Noi invece programmiamo ponti inverosimili, alte velocità...e trascuriamo, se non quando il disastro ce lo impone, il nostro fragile, meraviglioso territorio, non sapendo neppure spendere in modo adeguato le somme che "la fortuna" ci ha dato.
Lipari, la nave cisterna della Marnavi per maggio integra con 10 mila tonnellate di acqua
Oggi primo viaggio con 1000 tonnellate.
Il dissalatore nei giorni scorsi per problemi tecnici ha prodotto 3 mila tonnellate di acqua al giorno creando disagi soprattutto nelle zone alte.
Qualche problema si è registrato anche a Lipari centro. Per ora produce 3400 tonnellate.
"E meno male che ci sono sempre le secolari navi cisterna pronte a intervenire..." è il commento degli isolani.
La Marnavi tra l'altro è anche dotata ormai da anni di "navi dissalatore".
Lipari, in banchina turisti-gabbiani e pesce fresco... VIDEO
UNA SCUOLA MADE IN ITALY?
Non sono ancora chiari gli intenti, per questo azzardo ipotesi.
Benissimo se si intende valorizzare la ricchezza morfologica e geologica e la varietà paesaggistica regionale, l’immenso patrimonio artico e culturale e, perché no, il pregio della produzione agricola e la rinomata cucina, in particolare quella mediterranea.
Fondamentale la studio della storia in particolare italiana, ma inserita in un contesto internazionale, con obiettività e documentazione anche dei momenti bui (onde evitare fantasiosi revisionismi), Il Fascismo, l’orrore delle leggi razziali, e quelli gloriosi della Resistenza. Ci si soffermerà sulle innumerevoli dominazioni straniere subite e agli effetti positivi dell’assimilazione e apertura alla diversità, che hanno forgiato lo spirito di accoglienza.
Importante attenzione è da riservare alla storia del Sud d’Italia, alla “Magna Grecia”, crocevia di popoli e di commerci, centro di irradiazione di cultura, filosofia e scienza.
Sarà valorizzata, spero, la complessa bellezza della lingua italiana, mortificata nella sintassi e nella creatività dalla semplificazione della comunicazione multimediale.
Mi auguro sarà centrale lo studio della Costituzione Italiana, sofferta conquista dei nostri Padri, imprescindibile fondamento e riferimento di ogni iniziativa politica.
Non dimentichiamo lo studio delle lingue, segno di apertura al mondo, onde evitare il sospetto di chiusura nazionalistica.
Spero quindi che non sarà vietato l’uso dell’inglese.
L’aria tiepida invita ad una passeggiata notturna: strade deserte, negozi chiusi, luci natalizie occhieggiano in vani richiami.
Per raggiungere la piazza percorro vicoli bui, appena rischiarati dalla vita che si proietta all’esterno: profumi di cena, suoni e immagini dei televisori accesi, calore di vita familiare, appena velata dalla trasparenza delle tende. Affretto il passo per non sentirmi ladra di intimità.
Quindi si apre lo scenario di Marina dilatata nella solitudine: il ponticello sulla risacca delle onde, la scalinata che conduce alla chiesa, la mole incombente del Castello, la chiesetta del Purgatorio illuminata che si staglia sull’oscurità dell’orizzonte, il dondolio di qualche barca ormeggiata.
Mi sovviene la metamorfosi dell’estate, la folla che si espande come magma occupando tutti gli spazi, debordando in vicoli e anfratti; luci e musica assordante sul brusio di sottofondo di ostentata allegria.
Apprezzo la solitudine e il silenzio magico del momento, sottolineato dal borbottio lontano di una barca a motore e dal suono del mare.
Il virus acquattato aspetta tempi migliori.
La coraggiosa, felice scelta di “Orlando” per la regia di Sally Potter, tratto dal romanzo di Virginia Woolf, ha concluso coerentemente il circuito cinematografico “Racconti d’Estate”, organizzato dall’infaticabile Sara Basile insieme ai ragazzi del “Magazzino di Mutuo Soccorso”.
La competente introduzione di Tilde Paino ha sottolineato la grandiosità scenica del film, colto e raffinato, analizzandone l’autonomia narrativa e formale rispetto al romanzo.
Lo svolgimento ha leggerezza e stupore della fiaba, l’incanto dei colori e delle dissolvenze, gli anacronismi spazio-temporali. Ma come le favole reca un messaggio subliminale: il superamento della grigia “normalità” e delle convenzioni, la rottura degli schemi. Quello temporale: lo svolgimento non ha una successione lineare, ma si riavvolge a spirale, perde ogni coerenza cronologica, non consuma l’istante precedente, ma lo integra in una crescita interiore, in un flusso ricco di vita. “Death-Birth” non sono poli opposti, la morte non è fine, ma rinascita, reinvenzione in un ciclo eterno.
