di Massimo Finocchiaro*
Non è rimasto inascoltato il grido di allarme dei sindaci, dei comitati spontanei e delle mamme dei piccoli centri siciliani sulla chiusura dei punti nascita o dei reparti di ostetricia con meno di 500 parti l'anno. In questi giorni avevamo anche registrato molte sollecitazioni da parte di addetti ai lavori e da alcune associazioni dei vari territori, una in particolare, proprio per la sua posizione geografica, veniva dal Comune di Lipari.
Grazie alla costante presenza di Alessandro La Cava, riferimento sul territorio del movimento Il Megafono, è stato allertato il coordinamento provinciale, il quale ha avuto la possibilità di incontrare ed ascoltare lo sgomento di alcune mamme, riunitesi in comitato spontaneo, e di qualche addetto ai lavori che, nel suo ambito professionale, ha dato anche un proprio contributo ai tavoli ministeriali.
Il Presidente Crocetta, che si è sempre battuto per una deroga come "soluzione definitiva" per i punti nascita in aree critiche, a condizione che si ripristinino, ove sia necessario, e si rispettino tutti gli standard di sicurezza, ci ha messo subito in contatto con il neo Assessore alla Sanità, Baldo Gucciardi, il quale, come sempre, si è reso immediatamente disponibile ad accogliere anche la nostra istanza per il Comune di Lipari, dimostrando grande sensibilità ai problemi reali.
E' di questa mattina la dichiarazione dell'Assessore Gucciardi, pronto ad aprire una nuova "vertenza", dove chiarisce che: "La competenza esclusiva è del ministero, ma chiederemo di riaprire il tavolo di trattative sui punti nascita e assicurare altre deroghe."
Oltre a Lipari, gli altri ospedali interessati sono Bronte, Mistretta, Mussomeli, Licata, Santo Stefano di Quisquina e Madonna dell'Alto di Petralia.
*Coordinatore provinciale Il Megafono
L'INTERVENTO.
di Alessandro La Cava*
Abbiamo con forza chiesto al presidente Crocetta ed al l'assessore Gucciardi,insieme al coordinatore del Megafono Massimo Finocchiaro, di rivedere il piano aziendale che oggi prevede la chiusura dei reparti di ginecologia ed ostetricia.
Purtroppo balzano agli occhi i 13 parti degli ultimi anni che rappresentano la chiara volontà politica di certa gente nell'imporre il divieto assoluto di fare partorire nella struttura isolana.
Oggi qualcosa di importante si sta muovendo grazie anche alla nostra pressante azione,alla sensibilità del presidente Crocetta,dell'ON. Picciolo ed alla collaborazione di alcuni medici,in particolare il dott. Salvatore De Gregorio responsabile ANSPI, che credono nel miracolo e che in questi mesi di incontri hanno prodotto relazioni e documenti che rafforzano il principio che tutela del diritto di ogni eoliano di nascere nel proprio territorio non può essere messo in discussione.
Noi vogliamo l'eccellenza!
basta alle raccomandazioni,a medici di primo pelo e figli di papà( spesso coincidenti).
Nessuno può arrogarsi il diritto,per la tutela della carriera di qualcuno, di decidere le origini dei nostri figli.
*Art.1