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di Aldo Di Nora

DOMENICA 3/12/17 ORE 12,25 SU RAI 3 NAZIONALE TRASMISSIONE: MEDITERRANEO. "LEZIONI IMPOSSIBILI" Le mamme di Alicudi e Filicudi invocano il diritto allo studio. Servizio a cura: ANTONELLA GURRIERI 

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VIDEO

Bartolino Leone era in diretta

 

L'INTERVENTO

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di Teresa Maria Perre

Scrivo spinta da una riflessione su noi docenti attori –burattini involontari, in questi giorni sotto i riflettori dei media nazionali.
Su noi docenti attori di un processo educativo in nome dello Stato, in una realtà "speciale" dove la bellezza del paesaggio prevale e nasconde agli occhi di chi la osserva da lontano, l'impegno e l' investimento straordinario del " fare scuola" in un posto di frontiera. Un impegno ancora più forte per garantire anche a chi vive su uno "Scoglio" uguale dignità e uguali diritti di cittadinanza e all'istruzione. Non c'è serenità in questi giorni per questa piccola comunità scolastica tante volte alla ribalta della cronaca come la Scuola più piccola d' Europa. Il primo diritto che va difeso è quello della dignità della persona sia essa un allievo o un educatore. Quando il rapporto di reciproco rispetto tra la comunità e la scuola viene incrinato da ingerenze esterne che nulla hanno a che fare con la fiducia e il rispetto della verità, un'altra difficoltà si aggiunge al buon funzionamento delle cose. E' difficile capire, se non lo si è sperimentato, cosa sia la scuola ad Alicudi, in un luogo dove ancora rimane l'unica agenzia educativa. Parliamo di una piccola isola dove non arrivano i giornali, dove anche il prete è part – time e le case, disposte sui terrazzamenti, sono isole nell'isola. Lontana 50 miglia dalla terraferma (3 ore di navigazione in aliscafo) spesso non è raggiungibile e non solo per le avverse condizioni meteo marine, ma anche a causa di un molo precario in attesa di essere prolungato. D'inverno o meglio nella stagione che va da ottobre a maggio, la popolazione residente non supera le 60 anime. I docenti,spesso supplenti o con incarico annuale, arrivano dalla terraferma il lunedì e ripartono il venerdì. Si svegliano prima dell'alba, , raggiungono Milazzo e si imbarcano. Affrontano i disagi dello spostarsi per mare soprattutto d'inverno e imparano presto che è il mare a determinare l'arrivo e la partenza. Lasciano la famiglia e figli a volte piccoli e genitori anziani da accudire. Prendono in affitto una casa, non hanno alcun incentivo, nessuna facilitazione. E sbarcati sull'isola, dopo ore di navigazione, salgono ,percorrendo 350 gradini per raggiungere la sede della scuola situata in una bellissima casa eoliana acquistata dal sindaco del Comune di Lipari nel 1997. Sino ad allora la scuola non aveva una sede fissa. Si faceva lezione in una stanza che con l'arrivo della bella stagione veniva data in affitto ai turisti. Lavorare in una pluriclasse, per quanto stimolante, richiede specifiche competenze e notevole impegno organizzativo. E l'esiguo (solo attualmente) numero di alunni non è facilitante né per le dinamiche relazionali,né per la didattica. La scuola è dotata da molti anni di computer e di lavagna interattiva, strumenti che hanno consentito anche progetti di formazione a distanza e di scambio con altre realtà. Attualmente la Scuola ospita un Piccolo Museo della Memoria dove i ragazzi e la comunità possono accedere alle testimonianze di una Storia che, tramandata oralmente, rischia di perdersi. Una illuminata donazione arricchisce gli spazi scolastici e l'isola di una Biblioteca di 5000 volumi. Una piccola biblioteca per ragazzi esiste già dal 1996. La Scuola rimane centro di aggregazione e formazione permanente e sono i docenti e la lungimiranza dell'attuale Dirigente a garantirla. Mi chiedo perché parlando della Scuola di Alicudi non si raccontano queste cose. Forse fa più notizia titolare: "Violato il diritto allo studio..."o " Gli insegnanti scappano..."
Sono parte in causa. Sono l'insegnante che arrivata dal Nord (una migrazione al contrario), per errore nel 1995,di ruolo e con un punteggio altissimo (potevo ottenere immediatamente un trasferimento), ha deciso di rimanere e di mettere a disposizione la propria professionalità a favore dei figli di quest'isola. Ho dato continuità didattica e ho sostenuto un progetto educativo altrimenti impossibile sino al 2014. Con me altri docenti, in questi lunghi anni, si sono appassionati e hanno scelto di ritornare per due, tre, quattro anni di seguito, condividendo la sfida di offrire una scuola dignitosa e spesso, per la progettualità, una scuola d'eccellenza. Con loro e con il Consorzio delle Scuole delle Piccole Isole Italiane e con l'INDIRE ho condiviso le battaglie e le richieste di progetti che prevedessero la permanenza dei docenti in queste scuole per almeno tre anni. I problemi dei territori isolati di mare o di montagna non sono nati oggi... Spesso capita che la memoria delle cose si perda... Ma chi per mestiere fa informazione ha il dovere di raccontare contestualizzando gli eventi. A meno che la finalità reale vada letta sul piano politico e degli interessi personali.