Si dissolve lo schema dell’identità: uomo-donna sono scissioni imposte dalle consuetudini sociali, come la separazione in due metà operata dalla divinità invidiosa del mito platonico degli Androgeni, esseri ricchi e completi, autosufficienti e quindi in grado di sfidare gli dei.
Domina una visione organica tra uomo e natura: “Natura, natura prendimi, io sarò la tua sposa”, in un’armonia panica, in cui naufragano le differenze, s’infrangono le convenzioni nella leggerezza che rasserena e appaga.
Un sentito ringraziamento ai ragazzi del ”Magazzino”, che con le loro attività contribuiscono a rinvigorire il tessuto sociale e culturale del territorio.
Lipari, informazione di servizio per tutti coloro che avessero bisogno del rinnovo urgente della carta d'identità, viste le difficoltà per il rilascio al Comune di Lipari.
Le carte d'identità possono essere rilasciate da qualsiasi Comune, cosi' come previsto per legge dunque anche nei Comuni piu' vicini Leni e Santa Marina Salina dove da pochi giorni ha preso servizio il dottor Giacomo Biviano, come responsabile del settore amministrativo, attuale presidente del consiglio comunale di Lipari.
Lipari, è deceduto Giovanni Casilli
VACCINATA MA RISULTO NO VAX
Dopo snervanti tentativi di scaricare il mio certificato verde, innumerevoli mail senza esito, collegamenti con tutti i siti suggeriti, finalmente, dopo doverosa interminabile attesa, riesco a interloquire col 1500. Racconto la mia storia: vaccinata con la prima dose a marzo, mi presento con zelo per la seconda dose nella data prevista, con un esame di laboratorio che attesta un importante “carica anticorpale”.
Quasi presagendo complicazioni burocratiche, chiedo comunque la seconda vaccinazione, nonostante il parere opposto di medici e virologi consultati. Il medico vaccinatore, analizzato l’esito di laboratorio ritiene di non dover fare l’inoculazione, secondo “scienza e coscienza”, rilasciando una certificazione di esonero, in quanto “guarita dal virus”.
Questa procedura viene contestata in quanto erronea dal medico referente del servizio sanitario, a cui chiedo soluzioni: nessuna! Dunque dovrò fare il tampone ogni qualvolta deciderò di prendere un aereo e andare al cinema…come i no vax.
Non è contradittorio tutto ciò con la campagna pro vaccinazione se poi chi ha rispettato le regole viene equiparato a chi le contesta?
Perfetta l’organizzazione “Cinema in piazza” della preziosa Sara Basile, importante l’introduzione di Sergio Barone.
di Sciascia, propone, come tutti i classici, temi universali ed eterni: il rapporto tra legge e giustizia, tra Codice e interpretazione, tra parvenza e verità, tra norma positiva, strumentale al potere e legge di natura. Emerge l’accorata condanna della pena di morte, della sua crudele inutilità, nella agghiacciante citazione di Dostoevskij. Sullo sfondo Cesare Beccaria.
Il riferimento alla società fascista, alla “pancia” dell’opinione pubblica, demagogicamente adulata dal tema della sicurezza, oggi caro ad una certa Destra, suggerisce la contrapposizione tra la simulata corruzione delle alte sfere e il male conclamato e ostentato che sfida la pena e l’ipocrisia.
Lipari, isolani con infarto trasferito con elisoccorso al "Papardo. E' dovuto anche intervenire un elicottero piu' capiente da Palermo
Lipari - Due isolani con infarto al pronto soccorso. Per il primo è avvenuto il trasferimento con l'elisoccorso al Papardo. Per il secondo cittadino si è dovuto richiedere un elicottero piu' capiente che è arrivato da Palermo e con il velivolo del 118 è stato trasportato a Messina e ricoverato nella struttura sanitaria del dg Mario Paino.
Qualche ora dopo altro intervento dell'elisoccorso per un turista che si è infortunato cadendo e trasferito al Papardo e ricoverato in ortopedia
Da Treviso in linea Agostino Cassarà "Lipari, gli isolani devono essere di Serie
Lipari, è deceduto Giuseppe Barca
Oggi ho compiuto la mia buona azione civile quotidiana: ho dato il mio piccolo contributo ad una grande causa: il mantenimento di Radio Radicale. Scade oggi, infatti, nel silenzio quasi totale dei media, la convenzione stipulata con il Governo nel 1994, per trasmettere le sedute integrali del Parlamento e molte altri eventi di pubblico interesse come congressi di partiti, udienze, manifestazioni…archivio imponente, patrimonio esclusivo di informazione, cultura, civiltà.
