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Dettagli...

 

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di Bartolino Ferlazzo

E' un diritto, si un diritto che ogni Stato di diritto, assieme agli organi di informazione, dovrebbe garantire ai cittadini alle loro associazioni, per assicurare l' esistenza della libertà di parola e della stampa libera, nel nostro paese, la libertà di stampa, è sancita dall' art.21 della Costituzione .-

Chiariamo che, nello Stato di diritto, il principio di libertà di stampa, implica che tutte le persone debbano avere il diritto di esprimersi, tramite lo scritto o qualsiasi altro modo di espressione delle opinioni personali, senza interferenze, a cercare, ricevere ed insegnare informazioni e idee, attraverso qualsiasi mezzo informativo (dichiarazione universale dei diritti dell' uomo) che relega l' Italia al 77° posto nel mondo, altro che democrazia.-

Ma tutto questo si avvera?

Per quanto ci riguarda, per deontologia, non siamo mai venuti meno a tutto ciò, anzi abbiamo sempre dato spazio a tutti nei modi e termini di legge, pertanto ci sembra, superfluo, azzardare dichiarazioni diverse da queste; non dobbiamo confrontarci con nessuno, non dobbiamo ammorbidire o preconfezionare tutti gli articoli prima della loro pubblicazione, non dobbiamo rendere conto a nessuno del nostro operato, se non ai nostri lettori ed alla nostra coscienza; qualsiasi altra forma di critica, velata da democrazia, è inutile, pretestuosa, non conducente; ricordiamo a qualcuno che non siamo più nella vecchia Unione Sovietica, non siamo più ai tempi del fascio, fortunatamente abbiamo superato quelle tristi e terribili tragedie, a cui forse qualcuno si sente ancora fortemente legato.- A quanti come noi, fanno informazione pura, semplice, reale non gratuita, non riconoscere queste peculiarità di correttezza ed onestà intellettuale, significa essere palesemente di parte ed in totale contrasto con la verità del quotidiano.- Non abbiamo la pretesa di essere i depositari della verità, portiamo all' attenzione di tutti i problemi quelli che sono, facendo notare nostro malgrado, che tanti di questi non sono migliorati, anzi tutt' altro.-

Qualcuno ha definito la stampa come un < quarto potere > che viene, qualche volta a secondo la convenienza, utilizzato per collocare i media tra i poteri dello stato democratico, aggiungendolo ai tre poteri teorizzati da Montesquieu, ovvero legislativo, esecutivo, giudiziario.- Questo concetto non ci appartiene nel suo intrinseco significato, se portare agli occhi di tutti i problemi di questo nostro comprensorio, allora noi siamo il quarto potere; se proporre critiche costruttive ai tanti problemi che ci affliggono allora noi siamo il quarto potere e se abbiamo potere, lo mettiamo al servizio della collettività e non per fini personalistici, come altra stampa schierata a prescindere; la nostra linea portata ci aiuta ad andare avanti a discapito di tutto e di tutti, e come citava spesso Edmund Burke < ... tre stati nel parlamento, ma laggiù nella galleria dei giornalisti, risiede un quarto potere molto più importante rispetto a tutti gli altri ... > se ben usato per il tornaconto dei cittadini e della collettività aggiungiamo noi.-

A buon intenditor poche parole.-

Auguri Lipari.-

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 Lipari, cinque programmi sindaci quali novità...

Per leggere, tre dei quattro programmi dei candidati a sindaco, abbiamo impiegato una giornata, abbiamo cercato di capire il perchéditanto scrivere, di tanto fumo e poco arrosto, del perché di tanta fatica, quando poi, nella stragrande totalità, non verranno attuati.-

Ma mentre leggevamo tali documenti, qualcosa ha attirato la nostra attenzione, qualcosa che non risalta subito agli occhi, magari non a quelli addetti ai lavori o dei pochi attenti, c'era qualcosa di già letto, di aver sentito, ed allora abbiamo voluto rileggere i programmi presentati nel 2012, da un paio di candidati, ed abbiamo potuto constatare che, nel novanta per cento, sono gli stessi, identici propositi e scritti di cinque anni fa, cambiano solo in sparuti casi, vengono usati termini diversi, si sono aggiunti alcuni propositi, ma sono stati riportati per intero paragrafi, addirittura la stessa punteggiatura.-

