di Michele Sequenzia
NOTIZIARIOEOLIE.IT
17 MARZO 2022
L’intervista del Notiziario a Michele Sequenzia, l’italiano vero e libero
Caro Direttore,
il governo tedesco ha da tempo avviato il rinnovamento della rete ferroviaria nazionale.
Partito dal 2020, il suo completamento è previsto entro il 2030.
Nuove direttrici ad alto traffico , rinnnovata la rete, gli impianti, i servizi.
Si tratta di uno sviluppo di oltre 4.200 chilometri di nuovi "speciali" binari.
Con uno standard tecnico di sicurezza e di esercizio notevolmente più elevato rispetto a quello attuale.
ll Governo federale partecipa con un budget di 62 miliardi di euro , mentre Ferrovie DB contribuisce con 24,2 miliardi di fondi propri.
Lavorano insieme privato e pubblico. Sono in sviluppo, 140 nuovi ponti , innovative 670 stazioni. Per intraprendere l’ambizioso progetto, DB ha assunto oltre 2000 ingegneri, oltre a 1.700 tecnici / addetti alla manutenzione. La società intende creare più posizioni per i responsabili .
Si tratta di nuovi moderni edifici, moderni caffe, ristornanti, cinema e biblioteche, hotel, servizi medici.e collegamenti con aeroporti.
L’obiettivo della nuova rete ferroviaria è quello di ottimizzare il controllo e organizzazione del sistema , con un attento controllo del traffico
di passeggeri e merci. Obiettivo: creare una serie di moderne infrastrutture, già programmate in diverse città...
Tutto il nuovo impianto ferroviario resta sotto attenta osservazione dei tempi e dei costi.
Grazie ad un attenta logistica e programmazione.
Al contrario la situazione delle ferrovie in Italia risente la perenne mancanza di investimenti. Poco o nulla fatto per un visione strategica. Il nord investe,
mentre il sud sofffre, non si sviluppa.
In particolare la Sicilia denuncia la grave situazione delle strade ferrate, la maggior parte progettate dopo l'Unità d'Italia ( 1861) .
L'Italia resta divisa tra nord e sud. Siamo in forte ritardo.
Oggi, per andare da Trapani a Siracusa in treno ci vogliono dieci ore, le stesse che da Torino portano un viaggiatore alla Gare de Lyon di Parigi. Se si partisse da Palermo, ce ne vorrebbero quattro e mezzo, il tempo che un napoletano impiega per arrivare alla stazione centrale di Milano.
Tutto cio grava pesantemente sul turismo. Soffre l'intera economia siciliana.
Scarsi i doppi binari, appena il 15 per cento della rete che resta non elettrificata.
Ci sono 167 km tra Palermo-Catania in treno ci vogliono 5 h e 27 minuti.
Tra Torino e Milano ci sono 127 km e bastano 57 minuti da Porta Nuova a Milano Centrale.
In Giappone, nel 1964, Il primo treno shinkansen, della linea Tokaido Shinkansen, mise in collegamento Tokyo, Nagoya e Osaka, anno delle prime Olimpiadi di Tokyo)dal dopoguerra. Oggi il Giappone punta tutto sull'alta velocità.
Sono previsti 14 nuovi treni del tipo " Shinkansen" super moderni, - a levitazione magnetica, che tra Tokyo e Nagoya, viaggeranno alla velocità di 550 km/ h .
Sono già in costruzione, innovative opere di alta tecnologia ferroviaria.
Si stanno completando 256,6 km con modernissime gallerie, 11,3 km di ponti, e 500 km di nuovi speciali binari.
Il costo è di oltre 52 miliardi di dollari.
Caro Direttore,
riporto per il tuo Notiziario la nota seguita alla improvvisa morte del grande giornalista italiano Gianni Minà.
Da Cuba L'Avana, 27 mar (Prensa Latina) – Cuba, terra di utopie per Gianni Minà, ricorda l'eredità dell'eccezionale scrittore italiano che per decenni ha mantenuto stretti rapporti con l'isola, fino a esalare l'ultimo respiro oggi, all'età di 84 anni.
L'isola più grande delle Antille "è un esempio per il mondo, per me rappresenta la realizzazione dell'utopia, anche sotto un blocco che dura da più di 50 anni", ha detto in un'occasione il giornalista e conduttore televisivo, la cui notizia della sua morte ha scioccato il paese caraibico.
Lo ha dimostrato il presidente cubano Miguel Díaz-Canel, che ha espresso il suo rammarico dal suo profilo sul social network Twitter, e lo ha descritto come un intellettuale straordinario e un caro amico.
Le sue indimenticabili interviste con Fidel (Castro) e la sua lotta per la giustizia gli hanno fatto guadagnare la nostra ammirazione e il nostro affetto. Le nostre condoglianze alla famiglia e agli amici, ha aggiunto il capo dello Stato su quella piattaforma.
E proprio uno dei legami più forti tra Minà e Cuba è nato da quella memorabile intervista di 16 ore con il leader storico della Rivoluzione cubana (1987), che ha dato il via al documentario Fidel racconta Che, e che ha ispirato un libro pubblicato in diverse lingue in tutto il mondo.
Con più di 60 documentari nel suo curriculum, l'intellettuale italiano ha iniziato il suo viaggio nel mondo dei media come giornalista sportivo nel 1959 in Tuttosport, e da allora ha aggiunto al repertorio collaborazioni in vari programmi, copertura di sette Giochi Olimpici e otto Coppe del Mondo e importanti riconoscimenti.
Infatti, a Cuba è stato insignito della Distinzione Felix Elmuza, il più alto riconoscimento concesso dall'Unione dei Giornalisti di Cuba e che è servito come omaggio a un uomo "etico, coraggioso e audace", autore di "un'opera incommensurabile" destinata a crescere nel suo valore storico, secondo l'ambasciatore dell'isola, José Carlos Rodríguez.
In quell'occasione (2018), Minà ha ringraziato il riconoscimento, ribadendo il suo affetto e la sua ammirazione per la Rivoluzione cubana e il suo lavoro, con un raggio d'azione oltre i confini nazionali attraverso il suo esempio e l'aiuto solidale ad altri paesi.
Tra i suoi lavori, spiccano titoli come Che 40 anni dopo (1992) e La última entrevista de Fidel (2015), che mostrano il suo amore per l'isola.
C'è anche il saggio Continente desaparecido, realizzato con interviste a Gabriel García Márquez, Jorge Amado, Eduardo Galeano, Rigoberta Menchú, Monsignor Samuel Ruiz, Frei Betto e Pombo y Urbano.
Allo stesso modo, ha firmato la sua firma sui testi di Fidel; Un incontro con Fidel; Il Papa e Fidel; Un mondo migliore è possibile; Il continente scomparso è riapparso e Politically Incorrect, un giornalista fuori dal coro.
Durante la pandemia di Covid-19, ha espresso il suo sostegno e ammirazione per gli scienziati cubani in una lettera indirizzata ai lavoratori dell'Istituto Finlay Vaccine, dove ha affermato: "Cuba, il Paese della fratellanza e della solidarietà, dell'aiuto e della vicinanza ai più deboli (e con questo nuovo vaccino, Sovrano, ne è la prova), è la nostra utopia che si è avverata".
Ha anche ricordato la stretta amicizia con figure essenziali della cultura e del processo rivoluzionario nel paese caraibico, come Pedro Álvarez Tabío, Jesús Montané, Roberto Fernández Retamar, Julio García Espinosa, Tomás Gutiérrez Alea, Fernando Birri, Abel Prieto e il Comandante Fidel.
Secondo la pagina Facebook dello scrittore nato il 17 maggio 1938, è morto "dopo un infarto. Non è mai stato lasciato solo ed è stato circondato dall'amore della sua famiglia e degli amici più cari. Un ringraziamento speciale al Prof. Floranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di salutarci con serenità."
Caro Direttore,
spesso accade di leggere dal tuo Notiziario che i giudici, dopo lunghi, ponderati studi, sentenziano: "il fatto non sussiste", e questo fa molto piacere leggerlo.
Ci si sente molto sollevati. Noi, il popolo abbiamo fiducia nella magistratura. Ci sono tante male lingue che raccontano tante falsità.
Vogliono farci del male. Ora siamo felici. Certamente si tratta di un fatto grave.
Ne hanno parlato Tv e giornali in tutto il mondo. Il governo appeso ad un filo. Una cosa gravissima. Un delitto pesantissimo.
Ma poi i nostri giudici sono stati attenti. Non hanno abboccato.
Hanno visto bene che si trattava di un " falso". Le indagini andavano accuratamente " selezionate".
C'era sempre chi vantava di sapere tutto. Bisognava " distinguere", per il " Santissimo Bene dello Stato".
Con la fretta il processo non va bene, occorre tempo. Poi ci sono i testimoni. Spesso non vanno bene.
Occorre aspettare, far passare il tempo.
Alla fine, non è successo niente.
Ci siamo sbagliati. “Le leggi sono come ragnatele: quando qualcosa di leggero
e di debole ci cade sopra, lo trattengono, mentre se ci cade una cosa più grande, le sfonda e fugge via."
Ma come stiamo a costi della Giustizia?
Chi paga il personale togato, onorario, amministrativo, trasporti e diarie, viaggi, pranzi e cene, alberghi, personale della Polizia di Stato, Carabinieri, medici e
custodi, navi e marinai, aerei, uffici, tribunali, carceri, amministrazioni?
Il solo costo per il personale togato, onorario ed amministrativo operante nei tribunali è stimato in 2, 5 miliardi di euro/anno.
I 4.800 magistrati togati costano allo Stato ( mediamente 1 miliardo/anno) .
I circa 13.500 aministrativi ci costano 570 milioni/ anno.
Anche i giudici onorari (2. 350 circa) , si stima ci costino non meno di 40 milioni di euro/anno.
Piu' tempo passa piu aumenta il debito dello Stato.
Caro Direttore,
Evviva Milano-Cortina hanno stravinto su Stoccolma le Olimpiadi invernali 2026. L’Italia, in piena crisi debitoria, governo traballa, con tutti i problemi da risolvere, alza la testa, in mezzo alla tempesta dei conti in profondo rosso. Il governo in festa. Torino piange. Salvini esulta "Viva i giochi olimpici e paralimpici invernali del 2026, significano almeno 20.000 posti di lavoro creati, tanti investimenti e 5 miliardi di euro di valore aggiunto per l’Italia".
Il leader della Lega sempre in opposizione con le Olimpiadi. Nel suo archivio social, si esprime contro i giochi in Italia. "Renzi propone olimpiadi a Roma nel 2024. Per me è follia, sarebbe Olimpiade di Sprechi. Soldi servono per scuole e ospedali!".
"Roma città bellissima, ma abbandonata, e quel genio di Renzi la lancia per le Olimpiadi...ma pensino alle enormi buche che ricoprono le strade".
Salvini immemore, inverte la rotta, mentendo a se stesso. E si continua a spendere. Gli investimenti previsti ( ma non accertati) sono pari a circa 346 milioni per la realizzazione dei villaggi olimpici e dei media center, per gli interventi specifici su impianti sportivi esistenti e la realizzazione di nuovi impianti. I costi di gestione previsti per la realizzazione dell’evento sono pari a 1.170 milioni. Il costo per le Olimpiadi invernali organizzate a Torino nel 2006 era stato di 1.229 milioni. Ai costi di gestione vanno sommati 415 milioni a carico dell’amministrazione centrale, di cui 402 milioni per le spese di sicurezza.
Si è aperta la caccia agli i appalti e subappalti, lavori in nero, si offre lavoro ad ore, a cottimo, a turno, ben venga la bassa manovalanza, dei tanti disoccupati, salario minimo. Fuori contratto, senza assicurazione. Avanti tutta. Mancano gli impianti?Si spene e si spande. Come stanno gli alberghi? Ma chi paga? Un dossier lombardo veneto pieno di buoni propositi composto di 127 pagine . Vi sono indicati quanti cani e gatti, quanti vigili del Fuoco, poliziotti, carabinieri, vigili urbani e agenti carcerari. Impegnati l’esercito e la marina. Basteranno? Chi paga?
Arrivano treni, aerei, bus, auto.. navi migliaia di turisti e sportivi , tutto a posto? Siamo sicuri ?Pianificazioni? Quali infrastrutture sicure, ponti , sottopassi, autostrade.. gelate.. ( vedi ponte Morandi precipitato il 14 agosto 2018,ancora oggi a pezzi...) collaudate e a prova di crollo? Come si circola? Come si arriva? Treni, bus torpedoni, sono sicuri? Vogliamo fare i conti, e non dimenticare alcune passività del passato piemontese del 2006, tanto speso e poco o nulla riutilizzato...: ci siamo dimenticati del pesante deficit: impianti costati un occhio della testa? Il Piemonte a secco: trampolino di Pragelato, costato 34,3 milioni di euro , oggi abbandonato. La pista di bob di Cesana Pariol, costata 110,3 milioni di euro, estinta.. Il villaggio olimpico – 140 milioni di euro. La pista di free style di Sauze d’Oulx, costata 9 milioni, usata sei giorni , tutta smantellata. La pista di biathlon a Sansicario e la sua trasformazione in campi da tennis?
L’Istituto Bruno Leoni, in uno studio del 2012 quantificò la perdita secca di Torino 2006 in ottocento milioni di euro. E si continua spendere, senza creare nulla. Illusione di grandi profitti. E domani? Insomma, alla fine, quando tutti se ne vanno via, il conto della festa chi lo paga?
Caro Direttore,
vogliamo avere il coraggio di parlare di certi astuti , iniqui , mensili, progressivi furti di Stato? Senza poter reagire, i pensionati italiani subiscono lente erosioni. Ogni mese la mia pensione diminuisce : ogni mese il Governo attua un lento proscugamento dell'importo pensionisto, che mi arriva.
Benedetto da Dio..che mi spetta per legge, che mi permette di arrivare almeno , a stento...al 20 del mese...se non mi ammalo..e lo Stato..con mano lesta mi frega ..: 3 euro in meno oggi, due euro domani. Legge di Variabilità : moltiplicato furto per 12 mesi e per anni..Che cosa sono mai tre euro!
Tanto sono, resto e sarò.. un miserabile, fottutissimo pensionato italiano, a vita.
Per me , vecchio metalmeccanico, anche un euro mi salva la mia vita. Allo Stato non interessa un cazzo.
La sanguisuga statale vuole il mio sangue...il nostro sangue...sta in agguato come i tanti ladri che circolano indisturbati..i borseggiati pensionati subiscono ovunque si trovino ruberie ed inganni.... e allora rubiamo al pensionato..rendiamogli la vita ricca di ogni tipo di vessazione, mentre il ministro gongola,lo ripete bambinescamente anche Gentiloni: ormai rubano tutti tranquillamente....sono tutti collegati tra di loro.
Legge di Stabilità: ..ovunque il pensionato deve morire di fame..dagli addosso..piu' presto è meglio.... vecchio inutile.. ...ce lo togliamo dalle palle.
Ogni morto ...pensionato in meno , un risparmio e un nuvo furto.
Fate, cari Lettori, le dovute conclusioni.
lo Stato, le pensa tutte. Rubando a mano libera , senza controllo, senza denunce.. incassa milioni di euro, che dovevano andare ai pensionati, per legge.
Furto " pensionistico" , miserabile, meschino, sicuro, profittevole, ben nascosto, altamente protetto, omertoso, ipocriticamente sviluppato e diffuso in Italia.
----Ridurre in polvere un magnifico, moderno Hotel di Lusso, eretto tra instabili detriti gelati di scoscesi, inabitabili valloni è puro omicidio politico.
Inascoltate grida rimbombano in tutta la valle, disseminata di lutti . Alti burocrati, falliti tutti i loro strumenti normativi, rimescolano le carte, le mappe, le relazioni, i divieti, emergono sospetti, intrallazzi, i nulla osta... si rimpallano pesantissime responsabilità . La terra violata, si riprende ciò che le è stato tolto. Nelle ore che precedono la morte per assideramento, nel buio assoluto, nel gelo crescente, nessuno ha inteso le voci, ascoltato gli appelli. Burocraticamente si è deliberato la costruzione di opere ad alto rischio, con testarda determinazione, per poi ridurre alla disperazione antiche genti, illudendole di fantastici progressi sociali, immensi guadagni, ora trascinate nella miseria più nera.
