di Salvatore Leone
La poppata che l'isola di Lipari ha ricevuto il 21-10-2015 da una nave crociera in rada a Marina Piccola, dimostra ancora una volta che chiunque arriva nell'isola fa quello che vuole e domani é un giorno nuovo. Queste navi crociera, con vento o senza, sono gestite da eroi e non. Non ci sono mezze misure. Il rapporto navi crociera ed ambiente continua a creare problemi, compresa la sicurezza. Chi può spiegare meglio questa "schettinata" sfiorata a Lipari? Chi controllerà i danni agli scogli e al fondo marino? Certamente si sono spaventati più i visionatori da video e non l'equipaggio della nave che sembrava un unico scafo con il castello di Lipari che non ha fatto una piega perché ben costruito e non come quello che si costruisce oggi con i vari Rup, che attestano regolarità sino a quando non emergono i danni. Una cosa è certa per come dichiarato, il punto dove la nave ha quasi toccato gli scogli é fronte una vera e propria discarica di rifiuti e...ciò lo abbiamo accertato grazie alla bravura del Comandante della nave che avvicinatosi con maestria o "luponeria" marina ha potuto constatarlo dall'alto della nave. Chissà che sensazione si saranno fatti i crocieristi nell'osservare le bellezze naturali invase da questi rifiuti. Chissà se il comandante ci invierà qualche bella foto dal suo castello e dal suo punto di vista. Avanti tutta... e buon vento visto che quel giorno non mancava.
VIDEO E FOTO ESCLUSIVE.
http://www.notiziarioeolie.it/images/video/nave-majestic2015.mp4
LE OPINIONI.
di Michele Sequenzia
Direttore,
a proposito della manovra della Thomson Majestic nel porto di Marina Corta...un tuo lettore ha inteso farmi partecipe di alcune sue osservazioni. Pertanto chiarisco quanto segue.
Da quanto leggo sul tuo "Notiziario delle Eolie" di oggi...sembra che la quanto meno impropria..."manovra" a Marina Corta -Lipari della stessa Thomson Majestic non abbia affatto " toccato" il comandante della nave, per nulla le Autorità di Porto ed il personale addetto. Uno spettacolo normale di tutti i giorni...che non dice nulla, tanto è scontato...
Un nave di 40.876 tonn in una rada colpita da alcune raffiche di vento...spinta dal mare arrabbiato ... arrampicata sugli scogli, con 1550 passeggeri che scendono e risalgono non ha interessato nemmeno la gente che stava a guardare...
Nessuna reazione degli organi competenti.
Nemmeno un colpo di fischietto, uno straccio di verbale, una contravvenzione, una minima contestazione...Nulla di nulla.
Torno al tuo lettore:
Colgo con una certa amarezza la prolissa, fuorviante sua risposta...una certa reticenza per cui non si fa riferimento alla manovra del Thomson Majestic se non per cercare altri motivi che non giustificano se non in parte la brutta manovra. Perché negare il problema? Per non essere coinvolti??..
Desidero solo rimettere i piedi a terra.
Innanzitutto contesto che vengano arbitrariamente cancellate dalla storia , come fatti non interessanti...intere pagine della marineria civile...di quella mercantile...fatta di nomi e cognomi di persone e fatti conosciuti, e contesto che gratuitamente vengano eliminate come non interessanti...le tragedie passate, con tanti morti e feriti...come le stesse fossero inutili ombre del passato.
Tutto ciò vuol dire cancellare la Storia.
Contesto che spuntino -non richieste- una serie di proposte di futuri interventi del tutto aleatori...-completamente fuori tema- di fantastici innovativi trasporti marittimi, di tecniche innovative di differenti tipi di depurazione fognaria , oltre che di smaltimento rifiuti di cui la Thomson Majestic e del suo attracco sugli scogli...non ha nulla a che vedere...
Di ciò che il tuo lettore propone non risulta esservi nessun rapporto diretto con la Thomson Majestic, e nemmeno circa la sua "manovra". Torniamo con i piedi a terra.
E' necessario chiarire che negando gli incidenti di mare che da sempre esistono...si nega la stessa morte in mare. Il problema si fa acuto per i forti interessi che vi si celano.
Il tuo lettore -sicuramente in buona fede-...tralascia con tutta l'arbitrarietà di chi evita di stare in tema - senza peraltro riflettere - sulle cause di tante manovre errate...evitando di pronunciarsi su motivi commerciali"...sugli interessi dei trasporti marittimi...che direttamente hanno causato in molti porti...tanti morti e tanti spaventosi incidenti. Per non parlare dei danni alla flora marina.