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PER IL CORTEO A TROUPE DI RAI 3 CON L'INVIATA LUCIA BASSO

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(ANSA) LIPARI - Studenti in corteo alle Eolie per chiedere una deroga speciale per la scuola delle isole minori. A dar manforte alla manifestazione, organizzata dal consiglio comunale di Lipari, insieme agli alunni sono giunti anche i genitori delle isole dell'arcipelago. Ad Alicudi esiste la scuola più piccola d'Europa con 4 alunni tra infanzia, elementare e centro preparazione esami; a Vulcano l'anno scolastico è iniziato con 38 giorni di ritardo perchè i 21 alunni si sono rifiutati di essere sistemati in un'unica classe. Una classe dell'istituto turistico era stata formata con 43 studenti e solamente dopo le proteste è stata sdoppiata. A Filicudi, inoltre, mancano ancora gli insegnanti, così come in alcune scuole di Lipari. "Quando gli aliscafi restano fermi a Milazzo per il maltempo - sottolinea una studentessa del liceo - rimaniamo senza docenti perchè arrivano quasi tutti dalla terraferma". Il paradosso è che una decina di eoliani insegnano al nord-Italia e qui mancano...

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Lipari - In corteo per chiedere una deroga speciale per la scuola delle isole minori. Studenti, alunni, genitori, amministrazione Giorgianni, consiglieri comunali sono scesi in piazza per protestare contro lo "Stato di abbandono" in cui versa anche la scuola alle Eolie. A dar manforte alla manifestazione organizzata dal consiglio comunale di Lipari sono giunti anche alunni e genitori delle isole minori che sono i piu' "dimenticati". Ad Alicudi esiste la scuola piu' piccola d'Europa con 4 alunni tra infanzia, elementare e centro preparazione esami, a Vulcano l'anno scolastico è iniziato con 38 giorni di ritardo perchè i 21 alunni si volevano sistemare in un'unica classe. All'istituto una classe dell'indirizzo turistico era stata formata con 43 studenti e solamente dopo le proteste è stata sdoppiata. A Filicudi mancano ancora gli insegnanti, cosi' come - raccontano - gli studenti anche nelle scuole di Lipari. "Quando gli aliscafi non viaggiano - sottolinea una studentessa del liceo - rimaniamo senza docenti perchè arrivano quasi tutti dalla terraferma". Anche questo un paradosso: una decina di eoliani sono costretti a insegnare al nord-Italia e qui si attendono ancora le nomine.

IL PUNTO E VIRGOLA

La "manifestazionesimilnazionale" per il diritto allo studio non ha visto masse umane arrabbiate, ma un succo di qualità che ha funzionato meglio della quantità. Un esempio tenero di come studenti vogliosi sono usciti dalla prigione scolastica per esprimere un dissenso sulla situazione ambientale e culturale che lo Stato ancora una volta cerca di nascondere mentre continua a preoccuparsi di altro e non delle Eolie. Di tutte queste isole ci sono solo 3 comuni felici. Sono quelli di Salina dove nessuno o quasi, ha niente da dire e tutto fila liscio e funziona a meraviglia. Fin troppo si dice. Ci sarà un motivo!

VIDEO

Servizio speciale con le immagini della manifestazione e le interviste a studenti ed autorità. 

 

 

SERVIZIO DELLE ORE 14 DEL TGR SICILIA dell'inviata Lucia Basso

E DELLE 19,35

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