Il potere da alla testa: il capriccioso capocomico genovese Beppe Grillo ignobilmente difende il sindaco di Roma, entrambi antipatici ed irresponsabili. Il Comune di Roma, covo di malaffare, è stato ridotto a caricatura da un esotico serraglio di perniciosi ruffianopoli.
Cito : Il " Movimento 5 Stelle di Osimo rifiuta questa logica, siamo convinti che alla guida della strutture pubbliche debbano esserci dirigenti capaci, competenti, dediti al proprio lavoro, esperti del mestiere, con un curriculum adatto. Si devono favorire meccanismi di meritocrazia interna all’azienda, nomine improntate alla trasparenza, in definitiva garantire logiche che siano estranee al malcostume della lottizzazione politica. " ( sic!)
Il cupo disegno anti costituzionale del pernicioso Donald Trump , nel Giorno della Memoria, annienta le nostre ultime speranze di solida amicizia che dal D-Day ci affratella ai nostri amici americani che tanto sangue hanno versato per la nostra libertà. Nessuno ci salverà un domani. Nudi, crudi e truffati, esposti al rischio estinzione, in un Continente agonizzante.
La distanza storica tra Padri e Figli diventa abissale. Dominano indiscussi gli orrendi moderni egoismi dei Trump e dei Putin. Putin valorizza chi usa la forza bruta legalizzando chi picchia e violenta mogli, madri e figli, a suon di calci e pugni. Trump ritiene politicamente corretto fare altrettanto con chi ha bisogno di lavoro. Inizia la purga Hitleriana. Una nuova Shoa. Si alzano muri, si stroncano fraterne amicizie, iniziano persecuzioni, si certifica il razzismo, la vita in America diventa un enorme carcere.
Senza indugio i vari leaders di casa nostra sono pronti a voltar gabbana, come tanti Arlecchini, mostrano le chiappe ai milionari di Wall Street. E via a produrre per fare " grande l'America" Tutti al lavoro per le fabbriche di Detroit, facciamo l'America potente... con Marchionne in testa. Viva il capitalismo.
Torino la città dell'industria operaia, ricca di esperienza e di talenti, che tanto ha contribuito al " miracolo economico" è praticamente in agonia.Non c'è lavoro. Non ci sono investimenti. Le strade deserte.
L'Unione Europea, divisa da nord a sud, inaridita dai ragionieri, presa tra la morsa spietata di tanti traditori, si sta frantumando.
Rimangono in piedi le antiche mura medioevali, i solidi anfiteatri dei Cesari, la Colonna Traiana, i marmi pregiati dei Papi.
---L'America che non ci piace.
Basta avere tanta faccia tosta, milioni di dollari non tuoi, essere pieno di boria, di sconfinata arroganza, nascondere ogni peccato, disonesto, sfacciato, ignorante, saper insultare, farsi notare come un super- bullo, ignorare la stessa tua storia, quella del tuo popolo, imbrogliare, saper barare, pretendere di sapere, inventare, ed ecco che diventi Presidente degli Stati Uniti?
Donald Trump : «Bisogna sbarrare le porte ai musulmani e chiudere internet in alcune aree del mondo per impedire ai terroristi di fare proseliti».
Questo perché «un musulmano su quattro è favorevole al jihad», ha tuonato Donald Trump rispondendo a chi lo criticava per le sue posizioni. Pentito? Per nulla. «Dobbiamo fare la cosa giusta».
Ancora: Donald Trump imputa agli afroamericani la più alta percentuale di omicidi. Vuole innalzare un muro al confine col Messico, «Lo faremo pagare al Messico, perché con l'immigrazione ci fotte», ha spiegato. «Non ci manda i migliori, solo gente con un sacco di problemi. Ci portano droga e crimine. Sono stupratori».
Ancora Trump: attacca i disabili. Durante una conferenza stampa ha preso in giro Serge Kovaleski, reporter affetto da artrogriposi cronica, mimando le sue difficoltà motorie. Nessuna scusa: «Non so nemmeno chi sia Kovaleski», ha detto Trump. Peccato che il reporter l'abbia seguito per anni, intervistandolo almeno 12 volte.
Donald Trump non molla: attacca senza giro di parole la Clinton «Se Hillay Clinton non è capace di soddisfare il marito, cosa le fa pensare di poter soddisfare l'America?»
A molti americani non piace Donald Trump. Molti altri lo votano.
Robert De Niro attacca Trump: è subito diventato virale in rete il video in cui l'attore Robert De Niro attacca duramente, senza mezzi termini, il candidato alla presidenza degli Stati Uniti per i Repubblicani. De Niro è furibondo si scaglia contro Donald Trump. "E' così stupido. E' un cane, un maiale. Un artista della stronzata. Non paga le tasse, è un disastro nazionale. Mi fa arrabbiare il fatto che questo paese sia arrivato al punto di consentire a quest'idiota di arrivare sin qui", dice l'attore in un passaggio del filamto trasmesso da Fox News.
E poi aggiunge: "Dice che prenderebbe la gente a pugni in faccia. Beh, a me piacerebbe prenderlo a pugni", continua De Niro. Una dura presa di posizione che è piaciuta alla scrittrice della saga di Harry Potter Rowling, che ha rilanciato su twitter il video.
Come voterebbe l'elettorato italiano? Da noi oggi, chi sceglie tra Donald Trump e la Clinton?
Due candidati alla Presidenza degli Stati Uniti che non sono entrambi adatti alla carica presidenziale. Non ne sono all'altezza. Non hanno i numeri. Non ispirano fiducia. Ci sono tanti brutti presagi, dubbi e contraddizioni. Dopo tutto, entrambi ne escono con le ossa rotte. A noi resta un profondo disagio. Un futuro tempestoso. Tragico. Questa America non mi piace.
Caro Direttore,
allego - per i tuoi lettori- una sintesi su quanto deciso tra governo e sindacati ,il 29 settembre 2016 sul tema " pensioni".
Anticipo pensionistico (Ape). I lavoratori di eta’ pari o superiore a 63 anni e che maturano entro 3 anni e 7 mesi il diritto alla pensione di vecchiaia d’importo non inferiore a un certo limite, potranno accedere su base volontaria all’Ape, l’anticipo pensionistico.
Governo e sindacati intendono poi prevedere un’Ape agevolata per alcune categorie, tramite la definizione di bonus fiscali aggiuntivi o di trasferimenti monetari diretti, volti a garantire un “reddito ponte” interamente a carico dello Stato per un ammontare prefissato(ferma restando la facolta’ dell’individuo di richiedere una somma maggiore).
Ape e imprese. Nel caso di accordo tra le parti, al fine di agevolare la scelta del lavoratore, il datore di lavoro può sostenere i costi dell’APE attraverso un versamento all’INPS di una contribuzione correlata alla retribuzione percepita prima della cessazione del rapporto di lavoro, in presenza di accordi collettivi anche attraverso appositi fondi bilaterali in essere o appositamente creati, in modo da produrre un aumento della pensione tale da compensare gli oneri relativi alla concessione dell’APE.
Meno tasse sulle pensioni. Previsto l’aumento della detrazione d’imposta (riconosciuta fino a 55.000 euro) per tutti i pensionati al fine di uniformare la loro no tax area a quella dei lavoratori dipendenti (8.125 euro).
Quattordicesima. L’accordo prevede un intervento sulla somma aggiuntiva (la cosiddetta “quattordicesima mensilità”) teso sia ad aumentare gli importi corrisposti, sia ad estendere la platea dei beneficiari di circa 1,2 milioni di pensionati. Ciò sarà realizzato sia attraverso un aumento dell’importo per gli attuali beneficiari (circa 2,1 milioni di pensionati con redditi fino a 1,5 volte il trattamento minimo annuo Inps), sia attraverso l’erogazione della quattordicesima anche ai pensionati con redditi fino a 2 volte il trattamento annuo minimo Inps (circa 1.000 euro mensili nel 2016) nella misura prevista oggi
Cumulo gratuito dei periodi contributivi. Prevista la possibilità di cumulare tutti i contributi previdenziali non coincidenti maturati in gestioni pensionistiche diverse, ivi inclusi i periodi di riscatto della laurea, ai fini sia delle pensioni di vecchiaia sia di quelle anticipate. Tale possibilità potrà essere esercitata senza oneri da tutti gli iscritti presso due o più forme di assicurazione obbligatoria dei lavoratori dipendenti, autonomi e degli iscritti alla gestione separata e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, in modo che possano conseguire un’unica pensione, anche nelle ipotesi in cui sia stato già maturato un autonomo diritto alla pensione presso una singola gestione. L’assegno pensionistico sarà calcolato pro-rata con le regole di ciascuna gestione.
Uscite anticipate. L’accordo prevede di eliminare le penalizzazioni sul trattamento pensionistico in caso di accesso al pensionamento anticipato prima di 62 anni d’età.
Lavoratori precoci. Per chi ha lavorato 12 mesi effettivi,
anche non continuativi, prima del compimento dei 19 anni l’uscita sarebbe anticipata a 41 anni di contributi se si appartiene alle categorie di lavoratori in difficoltà, come disoccupati senza ammortizzatori sociali, disabili e chi ha svolto attività gravose. Le categorie di lavoro gravoso saranno individuate dopo un confronto governo e parti sociali.
Lavori usuranti. Sarà consentito l’anticipo del pensionamento di 12 o 18 mesi anche rispetto all’attuale normativa agevolata. E’ previsto che l’accesso al beneficio possa avvenire, a partire dal 2017, avendo svolto una o più attività lavorative usuranti, sia per un periodo di tempo almeno pari a sette anni negli ultimi dieci di attività lavorativa, senza il vincolo di impiego in attività usurante nell’anno di raggiungimento del requisito, sia avendo effettuato l’attività particolarmente usurante per un numero di anni almeno pari alla metà dell’intera vita lavorativa. E’ previsto altresì l’adeguamento dei requisiti alla speranza di vita a decorrere dal 2019 mentre si valuta la fattibilità amministrativa di semplificazioni relative alla documentazione necessaria per la certificazione del diritto di accesso al beneficio.
Rita. Per favorire la previdenza complementare si definirà una modalità che consenta al lavoratore che ha maturato un montante in un fondo integrativo di attingere prima dell’età di pensionamento a tale montante, volontariamente e nella misura scelta, per poter usufruire di una rendita temporanea per il periodo che manca alla maturazione del diritto alla pensione (età del pensionamento di vecchiaia).
Tale nuova opportunità (denominata “Rendita Integrativa Temporanea Anticipata”, RITA) sarà agevolata fiscalmente con una tassazione inferiore a quella attualmente prevista per le anticipazioni, e pari a quella prevista sulla pensione complementare erogata in rendita. Il Governo si impegna altresì a definire strumenti di incentivazione fiscale finalizzati ad agevolare l’utilizzo volontario del TFR accantonato presso l’impresa o di contributi aggiuntivi per accedere alle prestazione anticipate di previdenza complementare.
---A proposito di “Dis- Servizi Pubblici”...e di "Olimpiadi Roma 2024 "..che ha scatenato pianti ed urla... una cagnara di contestazioni, insulti e critiche alla amministrazione Raggi, riporto per i tuoi gentili lettori una notizia che descrive che cosa sta succedendo a Roma.... : “ sono le 8 del 20 settembre 2016 la gente va a lavorare ..in città è di nuovo caos mezzi di trasporto. Dopo i drastici tagli che hanno riguardato centinaia di corse sparse per ogni quartiere della Capitale, i problemi restano irrisolti..... riguardano molte famiglie,lavoratori e turisti.. che per bisogno utilizzano i mezzi di trasporto pubblici romani ogni giorno..
È accaduto con i bus 341 e 66: la prima ha addirittura due percorsi, uno normale e uno scolastico, e serve tutte le scuole da Ponte Mammolo a Castel Giubileo, passando per Pietralata, via Nomentana, Montesacro Alto, Bufalotta e Vigne Nuove. La seconda linea parte invece dal Nomentano, altezza Montesacro Alto-Parco Regionale Urbano di Aguzzano e passando per via Tripoli e per il Salario, arriva a via Nomentana e alla stazione Termini: un percorso assai frequentato da migliaia di persone che dalla periferia proseguono verso gli uffici in centro.
"Ma i bus non passano", hanno detto alcuni genitori. Nemmeno negli orari delle corse non tagliate. "Il 341 scolastico non è mai passato e il 66 non è mai partito dal capolinea né alle 7.16, né alle 7.40 - racconta Luca Cisio, un cittadino - e sono stato costretto ad accompagnare mio figlio a scuola con la macchina. Benché abbia pagato ben 250 euro di abbonamento ai disservizi Atac".
Problemi e forti disagi anche post-ingresso scolastico. Alle 8.45, a causa dell'apertura di una profonda voragine in via San Biagio Platani, a Tor Bella Monaca, la linea 057 è stata costretta a deviare.
Per un inconveniente tecnico alla linea aerea dei filobus (in via Talli), la linea 90, l'80, la 93, la 334 e la 336 sono in forte ritardo, con possibile deviazione, spiega l'Atac su InfoAtac, il profilo informativo Twitter dell'azienda dei trasporti, che poco dopo ha avvisato: "Linea 228 non esercitata".
Solo alle 10 l'annuncio che la 90 limita il servizio a Vimercati, per poi scrivere - quattro minuti dopo - che che le linee bus di largo Labia erano state ripristinate, la 90 sostituita dai bus nel tratto Vimercati-largo Labia.
Un avviso che ha mandato in totale confusione i passeggeri, che quindi hanno cercato chiarimenti sulla chat di WhatsApp. Che però "a causa di problemi tecnici è momentaneamente indisponibile". Inattiva, dalle 12.50, anche la linea 769. Si registrano infine continui ritardi sulle linee tram 5 e 14 che per una decina di minuti, a causa di un inconveniente tecnico, hanno finito le corse a Porta Maggiore, e sulla metro C, come evidenziato dallo stato del servizio dell'Atac che informa i passeggeri in tempo reale, con particolare interesse per la tratta Lodi-Alessandrino.
Oltre alle forti arrabbiature di cittadini, passeggeri e pendolari, costi pesanti per la collettività, e perdita di migliaia di euro buttati al vento.. ci sono anche quelle del personale, che dopo l'ennesima aggressione chiede sempre più a gran voce di prendere provvedimenti affinché sia garantita la sicurezza degli autisti.
Lunedì notte un conducente di autobus...è stato tamponato e poi picchiato. Tutto è accaduto su via della Magliana, sulla linea 44: un uomo di 30 anni tampona il bus con un'auto di grossa cilindrata e "dopo l'urto contro il bus... l'autista chiede al guidatore dell'auto i dati per la contestazione del fatto , ma l'uomo alla guida si è invece avvicinato al finestrino dell'autobus colpendo con un pugno sul volto il conducente del mezzo e tentando di afferrarlo al collo. L'autista, spaventato, ha dovuto riprendere la corsa e si è visto inseguito dall'auto dell'aggressore. Solo l'intervento delle forze dell'ordine , polizia e carabinieri... ha permesso il fermo dell'uomo che nel frattempo aveva provato a far perdere le sue tracce".
( Fonte: R.it Roma a cura di Valentina Lupia)
Abbiamo tutti visto e sofferto l'orrore della strage di Dacca. Mi si gela il sangue nelle vene pensando al tremendo rischio di trovarsi di fronte questi feroci assassini. Siamo in pericolo. Siamo senza parole. Ma che cosa abbiamo imparato dalla tragica morte di tanti nostri compatrioti?
Oggi per poter sopravvivere si debbono affrontare rischi di ogni genere. Tempi durissimi per chi ha bisogno. Da decenni molte imprese italiane soffrono il crescente peso fiscale che le uccide. Il costo del lavoro incrementa la disoccupazione. Siamo in balia degli eventi. Ecco che allora si pensa .....di traslocare. Che fare? Si " delocalizza". Anche i fallimenti sono in crescita, oltre 8mila, in aumento del 10,5% rispetto al primo semestre 2013. Nel biennio 2011-2013 si è assistito a un calo annuo di circa il 4% in termini di ricavi del settore.
