Lipari - Consiglio comunale per dire "no" all'inceneritore della Valle del Mela. Presenti il sindaco Marco Giorgianni, il vice sindaco Gaetano Orto e l'assessore Ersilia Pajno.
Relaziona il sindaco Giorgianni: non si può dire no a tutto, anche perchè il problema dei rifiuti esiste. Intanto va contestata la dimensione dell'impianto perchè andrà al di la delle esigenze provinciali. E allora prima di una serie di interrogativi (rischi per la salute, raffineria...) c'è da porre la questione che nell'hinterland milazzese non si intende piu' puntare sull'industria e allora questa mega struttura diventa un contro senso.
Gesuele Fonti: propongo di fare un odg unitario al di la del documento che è stato presentato in consiglio.
Riprendono i lavori dopo la stesura di un nuovo documento. Lo legge il presidente Giacomo Biviano: si manifesta contrarietà all'impianto perchè troppo sovradimensionato in un'area già altamente inquinante.
E' stato firmato da 9 consiglieri.
Fonti: finalmente ci siamo fermati un attimo a riflettere e abbiamo trovato un punto d'intesa. La cosa importante è che si tratta di un documento di questo consiglio.
Si vota il documento: tutti favorevoli.
ECCO IL DOCUMENTO
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE
PREMESSO che:
- con decreto Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente del 4 settembre 2002 il Comprensorio della Valle del Mela è stato dichiarato Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale del comprensorio del Mela
- Con decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Mare del 11 agosto 2006 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.256 del 3 novembre, alcuni comuni del comprensorio della Valle del Mela rientrano nel "sito di bonifica di interesse nazionale dell'Area Industriale di Milazzo;
VISTO:
- L'art. 32 della Costituzione della Repubblica Italiana che recita: " La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività"
- il principio di precauzione citato nell'articolo 191 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (UE) che ha lo scopo di garantire un alto livello di protezione dell'ambiente grazie all'assunzione di posizione preventive in caso di rischio anche solo teorico;
- Il testo unico delle Leggi Sanitarie
- ll Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 22 del 14 febbraio 2013
- l'art.1 comma 2 del Decreto n. 22 del 14 febbraio 2013 che stabilisce che "...il presente regolamento stabilisce, nel rispetto delle condizioni di cui al comma 1 dell'articolo 184-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, le procedure e le modalità affinché le fasi di produzione e utilizzo del CSS-Combustibile, ivi comprese le fasi propedeutiche alle stesse, avvengano senza pericolo per la salute dell'uomo e senza pregiudizio per l'ambiente, e in particolare senza:
a) creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo e per la fauna e la flora;
b) causare inconvenienti da rumori e odori;
c) danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse tutelati in base alla normativa vigente"
- Il Decreto Legge n. 133 del 12 settembre 2014, "Sblocca Italia" nonché la Legge di conversione n. 164 dell'11 novembre 2014 che all'art. 35 introduce la possibilità di realizzare impianti di incenerimento dei rifiuti non previsti dal Piano Regionale dei Rifiuti
- Il settimo Programma d'Azione per l'Ambiente, di cui alla Decisione n. 1368/2013/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013 che impone l'esigenza di proteggere la natura, utilizzare le risorse in modo più efficace e dare vita a un'economia a basse emissioni di carbonio, così come proteggere la salute umana dalle pressioni ambientali ed e in particolare il comma 1 dell'art. 2 che:
a) Al punto C prescrive l'esigenza fondamentale di proteggere i cittadini dell'Unione da pressioni e rischio d'ordine ambientale per la salute e il benessere"
b) Al punto F prescrive di garantire investimenti a sostegno delle politiche in materia di ambiente e clima e di tener conto delle esternalità ambientali;
- Il punto 8 del VII Piano di Azione per l'Ambiente afferma che: "È indispensabile che gli obiettivi prioritari dell'Unione per il 2020 siano fissati in linea con una chiara visione di lungo periodo per il 2050. Ciò creerebbe anche un contesto stabile per gli investimenti sostenibili e la crescita" ed è del tutto evidente che un impianto di incenerimento dei rifiuti contrasta con questo principio di sostenibilità, per il suo anacronismo e per la sua inefficienza economica non finalizzata alla crescita e allo sviluppo;
- Il punto 5 del sopracitato Piano di Azione per l'Ambiente afferma che:" L'Unione si è prefissa di raggiungere livelli di qualità dell'aria che non presentino impatti o rischi significativi per la salute umana e l'ambiente."
