È ancora una donna il nuovo ministro della Salute del governo Conte: Giulia Grillo. Nonostante l’omonimia del cognome possa trarre in inganno, la Ministra non ha alcun legame di parentela con il fondatore del M5S Beppe Grillo. La sanità è da sempre il suo ambito professionale: prima di entrare in politica si è laureata in medicina e chirurgia, specializzandosi in medicina legale. L’impegno politico è relativamente recente: si è unita al Movimento 5 Stelle solo nel 2006 ed è entrata alla Camera alle elezioni del 2013. Prima di essere scelta come ministro della Salute, era capogruppo alla Camera dei deputati.
Giulia Grillo, carriera politica
Giulia Grillo è nata a Catania nel 1975 ed è proprio in Sicilia che nasce il suo impegno politico. Dopo studi ed esercizio nel mondo della sanità, decide nel 2006 di impegnarsi per il nascente Movimento 5 Stelle, mettendosi da subito in prima linea per battaglie prima siciliane e poi nazionali. Si è infatti battuta a lungo per impedire le trivellazioni in Val di Noto, nella Sicilia meridionale, per impedire la privatizzazione dell’acqua pubblica nella provincia di Ragusa e per sostenere con forza la Onlus antimafia e antiracket Addiopizzo di Catania.
Nel 2008 è stata candidata per la lista Amici di Beppe Grillo con Sonia Alfano Presidente alle elezioni regionali della Sicilia, quando è stato eletto il leader della coalizione di centro-destra Raffaele Lombardo e Giulia Grillo non è riuscita a entrare in Consiglio regionale.
Alle elezioni politiche del 2013 si candida con il Movimento 5 Stelle come capolista alla camera dei deputati della circoscrizione Sicilia 2 e viene eletta.
Durante la diciassettesima legislatura, che ha visto succedersi il Governo Letta tra 2013 e inizio 2014, il Governo Renzi tra inizio 2014 e fine 2016 e il Governo Gentiloni tra fine 2106 e inizio 2018, è stata vice capogruppo alla Camera del gruppo parlamentare di M5S.
Durante il suo primo incarico come parlamentare ha dimostrato la sua competenza in ambito sanitario e il suo interesse a migliorare il Servizio sanitario nazionaleitaliano. Ha infatti fatto approvare alla Camera 3 mozioni riguardanti la gestione delle case farmaceutiche e un accesso più equo ai farmaci per tutti i cittadini, lo sblocco turn-over del personale impiegato in ambito sanitario, l’aggiornamento della regolamentazione sui trattamenti intramoenia (ossia effettuati presso ospedali e istituti pubblici ma al di fuori dell’orario di lavoro dei medici) e sulla gestione delle liste di attesa per le prestazioni pubbliche.
Elezioni 2018 e Governo Conte
Alle elezioni di marzo 2018 Giulia Grillo si candida nuovamente con M5S e si aggiudica il seggio alla Camera dei deputati del collegio di Arcireale, in provincia di Catania, ricevendo il 46.28% dei voti.
A meno di un mese dalle elezioni viene scelta come capogruppo alla Camera per il Movimento 5 Stelle.
Il 31 maggio 2018, al secondo tentativo da parte di Lega e M5S di formare un Governo, viene proposta come ministro dell Salute. Con la conferma ricevuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la conseguente formazione del Governo Conte il Ministero della Salute vede insediarsi Giulia Grillo in qualità di ministra.
Come dichiarava sulla piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle intende, tramite il suo nuovo ruolo, ridurre la mancanza di equità che sussiste nella cura e nell’assistenza dei cittadini italiani, lavorando affinché la sanità pubblica sia
giusta, efficiente e accessibile attraverso un adeguato finanziamento, una seria programmazione, una revisione della governance farmaceutica, un potenziamento dell’assistenza territoriale, un adeguato piano assunzioni e un aggiornamento dei corsi di Laura e formazione.
Aver lavorato all’interno del Servizio sanitario nazionale aiuterà sicuramente Giulia Grillo a impostare un lavoro di miglioramento e aggiornamento consapevole delle necessità e difficoltà di chi lo vive quotidianamente, come medico o operatore o come cittadino in cura.
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Fonte https://www.notizie.it/
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