A questo punto, ci siamo posti alcune domande come < ma questi candidati hanno poca immaginazione, hanno poca inventiva, hanno poca sapienza per cercare di risolvere i nostri problemi o perché ritengono veramente ingenui e babbei i liparoti, non hanno argomentazioni valide e diverse da quelli del 2012? > ed ancora un' altra che giriamo direttamente agli stessi < maveramentecredevatechenessunosifosseaccortodiuna,chevoiconsiderate,scaltrezzaadannodeglieoliani,credevateveramentechenessunoseneaccorgesse, credevate veramente che nessuno potesse leggere i vostri documenti > a noi sorge il dubbio che questi personaggi, credono veramente nella poca cultura ed attenzione degli eoliani, e credono veramente di poterci prendere in giro, scrivendo a iosa, senza dire nulla e allontanando l'attenzione dai veri problemi della collettività eoliana.-

Abbiamo letto di sogni incredibili, di interessi particolari ed urgenti verso i giovani, ma senza scrivere quali iniziative concrete da mettere in atto e, questa presa in giro viene applicata anche a tutti gli altri problemi. Ma i liparoti, sono totalmente rassegnati nel credere in tali fesserie, noi speriamo di no, perché perdere altri cinque anni, sarebbe devastante per un territorio come il nostro, avrebbe un impatto senza precedenti che darebbe un colpo, forse, definitivo alle nostre speranze, edobbiamoanchenotarecomesiamogiuntiallacannadelgas, se proponiamo amministratori che non sanno nulla dei problemi eoliani, significa che chi ha proposto tali nomi non ha nessuna considerazione e fiducia negli eoliani e nei giovani eoliani, un' offesa alla eolianità, alla cultura ed alla preparazione di tutti i giovani liparoti che non dovrebbero e non dovranno dimenticare tale affronto, da ora in avanti.-

Concludiamo con una frase di Artur Graf che così scriveva < ... la politica comune, non di professione, è l' arte di mandare a braccetto sia la verità che la menzogna, per fare in modo che chi li vede insieme, non sappia distinguere quale sia la menzogna e quale la verità ... > meditate eoliani.-.

Auguri Lipari.-

CINQUE ALL' ALBA E DOPO

Mancano solo cinque giorni, alla prossima tornata delle amministrative, nel maggior comune eoliano, i giochi potrebbero essere già fatti, ma nelle elezioni mai niente è scontato, ma tutto è opinabile e relativo e, principalmente tutti dicono di aver vinto ancor prima di andare alle urne.-

Lorenzo de Medici, nell' opera Canti Carnascialeschi - Canzona di Bacco, in una rima scriveva < ... del domani non v'è certezza ... > e possiamo affermare, che mai definizione è più calzante per la situazione liparota; una certezza è quella della prossima elezione del nuovo sindaco, un' altra certezza è data dal rinnovo del consiglio comunale, altre certezze ? non ve ne sono.-

Abbiamo letto, ma con quanta fatica, i prolissi programmi presentati dai candidati sindaci, sono delle opere monumentali, delle piccole divine commedie, senza essere blasfemi verso in sommo poeta, una tiritera infinta di problematiche, di indirizzi da seguire, opere composte da pagine e pagine di nulla, dire di tutto per non dire nulla, dire tutto per non dare soluzioni, più scrivi più hai la possibilità di sbagliare, più scrivi e più non potrai mantenere le promesse, quanto sottoscritto nel tuo programma; ricordiamo, in un tempo passato, un altro sindaco che scriveva volumi da enciclopedia per programmi e relazioni, mentre il sindaco di Messina, nello stesso periodo, il Dr. Providenti, liquidava il tutto, in appena due paginette; scrivere, scrivere per buttare fumo negli occhi; splendide invece le pagine del programma del candidato Lo Cascio, semplice, essenziale, sintetico quanto basta, per come dovrebbe essere per tutti, senza vaneggiamenti di onnipotenza, senza accampare altisonanti nomi per future cariche, principalmente senza proporre < sogni > destabilizzanti ed inutili, senza avere nella lista che l' appoggia, transfughi e cambia bandiera; qualcuno dirà questa è campagna elettorale pro Lo Cascio, non ha bisogno di questo o del nostro aiuto e, non ci permetteremmo mai di simili bassezze, insiste di tutti quelli che le pronunceranno.-