VISTA:
- La Risoluzione del Parlamento Europeo del 24 maggio 2012, con cui si invita la Commissione Europea a introdurre modifiche normative "tenendo contro di ridurre i rifiuti residui fino a raggiungere livelli prossimi allo zero", allo scopo (...) di abolire progressivamente, entro la fine di questo decennio l'incenerimento dei rifiuti riciclabili e compatibili.
- La Risoluzione del Parlamento Europeo del 12 settembre 2013 sull'Eco-innovazione: occupazione e crescita mediante la politica ambientale;
- La Risoluzione del Parlamento Europeo del 9 luglio 2015 sull'efficienza delle risorse e sulla transazione verso un'economica circolare, la quale:
a) Al punto D afferma che: " l'efficienza delle risorse deve anche tenere conto di preoccupazioni più ampie relative alla sostenibilità, tra cui la dimensione ambientale, etica, economica e sociale, ed essere coerente a tali preoccupazioni;"
b) Al punto H afferma che: "i cittadini, le piccole imprese e gli enti pubblici locali svolgono un ruolo particolare nel garantire l'efficienza delle risorse e nel promuovere il disaccoppiamento tra la crescita economica e il consumo delle risorse"
c) Al punto M afferma che: "considerando che per conseguire gli obiettivi in materia di efficienza delle risorse e realizzare un'economia circolare è necessario sviluppare i mercati delle materie prime secondarie;"
d) Al Punto O afferma che: " considerando che l'eliminazione di sostanze chimiche tossiche, per le quali esistono o saranno sviluppate alternative più sicure in linea con la legislazione vigente sui prodotti chimici, ricopre un ruolo centrale nella costruzione di un'economia circolare;"
e) Al punto 16 degli indicatori e obbiettivi afferma che: nell'UE l'uso delle risorse deve essere sostenibile e che ciò impone, tra l'altro, una riduzione assoluta dei consumi di risorse a livelli sostenibili [...] l'applicazione rigorosa della gerarchia dei rifiuti [...] la creazione di un circuito chiuso per le risorse non rinnovabili, [...], la progressiva soppressione delle sostanze tossiche, per le quali esistono o saranno sviluppate alternative più sicure in linea con la legislazione vigente sui prodotti chimici ..."
RITENUTO altresì
che l'inquinamento prodotto dall'attuale Raffineria di Milazzo e dalla Centrale Termoelettrica investe potenzialmente anche il territorio comunale di Lipari con conseguenze negative sull'ambiente, sulla salute pubblica e sull'economia;
Che risulta contraddittoria la realizzazione di un inceneritore in una zona per il quale si chiede da anni una bonifica e deindustrializzazione dell'area;
VISTO:
- D.Lgs. 152 del 03.04.2006 e ss.mm.ii.
- Lo Statuto Comunale;
- il Regolamento comunale vigente in materia;
- il Decreto Legislativo 267/2000;
- il vigente O.R.E.E.LL.;
- l'art. 26 del Codice dei Beni Culturali che indica che allorquando il MIBACT si pronuncia negativamente su progetti sottoposti a VIA, come nel caso in questione, "il procedimento di valutazione di impatto ambientale si conclude negativamente".
Per tutto quanto esposto in narrativa,
Propone di deliberare:
- contrarietà alla realizzazione dell impianto per l'incenerimento o termovalorizzazione dei rifiutie/o loro derivati, che tra l'altro risulta anche sovradimensionato, e all'utilizzo del CSS – Combustibile Solido Secondario o di qualsiasi altro sottoprodotto derivato da rifiuti, in quanto l'area risulta essere già sovraccaricata da impianti industriali pesanti, quali la Raffineria di Milazzo e la centrale Termoelettrica di San Filippo, per il quale si chiede contestualmente invece un immediata riconversione e bonifica di tutta l'area.
