Musumeci.jpg

1) Scuole, in Sicilia in classe giovedì. Musumeci: «Diamo tempo alle scuole e ai sindaci per organizzarsi»

Si è conclusa la riunione della task-force regionale sulla ripartenza della scuola, convocata dall’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, e dal presidente della task-force, Adelfio Elio Cardinale.

Al termine di un lungo confronto con tutte le rappresentanze del mondo della scuola, dell’università e della formazione, che ha visto anche l’intervento dell’assessore alla Sanità, Ruggero Razza, e del sindaco Leoluca Orlando, nel ruolo di Presidente Anci, il governo regionale, alla luce dell’aggravamento della situazione epidemiologica e per effetto delle oggettive complessità applicative delle disposizioni nazionali per la riapertura delle scuole, già rappresentate ieri a Roma dal presidente Musumeci, ha ritenuto di modificare il calendario scolastico 2021-2022, riducendone di tre giorni  la durata originariamente prevista, pur sempre nel rispetto del numero minimo di giornate scolastiche. Pertanto il rientro a scuola, inizialmente previsto per lunedì 10 gennaio, avverrà in Sicilia il successivo giovedì 13. In ogni caso, la task-force regionale sarà riconvocata per mercoledì 12 gennaio.

«Al termine della riunione della task-force per la scuola, registro la unanime posizione di rettori, dirigenti scolastici, rappresentanti sindacali e delle associazioni familiari, che ci chiedono di farci interpreti presso il governo nazionale della necessità di rivedere la attuale posizione sulla possibile scelta della didattica a distanza come strumento di accompagnamento temporaneo verso la piena didattica in presenza - dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci - Lo abbiamo già fatto nei giorni scorsi e fino a ieri sera. Frattanto, la sensibilità che è stata evidenziata anche dai sindaci della Sicilia, non può lasciarci immobili, ma non possiamo neppure alimentare un inutile conflitto con il governo centrale che ha già annunciato di volere impugnare decisioni in contrasto con la legislazione vigente.

Abbiamo adottato la soluzione più ragionevole, giuridicamente compatibile, che tiene conto della decisione di tutti: quella di utilizzare i nostri poteri di autonomia primaria sul calendario scolastico consentendo uno slittamento dell’apertura delle scuole di alcuni giorni, fino ad un massimo di cinque. Questo lasso di tempo ci permette di cogliere lo stato di andamento della pandemia e consente alle scuole e al sistema sanitario di prepararsi a realizzare gli obiettivi condivisibili posti dal governo centrale. Ringrazio gli assessori Lagalla e Razza per l’impegnativo e per il non facile lavoro delle ultime ventiquattr’ore». 

«Ritengo che la decisione assunta oggi potrà rassicurare i sindaci e le comunità locali - spiega l’assessore Lagalla - nonché dare modo ai dirigenti scolastici di operare  per favorire la ripresa delle attività didattiche in presenza, se la situazione epidemiologica lo consentirà».

Come assicurato dall’assessore Razza, il tempo disponibile potrà essere utilizzato per potenziare le  attività di monitoraggio sanitario e di vaccinazione della popolazione scolastica.

Videomessaggio del sindaco Giorgianni "Eolie, a rischio Covid. Poi farò altra ordinanza". E annuncia "dal ministero è trapelata notizia che da lunedì su aliscafi potranno viaggiare senza green pass alcune categorie di persone: malati con gravi patologie e studenti. Incaricata ditta per ritiro rifiuti ai positivi al covid...

VIDEO

NOTIZIARIOEOLIE.IT

Lipari&Comune, venerdì riunione presieduta dal dottor Giuseppe Grasso.  Convocate anche le associazioni691805142.jpgBertè Ugo.jpg

scuoladad.jpg

I positivi al covid sono 200 con 160 in isolamento fiduciario.

Anche il numero dei vaccinati è divenuto impressionante. Vedi oggi. Ringrazio i medici e tutto il personale, compresi anche i volontari della Protezione civile. E stanno crescendo non solo le vaccinazioni della 2° e 3° dose, anche della 1° dose. 

Fino a 10 giorni fa con la 1° dose si era vaccinato l'80% dei cittadini e il 7o% con la 3° dose. Con il boom delle ultime vaccinazioni ritengo che siamo in media con i dati nazionali.