Molti di noi, spinti dal bisogno, si sono detti: " delocalizziamo". Qui non ce la facciamo. Andiamo fuori Italia, magari a sfruttare le " opportunità". Ma dove? Il rischio è altissimo. Siamo andati ad aiutare il prossimo? Chi ce lo può dire? Ma da noi è rimasto il deserto. La risposta la conosciamo. Abbiamo abbandonato l'Italia. Abbiamo voluto "delocalizzare". Magari per fame. Per mero guadagno. Lentamente si è imboccata la strada del " non ritorno". Costa troppo farlo da noi. Ok andiamo a farlo " fuori".
Piano piano, sono spariti dal mercato i migliori prodotti di casa nostra, le migliori fabbriche , svanita l'intera ingegneria di prodotto, la tradizione dei nostri nonni, dei nostri padri e delle nostre madri. Chi sa cucinarsi un uovo,oggi? Spariti il know-how, l'esperienza, la storia, volatilizzate capaci maestranze capi ufficio, tecnici, venditori.
Quanto c'è rimasto di made in Italy se le materie prime sono acquistate all'estero? I nostri marchi storici dove sono finiti? Si sono chiusi gli stabilimenti . Fine del lavoro. Si è delocalizzato. Cibo, vestiti, liquori, dolciumi, indumenti , bevande, saponi, tavoli, sedie, radio, lavatrici, frigoriferi, telefoni, letti, lavastovigle... Chi è rimasto " made in Italy"?
Orami siamo pieni di falsi " made in Italy". Anche il Grana Padano è venduto nel mondo sotto falso nome. Ha un sacco di nomi, figli adulterini, infimi squallidi sottoprodotti. Si vende di tutto, senza ritegno. L'olio di ulivo extravergine " made in Italy" da dove arriva? Che strano gusto ha sul pomodoro? Il consumatore è diventato una pattumiera che ingolla tutto. Si vende di tutto nei supermercati, anche il ciarpame.
Ma non si deve dire. Tutto è stato stravolto . Una volta finivi in galera se baravi. Oggi ci lecchiamo le ferite. Se ne sono andati via i nostri migliori italiani in cerca di fortuna. Certo , ma ne valeva la pena? E ora che si fa? Quello che rimane in Italia è un cimitero di fabbriche, vuote. Un intero territorio che ha perso l'orientamento. E costa troppo rimettersi a produrre in Italia.
Basta guardarsi intorno. Dove sono andati a vivere l'operaio, l'artigiano, il disegnatore, l'artista, il manager, il pittore, il musicista, lo scrittore, lo scienziato, il medico, l'industriale italiano? Sono andati dove si guadagna. Per sopravvivere. Si sono trasferiti in Asia, in Africa, nelle isole del Pacifico, negli USA, Canada, in sud America....Tutto capitale umano di casa nostra sprecato, buttato via.
Scomparso il " lavoro" che da vita al prodotto..... resta solo il cimitero delle macchine utensili arruginite. Dove sono finite Breda, Marelli, Falck, e i Motta e Campari? Che fine hano fatto Minerva, Magnadyne, Irradio, Marelli, Autovox, Seleco, Ultravox, Brionvega, Industrie Formenti, Sinudyne e fra tanti altri Mivar.
Progressivamente i goverrni italiani, hanno dimenticato il " lavoro", l'esistenza dei nostri migliori cervelli, l'enome patrimonio di casa, insensibili a tutto hanno demolito l'intero sistema creativo - produttivo. Risultato: continua la fuga di cervelli, di cultura , di sapienza. Il governo che cosa fa?
Nessuno si è fermato a riflettere. E se poi non funziona " delocalizzare? Oggi, Gucci, Ferragamo, Prada, sono sempre più stretti in una morsa , tra la Cina che fa incetta di pelli preziose, toglie lavoro, spingendo i prezzi alle stelle, nell'indifferenza dei governi che non intervengono per mettere un argine alle politiche protezionistiche dei concorrenti sleali.
Ci son interi stabilimenti in Italia che producono ", in nero". Ma non si dice. Siamo invasi dai falsi Prada. Ma il dubbio esiste : il mio Prada sarà vero o falso ? Sono " veri" i vari Versace, Jil Sander, Pal Zileri che ho acquistato in negozio? La moda confonde l'occhio ed il tessuto e la pelle umana, sempre più tatuata.. Il mercato da serio diventa tutto stravagante. Ci si innamora di barrocchismo anacronistici, di orpelli decorativi, di pessimo gusto. Ci si maschera. La moda impone i suoi osceni rituali Sempre più tatuati in Italia. Rivoltanti caricature . Nulla di umano. Cresce il malessere collettivo, impera la violenza che devasta le giovani menti. Lo sono ormai oltre sette milioni, il 13 % della popolazione. E chi è tatuato, che effetto produce?E chi è costui per me, vero o falso ? Il mercato tira ed esalta il falso. Tra il vero ed il falso, qual' è il vero? E chi paga il tutto siamo noi in Italia. Siamo circondati da tanti prodotti falsi, inutili e scadenti. Persino i vasetti di ricotta sono venduti, sotto peso, mezzi vuoti. Da noi vince e prospera la speculazione. Viviamo in mezzo a prodotti " adulterati". Negli ultimi 25 anni hanno visto la fine del miracolo economico italiano. Piano piano, interi settori produttivi sono, passati di fatto in mani giapponesi, indiane, coreane , cinesi....che hanno spodestato i grandi nomi europei alla ribalta fino a un paio di decenni fa, e cioè Philips, Phonola, Thomson, Grundig, Telefunken, Normende, Saba e Rca.
Oggi il made in Italy, nel campo delle Tv, è solo un povero ricordo. Ed il cinema, il grande cinema italiano? Che cosa acquisti oggi? Tutta roba fatta fuori Italia. Di pessimo gusto. Basta prendere il treno a Milano Centrale e andare verso Como. Basta guardare dal finestrino: si vedono chilometri di aree dismesse piene di ortiche, tetti rotti, muri sventrarti, finestre abbandonate. Sono scheletri del passato imprenditoriale dell' industria italiana. Che era florida, creativa , eccellente, in testa a tutte le classifiche. Ottimo prodotto a prezzi convenienti. Nata con poco, ma ricca di coraggio. Restano davanti ai nostri occhi stabilimenti abbandonati dall'ignavia di una classe dirigente rapace, inetta e corotta.
Vedi Expo 2015. Lo specchio per allodole. Miliardi di euro improduttivi. In realtà, un labirinto di un sistema affaristico-criminale, un groviglio di interessi illeciti. Un furto nazionale. Un disastro ambientale, a capo di una associazione per delinquere costituita per frodi fiscali.. Aree ricche vendute a basso costo da brutali speculazioni affaristiche, testimoni del fallimento che accompagna le nuove generazioni verso la miseria. Basta vedere che cosa è successo a Torino, capitale dell'Auto. Per oltre 50 anni nella sola Mirafiori, polo industriale all'avanguardia, hanno lavorato a turni -spesso anche di notte- oltre 70 mila persone, per lo più brava gente, in maggioranza di forte razza contadina, che scendeva a valle, attratta da un salario da fame, abituata al lavoro duro, gente che si era con molta fatica e dolore "urbanizzata". Torino invasa ovunque, dalla gente del Sud. Un flusso continuo di treni carichi di operai, tecnici, disegnatori, battilastra, motoristi, carpentieri, falegmami, venditori, dirigenti. Investimenti per milioni di euro.
Tutta questa umanità, il vero " made in Italy"...che oggi non esiste più, con le loro povere famiglie abitavano nelle lontane periferie, fuori centro, mal collegate, praticamente senza servizi. Erano lavoratori onesti, testardi, puntuali, di buona bocca, i coraggiosi " baracchini", pronti al lavoro sin dall'alba, si portavano la colazione da casa, pasta asciutta fredda nel " barachin" che si riscaldavano in Fiat, mangiavano sul posto di lavoro,vicino alle loro macchine, di fretta , sudati , non più di 25 minuti, controllati a vista, senza poter andare al gabinetto, se no ti multavano. Inverno ed estate. Con il gelo o con la pioggia. Tutta gente abituata allo " sgobbo", in silenzio, gente che oggi non esiste più. Non mollavano mai, tutti " rusconi"- lavoratori- ..simpatici colleghi, di buon animo, assai riconoscenti al Padrone. I tram si riempivano di tutta questa umanità che cominciava di notte il primo turno alle 4 del mattino.
In città, giravano molte auto nuove, marchi mai visti, dai colori vivaci, motori rombanti, che da noi erano sconosciute. Mai viste tante. Il traffico aumentava ogni estate sulla Torino - Savona, ad unica corsia, meta delle vacanze dei lavoratori Fiat. Si aprivano nuovi stabilimenti lungo la Penisola. E si produceva a ritmo sostenuto.
Tutti in marcia il 15 di Ferragosto, per tre fantastici giorni di ferie. Era la pacchia di quegli anni, tre giorni di ferie pagate. Chi era del sud, si preparava da giorni, motore a posto, acqua nel radiatore, imbarcava tutta la famiglia e partiva ben oltre il carico ammesso, roba anche sul tetto, senza fermarsi mai, tutta una tirata.
Si partiva all'alba subito dopo le quattro del mattino, dopo il terzo turno. Le famiglie felici in attesa motore acceso, vicino ai cancelli di Mirafiori, per far presto. Poi tutti allegri con la sospirata Cinquecento, a quattro marce, stretti e sudati, simbolo di modernità, verso una vita nuova, liberi dal bisogno, figli del miracolo economico.E chi aveva la possibilità ci andava con la Seicento, ancora con le porte contro vento.
Mamma Fiat, regolava vita e miracoli.
La città intera si muoveva al comando Fiat. Negozi tutti seguivano gli orari Fiat. Giornali e TV parlavano una sola lingua. Quella del Padrone. L'Avvocato era un Dio.
Gli Agnelli un impero. Quasi invisibili. Non si muoveva foglia che Agnelli non voglia. Tutto scorreva regolato. Si pensava tutti allo stesso modo. L'operaio aveva il posto fisso, sicuro , controllato a vista, bollava la cartolina, sempre puntuale, se mancava era sottoposto a visita fiscale immediata. Non si scherzava. Capi e Capetti, rigida struttura piramidale parlavano e spesso scrivevano usando lo stretto piemontese, lingua ufficiale , tutti ben allineati militarmente, passavano attraverso la dura scuola degli Allievi Fiat di Corso Dante , che li forgiava a suo modo, poi tutti in stabilimento. Alla fine, si diventava dopo 40 anni di lavoro e di puntuali versamenti Inps finalmente premiati con il titolo di "Cavaliere". Come Valletta.
Lavoro e vacanza dei figli tutto era sotto le ali vigili della Fiat. Il padre tramandava il lavoro al figlio. Era la sicurezza. Il figlio a sua volta lo trametteva a suo figlio. Ma bisogna rigare diritto, saper tacere, e " ruscare" : dire mi piace la Toyota, era presto nelle orecchie del Padrone. Non piaceva il dipendente , disobbediente, critico, fuori " norma". Non era di buon gusto. Stai attento quando parli.
Nessuno è morto in stabilimento, mentre lavorava. Se ti cadeva una lastra sulla mano, ti portavano in ospedale.
Ma le cose Fiat a Corso Marconi, non andavano bene, le vendite calavano, cresceva , si moltiplicava la penetrazione " straniera" di prodotti " stranieri" . Con il mercato aperto, la concorrenza offriva a buon prezzo prodotti mai visti prima. Si apriva un mondo nuovo. Cadevano i dazi doganali e le quote d'importazione. Sempre più prestigiose Mercedes -Benz e BMW. Da noi, il mercato entrava in crisi,cominciava un periodo di dura recessione. La fabbrica riduceva, licenziava, i salari calavano, cresceva l'insicurezza e la fame. Molta gente tornava al sud. La città ha perduto molti abitanti. Si è temuto il peggio, la fine della Fiat.
Oggi la Fiat ha mutato pelle e nome. Torino ha perso molto del suo prestigio. Oggi la Fiat non la riconosci più : non è italiana, e nemmeno torinese. E' un ibrido. L'hanno delocalizzata: è una azienda italo-statunitense di diritto olandese
Si chiama Fiat-Chrysler Automobiles ( FCA), il Gruppo opera nel mercato automotive con i marchi Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Dodge,Fiat,Fiat Professional,Jeep, Lancia, Ram , SRT, Maserati.
Nel 2015 FCA ha registrato una crescita della produzione del 66%, con 2700 nuovi occupati..
Una nuova crisi politica in Bangladesh rischia di vanificare gli sforzi per il progresso economico e politico lasciandola preda del fanatismo religioso, mentre Cina e India si contendono l’accesso al Paese.
Caro Direttore,
Sabrina Blasi (sabrinablasi3@gmail.com ),scrive in data 12 marzo 2015:
Torna la tensione in Bangladesh dopo l’uccisione del noto blogger bengalese, naturalizzato statunitense, Avujit Roy. Noto per la sua opposizione al fondamentalismo islamico – nell’ambito del quale aveva creato la piattaforma Mukto-Mona (“libero pensiero”) – Roy è stato assassinato secondo i tristemente noti protocolli sperimentati su altri intellettuali, vittime della foga del radicalismo islamico. Come nel 2013, quando una folla inneggiante alla libertà di pensiero puntò i piedi in reazione alla morte di un altro celebre blogger, Ahmed Rajib Haider, anche in questo casocentinaia tra studenti, intellettuali e attivisti sono scesi pacificamente in piazza per chiedere giustizia contro l’integralismo, che rimane, nel terzo paese a maggioranza musulmana più popoloso al mondo, uno dei problemi più preoccupanti per la sopravvivenza della democrazia. Una democrazia giovane, nata nell’ultimo decennio del secolo scorso, dopo quarant’anni di politica interna caratterizzata tanto da periodi di stabilità quanto da fasi di forti tensioni, con ripetuti tentativi di colpi di Stato e l’assassinio di due presidenti in carica.
Spartiacque per un deciso consolidamento democratico è il 1991, anno in cui venne rovesciato il regime del dittatore Hussain Mohammad Ershad e ristabilito un governo costituzionale.
Da allora la scena politica del Paese è caratterizzata da una sostanziale alternanza di governo tra i due maggiori partiti nazionali e dalla contrapposizione tra le due donne che ne sono a capo: da una parte Khaleda Zia, leader del Partito nazionalista del Bangladesh, nonché vedova del Generale Ziaur Rahman, fondatore del Partito e leader del regime militare che governò il Paese dal 1975; dall’altra, l’attuale primo ministro Sheikh Hasina Wajed, figlia dell’ex presidente Sheikh Mujibur Rahaman, il primo capo di governo del Bangladesh indipendente, e alla guida del partito laico e progressista Lega Awami.
Ritornata al potere dal 2009, la Hasina ha dovuto fronteggiare gli annosi problemi che angosciano il Paese da sempre: catastrofi naturali, povertà diffusa, la progressiva islamizzazione delle istituzioni iniziata dal regime militare di Ziaur Rahman e l’attiva opposizione della sua rivale ex premier Begum (come vengono definite dalla popolazione locale, la cui traduzione del termine indiano può essere “principessa”)Zia, che tenta in ogni modo di boicottare un ritorno alla normalità all’interno del paese. Più che di un’ostilità ideologica, il confronto tra le due donne sembrerebbe imperniarsi sulla questione della determinazione di quale figura fu più rilevante nella lotta per l’indipendenza del Paese: il padre di Hasina, Sheikh Mujibur Rahman, o il marito di Khaleda, il general Ziaur Rahman. Tale situazione di instabilità, nonostante rappresenti un cambiamento positivo rispetto alla dittatura militare degli anni Ottanta e al caos politico-istituzionale degli anni Novanta, si è tradotta nei mesi scorsi in una nuova esplosione di violenza da parte dell’opinione pubblica vicina al BNP, una riacutizzazione del contrasto dovuto ad una disputa sulla legittimità delle elezioni dello scorso anno.
L’ex Primo Ministro, infatti, continua a promuovere proteste contro l’amministrazione attuale – attraverso scioperi generali, il blocco dei collegamenti stradali, ferroviari e fluviali – per manifestare la propria opposizione a ciò che ritiene un tentativo per raggiungere una forma di governo fondata sull’egemonia del partito unico, la Awami League. Il governo della Hasina, che dall’inizio del 2013 ha avviato una profonda modifica costituzionale in grado di attribuire all’esecutivo maggiori poteri in materia di scioglimento del parlamento, risponde alle accuse della Zia bollando i metodi del BNP come terrorismo e accusando il leader dell’opposizione di istigare la popolazione alla violenza.