Si impegna il Segretario Comunale ad inviare apposita istanza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, al Presidente della Regione Siciliana per chiedere la chiusura, con estrema urgenza, della procedura con esito negativo.
Esprime solidarietà ai cittadini e alle popolazioni vicine all'area interessata che possono ritenere l'intero Consiglio Comunale presente e vicino nelle iniziative che intraprenderanno.
Di trasmette copia delle delibera alla Presidenza della Repubblica Italiana, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell'Ambiente e per la Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dei Beni Culturali, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero della Salute, alla Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, alla VIII Commissione della Camera dei Deputati, alla 13ª Commissione del Senato della Repubblica, Presidenza Regione Siciliana, Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, Assessorato Regionale Energia, Assessorato Regionale Attività Produttive, Assessorato Regionale alla Salute, Presidenza dell'Assemblea Regionale Siciliana, III e IV commissione ARS Sicilia, alla soprintendenza dei BB.CC. AA. di Messina, alla Prefettura di Messina, Commissario Straordinario Provincia Regionale di Messina, Comune di San Filippo del Mela e al Coordinamento Ambientale Milazzo- Valle del Mela.
Di dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo
Le interviste al presidente Biviano ed al consigliere Fonti.
IL PUNTO E VIRGOLA
Pace del Mela si appresta a diventare "Guerra del Mela". Il frutto proibito chiamato rifiuti, ormai é un prodotto di lusso che genera soldi e sogni. Potrebbe essere il terzo vulcano della Sicilia pronto a battere l'Etna e lo Stromboli. Sulla cenere e con la cenere in mano anche gli amministratori eoliani, finalmente uniti, lotteranno e protesteranno contro l'opera innaturale che scientificamente dovrebbe essere dannosa. Magari prima di sfilare contro questo progetto ogni amministratore, eoliano e non, depositerà una vera dichiarazione sulla percentuale della raccolta differenziata nel proprio comune.
----Consiglio comunale per dire "no" all'inceneritore del Mela. Presenti 10 consiglieri (è giunta anche Erika Pajno), il vice sindaco Gaetano Orto, gli assessori Ersilia Pajno e Massimo D'Auria.
Il consigliere di minoranza Franco Muscarà ha richiesto anche di trattare l'emergenza idrica di Vulcano. L'odg: premesso che in questi ultimi anni sono emerse importanti criticità relative all'erogazione dell'acqua a Vulcano Piano, per via della condotta idrica ormai ridotta ad un colabrodo. Nonostante i vari tentativi effettuati non è stato mai risolto il problema e tutti gli abitanti sono costretti a versare la somma di 29 euro e 28 centesimi per ogni viaggio di autobotte di 8 tonnellate. Chiedo quindi che in attesa del ripristino della condotta idrica e considerato il prolungarsi dei tempi, venga autorizzata l'applicazione di una tariffa ridotta almeno del 50% tra l'altro già autorizzata giustamente ma incompresibilmente dal sig Sindaco in data 23-8-2017 solo a 5 nuclei familiari. Ritengo assolutamente indispensabile l'estensione di tale provvedimento a tutte le utenze di Vulcano Piano, dopo una attenta verifica del corretto allacciamento alla rete idrica.
Adolfo Sabatini: i problemi devono essere generali non limitati ad un'isola o a una borgata. Per questo mi astengo. Auspico che si parli anche della Raffineria di Milazzo.
Annarita Gugliotta: si dovrà parlare anche di rifiuti e urbanistica.
Tiziana De Luca: ritengo che un consiglio si dovrà anche convocare su Acquacalda flagellata dalle mareggiate.
Si passa all'inceneritore. Presidente Biviano: ho ritenuto abbastanza valide le motivazioni che mi hanno spinto a trattare questo argomento alla luce anche dell'iniziativa che domenica si terrà a MIlazzo per dire no all'inceneritore. C'è una bozza di proposta che ci è stata inviata dai comitati milazzesi che è stata già approvata da altri Comuni dell'hinterland.
Gugliotta: la politica ha una responsabilità chiara: bisogna assumere una posizione netta su questa vicenda. La cosa assurda è che il ministero dei beni culturali ha dato parere negativo, mentre il ministero dell'ambiente ha espresso un parere favorevole.
