A seguito dei numerosi appelli provenienti dagli operatori economici e dalla comunità eoliana, l’on. Alessandro De Leo interviene con appello a tutte le istituzioni volto ad intervenire con buonsenso e pragmatismo per cercare in extremis di “salvare” la stagione turistica delle isole Eolie: “Faccio un appello a tutti quanti hanno delle responsabilità per intervenire immediatamente con una serie di iniziative volte a scongiurare quello che sembra un concreto rischio di flop per la stagione turistica delle isole Eolie, da cui dipende la sopravvivenza per tutto l’anno dell’intera comunità.
Da una parte mi rivolgo al sindaco di Lipari Riccardo Gullo, perché metta da parte un atteggiamento prevenuto e rigido, accogliendo il grido di dolore che viene da decine di operatori economici impossibilitati, di fatto, a lavorare per regolamentazioni sempre più stringenti e penalizzanti, specie per attività di somministrazione e di intrattenimento.
Se vivibilità e decoro sono sicuramente valori da salvaguardare, così come la ricerca di un turismo sempre più sostenibile, dall’altra occorre anche ascoltare le comunità e comprendere che il miglioramento delle condizioni generali non si attua attraverso divieti e disposizioni repressive che, tra l’altro, si inseriscono in una situazione di grave crisi sul tema dei trasporti.
E a tal fine, se da una parte sono stati apprezzabili gli ultimi interventi volti a fronteggiare “l’emergenza traghetti”, dall’altra rivolgo un appello al presidente Schifani e all’assessore Aricò per affrontare immediatamente l’emergenza trasporto aereo e collegamenti intermodali. Se la chiusura dell’aeroporto di Catania sta mettendo in crisi l’intera Sicilia, le conseguenze per le Eolie sono devastanti. I turisti, che a fronte di una settimana di vacanza si devono normalmente sobbarcare due giorni pieni di viaggio per arrivare alle Eolie, in questo frangente potrebbe rinunciare del tutto al viaggio per preferire altre mete.
Occorre agire in maniera straordinaria e immediata per la riapertura dello scalo di Catania e per assicurare collegamenti intermodali efficienti per i passeggeri riprotetti su altri scali.”
Criticità personale negli ospedali provincia: Asp di Messina si adeguerà da lunedì a disposizioni assessorato regionale Sanità con rotazione medici, assunzioni in deroga e convenzioni con altre aziende
Da lunedì prossimo 24 luglio l’Asp di Messina si adeguerà, previa comunicazione alle OO. SS., per sopperire alle criticità di personale in alcuni nosocomi della provincia, seguendo quanto previsto dalla direttiva firmata dal dirigente generale Salvatore Jacolino e dall’assessore Regionale alla Sanità Giovanna Volo di cui sarà preso atto con deliberato. In particolare nella direttiva si legge “Al fine di far fronte alle persistenti criticità legate alla carenza di medici specialmente nelle aree dell'emergenza/ urgenza e nei piccoli ospedali di provincia, che rischiano di compromettere i livelli essenziali di assistenza, si è provveduto con provvedimenti di programmazione regionale ad autorizzare codeste Aziende a procedere, sulla base delle differenti leve gestionali, ad assunzioni di personale medico in particolare nelle aree dell'emergenza/urgenza (medici anestesisti/rianimatori e medici di MBU), in linea con le previsioni annuali di piano di fabbisogno previsti ed approvati, avuto riguardo al rispetto dell'equilibrio economico/finanziario. Tuttavia, continuano a registrarsi perduranti diseguaglianze nella distribuzione di detto personale, a favore degli ospedali cittadini e talvolta in danno dei presidi provinciali, che comportano una disomogenea distribuzione del personale, con riflessi negativi per la piena operatività dei reparti ospedalieri dell'emergenza urgenza e nei richiamati piccoli ospedali di provincia.
Conseguentemente, in sede di Organismo di Coordinamento del Settore Unico dell'Emergenza territoriale e ospedaliera sono state elaborate una serie di proposte di supporto finalizzate, nell'immediato e nel medio e lungo termine, ad utilizzare ulteriori strumenti assunzionali e di incentivazione economica per fronteggiare le persistenti criticità nelle UU.00. dell'area dell'emergenza urgenza. In esito all'incontro tenutosi in data 17 luglio us sono emersi spunti di riflessione per iniziative che nell'immediato, codeste Aziende del SSR potranno assumere per il raggiungimento dell'obiettivo "zero chiusure aree emergenza e Pronto Soccorso " e per il mantenimento della funzionalità dei piccoli ospedali di provincia”.
