Si auspica che le Autorità preposte, possano garantire pari trattamento, economico e non, a tutti i nativi" lontani" per motivi diversi.
Amate le Creature della terra.
Cantano inni di Lode a Colui che E', che Viene, che Sarà.
Colorano il mondo
Con I colori dell'Arcobaleno.
Anche gli Uomini tutti imitino Queste creature affinchè, in un'alternanza di Cori, arrivino a Colui che E' e che sempre, nel mio vivere, Sará.
Buona giornata per tutti, con tutto e in tutto.
Vacanze no-covid
In attesa delle disposizioni delle autorità sanitarie, ecco un posto dove iI distanziamento sociale non è certo un problema!
"Guarire”: la meravigliosa poesia di Kathleen O’Meara (1839 – 1888)
e lesse libri e ascoltò
e si riposò e fece esercizi
e fece arte e giocò
e imparò nuovi modi di essere
e si fermò
e ascoltò più in profondità
qualcuno meditava
qualcuno pregava
qualcuno ballava
qualcuno incontrò la propria ombra
e la gente cominciò a pensare in modo differente
e la gente guarì.
E nell'assenza di gente che viveva
in modi ignoranti
pericolosi
senza senso e senza cuore,
anche la terra cominciò a guarire
e quando il pericolo finì
e la gente si ritrovò
si addolorarono per i morti
e fecero nuove scelte
e sognarono nuove visioni
e crearono nuovi modi di vivere
e guarirono completamente la terra
così come erano guariti loro.
Stefano Oliva, un uomo stromboliano.
Il 12 settembre 1959 nasce a Stromboli da Antonino e Maria Mandarino in una bianca casa in stile eoliano. Studia nell'isola natia e nella vicina Lipari raggiungendo il diploma di ragioniere.
L'infanzia, l'adolescenza e la giovinezza lo vedono formarsi e strutturarsi con un radicale attaccamento alla sua terra e alle sue origini. Da attività ad attività, da lavoro a lavoro fino alla realizzazione del ristorante Punta Lena, sua croce e delizia.
Che dire di un fratello che ha amato tutto e tutti, grande volontario e amante del vulcano.
Un figlio dalle “mani d'oro” dice la madre e per noi che lo abbiamo conosciuto e apprezzato per le sue forti doti umanitarie e direi anche pratiche.
Stefano vive nei sapori e colori della sua bella isola Stromboli sua culla e sua tomba.
Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che lo hanno accolto di ritorno sulla sua amata isola.
La storia più bella della mia vita che posso raccontare ai miei figli è quella di avere avuto per culla la bellissima isola di Stromboli e, quando penso al progetto divino, mi sorprendo a pensare che posto così speciale Dio abbia scelto per la mia nascita nella casa che è visibile e visitabile.
L'estate scorsa ho incontrato proprio i proprietari della mia casa di nascita, e grazie alla loro gentilezza ho potuto rivedere gli ambienti che mi hanno accolta il mio primo dì al mondo.
L'appartenenza ad una minoranza etnica è oggi ben tutelata dalla legislazione e forti sono le pressioni affinché si tramandino usi, costumi e tradizioni.
Non si comprende oggi come mai in forza di presunti risparmi economici o di altre logiche non si debba più consentire la nascita nella propria terra proprio in una epoca in cui si rivaluta il parto in casa, in acqua, e magari alla presenza del proprio padre.
Vorrei vedere coloro che decidono sulla pelle degli altri migrare anche per mettere al mondo il proprio figlio ...e diventare migranti fin dalla nascita.
Certamente l'esilio terreno è tutto da sperimentare, ma nascere eoliano è sinonimo di appartenenza ad una cultura specifica che consente, a piedi nudi e mani vuote, di avere pur sempre delle radici.