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«È necessario pensare a forme di agevolazioni burocratiche ed economiche in favore delle isole minori per consentire la ripresa delle attività imprenditoriali stagionali e la salvaguardia dei posti di lavoro attraverso lo stanziamento di fondi specifici».

Il capogruppo di Ora Sicilia all’Ars, Luigi Genovese, ha presentato al governatore regionale, Nello Musumeci, e all’assessore all’Economia, Gaetano Armao, un’interpellanza per chiedere misure urgenti in favore delle isole minori siciliane. «Lo stato di crisi innescato dall’emergenza Covid-19 – sottolinea il deputato regionale – rischia di compromettere irreversibilmente il tessuto socio-economico delle isole minori, dove emergono circuiti produttivi fortemente incentrati – oltreché sui settori della pesca, della pescaturismo, dell’artigianato, del commercio - sul segmento turistico-alberghiero: un comparto che più di altri, a tutte le latitudini, registra ricadute devastanti connesse alle necessarie misure finalizzate al contenimento della diffusione del contagio».

Nel testo dell’interpellanza emergono vari passaggi sulle conseguenze, ormai certificate, che gli operatori saranno costretti ad affrontare in conseguenza dell’azzeramento dei flussi turistici nella stagione primaverile. E, in prospettiva, anche per via della forte contrazione attesa per la prossima estate. «La riduzione ulteriore del periodo di stagionalità – sottolinea Luigi Genovese – indurrà alla stipula, nel settore turistico, di contratti lavorativi della durata di qualche mese. Pertanto, oltre alle ricadute economiche già certificate, i lavoratori rischierebbero il mancato riconoscimento dei supporti economici previsti dalla normativa vigente, ossia i sussidi di disoccupazione, che costituiscono l’unico canale di sostentamento per molte famiglie isolane nei mesi di chiusura delle attività imprenditoriali stagionali.

Senza considerare il rischio per molte imprese di cessare le rispettive attività per l’impossibilità di sostenere le spese di gestione e la pressione fiscale. Da alcune recenti interlocuzioni con vari rappresentanti del territorio - tra cui l’ex sindaco di Lipari Mariano Bruno - ho percepito la grande preoccupazione che serpeggia tra gli abitanti delle isole minori. Ho avvertito, contestualmente, anche una grande voglia di ripartire, ma in questa prospettiva sarà fondamentale il sostegno del governo regionale, che sta già affrontando con serietà e autorevolezza una crisi sistemica che nessuno poteva prevedere», conclude Genovese.

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PELLEGRINO, "L'ARS SI ATTIVI PER SOSTENERE LE ISOLE MINORI"

All'Ars, sono stati sollecitati dall’on. Stefano Pellegrino e dall’on. Luigi Genovese interventi al Governo Regionale per le Isole Minori, considerato che le conseguenze economiche dell’attuale emergenza sanitaria investiranno, ancor più gravemente, i settori produttivi di tali marginalità insulari.

“Le Isole Minori, che rappresentano una insostituibile ricchezza economica e culturale della nostra Regione già in situazioni di normalità affrontano quotidianamente gli svantaggi della insularità. La loro economia è basata prevalentemente su attività stagionali del settore turistico-alberghiero, della pesca e pescaturismo, delle attività da diporto, dell’artigianato e del commercio. Pertanto, dopo il cosiddetto letargo invernale, con la primavera si attendeva una ripartenza che certamente sarà pregiudicata anche per il periodo estivo, così come confermatomi dai confronti ed interlocuzioni con operatori turistici e rappresentanti di quei territori". Così afferma il deputato di Forza Italia all'Assemblea Regionale Siciliana, on. Stefano Pellegrino.

"Peraltro, gli abitanti delle Isole Minori sostengono maggiori spese rispetto ai cittadini della terraferma - conclude il Parlamentare - per i maggiori costi sostenuti per il trasporto e l’approvvigionamento dei beni di consumo, anche primari. Sarà pertanto necessario, adottare tutte le misure straordinarie e necessarie per evitare il collasso delle attività imprenditoriali ed artigianali, salvaguardando i posti di lavoro attraverso lo stanziamento di fondi specifici”.