Per la scuola incredibile è che mi si chiede di chiuderle, ma c'è anche chi continua ad organizzare feste, festini e compleanni con gli stessi ragazzi. Magari anche in una sala piu' piccola di una classe anche con 50 bambini. In questi giorni ci siamo sentiti con tutte le autorità anche con i colleghi sindaci. Musumeci ha già fatto una ordinanza dove dice che i sindaci possono chiudere le scuole solo in zone arancione e rosse. Io su questo non sono assolutamente d'accordo. Anche perchè i dati che noi abbiamo ancora non sono certi, e i sanitari hanno pure difficoltà a fare i conteggi. Credo che noi potremmo essere in zona arancione. Non dobbiamo dimenticarci che il nostro Comune ha sei isole. E difficoltà l'Usca avrebbe a fare i tamponi in tempo reale in tutte le isole.

Io sono pronto a prendere un provvedimento. Si deciderà domani che abbiamo una riunione con tutte le autorità. 

Per i trasporti attraverso l'Ancim abbiamo sostenuto la necessità  - anche per quanto ha scritto una mia concittadina con gravi patologie ma pure per gli studenti - di poter viaggiare sugli aliscafi senza Green Pass. Spero che prima del 10 gennaio riusciamo ad ottenere una deroga. Ho letto dell'urgenza che c'è di attrezzare l'ospedale per la chemioterapia e come sapete abbiamo battagliato a piu' non posso, Il problema si pone poi per tutte le isole. 

A Vulcano in base ai continui controlli dell'Arpa e dell'Ispra, i valori continuano a migliorare, anche se l'attenzione è sempre alta. La prossima settimana faremo un nuovo punto della situazione.

VIDEO

 

Sanità: sindaco Lipari, si organizzi ospedale per chemioterapia

“Bisogna fare di tutto per far fare la chemioterapia all’ospedale di Lipari ai nostri pazienti costretti a peregrinare fuori dalle isole anche giornate intere”. Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni ha raccolto anche il grido di dolore della signora Rosaria Casamento che da 14 mesi lotta contro un brutto male e che ha ricordato tutte le difficoltà a cui deve andare incontro. “Stato fai funzionare il mio ospedale –ha detto la donna di 56 anni, sposata, due figlie - così mi curo a casa mia e non ho bisogno di usare i " tuoi mezzi “.  Il primo cittadino ha fatto il punto anche sui casi covid alle Eolie. “I positivi – dice - sono 200 con 160 in isolamento fiduciario. Ma credo molti di piu’ perché il personale Usca è insufficiente e ha difficoltà pure ad aggiornare i numeri". (ANSA)

 
2) Scuole, Musumeci al governo nazionale: «Rischio caos, ascoltate le Regioni e le famiglie» 
 
«Quello che temevamo si sta puntualmente verificando. Ricevo da centinaia di sindaci e da moltissimi presidi sollecitazioni per rinviare la ripresa delle attività scolastiche prevista dal governo centrale per lunedì 10 gennaio.
 
Avevamo anticipato al ministro che con queste norme nazionali sulla riapertura delle scuole sarebbe stato il caos, va ricordato infatti che in zona gialla le Regioni non hanno autonomia nel determinare la sospensione delle attività scolastiche. Ho appena scritto al presidente Draghi rappresentando la gravità della situazione delle ultime ore e ribadito le stesse perplessità da noi espresse nel confronto Stato-Regioni dei giorni scorsi.
 
Valuteremo attentamente nelle prossime ore l'evolversi del contagio per valutare eventuali ulteriori provvedimenti». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

 

3) Covid, nella Sicilia “gialla” scuole aperte da lunedì, in zone arancioni e rosse si può in Dad
Dalla Presidenza della Regione Siciliana, dopo un confronto tra il presidente Nello Musumeci e gli assessori regionali all'Istruzione Roberto Lagalla e alla Salute Ruggero Razza, è stato emesso il seguente comunicato:
 
«Le misure urgenti proposte dal governo nazionale per il tracciamento dei contagi da Covid-19 nella popolazione scolastica prevedono approcci differenziati in relazione al numero degli studenti positivi, alla tipologia del ciclo educativo e allo stato vaccinale dei singoli. A questi è necessario attenersi in Sicilia. 
 
