltà che non sempre il "normale cittadino" riesce a comprendere ed accettare: il cattivo tempo e l'eventuale sospensione dei collegamenti marittimi è uno dei principali, dovuto anche alle strutture portuali non sempre adeguate, ma non solo, e talvolta anche per i mezzi navali impiegati anche se in questo periodo e per tutta l'estate avremo delle unità navali che ci possono garantire in tutta tranquillità la stagione turistica, salvo imprevisti tecnici.

Quindi più che una dichiarazione su difficoltà, come lei mi chiede, preferisco parlare dei punti di forza di Ustica che l'assicuro sono davvero tanti, compresa la gioiosità e l'accoglienza della popolazione.

Credo che quanto scrittole possa bastare per dare una reale e positiva immagine dell'isola.

La ringrazio e le porgo cordiali saluti.

*Sindaco di Ustica

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