Il clima di insofferenza che si è creato, dunque, percorre il solco della profonda divisione dell’identità nazionale, divisa fra una maggioranza musulmana ed una minoranza legata ad altre fedi e di diversa etnia, sostanzialmente favorevoli ad una linea moderata o addirittura laica.
Molti esperti annunciano che, seppure il Bangladesh si presenti come un Paese musulmano moderato, un indebolimento delle strutture democratiche del Paese potrebbe favorire un riacutizzarsi dell’estremismo religioso.
Il BNP, infatti, è alleato dell’Islamist Jamaat-e-Islami party, partito politico considerato emanazione dell’islam militante vicino a gruppi armati anti-indiani, dunque filopakistano e contrario alla creazione dello stato libero del Bangladesh.
Tuttavia, il partito afferma di aver in ultima istanza accettato l’indipendenza del Paese e dunque rivendica il suo diritto di rappresentanza all’interno delle istituzioni elettive. Una questione notevolmente problematica, dal momento che nell’ambito del riconoscimento delle responsabilità delle violenze commesse durante la guerra di secessione – per giudicare le quali è attivo nel paese un tribunale speciale – sono stati condannati per crimini di guerra nove esponenti del partito Jamaat-e-Islami: un argomento, quello delle stragi di civili durante il conflitto, che evidentemente pesa ancora molto sulle relazioni con un partito che non può inserirsi attivamente nella vita politica del Paese. Inoltre, l’atmosfera di inquietudine e di sfiducia tra le due principali fazioni politiche minaccia di riportare indietro l’orologio del progresso politico ed economico del paese.
Nonostante la recente crisi economica, il Bangladesh ha mantenuto un tasso di crescita di circa il 6%, mentre in politica estera ha iniziato a ridurre il contrasto con il suo vicino più potente, l’India, che la circonda geograficamente, rendendola quasi un enclave bengalese in territorio indù. I rapporti dell’India con il Bangladesh sono stati a lungo resi difficili da questioni come l’immigrazione illegale, che rischia di destabilizzare dal punto di vista demografico e politico gli stati indiani al confine, il commercio e l’uso dell’acqua. Recentemente però la situazione ha cominciato a migliorare, con la firma di accordi come il “Ganges Water Treaty”, nel 1996, o l’ “Eastern Corridor Pipeline”, nel 2005, per portare in India, attraverso il Bangladesh, il gas birmano (progetto in seguito abbandonato).
Di suo il Bangladesh ha riserve di gas per almeno 140 miliardi di metri cubi, che ha però rifiutato di vendere all’India a causa delle crescenti proteste per la mancanza di qualsiasi controllo da parte di Dacca sui flussi migratori diretti in India e per l’asilo concesso a gruppi di ribelli anti-indiani. Frattanto, l’India ha firmato un Accordo di Libero Scambio (ALS) con la Thailandia, lo Sri Lanka e il Nepal, per cui è sempre più difficile per il Bangladesh evitare la tendenza alla cooperazione regionale, come sembra avere capito il governo recentemente installatosi a Dacca.
Il Bangladesh rimane il maggiore partner commerciale dell’India nel sudest asiatico e da questa dipende per molte delle sue necessità, come il filo di cotone per produrre quell’abbigliamento che ne costituisce la principale esportazione e il calcare per il suo cementificio. Per la regione indiana del nordest, e particolarmente per lo stato di Tripura, le merci del Bangladesh sono le più economiche.
Nonostante la loro interdipendenza, i due paesi hanno notevoli difficoltà a normalizzare i loro rapporti, ma ad ogni modo c’è stato un consistente aumento dell’interscambio: negli ultimi anni le esportazioni dirette in India hanno superato il totale degli anni precedenti al 2009. Per promuovere il commercio New Delhi aveva aumentato del 25% la quota dell’abbigliamento ammesso duty-free e aveva eliminato i dazi compensativi sulle importazioni di iuta provenienti dal Bangladesh. Stanno poi aumentando gliinvestimenti privati indiani in Bangladesh, con alcuni investitori indiani che chiedono al paese di creare una zona economica speciale per installarvi joint ventures. Inoltre, Dacca permetterà che i porti marini di Mongla e Chittagong vengano usati dalle merci indiane che vi sono trasportate per ferrovia o strada, mentre le connessioni ferroviarie sono state riaperte per facilitare i movimenti di persone e stimolare scambi commerciali bilaterali e investimenti. È stata stabilita la connessione tra Agartala, nel Tripura, e Gangasagar, in Bangladesh, e si sta studiando come estendere questa ferrovia fino a Sabroom, anch’essa nel Tripura, e portarla al porto di Chittagong.
Tuttavia, nella relazione si inserisce un partner commerciale strategico, nonché fonte di aiuti allo sviluppo, fornitrice di armamenti e di addestramento militare: la Cina. Pechino poco gradisce il graduale ritorno del Paese nella sfera di influenza indiana e pertanto progetta la creazione di tre corridoi per collegare i tre paesi senza sbocco sul mare (Bhutan e Nepal, attraverso il Tibet, e il Bangladesh attraverso la Birmania), un progetto che potrebbe cambiare radicalmente lo scenario. Anche se non bisogna dimenticare il progetto Bangladesh–China–India–Myanmar Forum for Regional Cooperation (BCIM), un’iniziativa che punta ad una maggiore integrazione commerciale e economica tra i quattro Stati aderenti, con l’obiettivo generale di rivitalizzare l’area per la quale passava l’antica “via della seta meridionale”.
Per ora, New Delhi e Dacca si mostrano favorevoli ad ulteriori sforzi di
cooperazione politica ed economica. Quasi a volere dimostrare la buona fede nell’inizio di un nuovo corso nei rapporti con l’India, il Bangladesh, nel dicembre del 2009, ha consegnato alle autorità indiane Arabinda Rajkhowa, considerato il capo militare dell’Ulfa (United Liberation Front of Asom), un’organizzazione che si batte per l’indipendenza dell’Assam ed è considerata responsabile di decine di attacchi a militari e poliziotti indiani e a immigrati dal Bihar e dell’Uttar Pradesh. Questo primo gesto, per quanto non abbia coinvolto nessun militante di gruppi islamici (l’Ulfa è un’organizzazione laica che annovera tra le sue fila soprattutto assamesi di religione hindu), potrebbe segnare l’inizio di una collaborazione nello sradicamento di circa una dozzina di diverse organizzazioni terroristiche o militanti che, secondo Nuova Delhi, trovano rifugio e appoggio in Bangladesh.
Ma in tutto ciò, il caos generale che caratterizza il Bangladesh è congeniale alla spada di Damocle che pende da sempre sui destini politici del Paese: il golpismo militare. In un Paese in cui le Forze Armate rispettano la democrazia fino a quando non giudicano ingestibile la situazione politico-sociale, intervenendo drasticamente con un golpe.
Una sfida pesante per l’attuale Primo Ministro Hasina, che dovrà fronteggiare una complessità non troppo dissimile dalla situazione ereditata dal padre una quarantina d’anni fa.
Caro Direttore,
leggo e vedo la triste notizia di un orribile incidente mortale e lo strazio di chi ha perso Gaetano!
Leggo che si continua morire sulle nostre strade, spesso dissestate, transennate, male illuminate, piene di buche, poco curate.
Triste primato italico. Leggo che nei primi 6 mesi di quest'anno gli incidenti mortali sono aumentati del 27,9% rispetto al 2015. " Strade sicure"? La maggior parte sono vittime innocenti. Sono i giovanissimi a rimetterci la vita.
Ma anche chi cammina è a rischio incidente, semplicemente per il fatto che se si attraversa una strada si rischia di essere travolti.
Torino ore 10,40 del mattino..in pieno sole..esco di casa in Via Belfiore...cerco di attraversare Via Madama Cristina, sto perfettamente dentro con entrambi i piedi sulle strisce pedonali tutte nuove..rifatte nella notte, bianchissime, immacolate brillano nel sole, come neve..nell'asfalto nero.... ce ne sono altre due nuovissime..a circa quattro metri perfettamente visibili da entrambi i sensi di marcia..mi avvio ad attraversare le strisce comunali fatte apposta per legge.....tanti bei soldi dei contribuenti....ma nessuno si ferma..uno due tre ..una serie di automobili mi sfrecciano davanti e di dietro da entrambi i lati....come se non esistessi...
Resto in attesa. Fermo. Nessuno mi nota.
In realtà, siamo circondati, viviamo a gomito con dei veri pirati, dei malviventi, degli stupratori, dei delinquenti..tutte persone " sicuramente a posto".."patentati perbene"...che d'abitudine..non si fermano per nulla al mondo..assolutamente convinte di avere ragione..nulla da fare con questi signori che non ti danno la possibilità di camminare, ci rimetti la pelle se osi chiedere ..fermati per favore....anche se sbraiti..se agiti le mani..
Caro Pedone..uomo o donna, vecchio o giovane..attento ad attraversare le strade comunali..poco protette...non hai la minima possibilità di attraversare indenne le strisce..comunali...sei a rischio..stai fermo ed aspetta....attento..fanno il loro comodo gli "altri".." gentiluomini"...hai tutti contro..conti poco o nulla..la gente anche da lontano ti osserva e non fa nulla..anzi ...sicuramente sta dalla parte dei cittadini automobilisti che sfrecciano via..non certo dalla tua..ma stanno dalla loro tanti piloti di formula uno..che non si fermano mai, lanciati a 70 km. senza pietà.... strisce o non strisce..i bolidi ti arrivano addosso non frenano..anzi spingono il pedale e accelerano...a tutta velocità..senza nemmeno vederti ...
Finalmente, sudato e impaurito, attraverso la strada..non ci sono macchine ..cerco di stare attento, malgrado le gambe, non sono più come quel giovanotto scattante..
finalmente....mi accerto che posso farcela....non prima di augurare ogni bene ad un pesante furgone, sopraggiunto dietro altre macchine.. pronto a uccidere me e altri pedoni..
Ergo: ma in che mondo viviamo? Dove è il rispetto della legge? Ogni giorno è la solita storia: anziano ucciso sulle strisce, pensionato andato sotto le ruote....giovane donna travolta con bambino..... Ormai siamo in balia dei pirati. Non si vede mai un ombra di un vigile. Attenti: siamo a rischio, nessuno ti aiuta..
Noi pedoni..capelli bianchi, vecchi..insicuri..ossa fragili...occhi stanchi.... siamo gente praticamente inutile..chi ti aiuta?Ad ogni modo....vedo anche il povero Govean "orribile visu" .circondato dal degrado.
....Auguri .. al nuovo Sindaco di Torino..alle Autorità di Controllo, ai vigili e agli agenti di polizia..ai tutori delle legge, agli esperti della circolazione, dei servizi pubblici..senza dimenticare le miserabili pattumiere, sempre più a pezzi, abbandonati simil - rottami, inmancabilmente stracolme, che olezzano -nel calore estivo- ripiene di ogni orrendo indifferenziato rifiuto.
Oggi 2 aprile a Torino si apre il
CONVEGNO INTERNAZIONALE
sul tema:
“L’INSEGNAMENTO DELLA
STORIA DELLE RELIGIONI E DEL LIBERO PENSIERO NELLA SCUOLA"
Per una prospettiva scientifica, laica e aconfessionale in Italia alla luce delle esperienze in Europa
Quando: Sabato 2 aprile 2016 – 10.00/19.30 – Presso il Circolo dei Lettori - Via Bogino, 9 (Sala Grande)
ORGANIZZATORI: Centro di Documentazione, Ricerca e Studi sulla Cultura Laica “Piero Calamandrei” onlus in collaborazione con Associazione XXXI Ottobre, Università degli studi di Torino, Università Cà Foscari Venezia, Consorzio IERS, Fondazione Benvenuti in Italia, UVA – Universolaltro
Principali Relatori :
Mariachiara Giorda, professoressa di Storia delle religioni all’Università di Bologna, Fondazione Benvenuti in Italia “Il nesso tra laicità e storia delle religioni e del libero pensiero: le esperienze italiane e le nostre proposte”- Giovanni Filoramo, professore di Storia del cristianesimo all’Università di Torino “Per uno studio scientifico delle religioni a scuola”-
Silvana Ronco, presidente dell’Associazione XXXI Ottobre “L’esigenza dell’insegnamento di ‘storia delle religioni e del libero pensiero’ in Italia”- Alessandro Saggioro, professore di Storia delle religioni alla Sapienza Università di Roma “I Principi di Toledo”- Manlio Graziano, professore di Geopolitica all’Università Sorbonne di Parigi e di Geopolitica delle religioni all’American Graduate School for International Relations and Diplomacy di Parigi ”L’utilità dello studio storico e scientifico delle religioni come antidoto ai fondamentalismi religiosi”-
Tim Jensen, presidente dell’International Association for the History of Religions “Le esperienze europee e il Progetto IERS”- Francesca Cadeddu, ricercatrice presso la Fondazione per le Scienze religiose Giovanni XXIII
“Analfabetismo religioso: strategie europee e fascinazioni nordatlantiche”- Massimo Raveri, professore di Religione e filosofia dell’Asia orientale all’Università Ca’ Foscari di Venezia – responsabile del Progetto IERS e Isabelle Saint-Martin, direttrice dell’Institut europeen en sciences des religions e Direttrice di studi all’Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi ”Il Progetto IERS”Centro di Documentazione, Ricerca e Studi sulla Cultura Laica Piero Calamandrei"- Onlus
Telefono: 3401488846
e-mail: info@centrostudicalamandrei.it
Web: www.centrostudicalamandrei.it
Per informazioni: Federica Masera : maserafederica@gmail.comcell.3202670555
Caro Direttore, si avvicina una assai triste Pasqua e tutta la cristianità piange la strage di Bruxelles, dopo quelle di Parigi. Un immenso dolore ha colpito tutta l'Europa. Il Belgio piange le sue vittime, un città devastata dalle bombe. Gli attentati che martedì mattina hanno sconvolto Bruxelles - e il cui il primo bilancio parla di 32 vittime e oltre 300 feriti.Tutti noi siamo in lutto. Ci si chiede : perché? Attenzione: l’obiettivo finale dei kamikaze era l'attacco alla centrale nucleare di Liegi. E non è finita.
A gennaio 2016 i musulmani in Belgio sono saliti a 700.000, circa il 6,2 per cento della popolazione complessiva. In termini percentuali, il Belgio europeo è tra i paesi con il maggior numero di musulmani dell'Europa Occidentale Ma come si controlla il territorio ? Chi sa capire che cosa succede in città? Chi controlla gli Imam più ossessionati, anti democratici, fuori di ogni legge, senza subire alcun controllo....che cosa fanno? La condizione dell'Uomo nell'Islam è per un europeo, per un cristiano è semplicemente inaccettabile. Una condizione di totale sudditanza, di puro dominio, di schiavitù intellettuale, civile e morale che nel nostro mondo si rifiuta. Non si accetta. Non si tollera.
Oggi in Belgio chi controlla chi? Una importante segnalazione di un atto terroristico, di gravissimo pericolo pubblico, di attacco kamicaze, di una precisa indicazione di attività criminale circoscritta proprio a Molenbeek a poche centinaia di metri dal centro di Bruxelles e dal suo aereporto internazionale in piena attività, saturo di passeggeri , operazione praticamente definita nei suoi minimi particolari, è stata fatta cadere nel nulla, abbandonata. Come se non esistesse.
Bruxelles è ricca ma a Molenbeek, c'è la vera miseria...la disoccupazione è al 45 per cento. Cosa succede in Belgio? La fame e l'ignoranza spingono al delitto. E alla Gloria! Ma quale è l'ideale del mussulmano? Il multiculturismo belga ha incoraggiato la ghettizzazione e la radicalizzazione islamica, una politica di pura follia in odio al cristianesimo. In odio alla Civiltà. Una vera bomba.Da tempo ci si chiede: perchè il terrorismo fanatico che uccide origina dal peggiore radicalismo islamico ? Chi lo manovra? Perchè non lo si arresta?