Abbiamo letto di intenti e interessi per i giovani ma non è stato specificato quali siano, di reddito di cittadinanza anche quando il governo nazionale brancola nel buio, di defiscalizzazione e dove troviamo le risorse alternative, abbiamo letto di rivalutazione di prodotti tipici e di tradizioni popolari ma come mai si parla solo ed esclusivamente in campagna elettorale, della nostra agricoltura ormai defunta da decenni, per il turismo abbiamo letto che alle Eolie arrivano fino ad un milione di presenze !!! forse da quando abbiamo iniziato a farlo e, poi se ciò fosse vero, quali problemi economici avrebbe il comune di Lipari sarebbe uno dei comuni virtuosi d' Italia..-

In questi momenti tutti cavalcano l' onda del non fatto, del mancato interesse per questo o quel problema, di mancati interventi, ma fino a ieri cosa avete fatto e proposto in merito; in fin dei conti, quanto riportato nei libri dei programmi elettorali, con termini diversi, è quanto scriveva nel 1982 il Prof. Renato De Pasquale Segretario della sezione di Lipari della D. C. dunque quali novità state proponendo ?

E desideriamo concludere, torneremo in questi giorni su tali argomenti, con una frase del Dalai Lama < ... una politica priva di etica non incrementa il benessere collettivo, un' esistenza priva di morale, ma zeppa di interessi, abbassa gli uomini al livello degli animali.-

Auguri Lipari.

 

IL GIORNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

 

2 e 3 giugno 1946, l' Italia va alle urne, per le prime elezioni libere, dopo il ventennio fascista.- Sono le prime elezioni, nel nostro paese a suffragio universale e, per la prima volta, hanno diritto al voto anche le donne.-

 

In quell' occasione gli italiani furono chiamati ad esprimersi sue due punti fondamentali:

 

1) si vota per eleggere l' Assemblea Costituente che avrà il compito di redigere la nuova Carta Costituzionale;

 

2) si vota per il referendum istituzionale, si deve scegliere la forma di governo per il nuovo Stato, Monarchia o Repubblica.-

 

A favore della Repubblica, si schierano i partiti del Comitato di Liberazione Nazionale ossia il PCI,PSIUP,PRI,Partito d' Azione,DC mentre il PLI si schiera per la Monarchia.-

 

I voti favorevaoli alla Repubblica raggiungo quasi i 14 milioni pari al 54,3% e la Monarchia raggiunge i 10 milioni pari al 45,7%, il paese è spaccato in due, tanto da dare adito a voci di imbrogli nello scrutinio a favore della Repubblica, a parere anche di autorevoli giornalisti del tempo, la Monarchia aveva vinto il referendum; comunque sia l' Italia diventa uan Repubblica, ma la spaccatura nel paese è evidente, al nord prevale la Repubblica, mentre la Monarchia ha stravinto al sud.-

 

Nelle elezioni per la Costituente, la DC diventa il primo partito con il 35,2% subito dopo il PCI con il 19% ed il PSIUP con il 20,7%; Re Umberto II° lascia l' Italia per l' esilio in Portogallo, ed il liberale Enrico De Nicola diventa il Capo Provvisorio dello Stato.-

 

La Costituzione Italiana entra in vigore il giorno dell' 1 gennaio 1948.-

 

Forse non tutti sanno che la ricorrenza del 2 giugno, non si è sempre celebrata in questa data, dal 1977 durante i periodi di crisi economica, viene spostata alla prima domenica di giugno; in altre occasioni ed in ricorrenze particolari, come ad esempio nel 1964 in occasione del 100° anniversario dell' unità d' Italia, tale anniversario si svolse a Torino, prima capitale d' Italia.-

 

La festa della Repubblica, più precisamente, viene celebrata nella data del 2 giugno a partire dall' anno 2001 su sollecitazione dell' allora Presidente della Repubblica, Ciampi, che la definì < ... un giorno a sigillo di una unità nazionale>.-

 

La nostra Repubblica e la nostra Costituzione, così come risultano oggi, rappresentano una risposta agli errori ed orrori del Novecento e ci ricordano che sono < ... un tentativo di lasciare le guerre e le violenze fuori dall' orizzonte di chi è nato dopo ... > un testamento generazionale, del quale oggi, tutti noi giovani e meno giovani, dobbiamo essere fieramente consci anche a difenderle, principalmente dagli attacchi interni, volti a garantire potere nelle mani di un solo uomo o di pochi, anche in relazione all' attuale situazione politica internazionale.-

 

Viva l' Italia e Auguri Lipari.