Infatti, le norme vigenti consentono alle Regioni di intervenire con decisioni autonome solo nel caso di “zona arancione” o “zona rossa”. La Sicilia, come si sa, è nella fase attuale in “zona gialla”, quindi deve applicare le norme nazionali. Pertanto, si impone di alzare l’asticella dei controlli nel pieno rispetto delle regole generali di cautela, a partire dalla didattica a distanza nel caso di soggetti positivi nella scuola primaria e di seguire le regole della sorveglianza sanitaria negli altri casi. 
Assieme alle altre Regioni, tenuto conto dell’andamento esponenziale della curva epidemiologica, abbiamo evidenziato, tuttavia,  perplessità in ordine alla possibilità  di garantire l'assolvimento delle articolate procedure di testing e di monitoraggio sanitario nei tempi e con le modalità contenute nelle disposizioni del Consiglio dei ministri.
Ci attendiamo, pertanto, la prevista attività di supporto operativo e di fornitura di dispositivi Ffp2 che sono state delegate alla Struttura Commissariale nazionale, proprio a seguito delle osservazioni avanzate da noi nel corso del dibattito istruttorio che ha preceduto il provvedimento dell’altro ieri.
Non possono, infatti, rimanere ignorate le numerose e preoccupate segnalazioni che, in queste ore, sono pervenute da amministrazioni locali e dall'Anci regionale, da rappresentanze sindacali del comparto istruzione e da associazioni di genitori, in relazione alla critica diffusione del contagio e alla temuta sua estensione nelle fasce anagrafiche di studenti con assente o limitata copertura vaccinale.
Tutto ciò premesso, il governo della Regione Siciliana conferma di operare secondo le disposizioni del governo nazionale, con l'obiettivo di garantire lo svolgimento delle attività didattiche in presenza e in sicurezza, a partire da lunedì 10 gennaio.
 
Faranno eccezione, nel rispetto delle prerogative regionali, le “zone ad alta densità di contagi” dichiarate con ordinanza del presidente della Regione, tenuto conto dell’andamento della pandemia, per le quali è prevista la facoltà di procedere con la didattica a distanza, previa ordinanza del sindaco e su conforme parere dell’autorità sanitaria. 
Vogliamo ribadire anche in questa sede il principio che abbiamo applicato fin dall’inizio della pandemia: diritto allo studio e diritto alla salute sono entrambi incomprimibili e vanno assicurati nel rispetto dei più giovani».
 

L'INTERVENTO

luca-chiofalo.jpg
 
di Luca Chiofalo
 
La questione più controversa del momento riguarda l’imminente riapertura delle scuole dopo le vacanze di Natale.
Il Covid dilaga anche nella nostra comunità e sembrerebbe, di primo acchito, una buona idea quella di posticipare il rientro a scuola e fare ricorso alla DAD.
Riflettendo, però, l’idea che la prima attività ad essere sospesa sia la frequenza scolastica è un’offesa al buonsenso.
 
Oltre al danno formativo ed alla disabitudine ad una sana “socialità” che bambini e ragazzi continuerebbero a patire, se continuassimo a sacrificare la scuola in presenza, sarebbe arduo non notare il controsenso clamoroso di una pseudo “normalità” in tutti gli altri ambiti, con assembramenti senza precauzioni, in luoghi di ritrovo e occasioni private (tutti vediamo e sappiamo…), molto più rischiosi della presenza in edifici scolastici in cui vigono e si rispettano norme di sicurezza anti contagio.
 
Proprio in virtù di queste riflessioni, il governo nazionale sta tenendo duro sulla riapertura, fissata al 10 gennaio, ed ha lasciato ai sindaci la facoltà di disporre la chiusura delle scuole solo dopo un certo grado di rischio, salvo “strappi” delle regioni.
Musumeci si è tenuto (per ora) sulla linea del governo ed il sindaco Giorgianni, correttamente, attende il reale stato di rischio del nostro territorio o una deroga per emettere, eventualmente, un’ordinanza restrittiva.
 
Non è un momento facile e non esistono scelte semplici:
tocca essere cittadini più responsabili nei comportamenti e meno polemici del solito con chi è chiamato alle decisioni.
271559434_10224765460997397_3368492651800087223_n.jpg

aveden-urso.jpg