Orto: preciso che il sindaco Giorgianni è fuori sede per una riunione a Messina. Ritengo comunque che l'assessore Pajno può chiarire tutta la situazione. Aggiungo che è vero che bisogna avere posizioni nette e la mia è contraria alla realizzazione di questa mega struttura che potrebbe avere conseguenze negative per il nostro territorio. Voglio ricordare che il presidente della Regione Musumeci appena si è insediato tra le prime questioni ha posto il problema dei rifiuti. Ed è una questione che riguarda tutti anche noi, tenuto conto che il trasferimento della spazzatura a Catania ci costa 400 mila euro in piu. L'obiettivo nostro per esempio sulla differenziata è chiaro: vogliamo arrivare ad avere una differenziata di almeno il 60%.
Assessore Pajno: per la nostra amministrazione non è un problema nuovo perchè nella precedente legislatura lo ha attenzionato da oltre un anno. E siamo in contatto per comprendere a che punto è l'iter. C'è un problema dei rifiuti che dobbiamo affrontare con responsabilità e volontà di risolverlo.
Tiziana De Luca: la nostra posizione è di assoluto diniego. C'è l'Ue che ha fatto una serie di proposte per evitare di arrivare agli inceneritori. Noi non dobbiamo fare altro che arrivare ad una buona differenziata e intanto approvare una delibera per dire no a questo impianto.
Presidente Biviano: chiederemo all'Asp di Messina di richiedere l'istituzione di un registro per avere un quadro preciso dei casi di tumore che vi sono stati nell'area del milazzese e purtroppo anche alle Eolie. Ecco questo potrebbe essere uno dei punti da aggiungere nella delibera dei comitati che sarà inviata alle autorità nazionali e regionali.
Gesuele Fonti: è un argomento molto delicato che abbiamo già trattato un anno fa. E che oggi si ripropone drammaticamente anche per l'incongruenza ministeriale dei pareri. Chiedo di aggiornarci per capire cosa sta emergendo all'Ars e poi decideremo sul da farsi.
Sabatini: chiedo uno scambio perchè le associazioni che hanno sottoscritto questo documento dovranno anche occuparsi della Raffineria. Che si promuova un consiglio ad hoc.
Gugliotta: non c'è piu' il numero legale (sono andati via i consiglieri di Vulcano Abbondanza e Muscarà: anche i rappresentanti delle associaizoni sono andati via ndd).
Per mancanza del numero legale il consiglio è sospeso. Tornerà a riunirsi domani alle 15,30.
Le interviste alla consigliera Annarita Gugliotta
ed al vice sindaco Gaetano Orto che parla anche della sezione distaccata del tribunale di Lipari che è in attesa di una nuova proroga.
L'INTERVENTO
di Martina Caruso
Ho chiaro in mente da sempre, quale sia la strada giusta per la mia terra, le Eolie, Patrimonio dell'Umanità, a cui questo titolo non ha aggiunto bellezza ma ci ricorda quanto meriti di essere assolutamente tutelato, come ogni cosa bella che aspiri a restare tale.
Prima di tutto certi valori me li ha insegnati la mia famiglia, con la sua attenzione all'orto, al pesce che in quel momento fosse possibile pescare, con la sua attenzione alle cose piccole e miracolose che ogni giorno nascono dalla terra, e fanno di queste isole un luogo, tra i più apprezzati per la sua gastronomia. Il mio lavoro ed il mio ideale di cucina, è assolutamente coerente all'amore per le Eolie e per la mia Salina, a cui sono stata educata da sempre.
Ho necessità di proteggere la natura che cogliamo, e che sotto le mie mani si trasforma in un piatto in cui credo. E c'è sempre un filo conduttore, un'ispirazione che dal frutto si trasforma in un cibo che mi rassicura, un bisogno di cucinare cose buone, soprattutto buone nel cuore, fatte di elementi sani, biologici, nati nella loro stagione.
