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di Carolina Barnao*

Una frase decotestualizzata e il tam tam ha fatto subito il giro dei social: l’assessore che vuole portare via i figli dalle Eolie. Scandaloso!

Comprendo il disappunto e la levata di scudi: anche io, da genitore, difendo a spada tratta le mie scelte e mai mi permetterei di “insegnare” niente a nessuno, come qualcuno ha scritto.

Ma, poiché so bene cosa intendevo, e anche il motivo, credo sia giusto presentarmi e fare un pochino di chiarezza.
Mi chiamo Carolina Barnao, vivo a Stromboli da 20 anni e la frequento da 50 (tanti ne ho) perché mio padre ha origini strombolane. Ho fatto della mia scelta di vita una precisa “scelta educativa”, quindi si, come tutti coloro che si sono sentiti offesi dalle mie parole (che evidentemente si sono prestate al fraintendimento) rivendico questa deliberata scelta con tutte le conseguenze che essa comporta.

Quattro figli felici che vivono sereni in un contesto sano e protetto, in cui l’isola è “maestra di vita”, dove i più autorevoli trattati di pedagogia si traducono con naturalezza nella vita quotidiana di ogni bambino. Se ciò non bastasse, da quando i due più grandi vanno alle scuole superiori, ho scelto Lipari proprio per restare nelle Eolie, il più vicino possibile a Stromboli e dare continuità a questa scelta. Da quattro anni siamo pendolari Stromboli/Lipari per garantire il diritto allo studio dei miei ragazzi e, con tutta la fatica che questo comporta, non cambierei una virgola di questa storia.

Chiarito questo, il senso del “post dello scandalo” era un altro: un appello alla politica, che ha grande responsabilità nei confronti dei giovani. L’appello a non utilizzare, o meglio strumentalizzare, situazioni oggettivamente delicate come quella che ha investito Stromboli, per colpire l’avversario politico, per screditare il lavoro di chi ha responsabilità di protezione civile. Il clima sempre teso, l’atmosfera perenne di feroce campagna elettorale, non aiuta il lavoro di nessuno.

E non è un caso che una frase di un post dell’”ultimo assessore” arrivato viene subito presa e fatta rimbalzare da un profilo all’altro di chi è all’opposizione. La politica è questo: mi direte. Ma a me piace ancora credere che sia anche altro, e per quell’ “altro” (il bene comune) provo a dare il mio contributo.

Ho accetto questo incarico con grande “spirito di servizio” e non ho davvero alcuna aspirazione di “carriera politica”; ho accettato con la buona volontà di chi crede in un ideale di equità, giustizia, trasparenza e onestà che questa amministrazione rappresenta pienamente.

*Assessore

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COMMISSIONI CONSILIARI SPECIALI: A CHI SERVONO?

L’ultimo tema preferito in questi giorni pare essere quello delle commissioni speciali, istituite sul PUG (Piano Urbanistico Generale) e sul programma di investimenti PNRR Isole verdi. Pare che molti cittadini non riescano a spiegarsi perché siano state istituite; altri si chiedono perché l’attuale Amministrazione sia contraria.

Gira persino la notizia che il Sindaco avrebbe imposto un “diktat” ai suoi fedelissimi consiglieri che si sono dimessi dopo essere stati designati a loro insaputa. Insomma, sull’argomento si sono sentite menzogne dichiarate, spacciate per verità assolute che, ancora una volta, necessitano di un chiarimento.

Si alzano le voci dei commentatori nei bar e lungo le strade: “Le commissioni sono sempre esistite” – dicono - “perché negare questa possibilità?”. E hanno ragione, è vero, sono sempre esistite, ma nessuno ci ha ancora spiegato a cosa siano servite.

Un esempio per tutti: la ridondante e ben titolata “Commissione Speciale per la verifica e il controllo dei debiti fuori bilancio dello stato del contenzioso e delle partite debitorie…“ (della quale si omette di riportare l’intero titolo per non annoiare i lettori) istituita nel 2013, e poi nel 2019 con la partecipazione, tra gli altri, del consigliere Adolfo Sabatini, quante volte si è riunita? Quali azioni determinanti ha prodotto, e come mai l’attuale Amministrazione ha ereditato tantissimi debiti fuori bilancio che, tra l’altro, continuano ad arrivare a valanga?