 

 

KAPPERIS,CAPPARE(m),SALE

Tranquilli,  nessuno  è  diventato  pazzo, ma semplicemente si vuole cercare di far conoscere e comprendere, la derivazione dei termini < capperi e sale > che derivano: capperi dal greco Kapparis e dal latino cappare(m) e sale; perché tutto questo, perché sono prodotti già noti nell' antichità, apprezzati e valutati, prodotti che nobilitavano e nobilitano, il sapore e la bellezza, dei piatti e li condivano (sale) rendendoli più che mai prelibati e gustosi, anche ai giorni nostri.-

Il cappero è il bocciolo che si conserva in salamoia, sotto sale (combinazione fondamenta ed essenziale) è una pianta sempre verde e nel linguaggio corrente anche, un' esclamazione di meraviglia ed impazienza.-

Il sale, in chimica conosciuto come cloruro di sodio, raffinato e cristallizzato è usato, specialmente, per dare sapore a cibi e conservarli.-

Per i capperi, sappiamo che abbiamo diverse qualità e pezzature, quelle che ci interessano e che usiamo particolarmente sono definiti:

- occhio di pernice, la qualità migliore;

- il mezzo formato il più usato;

- i cucunci, diciamo i meno nobili, ma tutti della stessa famiglia, tutti derivanti dallo stesso ceppo, con prerogative e qualità diverse; sicuramente l' occhio di pernice avrà fatto la voce grossa sia con mezza misura che con cucunci, sicuramente si sarà fatto sentire dall'alto della sua bellezza, della sua esperienza, della sua indubbia qualità, avrà cercato di dare consigli per farli diventare belli, producenti più vicini a lui, ma da questi tentativi a rinnegarli e tagliare il cordone ombelicale con la propria famiglia, come qualcuno spera, paventa e auspica, ne passa di tempo e di intelligenza, dunque prospettive e desideri sfumati.-

Per il sale, il discorso è leggermente diverso, sale fino, sale grosso, sale dietetico, importante condisce di sapore, aiuta a gustare meglio i cibi ed i capperi; il sale viene anche additato come elemento di saggezza, il sale della sapienza, il sale del discernimento, il sale del buon senso, quanti possano vantare di avere tanto sale in zucca, quanti possono vantare di avere questo tipo di sale in testa, sicuramente molto ma molto pochi, ma i capperi li hanno tutte queste tipologie del cloruro di sodio, invece molto poco nelle teste di tantissimi liparoti e dire che Lipari è zona salina, però basta ascoltare e leggere, per capire del perché, queste isole non potranno mai avere un futuro degno di questo termine, degno di una società culturale che ha fatto la storia.-

Sale in testa, tempi di intelligenza, di conoscenza, di sapere, di correttezza e di onestà, questo assieme ai capperi formano un connubio indissolubile, anche tra idee diverse e divergenti.-

I capperi  sono  prodotti, come  la malvasia, che richiamano subito le Eolie e l' eolianità, di contr' altare  ci sono i < carduni, i rafanieddi, i scalieri > diciamo erba, erba di basso e poco interesse, anche se non disprezzabile, ma che formano una maggioranza pericolosa, instabile, dannosa, poco affidabile, come la gramigna, che dove arriva tutto brucia, tutto distrugge.-

I capperi crescono spontaneamente, portati dal vento, resistenti ad ogni tipo di intemperie, non passano mai di moda, sono sempre al passo con i tempi, chi la pesa al contrario se ne faccia una ragione di vita; il sale viene dal mare, da dove da sempre arriva la civiltà, elemento essenziale e vitale, senza un pò di sale non si condisce il quotidiano della vita.-

Ma il sale, per molti, oggi può avere un sapore cattivo, può essere amaro ed allora dobbiamo concludere con una frase del sommo poeta, Dante, che scrisse < ... tu proverai si conme sa di sale lo pane altrui ... >

Auguri Lipari.

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