E la " Police" belga a che cosa serve? Che cosa ci sta a fare la "Police" a Bruxelles? Ci sono 19 diverse " Police" e che cosa ci stanno a fare? Che cosa fa il Governo Belga? Riesce a coordinarle? Che cosa succede tra i valloni e fiamminghi? Si parlano o fanno finta di non capirsi? Nonostante gli aiuti di analisi e di logistica, di appoggi militari e di intelligence da parte di Francia, Italia, Inghilterra, Germania, e Stati Uniti, il governo di Bruxelles non è stato in grado di identificare e ancor meno fermare la potente macchina terroristica saldamente piantata nelle sue viscere, dentro la città di Bruxelles. Completamente inutile la polizia belga?
Come è possibile tanta incapacità, tanta ignavia, se non ignoranza, nonostante l'impegno di tutte le migliori intelligence europee? Il governo francese punta il dito sul Belgio, lo si accusa di incapacità...di scarsa attenzione...o peggio...Si scopre che c'è molta burocrazia inutile in Belgio. Un sistema di intelligence opaco, miope, incapace di capire. Tanto spreco di denari punbblici, migliaia di funzionari incapaci, inutili. La "Police" belga e tutta la sua intelligence ignara di tutto ...incapace di prevedere..malgrado il pericolo di un imminente attacco terrorista è andata a dormire... tutti a letto.. perché in Belgio è forse illegale perquisire una abitazione privata sospetta di terrorismo , vero covo di assassini...proibito disturbare , suonare il campanello dalle 21 alle 5 del mattino?
Idiozia, furbizia, mancanza di attenzione,o peggio ...megalomania...imprudenza..malvagità..questa à la "Police" belga? Cerchiamo di avere una risposta onesta. Cerchiamo i veri reponsabili, che non hanno agito e che hanno permesso gli attacchi alla città di Bruxelles. E l'Italia che propone?
I criminali in Belgio si organizzano, sono pieni di armi, esplosivi di ogni tipo. L'uso di droghe aumenta la loro folle sicurezza. Il loro fanatismo " religioso" esplode con l'uso massiccio di sostanze dopanti che sul mercato locale abbondano dalla vicina Olanda. Si uccidono ubriachi, folli di droga. Sono indottrinati al suicidio. L'Isis è pura follia. Chi oggi è in carcere ha contatti con la malavita che assume mano d'opera per compiere attentati.
I terroristi in Belgio sono benestanti e anche ricchi. Hanno molti mezzi. Un sacco di soldi. Il doppio giro di attentati messo in atto per modalità e tempistica rende evidente una strategia e preparazione militare di alto livello. Aumenta ovunque il livello di pericolo mortale. Gli esplosivi se li fabbricano tranquillamente in casa... e nessuno sa nulla. Dormono, mangiano, escono e tornano... e nessuno sa nulla. Camminano per la strada..vanno e vengono .. e nessuno vicino di casa li nota.
Non sono poveri in canna, emarginati. Non hanno alcuna idealità. Sono pronti a tutto.Hanno preso in affitto interi palazzi , ben sicuri. Vivono in appartamenti di semi- lusso, con ogni altro ben di Dio. Hanno tutto a loro disposizione. Hanno casse piene di telefonini ancora in buste di plastica, si dotano di ogni tipo di informazione, controllano tutto.. sanno tutto..con i loro codici criptati mai intercettati. Godono dell'omertà della popolazione..molti giovani li ammirano, li seguono, li imitano. I terroristi hanno più di un passaporto, possegono patenti e certificati, varcano tranquillamente ogni check in vanno e vengono dalla Siria, a loro piacimento. Nessuno li ferma.
Perchè? E noi che facciamo? Stiamo a guardare? Ma è tutto assurdo! Poi si piange sul latte versato...una grande città libera..civile..simbolo ..di tutti noi..semidistrutta..e. decine sono stati i morti e centinai a i feriti.. terrore, morte...bombe a mano...aeroporti chiusi passeggeri e aerei bloccati...saltati in aria interi uffici....pieni di viaggiatori...fughe precipitose nel fumo acre che intossica, uccide nel fuoco....treni e metropolitane in fiamme...distrutte.., esplosioni e morti ovunque in città?
Ecco che cosa succede quando si dorme!I terroristi in Belgio sono ben preparati.Sanno come colpire E sono pronti a colpire ovunque. Il Belgio li ospita. Al sicuro.
Noi, ignari cittadini... invece siamo nel buio più profondo, mentre i criminali sono una organizzazione forte, uomini forti, giovani decisi, pronti a tutto, con elevate capacità logistiche, con tecniche di distruzione e una regia che conosce molto bene tecniche e tattiche di guerra. Ci troviamo di fronte a un gruppo di feroci terroristi che a 48 ore dalla cattura e l'arresto di Abdelslam, è stata in grado di attaccare Bruxelles, una capitale strategica, un centro vitale dell' Europa.. su due fronti negli stessi chilometri quadrati che a parole erano stati messi in sicurezza.
Attenzione governo italiano...: ci sono, pronti ad agire, 90 "foreign fighters".... oggi in Belgio, che si appoggiano a vasti legami familiari , cugini, amici, parenti.. case ospitali....etc. E domani ce ne saranno 1000. È ora che ci si svegli tutti...partiti politici in testa. Si cerchi il vero nemico politico che c'è dietro il terrorismo. Che odia la democrazia europea.
Che il Governo faccia il suo dovere: difenda la nostra Costituzione. Difenda i cittadini ed il territorio. Indaghi su chi organizza, chi paga? Chi foraggia? Si dia la caccia giorno e notte a chi governa questi disegni di morte, di devastazione? Chi li finanzia? Si facciano i nomi dei loro amici, si blocchi il terrorismo alla nascita. Si faccia conoscere il loro volto, si scopra la loro origine. Si pubblichi tutto sulle loro organizzazioni segrete, sugli accordi economici, sui centri nevralgici delle caserme, dei protettori, si faccia chiarezza di tutto, delle loro trame, delle trattative, con il nome dei politici, dei fiancheggiatori, dei giornali, delle Tv, dei banchieri, dei Primi Ministri, laici o religiosi, dei vari professionisti del terrore , dei loro diplomatici, dei loro covi.. di chi ci mangia.chi li sfrutta...ovunque essi esistano, tutti i finanziatori di questi progetti per i loro fini di dominio.
Tutti costoro vengano banditi esclusi dal contesto umano, senza pietà. Che siano bollati. Nessun passaporto. Nessun asilo. Nessun diritto. Nessuno accordo. Tutti al bando.
Oggi il Belgio è nostro alleato, ufficialmente. Ma noi abbiamo paura. Questa ambiguità diplomatica, queste tortuose ambivalenze, e tutto il resto ... vanno chiarite. Il costo è alto, e non solo in termini di affari. Il rischio di rotture internazionali interstatali acuisce il pericolo di una precipitazione globale verso la fine dell'Europa...di fratture dolorose, prima che sia troppo tardi. Non si aspetti che tutto torni come prima. Facciamo presto.
Tutta l'Europa è in guerra. Noi siamo in pericolo. Noi cristiani per primi. Si pensava di non doverla mai più pronunciare la parola guerra. Invece oggi siamo in guerra, senza quartiere. Ma eccoci al capolinea, siamo fregati : se non facciamo nulla siamo fottuti. Siamo accerchiati, battuti e vinti. Siamo alla loro mercé. Da una parte il terrorismo e dall'altra una impressionante fuga di interi popoli, migliaia di esseri umani sradicati, costretti all'esilio , vagano in Europa, senza cibo e acqua...cercano asilo, sconfitti dal terrorismo..dall'odio religioso, dal potere economico, che sta cambiando l'intero sistema geo-politico europeo e non solo. Siamo tutti in balia degli eventi.
Ci sono 905,8 km tra Milano-Montenapoleone e Bruxelles-Grand Place. E l'attacco del terrorismo è ormai molto vicino. Abbiamo l'acqua alla gola. Il nemico avanza. Se non si chiariscono gli schieramenti europei, se la politica tentenna... non si trova la " soluzione" .. se tutti noi con ipocrisia e falsità continiuamo nel doppio gioco.. nel tentativo di " fare i furbi".. , balletto di tutti i giorni...di trovare facili compromessi....magari mettere la testa sotto la sabbia..o al peggio allearsi pagando lo scotto , far perdere la nostra libertà...evitando il peggio....coprendo le nostre responsabilità ...e non facendo nulla..ma patteggiando sulla pelle degli altri......allora, amici miei, non si è capito nulla del volto demoniaco del fanatismo terroristico immerso nella follia radical- religiosa di origine islamica che vuole la nostra morte..la nostra fine.
Se non si fa nulla di concreto contro questi assassini, feroci delinquenti, malati di mente, che falciano le vite, distruggono tutto e tutti..si pongono contro ogni forma di civiltà, se non si agisce contro questa continua carneficina, signori miei , non abbiamo scampo. A Londra nelle scorse settimane la Monarchia stessa era stata messa in allarme rosso. Un attacco a Buchingham Palace? Al cuore del Regno Unito! Bombardati distrutti Downing Street e gli aeroporti di Gatwick ed Heathrow. Il Ministro degli Interni ha avuto notizia che gruppi terroristici erano in grado di mettere in atto fino a 10 attacchi contemporanei, ovunque nella capitale inglese, di devastazione e morte.
Rhapsody on a Windy Night
By Thomas Stearns Eliot
Twelve o'clock.
Along the reaches of the street
Held in a lunar synthesis,
Whispering lunar incantations
Dissolve the floors of memory
And all its clear relations,
Its divisions and precisions,
Every street lamp that I pass
Beats like a fatalistic drum,
And through the spaces of the dark
Midnight shakes the memory
As a madman shakes a dead geranium.
Half-past one,
The street lamp sputtered,
The street lamp muttered,
The street lamp said, "Regard that woman
Who hesitates towards you
in the light of the door.
Which opens on her like a grin.
You see the border of her dress
Is torn and stained with sand,
And you see the corner of her eye
Twists like a crooked pin."
The memory throws up high and dry
A crowd of twisted things;
A twisted branch upon the beach
Eaten smooth, and polished
As if the world gave up
The secret of its skeleton,
Stiff and white.
A broken spring in a factory yard,
Rust that clings to the form that the strength has left
Hard and curled and ready to snap.
Half-past two,
The street lamp said,
"Remark the cat which flattens itself in the gutter,
Slips out its tongue
And devours a morsel of rancid butter."
So the hand of a child, automatic,
Slipped out and pocketed a toy
that was running along the quay.
I could see nothing behind that child's eye.
I have seen eyes in the street
Trying to peer through lighted shutters,
And a crab one afternoon in a pool,
An old crab with barnacles on his back,
Gripped the end of a stick which I held him.
Half-past three,
The lamp sputtered,
The lamp muttered in the dark.
The lamp hummed:
"Regard the moon,
La lune ne garde aucune rancune,
She winks a feeble eye,
She smiles into corners.
She smoothes the hair of the grass.
The moon has lost her memory.
A washed-out smallpox cracks her face,
Her hand twists a paper rose,
That smells of dust and old Cologne,
She is alone
With all the old nocturnal smells
That cross and cross across her brain."
The reminiscence comes
Of sunless dry geraniums
And dust in crevices,
Smells of chestnuts in the streets,
And female smells in shuttered rooms,
And cigarettes in corridors
And cocktail smells in bars."
The lamp said,
"Four o'clock,
Here is the number on the door.
Memory!
You have the key,
The little lamp spreads a ring on the stair,
Mount.
The bed is open; the tooth-brush hangs on the wall,
Put your shoes at the door, sleep, prepare for life."
The last twist of the knife.
---Apro la TV: la gente disperata urla: "abbiamo perso tutto!!
Genova e provincia sono sprofondate in un un mare di fango. Chi è il responsabile di questo spaventoso " Vajont"? I danni sono immensi.Solo nel comune di Genova sono stati censiti 90 tra rii e torrenti che scorrono sotto le case, i garages, le infrastrutture, comprese le linee ferroviarie del nodo di Brignole? Una montagna d'acqua imprigionata nelle fognature che scoppiano. Le montagne liguri finiscono direttamente in mare , mentre la costa è stata occupata ovunque dal cemento. Il cemento ricopre la Liguria...la soffoca.
Ma che hanno in mente gli Amministratori? Chi s'interessa alla vita di oltre 100.000 persone che vivono e lavorano accanto e lungo gli argini del Fereggiano e del Bisagno? Quanti sono i torrenti " tombinati" in Liguria? Nessuno lo sa.
E se scoppiano durante il nubifragio? La forza delle acque è spaventosa. Chi controlla la sicurezza dei " beni pubblici"? Dei boschi, delle strade, dei ponti, dei muri, dei fiumi? Quanti sono gli abusi edilizi che comportano enormi problemi di sicurezza degli edifici e feriscono il territorio, rendendolo sempre più vulnerabile?
Di chi è la colpa? Si dice che le Amministrazioni non hanno soldi. Ci sono in realtà tanti sperperi e speculazioni. Basta una forte pioggia e tutto si sgretola, fino al mare. Montoggio oggi è praticamente sparito, distrutto. Una triste sommatoria di comportamenti errati per decenni.
Proprio mentre si discute dell'alluvione di Genova, Marco Travaglio apre il fuoco contro il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando. Precisa le sue accuse sulla gestione del territorio e le cause che hanno portato al disastro.
Un confronto sempre più aspro, quello tra Travaglio e Burlando, parole dure: il primo che attacca, l'altro che ribatte che.... " è facile solo criticare" ! Cresce la tensione. «Il mio mestiere è raccontare — accusa Travaglio —, il suo, che è ben pagato, è quello di evitare che succedano queste cose».
Interviene un ragazzo, uno dei tanti spalatori di fango di questi giorni. Ne nasce un altro battibecco con Travaglio che si sente fuori posto, accerchiato: «Qui mi sembrano tutti matti». Sono le prime avvisaglie dello scontro. Santoro lo invita ad ascoltare le opinioni di tutti, quindi dà ancora la parola a Burlando in nome del diritto di replica.
Improvvisamente sento urlare Santoro, sembra imbestialito, senza controllo: sta "cazziando" Travaglio. Stai zitto, basta .. Travaglio non molla... interviene in nome del diritto di replica. C'è molta tensione. Travaglio a Burlando: "io non sono un ingegnere idraulico...perchè lo chiede a me? " Ma lei è pazzo."
«Risponda lei invece alle porcate che ha fatto in 30 anni». Santoro non ci sta: «Non si insultano le persone, basta».
«Io non ho insultato nessuno» le ultime parole di Travaglio mentre lascia lo studio in diretta.
La morale finale è sempre la stessa. Burlando pontifica. Invece di dimettersi ..sparire....Burlando si autoassolve. Teatro dell'Assurdo.
Santoro è sempre più inferocito contro Travaglio. " Non si deve rispondere a Burlando". Bisogna tacere. Invece di metter a fuoco il problema, dire pane al pane...Santoro vuole evitare lo scontro con Burlando. Ecco come si difende il " Potere": «Sono trent'anni che faccio questo mestiere e credo nel libero confronto. Finché esisterò tutti avranno il diritto di dire la propria. Se in questo Paese sta emergendo la voglia di non ascoltare gli altri, io non la condivido e non la condividerò mai».
Perchè tanto astio contro Travaglio? Travaglio accusa Burlando. La realtà accusa Burlando. Il disastro parla una unica lingua. Le accuse sono davanti agli occhi del mondo. Miliardi di persone sanno capire con la loro testa. Non c'è bisogno di Burlando, tanto meno di Santoro, che manda a quel paese Travaglio. La realtà da noi, in Tv cambia senso. Il peccatore viene assolto. Santoro esplode e fa tacere di brutto Travaglio.
Alla fine ci rimette la sana informazione. Quella che forma i cittadini,che rende consapevoli. Ergo: chi sta male, resterà fregato. Chi soffre continuerà a soffrire. Chi vorrà sapere la causa di tanti danni dovrà aspettare la magistratura per decenni. Semmai! Brutta Tv . Pessimo spettacolo, per i giovani italiani . La verità non si dice. Viene palesemente occultata. Il Potere resta al suo posto. Continuerà a fare danni. Si continuerà a mentire. Non è successo niente, a Genova. Non è colpa di nessuno. Meno che meno di Burlando. E domani si ricomincia.