“A tal fine, - prosegue la direttiva - le SS.LL. dovranno disporre in via d'urgenza, dandone informativa alle OO.SS. aziendali, la rotazione temporanea dei medici in possesso di specializzazione MEU o in disciplina equipollente (o che prestano servizio in reparti equipollenti alla medicina d'emergenza/urgenza), secondo modalità che consentano una migliore turnazione all'interno dei PS con implementazione della presenza di personale medico. La predetta turnazione potrà avvenire all'interno dei presidi ospedalieri ricadenti nella medesima Azienda, ricompresi nell'ambito provinciale di riferimento ed in linea con le previsioni legislative e contrattuali di riferimento.
Tale "utilizzo flessibile" del suddetto personale deve soddisfare le esigenze funzionali delle strutture interessate in presenza di una situazione di criticità e dovrà consentire già dalla data di trasmissione della presente direttiva la immediata attivazione dei turni di servizi delle predette aree di emergenza Pertanto, le funzioni commissariali, in raccordo con le direzioni sanitarie aziendali e con le direzioni mediche di presidio si attiveranno per dare attuazione concreta alle predette disposizioni ed impartire con immediatezza le opportune indicazioni di carattere organizzativo alle varie diramazioni aziendali di riferimento
Al fine di non sguarnire i reparti interessati da tale rotazione temporanea, l'Azienda prevederà, laddove possibile, ad una destinazione prioritaria di specializzandi in servizio presso la medesima UO al fine di assicurare 'assolvimento di quelle attività consone alla formazione specialistica in corso.
Per quanto attiene le ulteriori misure da realizzare nell'immediato, codeste Aziende potranno attivare/definire le procedure concorsuali per il reperimento di personale medico da adibire ai pronto soccorso, avendo cura di inserire all'interno dei bandi le disposizioni di cui ai commi 547 e 548 dell'art. 1 della L. 30 dicembre 2018 n. 145, per come modificati dall'art. 3 comma 5 bis del DL 51/2023 convertito con modificazioni dalla L. 87/2023, che consentono la partecipazione agli specializzandi iscritti dal secondo all'ultimo anno della scuola di specializzazione, fermo restando che l'eventuale assunzione a tempo indeterminato degli stessi è subordinata al conseguimento del titolo di specializzazione ed all'esaurimento della graduatoria dei medici già specialisti alla data di scadenza del bando, così come esplicitato dalla circolare del Ministero della Salute prot. n. 8872 del 15 febbraio 2019.
Parimenti, le SSLL potranno dare compiuta applicazione alle disposizioni di cui all'art. 12 del DI 34/2023 nel testo convertito dalla L. 56/2023 valorizzando le diverse tipologie di servizio svolto presso i servizi di emergenza urgenza del SSN per la partecipazione ai concorsi di dirigenti medici nella disciplina di MEU, ancorchè non in possesso di alcun diploma di specializzazione In particolare, le Aziende territoriali, che registrino una forte criticità nelle predette aree, quantificabile in una percentuale di personale medico in servizio inferiore al 50% della dotazione organica prevista per le medesime UO, potranno attingere in via prioritaria alle graduatorie vigenti di specializzandi (di MEU e discipline equipollenti e ARTID) proprio ed a quelle formulate dalle aziende ricadenti nelle aree metropolitane per il reperimento temporaneo di personale medico nella specifica area di riferimento, fatto salvo il diritto dello specializzando al
mantenimento del posto in graduatoria presso l'Azienda che ha bandito il concorso per l'eventuale assunzione a tempo indeterminato, una volta conseguito il titolo di specializzazione”. “In tale ambito, - conclude la direttiva - per quanto attiene la gestione delle criticità organizzative por le carenze di medici nelle aree dell'emergenza/urgenza, le direzioni aziendali delle Asp di Catania, Palermo e Messina, previo confronto con le Aziende ospedaliere ricadenti nel proprio ambito metropolitano e previo raccordo con questo Assessorato, dovranno operare un'azione di coordinamento con le stesse Aziende per una equilibrata distribuzione delle assunzioni tra gli ospedali cittadini e quelli ricadenti nell'ambito provinciale, nell'ottica di evitare il perdurare di diseguaglianze nella distribuzione di detto personale, al fine di garantire la copertura dei turni dei vari PPOO aziendali e prioritariamente sui presidi dove maggiore è la carenza e quindi la necessità della copertura dei turni. Inoltre, le SS.LL. valuteranno l'opportunità di stipulare convenzioni con altre Aziende del SSR per l'effettuazione di prestazioni aggiuntive per le aree dell'emergenza / urgenza, prioritariamente dei Presidi laddove è maggiore la necessità per la copertura dei turni settimanali e comunque anche per le necessità assistenziali degli altri presidi ricadenti nell'ambito della provincia di riferimento”.