Il Ministro agli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, a margine della Conferenza Unificata “Stato – Regioni” ha ufficializzato lo stanziamento di 41,5 milioni per le Isole Minori.
Una notizia molto attesa e che giunge dopo un incontro presso il Ministero, avvenuto lo scorso febbraio, e una serie di lunghe e fruttuose conversazioni telefoniche intercorse tra il Ministro Francesco Boccia e il Presidente ANCIM e Sindaco di Forio, Francesco Del Deo.
“Ringrazio il Ministro agli Affari Regionali e le Autonomie per la concretezza, la serietà e l’impegno mantenuto verso le isole minori. Un ottimo risultato che deriva da una stretta collaborazione tra le Istituzioni” dichiara il Presidente ANCIM (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori) Francesco Del Deo. (nuvola.tv)
ECCO COME SARANNO SUDDIVISI
41.5 MILIONI ALLE ISOLE MINORI. MINISTRO BOCCIA: INVESTIMENTI PER SCUOLE, OPERE PUBBLICHE, EMERGENZE
Sono 14,5 i milioni di euro destinati alle isole minori per il 2020, 14 per il 2021 e 13 per il 2022, per un totale di 41,5 milioni, secondo il decreto del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, approvato nell’ultima seduta straordinaria della Conferenza unificata.
Tra le isole destinatarie delle risorse del riparto 2020: Pantelleria (594.852 euro), Lampedusa-Linosa (472.196), Lipari-Vulcano-Alicudi-Filicudi-Stromboli-Panarea (1.013.699), Ustica (281.917), Favignana-Levanzo Marettimo (579.990), Santa Maria (233.152), Leni (230.702), Malfa (234.761); Isole Tremiti (321.776); Elba-Pianosa (480.098) Montecristo (492.056), Capoliveri (323.236), Marciana (313.733) Marciana Marina (195.194), Porto Azzurro (241.198), Rio-Elba (303.765) Isola del Giglio - Giglio e Giannutri (364.644), Formiche di Grosseto (67.772), Capraia (296.877), Livorno - Gorgona (219.963); Monte Isola (236.828), Palmaria-Tino (105.233), Capri (285.878), Anacapri (291.200); Casamicciola (282.075), Lacco Ameno (224.761), Forio (441.493), Serrara Fontana (214.748), Barano d'Ischia (323.447), Nisida (99.344), Ischia (457.143), Procida (366.175); Ponza-Palmarola (382.680), Ventotene (255.212); San Pietro (443.408), Sant'Antioco (524.917), La Maddalena (782.131), Asinara (248.606), Calasetta (274.170), Tavolara (124.040).
"Gli amministratori locali delle isole minori - ha spiegato il ministro Francesco Boccia - da oggi avranno la garanzia che ogni anno avranno una quota di risorse da destinare a investimenti su scuole, opere pubbliche, emergenze connesse a tutte le esigenze che ogni isola ha. Chi è in mare normalmente non ha i servizi che abbiamo, lo dico con una battuta, sulla terra ferma. Le isole minori hanno bisogno di aiuti ulteriori e i bilanci dei Comuni non bastano. L'auspicio è arrivare a regime con un fondo straordinario che consenta ad ogni isola di avere fino ad un milione di euro".
L’Ancim ( Associazione nazionale isole minori ) ha, da sempre ed in modo costante, evidenziato due problematiche come fattori negativi per lo sviluppo economico: la scuola e la sanità. Ora questi due problemi sono diventati il banco di prova in tutto il territorio nazionale. All’improvviso, l’epidemia di COVID19, ha fatto prendere coscienza della loro importanza e della necessità di risolverli in modo più adeguato come qualità di servizi ed in modo innovativo come mezzi. Tutti i bambini, i ragazzi e gli insegnanti si sono trovati a fare scuola a distanza e ad avere strumenti informatici ai quali non erano preparati. Si è preso coscienza che è necessario che tutti possano essere dotati di strumenti adeguati per poterlo fare e che ci sia la preparazione all’uso di tali strumenti sia da parte degli alunni che dei docenti.
Nell’emergenza, entrambi i protagonisti della prova stanno dimostrando grande impegno e spirito di adattamento e collaborazione. È, però, indubbio che finita l’emergenza questa pratica virtuosa non dovrà essere abbandonata, ma meglio calibrata ed adattata perché un bambino di 6/7 anni non può avere la stessa dimestichezza di uno di maggiore età e gli stessi docenti dovranno valutare meglio la modalità d’uso più adeguata per i proprio utenti. È anche indubbio che per le scuole delle piccole isole questo esperimento accelerato vada consolidato perché diventi un modo più fluente per fare didattica quando il fattore di impedimento non sarà più il COVID19, ma il mare.
Spesso gli insegnati delle scuole delle isole non possono raggiungere la scuola perché il mare lo impedisce, quindi per settembre l’applicazione dell’e-learning va meglio adeguata e perfezionata. Passando ora a valutare l’altro tema e cioè la salute il COVID19 è stato per le piccole isole più clemente, preservandole dall’epidemia nella quasi totalità delle realtà, mentre è stato un altro virus e cioè quello dell’insularità a creare un decesso doloroso e cioè la morte di un nascituro che, per inqualificabile politica di chiusura dei punti nascita nelle piccole isole in cui era presente, ha portato al suo decesso. Il vaccino per il virus insularità esiste da sempre e si chiama più investimenti e non tagli.
