di Maurizio Pagliaro
Non ci sara' mai una politica mondiale per la pace. Nessuno Stato, ( compreso il Vaticano), fara' " veramente " una politica contro la guerra. Come dice Gino Strada il guru della pace, strano che non sia il papa.
Quando pensiamo ai settori di "punta" della nostra economia, è facile immaginare la moda, il turismo, la gastronomia, il calcio...
Eppure tra i primi posti dell'industria meccanica e dell'industria elettronica mondiale figurano molte aziende italiane, tanto che la produzione nostrana viene considerata ad altissimo livello.
Nella moltitudine di aziende che ruotano attorno a questi settori industriali ci sono anche i costruttori di armi… Sono molto meno visibili che in altri stati (u.s.a.) eppure il loro giro d'affari è tra i più floridi del mondo...
La polizia americana ha in uso un tipo speciale di Beretta; Finmeccanica vende i suoi elicotteri ai Turchi (che li usano poi contro i Kurdi); senza considerare le migliaia di bombe prodotte da noi e disseminate per il mondo a seguito delle guerre...
Ne sanno qualcosa le decine di popoli che hanno avuto a che fare con le mine antiuomo prodotte in Italia, congegni talmente sofisticati (ed efficaci) da rendere il made in italy famoso in tutto il mondo.>>
MA CHI SONO I PRINCIPALI PRODUTTORI DI ARMI ITALIANI ?
Finmeccanica : di proprietà del governo per il 35% e dei privati per il 65%.
Possiede:
- il 100% dell'Alenia Aerospazio SpA: aerei militari
- il 100% dell'Alenia Difesa che a sua volta possiede il 100% della Divisione Otobreda (sistemi di armi), il 50% dell'Alenia Marconi (italo-britannica: armi teleguidate, sistemi elettronici di difesa) e il 47% della Elettronica SpA (italo-francese: sistemi elettronici di difesa)
- il 100% dell'Ansaldo
- il 100% dell'Elsag: radar
- il 50% dell'Agusta Westland (italo-britannica): elicotteri - il 50% dell'European Aircraft JV (italo-franco-inglese)
- il 25% della New Matra Bae Dynamics (britannico-francese): missili teleguidati.
Fincantieri SpA: navi da guerre, sottomarini
FIAR SpA: sistemi elettronici di difesa
Fiat SpA, che possiede:
- il 100% dell'Alfa Romeo Avio SpA: motori aerei
- il 100% della Fiat Avio SpA: motori aerei
- il 100% della BPD Difesa e Spazio: munizioni
- il 100% dell'Iveco SpA: veicoli armati
- il 75% dell'Aermacchi: aerei militari e civili
Beretta : pistole, fucili, munizioni.
Le esportazioni autorizzate dal governo sono solo il 18,5% del fatturato totale dell'industria italiana aerospaziale, navale, terrestre ed elettronica, la quale nel suo insieme nel 1999 ha avuto un giro di affare di 14 mila miliardi di lire, con un incremento del 2% rispetto all'anno prima.
Tra i settori in maggiore crescita c'è quello elicotteristico militare, il cui mercato dovrebbe espandersi del 50% tra il 1999 e il 2005 secondo una stima dell'Aiad (dell'Associazione Industrie per l'Aerospazio, i Sistemi e la Difesa).
Un altro in forte crescita è quello dei sistemi di comando, controllo e comunicazione, che nel 1999 ha registrato un incremento del 30%.
I CLIENTI DELL'ITALIA:
PAESE IMPORTATORE .......VALORE IN MILIARDI
Emirati Arabi Uniti................................ 1.274
Germania............................................... 301
Spagna.................................................. 182
Argentina............................................... 104
Bulgaria.................................................. 95
Cipro...................................................... 62
Stati Uniti................................................ 56
Venezuela............................................... 55
Francia................................................... 49
Romania................................................. 37
Bangladesh............................................. 32
Norvegia................................................. 29
Canada................................................... 28
Brunei..................................................... 28
Singapore................................................ 26
Malaysia.................................................. 26
Cina........................................................ 22
Turchia.................................................... 21
Gran Bretagna......................................... 20
Thailandia............................................... 16
Australia................................................. 15
Grecia.................................................... 11
Ghana.................................................... 10
Egitto....................................................... 9
Filippine................................................... 8
India....................................................... 8
Austria.................................................... 8
Olanda..................................................... 7
Danimarca............................................... 7
Nuova Zelanda......................................... 6
Irlanda.................................................... 5
Lussemburgo........................................... 5
Marocco................................................... 5
Corea del Sud........................................... 4
Algeria..................................................... 4
Taiwan..................................................... 4
Kuwait...................................................... 4
Belgio....................................................... 3
Svizzera.................................................... 2
Giappone................................................... 2
Sud Africa................................................. 1
Arabia Saudita........................................... 1
Come si evince, tutti gli Stati e dico tutti, hanno interesse alla " non pace". Come si vede dagli specchietti, l'America è la principale esportatrice di prodotti bellici. Attualmente in mano ad un Tycoon, "casualmente" prestato alla politica mondiale, che dice al presidente iraniano Rohani < stia attento> che è indirettamente rivolto a tutti. ATTENTI!!!!!!!!!!!! Non è sano di mente, denarodipendente ( la droga piu' pericolosa, ma legale), ama mostrare al mondo la bella "first lady, si pavoneggia a padrone del mondo e vuole attirare in ogni modo investitori a casa sua.
La campagna "Stop explosive investments" dichiara che sono 151 gli istituti finanziari nel mondo che hanno investito dal 2011 al 2014 circa 27 miliardi di dollari in compagnie produttrici di Munizioni a grappolo. Gli investimenti nelle compagnie produttrici di Munizioni Cluster (bombe a grappolo) vengono perseguiti non soltanto dalla banche, ma anche dai fondi pensionistici e altri istituti finanziari a livello mondiale. Questo investimento, solo per quanto riguarda gli esplosivi, moltiplicate all'ennesima potenza per il resto degli armamenti. C'è poco da stare tranquilli.