di Ruggero Razza*
Intervengo sul punto nascita di Sant’Agata di Militello. Intervengo ancora una volta, ma lo faccio volutamente senza alcun tono polemico.
Dovrebbe essere a tutti noto - anche a chi dice falsità da giorni, pur ricoprendo ruoli istituzionali - che la materia dei punti nascita è disciplinata a livello nazionale.
La Sicilia, nel 2019, ha chiesto la deroga per mantenere in vita il punto nascita di Sant’Agata di Militello. Non si sa per quale ragione, pur citandola nel corso del proprio parere, l’organismo nazionale ministeriale nega di averla ricevuta. Questo è un piccolo mistero, ma non ha avuto alcuna valenza perché il comitato ha espresso comunque il suo parere con una motivazione che non abbiamo condiviso come Regione e si è espresso negativamente.
Non è vero, come sostiene il Comitato che il “disagio orografico” sia “modesto” e non mi convincono neppure i rilievi sul difficile approvvigionamento del personale. È una visione “ragionieristica” che non tiene conto della circostanza, banale, secondo la quale se per anni tieni in sospeso un reparto sarà difficile trovare personale disponibile a scommettersi di fronte alla incertezza.
A fronte di questa decisione, formalmente comunicata dal Ministero della Salute, abbiamo deciso di andare comunque avanti per cercare di ottenere la revisione di questo parere nazionale.
Come leggerete nell’immagine qui riprodotta, la decisione non è (nè poteva essere) della Regione.
Qualche CIALTRONE che circola sulla rete farebbe bene a chiedere scusa.
Noi andremo avanti nel difendere la nostra posizione in ogni sede.
*Assessore regionale alla Salute