grillcro"La mafia aveva una sua morale ma é stata corrotta dalla finanza e andrebbe quotata in Borsa, intanto chiudono a Roma gli Stati generali dell’Antimafia e fra 48 ore ci sarà la deposizione del Capo dello Stato per l’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. Così il capo del suo movimento, Beppe Grillo spara la sua provocazione-luparata da Palermo contro il governatore Rosario Crocetta. Per Giampiero D’Alia, presidente Udc, sono dichiarazioni deliranti che si commentano da sole, magari sta chiedendo con modo antico i voti a Cosa Nostra? Grillo usa termini molto forti dicendo ancora: “ Non c’è differenza tra un uomo d’affari e un mafioso, fanno entrambi affari, ma il mafioso si condanna e un uomo d’affari no». Nel suo intervento dal palco di Palermo c’è anche una giustificazione al voto di scambio, in Sicilia siete sempre stati un bacino di voti da Andreotti a Lima, fino ad arrivare ai 61 seggi a 0 in favore di Berlusconi. Ma vi capisco maledetti: io lo metterei all’asta il voto anche per 92 euro da scaricare sulle tasse. Prima eravate interessanti perché c’era lo scambio del voto con il lavoro ma ormai il lavoro non c’è più...”. Dalla Leopolda ribatte Crocetta lanciando l’ultima battuta su Grillo “Quando non faceva il politico diceva che ero un ottimo Presidente a rischio per le mie scelte antimafia. Oggi che fa il politicante, ha messo al primo posto la battaglia politica, così mi attacca e chiede la sfiducia”.   

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