Non c'è stata la minima preoccupazione , il minimo souvenir...una strizza al cuore...pensando alle orribili morti in mare. Perché negare l'evidenza?
E' invece del tutto evidente che se si vuole cocciutamente negare il rapporto causa-effetto... legame di fatti gravissimi noti in tutto il mondo, registrati in ogni luogo, che hanno causato perdite di vite umane e dolori immensi, si annulla ogni possibile dialogo.
Evidentemente esistono altri interessi...
La tragedia della Costa Concordia non basta? Nemmeno quella della Thomson Majestic
Non si vuole e non s'intende nemmeno minimamente ricordare la tragedia del 10 febbraio 2013.. alle Canarie dove nel porto di Las Palmas sono morti 5 poveri cristi, lavoratori, tre Indonesiani, un Filippino e uno Ghanese. che lavoravano per la Thomson Majestic? Perché non trarre dalla loro orribile morte un minimo pietoso ricordo?
Non è vero invece che...come ben scritto dal tuo lettore " Il linguaggio della morte è sempre lo stesso, sia che parli delle persone che amiamo, che degli amici, che di persone che forse non abbiamo mai conosciuto. Muta l'intensità e forse la qualità del dolore, cambia la sensazione di perdita, il senso del distacco, la sofferenza per il colloquio interrotto; ma non cambia lo spaesamento, la sensazione di precarietà, di futilità che impone di rivedere il significato di tutto ciò che facciamo e di attribuire valore diverso alle cose che quotidianamente ci impegnano."
di Aldo Natoli
Mio Padre, da vecchio marinaio, mi ripeteva spesso un detto della sapienza antica: "ricordati che a mare non c'è taverna"!
L'elenco dei disastri a mare che ci ha ricordato Michele Sequenza avvalorano questo vecchio, ma sempre attuale monito.
Ma gli incidenti possono accadere a mare, in cielo, a terra ed in ogni luogo!
A dire del Sig. Sequenza bisognerebbe, per evitare presunti disastri, bandire l'arrivo delle navi da crociera nelle nostre isole. E' come dire che siccome i costoni sopra le gallerie possono crollare, chiudiamo le autostrade! Ma il Sig. Sequenza ignora che le Eolie basano la loro economia principalmente sul settore del turismo. L'arrivo di migliaia di visitatori, per buona parte stranieri, rappresenta pertanto una boccata d'ossigeno per commercianti, ristoratori, taxi, etc. E' ovvio che un porto attrezzato darebbe maggiore garanzia a queste navi, e non solo. Ma in attesa di questa realizzazione, che ci porterebbe sicuramente a fare altre considerazioni ed osservazioni di natura ambientale, che facciamo? Chiudiamo bottega!
L'inizio del pagamento del canone Tv con la bolletta della luce, toglierà il buio all'evasione sull'antipatica tassa dell'elettrodomestico ex più amato ma oggi più odiato dagli italiani. La televisione di stato ci ha venduto tutto, compresa la politica suddivisa e squartata partito per partito. Una bolletta canonizzata per ogni casa. Come una tassa di sbarco per ogni turista, per dirla all'eoliana. Si vedrà dove resteranno i soldi o dove andranno. Aumenteranno i contenziosi per questo "canonetv" o "tvcanone". Non sarà una bolla isolata. Qualche consulente di turno, per difendere il caro lavoro, magari sta consigliando a Renzi di far pagare tutte le tasse con la bolletta della luce. Visto che moltissimi italiani sono in bolletta... Anche i ristoranti, i viaggi, gli scontrini, tangenti e i rimborsi dei politici potrebbero essere pagati con la bolletta della luce dice il popolo con l'antenna in mano. Ma i politici non hanno contatori e neanche la luce. Loro vivono al buio e guardano la televisione degli altri. Perché vivono a carico degli altri. Altrimenti dovrebbero avere sempre le loro bollette per una Rai che é solo loro. Festa grande per il popolo dagli allacci abusivi. Loro hanno visto lungo nel buio. Gli italiani, abbondantemente abbonati, non hanno compreso lo spirito della riforma del canone. In futuro verrà pagato a consumo come la luce. In caso di mancata visone dei programmi di stato, i televedenti e telepaganti avranno uno storno, sempre in bolletta, fino ad un tetto massimo di 10 mila euro per la libertà di tutti. Naturalmente bisognerà pagare i bolli per esenzione bolletta.