---Il 12 gennaio 2012 alle 21.45 ero incollato alla Tv proprio mentre la RAI mandava in onda le spaventose immagini di una bella nave da crociera, gioiello della nostra marineria, ormai sventrata, che si era arenata sugli scogli. Che spettacolo orrendo! Si vedeva la nave ormai in preda alle acque, piegata sul fianco. Si trattava della Costa Concordia, semi affondata, ancora in mezzo al mare, carica di passeggeri. Costa Concordia è stata una delle più grandi navi della flotta dal 2006, anno del varo, al 2012, anno del suo naufragio. Poteva vantare per prima la costruzione del più grande centro benessere a bordo di una nave, denominato Samsara Spa, dislocato su due piani e con una superficie di oltre 2 100 m² inclusi i piani superiori.
La nave contava 1 500 cabine totali, delle quali 87 all'interno dell'area benessere e 505 con balcone privato, 58 suite con balcone privato e altre 12 suite all'interno dell'area benessere. La nave aveva quattro piscine salate, due delle quali con copertura semovente in cristallo, che ne permetteva l'utilizzazione anche durante le stagioni invernali o in caso di maltempo, e una dotata di scivolo toboga; cinque vasche idromassaggio Jacuzzi ad acqua calda; un campo polisportivo; un percorso jogging. Disponeva di 5 ristoranti, dei quali due a pagamento, e 13 bar. Per le attività di intrattenimento, Costa Concordia offriva un teatro disposto su tre piani: il teatro Atene, un simulatore di guida Gran Premio, videogiochi, una discoteca, sale da ballo, casa da gioco e un cinema 4D. Nel 2007 era stata affiancata dalla nave gemella Costa Serena e nel 2009 dall'altra nave gemella Costa Pacifica
Dalla Tv si capiva che stava accadendo una tragedia, mai vista prima..
Non mi rendevo conto di niente, assolutamente ...non si capiva niente... a stento si capiva che regnava a bordo nave solo tanta confusione e panico, assolutamente impreparata all'emergenza... nel buio della notte fonda..Si sentivano urla diperate, tanta gente ammassata....sui ponti... non sapeva che cosa fare. Buttarsi in mare? Ma come? Dove era il Comandante Schettino? Improvvisamente ho udito una voce tonante che diceva, ripetendo più volte..." Capitano ..torni subito a bordo...cazzo".
Era , si è saputo dopo, la voce del comandante De Falco. Ma da dove parlava? Dove si trovava? Mi sono sono chiesto..ma perchè il capitano non è a bordo?
Che diavolo è successo a questo capitano? Dove è finito? In mare? Meno male che qualcuno dia degli ordini. Ma non doveva essere il capitano stesso a darli? Caspita ..è una cosa grossa se si usano parole tanto pesanti ...come pietre ...alla militare. Chi ha fatto il militare, in qualsiasi arma, sa benissimo che le parole, gli ordini di chi comanda sono perentori, brutali .... La vita militare mette alla prova il carattere, forgia gli uomini e le donne che si trovano in prima linea. Non si scherza con i militari. Le pene sono assai pesanti. E non si scherza quando una nave affonda e trascina in mare migliaia di passeggeri.Perchè non sono stati ordini prima? Perchè si è aspettato ? Perché tanto ritardo? Perchè il comandante Schettino ha abbandonato la sua gente? Cosa mai è successo ? Perchè questa manovra tanto stupida, quanto orrenda? Possibile? Mai sentito che un comandante abbandoni la nave. Mai e poi mai.
Sentendo quella voce, non quella del capitano, mi sono detto : " Ecco una persona responsabile...meno male che ci sia uno che faccia il suo dovere di marinaio, anche in condizioni ormai disperate...che dia degli ordini..che dia assistenza...con coraggio ..con sprezzo del pericolo ..in condizioni assai critiche...dove il terrore della morte era sulle facce di tutti...tutto precipitava nel gelo della notte fonda... occorre far presto..di minuto in minuto si profilva una spaventosa morte per tutti i superstiti.. Ma quanta gente era a bordo... quanta era in mare ? E l'equipaggio che faceva? Si vedevano delle ombre oscure nel chiarore rossastro delle luci di bordo, gente sballotata praticamente abbandonata a se stessa...vagare su una nave alla deriva...
Ecco meno male .... finalmente c'è chi prende in mano questo disastro... in questo enorme caos che sto vedendo a bordo, ecco una voce amica..forte..sincera..onesta..che impartisce ordini...mentre l'acqua fredda dell'inverno continuava ad inghiottire intere famiglie in un gorgo orrendo in una notte da incubo. Purtroppo chi è morto oggi non può parlare.
Mentre la Tv cercava di dare un certo ordine alle immagini che ballavano tra le ondate di gente che si era disperatamente buttata in mare.... la nave ormai stava affondando tra gli scogli, la gente che urlava....che chiedeva aiuto, ho visto un uomo che era ormai al sicuro ..lontano dalla nave ormai in preda alle acque, piegata su se stessa..l'uomo stava camminando....sull'isola...con la sua bella divisa, asciutta ...completamente in ordine, nessun graffio, l'uomo se ne stava tranquillamente a terra..al sicuro.....al caldo...camminava praticamente illeso...sull'isola del Giglio ..andando per i fatti suoi, come se nulla fosse accaduto, un uomo distante, apatico..era il comandante Schettino.
L'ordine di abbandono nave venne dato alle 22.58 . Sento urlare di nuovo De Falco chiede a Schettino quanti passeggeri ci sono ancora a bordo della nave. E Schettino: "Non lo so, mi trovo sulla lancia, credo massimo una decina di persone sull'altro lato".
Ma alla capitaneria risultavano almeno in quella fase di disordinata anarchia...almeno 200 fino a 300 persone ancora a bordo. La confusione regnava massima. La nave ormai in agonia...continuava ad imbarcare tonnellate d'acqua ...
Un incubo per chi ha dei parenti..figli.. a bordo. E' mezzanotte e 28. Ancora De Falco tuona : "Quanti coordinano lo sbarco? Lei dove si trova?". E Schettino: "La nave è giù a 90 gradi, sono su una scialuppa tra la nave e terra". "Comandante: quante persone vede in acqua? Ci sono donne, bambini? Quanti sono? Si stanno buttando in acqua?". "A bordo c'è una decina...". "Può verificare questo dato? Voglio i dati". " I comandante Schettino, ancora oggi non sa dire quante persone erano rimaste a bordo della sua nave.
Sta di fatto che è ampiamente dimostrato che il comandante Schettino, aveva compiuto una manovra assai pericolosa, non prevista e non regolamentare, aveva distrutto la sua nave, aveva messo in pericolo i passeggeri e l'equipaggio, aveva dimostrato incapacità ed insipienza, scarso senso del comando, aveva danneggiato l'immagine della intera marineria italiana, e aveva anche abbandonato la sua nave.
Oggi 25 settembre 2014 apprendo che:
"Gregorio De Falco, il capitano di fregata divenuto famoso per la sua telefonata con il comandante Schettino in cui gli intimo' di tornare a bordo, dopo dieci anni termina l'incarico nel settore operativo della Capitaneria di Livorno: a fine settembre infatti sarà trasferito in altri uffici, sempre della Direzione marittima di Livorno. Il parlamentare Pd Federico Gelli ha annunciato un'interrogazione al ministro Maurizio Lupi per sapere la ragione di questa scelta.
De Falco ai tempi del naufragio della Costa Concordia era a capo della sezione operativa e dallo scorso anno aveva assunto l'incarico di caposervizio operazioni della Direzione Marittima di Livorno, passato agli onori della cronaca per la famosa frase con cui aveva detto al comandante della Costa Concordia Schettino di ritornare a bordo: «Vada a bordo cazzo».
De Falco dice di essere amareggiato per questa decisione:
«Proprio stamani ho avuto notizia dal comandante Faraone che lascio il servizio operazioni e vengo destinato ad un ufficio di carattere amministrativo.
Sono abbastanza amareggiato, perche' da dieci anni la mia ragione professionale e' l'operativa, ma sono un militare».
De Falco ha reso noto il suo spostamento di ruolo durante la conferenza stampa di presentazione di Liburnia 2014 che è l'annuale esercitazione di protezione civile che vede coinvolte le misericordie della Toscana e che grazie all'aiuto di De Falco quest'anno vedrà anche una prova simulata di emergenza a bordo di un traghetto."
---Mi chiedo: se non fosse intervenuto il mio amico Vittorio Sgarbi, con la sua protesta...perchè il Museo Archeologico di Lipari...era chiuso davanti a tanti visitatori?Perché mai il portone ....quel giorno a bella posta..era sbarrato? Nessuno aveva pensato ad aprirlo? Concorrenza sleale con l' arte contemporanea? Anzi, al contrario!!
Cosa avrebbero detto Luigi Bernabò Brea e Madeleine Cavalier!
Ho sentito pronunciare ogni sorta di ... scuse...da parte di chi ha tutta l'aria di ignorare l'immenso valore storico del Museo di Lipari....un " unicum" , un centro culturale che da immensa..luce..all'intero mediterraneo ...perfettamente sconosciuto alla stragrande maggioranza dei nostri Ministri e Sottosegretari, leghisti..... amministratori e curatori di EXPO-Milano 2015.......
Lipari: " valore ", immenso, unico.. tesoro .. che appartiene a tutti gli Italiani...che in euro a valori monetari correnti ....supera abbondantemente il Pil generato dalla Germania e dalla Francia, caro signorino Renzi!
Si ignora persino che il Museo possiede una Sezione Preistorica, una Epigrafica, una Vulcanologica e Paleontologica. Andiamo allora a visitarlo!
Info: www.bartolinoleone-eolie.it/cavalier18062011.wmv
Durante l'intervista con Vittorio Sgarbi...di rimando...come per scusarsi..ho sentito vagamente pronunciare... un mare di corbellerie...davanti alla porta chiusa ho sentito ripetere che... " il Personale non può......"..il contratto non lo prevede......non ci sono i soldi per gli straordinari ...non lo sapevamo...non potevamo...non era previsto..lo apriamo di sabato...forse...quando c'è pubblico.." Leggo che l'apertura estiva è dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. Ma è vero?
E' stata fatta una " vera" indagine? Possiamo sapere anche noi il nome del responsabile di questo ennesimo delitto compiuto contro noi stessi? Andiamo alla deriva....come tanti "capitan" Schettino...sempre peggio...sommersi da un continuo debito crescente..
Possibile che nessuno s'interessi se il più importante Museo Siciliano/ italiano.... apre " sempre"al pubblico o rimane perfettamente chiuso ? Perchè è stato tenuto chiuso?
L'Amministrazione del Comune si è pronunciata? Ci vogliamo solo interessare di far alloggiare i panciuti e arroganti..magnati russi che scorazzano ovunque nei nostri mari...liberi di fare i loro comodi.. sulle loro barche miliardarie... comprandoci tutto ...anche il nostro futuro?
---Caro Bartolino, desidero ringraziare il Maestro Giovanni Giardina per le sue care, affettuose parole. La sua calda poesia e la sua viva voce mi hanno immediatamente fatto ricordare il modo in cui anche mio padre mi parlava, con tutte le colorite sfumature della ricca lingua siciliana, le vivaci espressioni di una anima piena di passioni...di luci ..di calore... di ricordi.....
La Sicilia, isole comprese, il Dio Eolo, Efeso, i suoi Vulcani,.... Stromboli....Filicudi ...Lipari etc...appaiano alla maggioranza silenziosa di molti di noi, come ombre lontane di un mondo pre-istorico su cui i secoli hanno stratificato la polvere dell'oblio.
In verità, grazie al maestro Giovanni Giardina , non solo Lipari e le Isole Eolie, ma la Sicilia tutta, ricco patrimonio di incomensurabile cultura, sono tutt'ora vive e vegete. Noi tutti, sparsi un po' ovunque, possiamo vivere grazie ai suoi Poeti, scrittori, artisti, musicisti, assieme alla semplice gente del popolo, giovani, donne...contadini e pescatori...
Grazie a loro ne ascoltiamo il respiro giorno dopo giorno.
Un caldo abbraccio e un vivo ringraziamento al Maestro Giovanni Giardina per il suo generoso impegno quotidiano che restituisce l'eco di antiche voci delle nostre genti... oltre mari, terre e oceani.
---Il recente, primo discorso europeo del nostro Premier Renzi , sempre ondeggiante tra la sicumera e l'insicurezza strisciante, non ha certo assicurato nessuno sul futuro politico del suo governo. I risultati si sono subito visti, con i primi " niet" da parte della linea più intransigente, quella che ha il potere, che decide a chi dare il denaro. Risultato : tutto da rifare per Renzi. Tante strette di mano. L'Europa ha ben altro da risolvere che ascoltare le nostre vecchie canzoni.
Molte cose sono cambiate dai miei tempi ...dalla caduta del Fascismo, al sucidio di Hilter..... con il passare degli anni. Come è cambiato il mondo e la famiglia!
Mio padre aveva pieni poteri. Era il capo famiglia, noi li dovevamo sottomissione ed obbedienza. Ogni giorno,dava i soldi contati e mia madre per fare la spesa per tutti. Quello che rimaneva, dopo la spesa, mia madre lo restituiva a mio padre. Lui poteva uscire da solo, andare al caffé con i suoi amici a fumare a suo piacere, noi non potevamo farlo.
1 – Anche il pranzo era diverso da oggi. Imperativo : essere tutti presenti. La famiglia era tutta riunita all'ora stabilita. Non c'erano Supermercati, e nemmeno Discount. Negli scaffali c'era poco o nulla... La produzione era assai limitata. Si andava a piedi prima dal fornaio...per il pane e la pasta, poi dal macellaio per la carne. La frutta e verdura, solo di stagione, in un altro negozio, il pesce, in pescheria, e pure il vino, dal vinaio. Il pane in vendita durante la guera era solo nero e duro. Si mormorava che lo facessero con le ossa triturate. Il pane bianco l'ho visto solo dopo il 1946. Per molti anni durante il lungo periodo fascista, compravamo le poche cose che si potevano acquistare sempre e solamente con la tessera annonaria. Tutto era sotto controllo. Ma esisteva anche la borsa nera. Mio padre faceva le porzioni per tutti. Ci urlava che dovevamo meritarci il cibo.. : " tu tiri i cassetti a tradimento". Mia madre spesso non mangiava e rimaneva in piedi. Quanta fame abbiamo patito!
2 – Se avevi sete,l'acqua la bevevi direttamente dal rubinetto in cucina. Per cucinare si usava la legna, talvolta il carbone. In casa avevamo per cucinare un robusto mobile tutto di ferro. Davanti c'erano degli sportelli dai quali si alimentava il fuoco con pezzi di legno. In alto sul piano della cucina, che faceva anche da stufa, c'erano tanti cerchi concentrici che con un ferro ad uncino si toglievano per poter appoggiare la pentola sul fuoco che ardeva dentro la stufa. Se faceva vento, la cucina si riempiva tutta di fumo. Non tutti avevano questa cucina. Non esistevano i termosifoni. D'inverno si gelava, si soffriva.
3 – Non avevamo frigoriferi, lavapiatti, condizionatori d'aria e nemmeno TV. Mancava la " lira" , gli stipendi erano bassi , i salari da fame. L'inflazione galoppava. La lira perdeva valore giorno dopo giorno. Ci si arrangiava come si poteva. D'estate un uomo vendeva per le strade pezzi di ghiaccio per poche lire. Il ghiaccio era avvolto in un vecchio sacco di juta che teneva sulle spalle e che serviva anche per trasporto di carbone d'inverno. Per economia, ogni famiglia, faceva ogni tipo di risparmio. Da grandicello mia madre ha fatto rivoltare per me il cappotto di mio fratello che poi si era sposato. Ho potuto indossare anche le sue camicie e cravatte che lui non usava più. I vestiti li confezionava il sarto. Prima si acquistava la stoffa e poi si andava dal sarto. Nei negozi, ai miei tempi, nessuno emetteva gli scontrini fiscali.
4 - Si andava tutti a piedi. Non ci si lamentava.Ci si salutava per strada togliendosi il cappello. Ci si scambiava le informazioni quelle utili alla famiglia. Ci si conosceva e ci si aiutava in caso di necessità. Non esistevano che rari telefoni. Noi ragazzi non li usavamo per niente. Sapevamo come incontraci e ci si parlava di persona. Si suonava al campanello e via. Non si usavano gli sms, perchè non esistevano. Se volevi incontrare la ragazza che ti piaceva andavi sotto casa sua e cercavi ogni mezzo per parlarle. Piano piano sono poi apparse le prime linee dei tram. Pochi avevano l'automobile. Non esistevano box-auto. Qualche rara motocicletta, non circolavano motorini. Si usavano, soprattutto in pianura le biciclette. Erano nere, pesanti e senza rapporti.