Nei tempi bui che stiamo vivendo, una voce libera, plurale, democratica per un’informazione diretta, senza intermediari e manipolazioni, rappresenta una risorsa da tutelare.
Chi volesse dare il proprio contributo può effettuare una donazione o una semplice firma su change.org.
Dal passato al presente e dal presente al passato: di questa circolarità si sostanzia lo studio della storia. La sua “contemporaneità”, anche riguardo a fatti lontani, secondo B. Croce, deriva dall’urgenza di un problema in cui ci imbattiamo, la cui risoluzione si trova nell’indagine di cause remote, nell’individuazione di errori da evitare, di soluzioni sperimentate. Il tutto sull’analisi rigorosa di documentazioni.
Così lo studio si affranca dalla mera cronaca, dall’arida elencazione di battaglie, da asettica cronologia o, peggio, dalla propaganda.
Solo così il passato rivive, oltre ogni mummificazione e ci aiuta a capire il presente e a progettare il futuro.
E’ questo il metodo che mi ha guidato nel mio lavoro. E se è lo stesso della collega espulsa, il cui obiettivo dichiarato è quello di formare teste pensanti, mi considero colpevole anch’io.
IL VALORE DELLA DISOBBEDIENZA
Lo strappo del sindaco Orlando nei confronti del decreto sicurezza è coerente con l’operato di chi ha sostenuto e difeso i diritti umani e sociali.
Chi governa una città come Palermo, crogiolo di razze, di lingue, di religioni, che deve la sua identità polimorfa ad invasioni, dominazioni, stratificazioni di culture, diversamente di chi si richiama a ridicole ampolle, non può che dare al concetto di accoglienza la sua autentica accezione: di connessione alla vita reale, di apertura, di relazione con l’altro.
In un luogo dove la povertà dei nativi non si contrappone a quella dei sopraggiunti nella paura e nell’odio, si creano sinergie di iniziative e di progettualità, di laboratori culturali ed operativi, di contaminazioni, che aprono al futuro.
“A Palermo difendiamo l’unica razza: quella umana...chi vive a Palermo è palermitano"
IL VALORE DELLA SICUREZZA
Il discorso del Presidente ha dato al concetto di sicurezza l’accezione più alta, comune denominatore dei valori di una comunità: non più dolorosamente contrapposta nell’alternativa alla libertà, ma intesa come unità, connettivo di cittadinanza, piena realizzazione dei diritti-doveri della Costituzione.
Non sta nell’aggiungere serrature alle nostre abitazioni, ma nei buoni rapporti col vicinato, nella condivisione di regole. Non nelle ruspe, ma nella lotta al degrado, non nel diritto all’autodifesa ma nella valorizzazione del ruolo istituzionale delle forze dell’ordine, la cui funzione non può essere “snaturata in compiti non compatibili con la loro elevata specializzazione.”
Auguri Presidente, se non nella realizzazione di "Felicizia", nel considerarla obiettivo normativo. Auguri a noi.
Un mondo rottamato
L’abusato termine “rottamazione” ben riflette il mito di una società all’insegna del ricambio, della velocità, dell’efficienza, del giovanilismo.
La rottamazione non è solo dismissione di qualcosa di cui può permanere la memoria, l’affezione, la nostalgia per ciò che è stato.
E’ cancellazione, rimozione, annullamento di ciò che precede, inutile zavorra, ingombrante residuo, in una linea netta tra ciò che è passato e “le magnifiche sorti e progressive”.
Il termine preso a prestito dal mercato delle auto, ha fatto il suo ingresso trionfale nel mondo politico: si rottamano partiti, ideologie, ma anche persone, sentimenti, speranze.
Di conseguenza il mondo della rottamazione pervade il campo degli spot pubblicitari, interpreti del gusto e del sentire comune, divinità di fronte a cui, inchinandosi, tacciono i più accesi dibattiti, si interrompono le più profonde riflessioni, le più avvincenti sequenze di una storia, il momento cruciale di un poliziesco.
Così una famigliola felice, rivisitando una canzone di Pappalardo, intona l’inno alla rottamazione, di fronte alla carcassa di una macchina, che ad ogni acuto perde un pezzo, malinconica e patetica nel suo miserevole degrado.
Ma si sa, nella società giovane non c’è posto per il vecchio. Lo ribadisce Oscar Farinettti nello spot di un operatore telefonico: “Ecco perché mi piace dimenticarmi del passato e ricordare solo il futuro”.
Non oso immaginare quale futuro, in un mondo senza memoria, senza radici.