di Caterina Meduri*

La mostra Segni d'arte si compone di opere differenti quali dipinti, incisioni e fotografie prodotte da due giovani artiste sicule, Cristina Daidone e Marina Lo Surdo. Due mondi diversi vengono narrati, emotivi ed cristina1incantati, concepiti da caratteri forti. Nelle opere riecheggiano sogni e certezze che afferrano reminiscenze di terra e mare. Lavori diversi, con identità diverse, con colori diversi, di vissuti diversi ma accomunati dal segno. Quest'ultimo, in qualunque forma d'arte, è l'elemento guida che prende per mano lo spettatore e che lo conduce, partendo da quelli che sono simboli conosciuti, nell'intimità di un altro. Cristina Daidone nasce a Messina nel 1984, città dove frequenta l'Istituto Statale d'Arte conseguendo il diploma di maturità artistica per la sezione moda e costume; prosegue gli studi all'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria dove ottiene il diploma accademico nella sezione Grafica triennale e di specializzazione con il massimo dei voti. Partecipa a numerose manifestazioni artistiche nazionali collaborando con vari comuni ed associazioni; tra le più significative i 10 anni di collaborazione con C.P.C. Mediterranea. La sua produzione artistica la porta a vincere concorsi locali e nazionali di grafica ed incisione. All'età di 27 anni collabora con il maestro Getulio Alviani per la progettazione grafica del catalogo di una mostra d'arte moderna "dall'intuizione alla programmazione" collaborando anche all'allestimento della stessa. Negli ultimi anni, pur non abbandonando l'arte pittorica e decorativa, approfondisce gli studi sulla grafica sperimentale e la Digital-art. La tematica che affronta di recente nei suoi lavori è legata al sogno e quindi all'inconscio, il non reale, il mistero, il magico. La sfida è tradurre e capire il linguaggio dei sogni e renderlo visibile agli altri. Emozionare lo spettatore comunicando ciò che non è mai esistito, attraverso quel segno conosciuto, unico appiglio al reale. In fondo il sogno traduce i pensieri del cuore, proprio come dice Anne Faraday. Marina Lo Surdo ha 28 anni, nasce a Lipari ed è proprio da questo posto che trae linfa vitale per le sue opere. Frequenta da adolescente l'Istituto d'arte conseguendo il Diploma in Grafica pubblicitaria e fotografia, successivamente ottiene il Diploma di laurea in Decorazione presso l'AA. BB. Di Palermo e si specializza presso l'AA.BB. di Catania in Fotografia. La Fotografia è stata ed è ancora la sua ragion d'essere,dichiara in un'intervista, è "lo strumento di cui mi avvalgo per far parlare il mio IO". Come la maggior parte degli isolani conserva in sé questo amore atavico e viscerale per il suo luogo natio e cerca di trasmetterlo agli altri attraverso immagini e dipinti. I suoi lavori sono pregni di emozioni e sensazioni tipiche dell'isolana che ogni giorno rinnova l'amore per la sua terra catturando nuove sfumature. Non resta allora che sognare e lasciarsi trasportare, guardare oltre, percorrendo il segno!

*Dottoressa in Storia e Conservazione dei Beni Architettonici ed Ambientali

La mostra si può visitare fino al 10 ottobre nei seguenti orari 11.00 – 13.00 / 18.00 – 20.00.

L'intervista a Cristina Daidone e Marina Lo Surdo.

marina lo surdo segni d arte

 

 

 

 

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