L’onorevole Nardo Marino, facendo approvare un odg collegato al decreto cura Italia ha portato all’attenzione del Parlamento questo grave problema ed i 35 Sindaci delle isole minori italiane auspicano che questo riflettore, che è stato acceso, continui a rimanere tale e che nel prossimo decreto le Isole minori abbiano un pezzo di norma ad esse dedicato. Cosa chiediamo e cosa proponiamo per dare un contributo alla ripresa dell’economia a partire proprio dai due settori summenzionati? Proponiamo di porci come nuovo modello per la ripartenza, trasformando le nostre isole da isole della bellezza: mare, spiagge, cultura in isole della salute. Vorremmo partire da questo tema, perché è ancora un banco di prova immediato ed in cui i Sindaci dei Comuni delle isole minori stanno studiando il modo per fare arrivare le persone in sicurezza e mantenere questa sicurezza anche sull’isola.
È indubbio che nelle isole vada fatta una politica di rafforzamento dei servizi sanitari e non di depotenziamento, come sembra si voglia fare in qualche realtà. Questa è anche l’occasione di un cambio di passo, nella sanità, che non sia temporaneo e collegato all’emergenza COVID19 ma sia strutturale e permanente perché i cittadini insulari hanno diritto ad una sanità efficace sempre. Quindi, come rispondere a questo diritto in modo duraturo ed adeguato ? Un primo basta è ai tagli dei servizi. Un altro basta è a risorse finanziarie sottostimate per farvi fronte. Anche il Governo nazionale e regionale sono arrivati a questa determinazione. Un sì a previsioni finanziarie adeguate per implementare i servizi. Un altro sì a strumentazioni moderne ed efficienti. Un ulteriore sì all’avvio decisivo della telemedicina e teleconsulto con centri di eccellenza. Un ulteriore sì a formazione professionale continuata. Un altro sì ad accogliere profili professionali anche di altre aree, favorendo trasferimenti stabili.
Per le scuole un sì a dotazioni adatte a facilitare il diritto allo studio a tutti i livelli, compreso quello universitario. Un altro sì a formazione professionale più moderna ed un altro sì a corsi scolastici con profili professionali rivisitati, come suggerisce la stessa UE per le isole e per le aree costiere. I sindaci di tutte le isole minori marine auspicano che l’odg dell’Onorevole Marino sia seguito da provvedimenti finanziari a partire dal prossimo decreto, perché l’economia insulare possa ripartire. La mancanza di finanza dedicata, sia per iniziative pubbliche che private farebbe registrare un morto in più: l’economia delle isole minori.(buongiornoalghero.it)
di Gaetano Ferrandino
Una beffa che viene definita in mille modi, ma con un termine che rende l’idea meglio di qualunque e cioè “inaccettabile”. Francesco Del Deo, sindaco di Forio ma soprattutto presidente nazionale dell’Ancim, è una vera e propria furia e nella sua veste di responsabile dell’associazione nazionale che raggruppa i Comuni delle cosiddette isole minori, ha indirizzato una nota a tutti i colleghi primi cittadini che fanno parte dell’organismo. Un documento nel quale ha espresso con toni durissimi la propria posizione esordendo così:
“Cati colleghi, si è potuto leggere la bozza del maxi emendamento alla Finanziaria e si è rilevato che, ancora una volta, niente è cambiato nella procedura per il fondo isole minori. E’ diventato inaccettabile che si facciano audizioni e sollecitazioni varie che rimangono sempre lettera morta”.
Dopo la già decisamente esaustiva premessa, Del Deo prosegue con una chiamata alle armi per tutti i sindaci invitandoli a marciare verso la capitale per far sentire forte la voce del proprio dissenso. Il sindaco foriano infatti scrive: “Questa volta credo che dobbiamo farci sentire in modo diverso e cioè con una manifestazione davanti a Palazzo Chigi con fascia tricolore e richiesta di incontro al presidente del Consiglio Conte. Vi propongo di venire a Roma mercoledì alle ore 10 alla Galleria Colonna, davanti a Palazzo Chigi, per manifestare e chiedere l’incontro al presidente del Consiglio. E’ necessario fare questa manifestazione subito perché viene messa la fiducia e più tardi sarebbe inutile manifestare”.
Insomma il tempo stringe e anche se l’appello ai colleghi sindaci arriva last minute – per circostanze contingenti, come avrete intuito – la speranza è che possa esserci un’adesione di massa per far valere le ragioni delle isole minori, da sempre realtà disagiate. E, inoltre, c’è anche molta curiosità per capire se dalla nostra isola ci sarà una partecipazione adeguata: se così non fosse, allora non varrebbe più la pena lamentarsi giusto per far vedere ai cittadini che a chiacchiere si fanno i loro interessi. La presenza, detto in parole povere, è obbligatoria senza se e senza ma.(ilgolfo24.it)