Non c'erano ancora le Autostrade. Le vie erano spesso molto insicure, piene di buche, non conoscevano l'asfalto. La circolazione era libera. Non esistevano sensi unici. Nessun divieto di sosta.Potevi camminare in mezzo alla strada. Per andare a trovare i miei nonni in Sicilia si usava il treno, esisteva ancora la terza classe tutta fatta di legno. Molto spesso non si trovava posto, si rimaneva in piedi per molte ore.
5 - Erano i tempi in cui si aspettava la grande festa di Natale. Con trepidazione noi ragazzi preparavano con cura il presepe. Mio padre, eccezionalmente, portava a casa il panettone. Qualche volta venivano i parenti a trovarci e portavano le arance dalla Sicilia. Da noi non esistevano le arance. Si mangiavano fichi secchi e noci. Io dormivo per terra per far posto a mio zio. Ci si aggiustava senza andare in albergo. Nessuno pensava a stare lontano dalla famiglia. Non esistevano Agenzie di Viaggio. Non esistevano offerte "last minute", e nemmeno si pensava a crociere e viaggi arei scontati. Era tanto bello restare tutti insieme, di volersi bene tutti in famiglia. Si restava a casa in santa pace, si giocava con i più piccoli, e si pensava anche ai nonni che erano vecchi e bisognosi.
6- Tutti con il miglior vestito, quello della " festa", si andava alla Santa Messa. Mia madre lavorava giorno e notte per il Natale. Tutto doveva essere come uno specchio. Si usava tirare fuori gli argenti di casa, quelli del pranzo di nozze dei nonni, con la tovaglia ricamanta a mano. A pranzo facevano apparizione i tortelli d'erbetta e la faraona arrosto. I nonni portavano le paste. Mio padre stappava lo spumante. Non si gettava via nulla. Sotto il nostro piatto trovavamo il regalo dei nonni. Nel pomeriggio dopo il pranzo di Natale si andava al cinema, tutti insieme, padre, madre e fratelli. Il fidanzato di mia sorella si doveva sedere tra mio padre e mia madre. Mia sorella ha dovuto aspettare più di 4 anni prima di potersi far abbracciare.
7-Molti di noi non sapevano leggere e nemmeno scrivere. Andare oltre la 5a elementare era un lusso solo per pochi. Si usava mettere al mondo molti figli, per i bisogni della famiglia. Se eri bocciato, tuo padre ti toglieva dalla scuola. Mi ricordo che ogni anno scolastico la mia classe perdeva la metà dei miei amici di scuola. Non ho mai saputo che fine abbiano fatto. Le nostre compagne in classe erano poche, ma erano le più studiose e preparate. Tutte indossavano un gembiule nero, con il colletto bianco. Alla maturità si arrivava in pochi. Metà della metà. Oltre ai risparmi, occorrevano molte braccia ovunque. Mio padre ha fatto studiare solo mia sorella.Mio fratello invece ha fatto la carriera nell'Esercito. So di un mio cugino che invece è andato a " sgobbo" a 7 anni. Aveva avuto un grave incidente alla testa. Non riusciva più a studiare. Soffriva di amnesie. I suoi, lo hanno messo a lavorare allo " stazzone", doveva far girare a forza di braccia una pesante macina per fare i mattoni...al posto dell'asino che era molto vecchio e malato. Non so che fine ha fatto. Avevamo tutti sempre molta fame.
8- Nella maggior parte delle case non esistevano ascensori e nemmeno la vasca da bagno, c'era solo la tazza. In tante nemmeno quella. Per lavarci completamente si usavano le " brente", grossi bigonci di lamiera o di legno, che servivano anche a lavare i panni in casa. Era compito delle donne di casa di andarli a lavare nei torrenti vicino casa. Il sapone lo si faceva in casa. Anche a Torino si andava lungo il Po a lavare i panni. Spesso -in campagna- le fogne erano a cielo aperto. Estate e inverno. Nessuno si lamentava. Non esisteva la carta igienica. Si usava, quando possibile, solo la carta ritagliata dai giornali che si attaccava con un chiodo al muro.
9- A 18 anni a noi ragazzi arrivava puntualmente la " cartolina- precetto".Chi non superava la visita medica militare era rimandato a casa " riformato".
Le ragazze lo guardavano storto: mormoravano tra loro..."non è stato fatto abile". Invece molti di noi speravano di essere "raffermati", a casa avevamo solo fame. L'esercito ti poteva assicurare una carriera ed una buona pensione.
Se non avevi fatto prima il " militare" non eri assunto in nessun posto. " Fai prima il militare..poi se ne parla. ." Aver fatto il " militare", per molti di noi, era sinonimo di garanzia per un buon posto nella società civile. I coscritti, quelli di leva, che erano stati ritenuti " abile arruolato" ... lasciavano le loro case cantando e suonando si avviavano verso le loro caserme di appartenenza. Essere un buon soldato, un buon marinaio, un buon aviere, come altrettanto un buon alpino era sinonimo di buon cittadino.
---Ma quale calcio? Il nostro, lo hanno " azzerato" i nostri amici sud americani. Altro che Campioni del Mondo! " The show must go on" ..anche se lo spettacolo è stato deprimente. In realtà il nostro calcio è tutto basato sull'Uomo della Provvidenza, Ducetto Maximo, Bambinone palestrato ..spaesato..con tanta poca voglia. Noi, istupiditi..davanti alla TV .... sperando di vedere il miracolo...di un miserabile gol..... ingoiando, contro voglia, valanghe di pubblicità. Valgono 500 milioni di euro le " sponsorizzazioni" dirette alle 32 Nazionali del Compionato del Mondo, mentre la FIFA, che organizza le gare, incassa un miliardo di euro, sui 4,5 miliardi di introiti totali.
Ma chi paga le tasse? Altro che EXPO 2015. Ecco perchè il signor Mahammad Bin Hammann , ex membro della Fifa, è accusato di aver "distribuito" a vario titolo oltre tre miliardi e mezzo di euro per comperare voti in favore del suo Qatar.
I nostri più accreditati giornalisti si guardano bene d' informare il grosso pubblico che si bea del " non gioco". Che perdita di tempo. Si è strombazzato a più non posso che i nostri " cannoni" sapessero sparare. Le prodezze e la voglia di vincere le vediamo solo ora... fuori Italia.....altrove : con il Costa Rica, l'Olanda. Anche la nostra Federazione Italiana Gioco Calcio ha un suo bel tornaconto e ottiene in generale dalle voci " pubblicità e sponsorizzazione" circa 40 milioni di euro a stagione.
Le nostre testate sportive sono rimaste con l'amaro in bocca. Doveva essere una passeggiata con tanti goal. Invece una grossa debacle per gli sponsors. Peccato per Prandelli., per lui solo tante critiche. In Brasile, le enormi organizzazioni commerciali che giocano sui risultati sportivi hanno trovato l'Eden : vi si annidano dentro e lo sfruttano al massimo. Una colata di milioni di euro per fabbricazione e commercializazione di favolose uniche e sontuose "griffe" delle tenute da gioco. Masse ingorde di piacere... Si tratta di apparire ..non di essere.
Per mattino, pranzo, pomeriggio e dopo cena. Tante teste, tanti tagli diversi di capelli. Poche le barbe, molti i crani pelati. Di moda il taglio alla " mohicana", curatissimo.. che lascia solo un prezioso ciuffo in mezzo al cranio, ovviamente ben in evidenza, a cresta di gallo, talvolta anche ben " mescheato". Fa " macho" di alta classe. Furoreggiano ovunque i tatuaggi. Cosce e glutei compresi. Per lo show-up pubblicitario non si lesina : tagli di abito di alta classe, da Lord dell'Ammiragliato. Tutto studiato per far tanti quattrini.
Scarpe e scarpini bullonati e colorati a variazione tecnologica per il prato bagnato o secco, maglie e magliette di alta consistenza ai strappi, come eleganti onnipresenti morbidissimi parastinchi tecnologici, anti urto. Alta cucina, di ogni ben di Dio...raffinata per ogni appetito. Non manca nulla , se non la voglia di giocare. Per non parlare dei " brand globali" i nomi di prodotti di lusso, di largo consumo che ci tempestano di spot pubblicitari, prima dopo e durante il " goal", fattore che eleva a massima potenza il prezzo di " acquisto" del goleador di turno. Un poderoso mix di marketing globalizzante...di ogni tipo di Automobili, Televisori, Acque Minerali, Carte di credito, Aziende Telefoniche, Marmellate, Fast Food, Aziende Turistiche, etc...un ben di Dio isperato...non lasciano tregua allo spettatore infarcito di voglia di godere.
Dopo abbiamo un gran mal di testa... Rimbombano nelle nostre orecchie, come tante zanzare velenose. Tutto in mezzo al vuoto cosmico.. del nostro calcio. Abbiamo sperato tanto. Nelle favelas – attorno alla maestà prepotente degli Stadi- ovunque si lotta per sopravvivere, mentre il super lussuoso Maracanà, la cui ristrutturazione è costata oltre 410 milioni di dollari, è il moderno Moloch che attira e droga intere masse di popolazioni praticamente sul lastrico.
---Riporto per i tuoi lettori quanto scrive Alfonso Pecoraro Scanio.
Sono mesi che chiediamo al Ministro Giannini di impegnarsi per il ripristino degli insegnamenti di Storia dell'Arte e Geografia.
Sulla storia dell'arte il Ministro ha preso un impegno ma aspettiamo ancora un'analoga dichiarazione per il ripristino delle lezioni di geografia.
Nel frattempo alcuni esperti hanno segnalato un paradosso:
"su sette tracce, il corretto svolgimento di cinque di esse richiede la conoscenza approfondita di alcune tematiche che vengono trattate da una disciplina messa al bando dallo stesso Ministero dell'Istruzione: la geografia politico-economica".
Condivido queste dichiarazioni e ritengo sempre più urgente una riposta del Ministro ai 116.000 firmatari e all'interrogazione di 100 deputati che chiedono di ripristinare anche l'insegnamento della Geografia.
Manda un tweet al Ministro: http://bit.ly/1jlOS8f
---Caro Bartolino, a proposito di " innovativi accorpamenti" in materia di geografia " giudiziaria", il 3 maggio 2010 Guido Rossi scriveva:
"Il Cepej, la Commissione del Consiglio d'Europa per l'efficienza della giustizia, con lo scopo di documentare l'efficienza dei sistemi giudiziari europei ha reso noto recentemente i dati di un'indagine condotta sui 47 stati membri del Consiglio d'Europa.
Concentreremo la nostra analisi su alcuni aspetti della complessa situazione del sistema giudiziario italiano in rapporto a quelli europei più vicini al nostro.
Quanto costano i sistemi giudiziari
- Germania: 8 miliardi e 731 milioni di euro (106 euro per abitante)
- Italia: 4 miliardi e 88 milioni di euro (70 euro per abitante)
- Spagna: 2 miliardi e 983 milioni di euro (68 euro per abitante)
- Francia: 3 miliardi e 350 milioni di euro (53 euro per abitante)
Come vengono spesi i soldi
La prima voce di spesa, a livello europeo, è collegata ai salari dei giudici e dello staff dei tribunali (65% in Europa, 70% in Italia). Una parte significativa del budget è assegnata al funzionamento degli uffici (8% in Europa, 8,1% in Italia) e alla manutenzione e investimenti in nuovi edifici (7% in Europa, 0% in Italia). Le spese giudiziarie (pagamenti a periti, traduttori, ecc.) rappresentano il 10% in Europa e il 16,5% in Italia.
Importi più limitati sono destinati all'informatizzazione (3% in Europa, 1,7% in Italia) e alla formazione (0,8% in Europa, 0,1% in Italia). Quindi la voce principale di spesa sono i salari.
Quanti sono i magistrati ogni 100.000 abitanti e quanto guadagnano a inizio e fine carriera
- Germania: 30,7, che guadagnano da 38.829 a 86.478 euro, pari a 2,1 volte il salario medio annuo nazionale.
- Italia: 14,8, che guadagnano da 37.454 a 122.278 euro, pari a 3,6 volte il salario medio annuo nazionale.
- Spagna: 14,6, che guadagnano da 45.230 a 115.498 euro, pari a 4,3 volte il salario medio annuo nazionale.
- Francia: 14,8, che guadagnano da 35.777 a 105.317 euro, pari a 3,5 volte il salario medio annuo nazionale.
A questi dati occorre aggiungere i benefit addizionali come pensioni speciali, abitazioni di servizio, assicurazioni sanitarie, spese di rappresentanza e incrementi di stipendio legati a obiettivi (presenti in altri paesi ma non in Italia).
Il carico di lavoro che deve sopportare il sistema giudiziario italiano
Secondo il rapporto Cepej del 2008, l'Italia deve affrontare un contenzioso civile che, salvo per Olanda e Russia, non ha pari in Europa, 4809 procedimenti civili ogni 100.000 persone, quasi il doppio rispetto a Germania, Francia e Spagna.
L'Italia è, invece, prima in Europa per il numero di procedimenti penali, oltre 1.230.000 nel 2006.
Il carico di lavoro dei giudici e degli impiegati della giustizia
Vediamo il confronto con i nostri vicini in termini di numero di vertenze civili e procedimenti penali annui in capo a ogni giudice nel 2006.
- Germania: 55 controversie civili, 42 vertenze penali
- Italia: 438 controversie civili, 191 vertenze penali
- Spagna: 224 controversie civili, 81 vertenze penali
- Francia: 264 controversie civili, 54 vertenze penali
Sopravvenienze smaltite da ogni giudice in 1° grado
- Italia: 411 controversie civili, 181 vertenze penali
- Spagna: 246 controversie civili, 87 vertenze penali
- Francia: 215 controversie civili, 87 vertenze penali
Concludendo, ci sembra che una considerazione sia d'obbligo: forse gli Italiani sono litigiosi, forse le leggi in Italia sono molte e non sempre chiare, ma in una nazione dove esiste il 4,8 per cento di probabilità di avere un contenzioso civile e quasi il 2 per cento di avere un procedimento penale a carico, dotarsi di una polizza di Tutela legale è quasi una necessità."
Per aggiornamenti , data la complessità del tema, le cui ricadute economiche sono tutte da verificare, si rimanda il gentile lettore al recente documento Eu 2014 Justice Scoreboard.
---Con la viva speranza di poter finalmente vedere tanto " buon football ".
Con i miei migliori auguri per colori della Nazionale.
https://www.google.com/maps/views/streetview/brazils-painted-streets?gl=br
L'Italia è storicamente nota a tutti come.. il Paese del "predicare bene e ..razzolare male"....
Ogni giorno si alza dai nostri politici ....tutti insieme ... un coro di..... "Sobrietà"..."contenere le spese".... "risparmio"...."non spendiamo"..."controlliamo i costi".... " tagliamo le cose inutili"...
Leggo oggi che la "Parata dei Fori Imperiali" ........ a Roma.... è costata: 3,52 milioni di euro nel 2010, ben 4,4 milioni di euro nel 2011, altri 1,9 milioni nel 2012, ..ancora 1,5 milioni nel 2013 e altri 2,1 milioni di euro per festeggiare ieri il 2 giugno 2014. Che pacchia!
Leggo che sono in aumento anche i costi per la Pattuglia Acrobatica. Ogni Freccia costa 9.000 euro lordi /una singola ora di volo, per velivolo. Ogni passaggio aereo....sui Fori Imperiali e su Trieste... sono tanti soldi buttati al vento, sprecati mentre c'è gente che muore di fame..... ..Grazie ...ne avevamo tanto bisogno??? .Presidente Napolitano....
Vogliamo leggere insieme alcuni dati:
A : Debito pubblico italiano : siamo oltre a 2.115 miliardi di euro...in crescita senza fine...
- di cui pro capite 34.305 euro in continuo... aumento minuto dopo minuto.
Evasione fiscale italiana : 126 miliardi di euro 885.900 mila, in crescita spaventosa, senza freni.....
-Carico fiscale pro capite: 55% ....in continua.... crescita esponenziale....
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- B :
-Disoccupati : 2.826.798...in crescita senza fine...no stop.....