La provincia di Messina, Milazzo e la valle del Mela, luoghi a poche decine di chilometri da casa mia, dalle isole Eolie, dalla mia cucina... stanno vivendo la minaccia incomprensibile della conversione di una centrale elettrica dismessa, in un futuro megainceneritore. Un enorme bocca di fuoco che brucerebbe 500 mila tonnellate di spazzatura all'anno, con il residuo eterno di 150 mila tonnellate di ceneri. Cosa verrebbe bruciato? Perlopiù Combustibile Solido Secondario, gomma e plastica. Qualcosa spaventosamente in disaccordo con tutto ciò che abbiamo intorno; un mare meraviglioso, una natura che generosamente ci aiuta ogni giorno a continuare a lavorare nella ricerca della qualità delle cose, nella protezione dei prodotti, con i produttori con cui lavoro e mi rispecchio.
La mia isola possiede il Presidio Slow Food Cappero di Salina. Il cappero è un elemento costante nella nostra cucina e nella mia cucina. Capace di un'intensità aromatica che non lo confonderesti con nient'altro al mondo...profumatissimo e selvaggio.
C'è amore nel mio modo di descrivere quest'isola, Salina è importante, le Eolie sono importanti ed importante è la Sicilia, immensa isola del Mediterraneo che della bontà della sua gastronomia fatta come tutte le cose buone, di elementi poveri e fantasia, ne ha fatto un punto fermo indissolubile che si tramanda da millenni. E da millenni coltiviamo la Malvasia delle Lipari, l'uva aromatica che soltanto qui...trova la sua condizione ideale e diventa denominazione di origine controllata da tutelare. Molti i produttori che si dedicano a queste due eccellenze, e lavorano per raccontare questa terra attraverso i suoi frutti.
Due anni fa ho avuto la gioia di vincere il premio Young Etichal Talent Award, un riconoscimento riservato da Care's, nell'idea di una cucina etica, che lavora per amore del suo territorio e si fonde con esso in un legame indissolubile, partendo dal principio che cucina e cura, attenzione alle materie prime, a non sprecarle... siano indissolubili. Questa filosofia per noi, gente di una terra difficile in cui a volte, nelle stagioni ostili...anche un filo d'erba diventa speranza, ci è familiare da sempre. I vecchi ci hanno insegnato il recupero delle cose, la pazienza e l'attenzione a non sprecare, perché sprecare é peccato, e la terra è sacra.
Oggi questi insegnamenti atavici che di padre in figlio si sono tramandati per generazioni, vengono offesi dalla violenza veloce e sbagliata di questo sopruso verso la nostra terra.
Incenerire è un crimine, incenerire non ce l'hanno insegnato.
Queste isole vivono di turismo, di bellezza, di bontà, di cieli azzurri e mare tra i più belli al mondo; permettere che un tale scempio possa verificarsi, sarebbe un crimine verso noi stessi e la nostra economia, oltre che verso la nostra cultura.
Le nanopolveri di un inceneritore, raggiungono distanze assolutamente enormi contaminando le piante, gli alberi il mare, e avvelenando tutto ciò che ci siamo impegnati a proteggere. Le ceneri derivate dalla combustione invece, sono eterne, moriranno in nuove discariche speciali e le Eolie sono ad un passo da tutto questo, fermo restando che nessun luogo al mondo meriti un simile ecomostro accanto, ed i paesi del resto d'Europa che li ha costruiti decenni fa, oggi vanno verso la conversione ed il riciclo. Stiamo rischiando una grave minaccia ambientale, ecologica ed etica per questo territorio straordinario, che non è un semplice territorio, ma la nostra bellissima casa.
Il megainceneritore brucerebbe quasi duemila tonnellate di rifiuti al giorno, un tir colmo di monnezza attraverserebbe il suolo milazzese ogni sei minuti. È questo ciò che offriremo ed insegneremo ai nostri figli un domani? È questo ciò che metteremo nel piatto? Il cappero alla DIOSSINA o la Malvasia alle NANOPOLVERI? Sarebbe questo lo scenario accogliente che dovranno trovarsi davanti i turisti arrivati in Sicilia?
Io mi schiero con la mia terra, con la sua storia e con chi l'ha portata a diventare una poesia di cibo buono nel mondo. Non c'è spazio per questo orrore e non c'è intenzione di permettere che si compino altri scempi ai quali un giorno dovremo rispondere.
LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, "no all' inceneritore del Mela". Associazione mobilitate con le amministrazioni eoliane