Nelle scorse settimane ho trascorso qualche giorno a Vulcano. Un’isola magica, a cui mi sento profondamente legato sin da bambino. Conosco molte persone che vivono in questo luogo stupendo e ricco di contraddizioni. Ho girato l’isola in lungo e in largo, ho incontrato molta gente. Ho dedicato parecchio tempo a discutere anche di aspetti critici rimasti irrisolti, problemi che incidono sulla quotidianità di chi ha scelto di vivere qui.

La prospettiva da cui ho osservato questo scenario è per ovvie ragioni diversa rispetto al passato: il ruolo che rivesto dallo scorso dicembre, perlomeno per quella che è la mia interpretazione della politica come strumento di servizio rivolto alla collettività, mi impone riflessioni che devono necessariamente sfociare nella ricerca di soluzioni concrete.

Spesso l’arcipelago eoliano, soprattutto a margine della cosiddetta alta stagione, diviene oggetto di ragionamenti “freddi”, talvolta esclusivamente strutturati sulle percentuali che riguardano i flussi del comparto turistico.

Sono state registrate flessioni rispetto agli anni scorsi? Le strutture ricettive sono in salute? I servizi offerti hanno soddisfatto le aspettative di chi ha scelto le Eolie per trascorrere qualche settimana di relax?

Quesiti sacrosanti, certo, ma oltre i numeri ci sono le persone, ci sono i residenti, c’è il rapporto tra gli stessi e l’amministrazione pubblica. C’è, quindi, l’anima, la vera anima di questo luogo. E qui entra in gioco la politica.

Di seguito solo alcune delle criticità registrate nel corso delle chiacchierate con i residenti e in occasione di vari sopralluoghi.

1️⃣️Gli abitanti del luogo chiedono lumi sull’utilizzo dei proventi connessi al versamento dei contributi di sbarco pagato dai non residenti.

2️⃣️La frazione di Vulcano Piano, a causa delle condizioni della condotta, sulla quale negli anni sono stati realizzati innumerevoli (ed evidentemente inutili) interventi, non può usufruire del servizio di approvvigionamento idrico.

3️⃣️Il depuratore? È stato ultimato da tempo, ma nei fatti non è mai entrato in funzione, e sarà necessario fare chiarezza anche su questo punto.

4️⃣️Il dissalatore? Basta copiare ed incollare quanto ho scritto sul depuratore. Stesse dinamiche, stessa sorte. Almeno per il momento.

5️⃣️I pontili di emergenza di Ponente e Vulcano Gelso, nella speranza che da qui a breve (come mi è stato riferito) vengano avviati i necessari interventi, versano in uno stato di assoluta fatiscenza.

Potrei inserire altri elementi critici, magari soffermarmi sul fatto che la strada provinciale Vulcano porto-Piano-Gelso sia ad oggi percorribile solo grazie al sostegno incondizionato di alcuni volontari, che si sono premurati di eliminare sterpi e rami. Un’arteria sulla quale, al più presto, si renderanno necessari interventi di messa in sicurezza.

Potrei, infine, aggiungere che l’unico sportello bancomat attivo nell’isola, in pieno agosto, è stato per giorni e giorni fuori servizio. Non è un caso, sia chiaro: mi dicono che accada con cadenza periodica.

Adesso provate a riflettere su quanti disagi possa generare una situazione simile. E proviamo a immaginarci, inoltre, non di “utilizzare” per diletto questi luoghi, ma di doverci vivere 365 giorni all’anno.

Servono soluzioni, inutile girarci troppo attorno.

Sono disposto ad incontrare gli esponenti dell’amministrazione comunale di Lipari, che di certo dovrà attenzionare seriamente i problemi esposti. Garantisco sin da ora la volontà di rappresentare a Palermo, attraverso azioni politiche mirate, le criticità esposte in questo post.

Chiudo con una valutazione personale: ben vengano i bilanci sui flussi turistici e le analisi complessive sul potenziale enorme delle Isole Eolie .

Prima, però, viene la dignità delle persone.

*Deputato regionale Forza Italia

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