Nel tentativo disperato di acquisire consenso, ovviamente screditando l’Amministrazione in carica, leggiamo lettere di esperti e/o mancati consiglieri e di lungimiranti presidenti del consiglio che ci spiegano articoli del Regolamento e dello Statuto Comunale che legittimano le loro commissioni speciali.
Ebbene, mentre ogni cittadino volenteroso cerca di comprendere, ci si dimentica di citare la nuova normativa urbanistica che attribuisce all’Amministrazione attiva la competenza riguardante l’elaborazione del Piano Urbanistico Generale (PUG), argomento di studio di una delle due commissioni.

La materia, infatti, è specificamente regolamentata dalla Legge Regionale 19 del 2020 art. 26 che disciplina un procedimento molto lungo e articolato, a partire dalla consultazione della cittadinanza. Un percorso trasparente che vale la pena leggere con attenzione per rendersi conto che i soggetti coinvolti sono tanti. Bizzarro e dispettoso il legislatore che, con quest’ultima normativa, ha voluto escludere i Consigli Comunali da una disciplina che in passato li rendeva quasi tutti incompatibili.
Perché, dopo le note vicende del precedente P.R.G, si sente tanto bisogno di studiare in merito?
Non certo per incorrere nel famoso detto “Mentre il medico studia, l’ammalato se ne va”, ma probabilmente per fatti più concreti.

Urlano allo scandalo i consiglieri di opposizione, dopo aver letto le lettere di dimissioni dei consiglieri di maggioranza nominati, inaudita altera parte, dal Presidente del Consiglio all’interno delle loro “creature speciali”. Ma omettono di dire che, secondo lo Statuto Comunale che continuamente invocano, i membri di una qualsiasi commissione devono essere indicati dai capigruppo che, in questa simpatica vicenda (più mediatica che politica), non sono mai stati formalmente convocati per discutere in merito.

E il Presidente del Consiglio, che talvolta sembra aver perduto la memoria, richiama le “sue” regole e dice che Regolamento e Statuto comunale “non prevedono” le dimissioni.
Ha ragione, non è scritto da nessuna parte, quindi bisogna che il Codice penale preveda finalmente una severa punizione per tutti i dimissionari; tranne i Papi, i Presidenti della Repubblica, i Presidenti del Consiglio dei Ministri, che possono tutti dimettersi… ma non i membri di una commissione consiliare di Lipari “cooptati”.

Per loro è vietato dimettersi, caspita!
In questa particolare temperie, però, l’amministrazione continua a lavorare sul disastro amministrativo ereditato e sui debiti del passato (che continuano ad arrivare a valanga) insieme ai Consiglieri definiti “fedelissimi”, e pubblicamente derisi, che hanno fatto una scelta di coerenza e trasparenza rifiutando anche di far parte di commissioni con sospette finalità ostruzionistiche.

*Assessore alla comunicazione

Vulcano, turista tedesco di 83 anni si fa male viene soccorso in una zona impervia e trasportato in elicottero a Messina

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Un turista tedesco 83enne infortunatosi sull’isola di Vulcano è stato soccorso dai tecnici del Cnsas Sicilia. Allertati dalla centrale operativa del 118, i tecnici del Soccorso alpino e speleologico siciliano si sono imbarcati su una eliambulanza del 118 partita dalla base dell’Ospedale Papardo di Messina e hanno raggiunto l’isola e poi la zona impervia per recuperare l’uomo, che era caduto nelle zone sommitali dell’isola e presentava un sospetto trauma facciale.

Il ferito è stato immobilizzato e imbarellato dalla squadra di soccorso Sicilia e dai sanitari dell’equipaggio del 118 per essere trasportato in barella fino alla piazzola d’atterraggio e poi trasferito in elicottero al pronto soccorso del Policlinico di Messina.

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