-Costo del mantenimento del Quirinale: 100.571.000 euro oggi
-Costo del mantenimento della Camera dei Deputati: 450.704.000 euro oggi
-Spese per uso aerei di Stato per Politici: 36.280.500 euro oggi
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C: Soldi spesi per acquisto droga : 71.850.000 euro oggi..in crescita ovunque...
Numero di sigarette fumate: 5.782.000 oggi in crescita....
D- Indice di vecchiaia in Italia : 151 anziani su ogni 100 giovani
Indice di ricambio : 129 anziani italiani su ogni 100 giovani
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E – numero laureati Italia: 21% - Paesi OCSE 39%
Lettura Libri in Italia: 6 italiani su 10 non hanno mai letto un libro
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F - Fuga dei cervelli dall' Italia: oltre 5000 italiani/ anno cercano posizione sociale fuori Italia.
Il costo per lo Stato è stato pari a 175 milioni di euro / anno......
Siamo fuori dalla crisi ..o meglio.... "Stiamo strisciando sul fondo"?.......
---Ricordo di un poeta: Massimo Troisi.
Se uno nasce a San Giorgio a Cremano alle porte di Napoli ma nel cuore di una periferia disastrata, ancora campagna, non ancora città, e cresce in una casa piccola e sovraffollata con cinque fratelli, due genitori, due nonni e cinque nipoti, o si chiama Massimo Troisi o si rassegna all'anonimato fin dall'infanzia.
Massimo Troisi decise di far onore al suo nome e di combattere contro un destino difficile, acuito fin dalla giovinezza da dolorose febbre reumatiche che produssero lo scompenso cardiaco alla valvola mitralica che gli sarebbe stato fatale ad appena 41 anni.
Il 4 giugno di vent'anni fa, appena 12 ore dopo la fine del suo film più ambizioso e impegnativo, «Il Postino», Massimo scivolava dal sonno alla morte nella casa di sua sorella Annamaria, a Ostia, dove aveva trovato rifugio dopo le fatiche di un set che non avrebbe dovuto affrontare.
Alla vigilia del «Postino», Troisi era tornato in America dal chirurgo (De Beckey) che già una volta l'aveva operato in gran segreto al cuore agli inizi della carriera. Sapeva di non poter affrontare il doppio sforzo dell'ideazione e dell'interpretazione (nonostante avesse lasciato la regia a Michael Radford per arrivare alla fine delle riprese) ma scelse di non risparmiarsi per avere l'opportunità di Philippe Noiret nel ruolo del poeta Neruda. Era rassegnato ad andare incontro al suo destino, del resto giocava a nascondino con la morte da sempre e spesso ci aveva fatto dell'ironia tratteggiando personaggi che scompaiono prematuramente («No, grazie il caffè mi rende nervoso» e perfino intitolando il suo film Tv «Morto Troisi...viva Troisi» (1982).
Nato il 19 febbraio del 1953 da un macchinista ferroviere e da una casalinga, il «Pulcinella senza maschera» che il pubblico avrebbe amato fin dall'esordio con «Ricomincio da tre» (1981), si era formato sulle tavole del palcoscenico, istintivo erede di Eduardo e di una napoletanità irridente e dolente che avrebbe traghettato in un diverso sentire, quella della «nuova Napoli» di Pino Daniele e di Roberto De Simone. Col gruppo «I Saraceni» e poi con gli inossidabili amici de «La Smorfia» (Lello Arena ed Enzo Decaro) uscì presto dai confini vernacolari del successo paesano per portare la sua lingua (un napoletano vivacissimo e torrenziale, sincopato e colorito, «l'unica lingua che so parlare, a dire il vero») sulle reti televisive nazionali e poi al cinema. Com'era accaduto a Eduardo e a Totò, quella parlata divenne comprensibile a tutti oltre le parole, sinonimo di un sentire universale in cui la maschera diventava volto e il personaggio un paradigma universale.
Il successo fu inatteso, clamoroso, immediato. Erano gli albori di quegli anni '80 che portavano alla ribalta insieme a lui la generazione dei Moretti e dei Benigni, ma fu proprio col toscanaccio Roberto che Troisi trovò un'empatia istintiva, festeggiata dal pubblico col clamoroso successo di «Non ci resta che piangere» (1984) in cui il suo surreale «grammelot» faceva da efficace contrappunto alla paradossale cornice storica di un esilarante viaggio nel tempo fino alla Firenze medicea. La critica aveva amato di più l'opera seconda del regista Troisi («Scusate il ritardo», 1983), Manon fu sempre generosa con l'autore, salvo poi tributargli grandi encomi postumi dopo le quattro nominations de «Il Postino» che nel 1996 fruttarono al film l'Oscar per la colonna sonora di Luis Bacalov.
Ma la sua filmografia, spesso segnata dal sodalizio affettivo e artistico con la sceneggiatrice Anna Pavignano, meriterebbe anche oggi una rivisitazione da «Le vie del Signore sono finite» (1987) a «Pensavo fosse amore... e invece era un calesse» (1991). Fu invece un collega, Ettore Scola, a intuire le potenzialità di un attore/autore assolutamente unico fino a farne l'anima del suo appassionato «Il viaggio di Capitan Fracassa» (1990) in cui vestiva la maschera di Pulcinella e a dargli l'opportunità di dialogare sul set con un maestro come Marcello Mastroianni. Ne uscì una coppia di film assolutamente unici come «Che ora è?» e «Splendor» (nel 1989) e per il primo Massimo ebbe la Coppa Volpi alla mostra di Venezia.
Nella bacheca di Troisi i premi (dai David ai Nastri d'argento) non mancavano ma proprio il successo planetario de «Il Postino» dice quanta strada avesse ancora davanti il ragazzo di San Giorgio a Cremano.
Vent'anni dopo resta il sentimento di un talento irripetibile e luminoso che senza Napoli non sarebbe esistito ma che a Napoli ha restituito la statura di una vera capitale mondiale. Il Pulcinella senza maschera oggi avrebbe l'età giusta per prendersi l'Oscar che il destino gli ha negato. Ma lassù (come quaggiù) lo amano in molti lo stesso.
Fonte: l'Arena di Verona 3 giugno 2014
di Massimiliano Cavaleri
Il 4 giugno 1994 l'addio all'artista oggi commemorato con un filmato dedicato al capolavoro "Il Postino" 20 anni fa la morte di Troisi: MareFestival lo ricorda con un video. Lo scorso agosto la kermesse di Salina gli fece intitolare la passeggiata del porto dell'isola in cui girò l'ultimo film, e una scultura con una bicicletta incastonata dentro il manifesto, inaugurata da Maria Grazia Cucinotta
SANTA MARINA SALINA – Una bicicletta incastonata dentro il manifesto de "Il Postino", la voce di Maria Grazia Cucinotta emozionata nel tornare dopo tanti anni a Salina, le note di Luis Bacalov, una strada che ora porta il suo nome, il ricordo di un grande artista capace di far ridere e piangere con una poetica bucolica che ha saputo emozionare il mondo, assente ma sempre presente nel cuore di ogni italiano. Oggi è il ventennale della morte di Massimo Troisi e MareFestival vuole ricordarlo
con un video realizzato in occasione della scorsa edizione, quando l'organizzazione festivaliera chiese al Comune di Santa Marina Salina di intitolargli la passeggiata del porto dell'isola e impreziosirla con una scultura donata dal Festival e ormai diventata uno dei simboli di un luogo magico, dove fu girato il suo ultimo capolavoro. Ad inaugurarla la stessa Cucinotta insieme con il giovane attore Nicolas Vaporidis, ospiti della kermesse diretta da Massimiliano Cavaleri, poi insigniti col Premio Troisi istituito in ricordo del grande artista che ha fatto conoscere l'isola eoliana a una platea internazionale: il
riconoscimento sarà assegnato ogni anno a personalità di spicco del panorama italiano e già si sta lavorando al programma della III edizione, dall'1 al 5 agosto.
Il filmato "Massimo Troisi Day", che già conta migliaia di visualizzazioni, è curato dal regista Antonio Grasso e ripercorre i momenti più belli della giornata celebrativa conclusa con uno spettacolo presentato da Cavaleri con Nadia La Malfa, in cui sono intervenuti il sindaco Massimo Lo Schiavo, lo scultore Antonello Arena, gli imprenditori Filippo Miracula e Anselmo Taranto, Santino Ruggera autore di un documentario su Troisi, gli attori Matteo Tosi e Federica De Cola, il regista John Real, lo
scenografo Pippo Miraudo, il chitarrista Gianluca Rando, la cantante Carla Andaloro, i promotori dell'evento Patrizia Casale e Francesco Cappello e infine, la cake design artist Francesca Zanghì con una mega torta raffigurante i simboli chiave de "Il Postino".
NANNI MORETTI. Massimo Troisi ricordato da Nanni Moretti.
Massimo Troisi è morto il 4 giugno del 1994, venti anni fa esatti, all'età di 41 anni. Alla fine del 2002 curai per il giornale un inserto che doveva servire a lanciare una iniziativa editoriale nuova. Con la Repubblica sarebbe uscita una collana di film italiani in Dvd. Tra i titoli previsti c'era anche Il Postino, l'ultimo film interpretato da Troisi. Questo inserto fu l'occasione per raccogliere, su Massimo Troisi, una testimonianza un po' speciale. Quella di Nanni Moretti, solitamente così riluttante a parlare di film e colleghi italiani contemporanei. Ecco, di seguito, uno stralcio di quell'intervista. La quale, per esplicita richiesta dell'intervistato (e non per sua imposizione come in tante altre circostanze), tenne fuori le espressioni di affetto e di commozione più personali, che Moretti preferì tenere per sé. E io ho rispettato il pudore dei suoi sentimenti. Fu in ogni caso l'occasione per scoprire un legame di cui non sapevo nulla.
«Ho conosciuto Massimo Troisi una ventina d'anni fa attraverso l'attore Marco Messeri. Ci siamo frequentati per un breve periodo e abbiamo anche giocato dei doppi di tennis, noi due in coppia. Poi ci siamo persi di vista e ci siamo ritrovati solo un po' prima che morisse.
Ricordo che mentre io giravo Caro diario alle Eolie incontrai il regista Michael Radford che faceva i sopralluoghi per Il postino...».
Che fu girato subito dopo...
«Sì, Massimo è morto nel giugno '94 e il suo film non era ancora uscito, il mio era uscito nell'autunno '93. Aveva girato a Salina dopo di me. Mi viene subito in mente di dire quello che Troisi non era: a differenza della maggioranza dei registi, di qualsiasi generazione e capacità, non era presuntuoso. Poi a differenza di altri comici non era una persona
noiosa».
Il video è disponibile sulla pagina ufficiale Facebook Mare Festival Salina, sul sito www.marefestivalsalina.it o su You Tube Mare Festival Channel al link:
https://www.youtube.com/watch?v=xKk9k-iRm_s.
---Dopo aver letto quanto scrive...con tanta umanità e profonda dottrina il professore Attilio Scienza sulla straordinaria avventura storica del vino delle Isole Eolie, sento salirmi ....mentre scrivo... dallo stomaco....un forte disgusto su quanto coraggiosamente denuncia alle Autorità preposte all'Ordine... Bernadette Godillon.
Si evidenzia bene dalle fotografie che a Collo Pirrera stanno massacrando un intera collina, ricca di piante...ma chi sono costoro? Che cosa fa l'Autorità? ..
A chi interessa preservare e difendere la sacralità dell'ambiente?.....
Che cosa vogliamo: le Isole ridotte a discarica?
Tutto ciò è un danno economico spaventoso... una immensa perdita di valore ambientale, oltre a pesante danno erariale, da punirsi severamente ... ....inconcepibile... Quello che invece sopravvive....e si riproduce ovunque...è l'immensa ignoranza e odiosa cattiveria ... quando perlomeno ...tollerate.....sanno produrre danni immensi a tutto l'Ambiente. Gli esempi non mancano......
Se questo orrendo delitto....avvenisse da dove scrivo ci sarebbe.. l'arresto immediato, e obbligo di presentarsi...davanti al giudice domani mattina ore 09.00. Imputati e giudice in tribunale Dopo il processo con condanna certa.. ..senza attendere decenni ..... .
La multa - se non il carcere- sarebbe non meno di di 10.000 franchi svizzeri per ogni metro quadrato" lordato".. Ovviamente , oltre al totale ripristino e spese di rifacimento.
Quello che mi ha sempre meravigliato, governo dopo governo.. anni di attese inutili...di riforme mai fatte... è la riprova del disinteresse di quelli che dicono: ma non è nel mio giardino, a me non frega nulla se capita nel tuo! Arrangiati.
Non capisco tanta ignoranza. Da noi.... si possano tollerare ...senza sentire repulsione... tanti ignobili omportamenti. Da noi vive e vegeta...quella apatia assai disgustosa...che ci differenzia ad esempio dagli Svizzeri.
Da noi l'Italiano Medio.. ...non sente interesse nella difesa dell'ambiente. Non prova senso di orrore quando vede il suo territorio ridotto a discarica? Spesso è chiuso nel suo triste egoismo....cresce con la sua indifferenza..la sua apatia..il suo totale disinteresse per quanto avviene davanti ai suoi occhi.. basta vederlo andare in treno.. a scuola...al bar...sui bus... al mercato...al cinema...in autostrada...in vacanza ...al mare...e nel proprio condominio.
Costui vive convinto di essere a posto con la coscienza.
Davanti ad un obbligo di " Divieto di Parcheggio".. parcheggia lo stesso.. arrogantemente... anche in doppia fila e magari in terza...Provate a fare lo stesso in Argovia! Qui le infrazioni si pagano senza discussione. La legge si applica..
Da noi, invece costui è a posto... anche quando getta nel giardino del vicino i suoi... mozziconi di sigarette accesi. Per lui è solo " normale" fare così...
Questo volgarissimo gesto di assoluta mancanza di civile convivenza..... si perpetua da molti anni- malgrado le mie veementi proteste scritte - a Santa Margherita Ligure, in Crosa dell'Oro. Mi duole molto denunciare questi fatti, ma malgrado ogni mio tentativo di " dialogo", di ragionare per una soluzione senza danni, non sono ancora oggi approdato a niente.
Ho fatto i miei dovuti esposti al Sindaco di Santa...come pure all' Amministratore del Condominio.....Niente da fare: questo gentile Signor condomino, piuttosto rude come lo sono i liguri, convinto di essere padrone assoluto - nato e cresciuto a Santa Margherita Ligure - non solo fuma con la sua consorte...... ma continua a gettare- senza il minimo curarsi - sulla mia testa e riempiendo il mio giardino curato e fiorito, i suoi mozziconi...e non la smette.
---Quale sarà il futuro dell'Unione Europea?
Da ieri mattina 26 maggio l'Italia ha recuperato tutto il suo prestigio ed è tornata a far sentire la sua voce tra le altre democrazie europee. Dopo decenni di assenza, il Partito Democratico, praticamente rifondato dal giovane Matteo Renzi, ha ottenuto uno straodinario successo elettorale, con il 40,81% dei voti , un risultato che da decenni non si registrava. Il popolo italiano ha finalmente imboccato la strada giusta, liberandosi dai tanti falsi profeti che l'hanno per decenni martoriato e umiliato.
L' aggressivo avversario Beppe Grillo, protagonista su tutte le piazze con le sue poderose spallate del suo M5s, è stato seccamente ridimensionato, i cui consensi non sono andati oltre il 21,16%.
Forza Italia, malgrado la testa mozzata del suo leader, si aggiudica facilmente il 16,82%. Rispunta prepotentemente la Lega Nord e fortunosamente , Salvini, sempre più accanito antieuropeista, anti euro, anti tutto, ottiene un insperato 6,16%.
Praticamente emarginati il Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano con UDC, al 4,38% e Altra Europa che non supera il 4,03%.
Ma negli altri Paesi dell'Unione la situazione che emerge dal voto del 25 ha dei risvolti oltremodo complessi e gravidi di incognite. Violento terremoto.... in Francia dove la combattiva Marine Le Pen scuote le fondamenta della " Republique" con il 25% di voti.
La vittoria del Front National manda a casa i socialisti di Francois Hollande. I francesi sembrano impazziti di gioia , hanno rispolverato il vecchio mito della " Grandeur" del Generale De Gaule : si fa avanti prepotente, una Francia tutta ardore, fortemente nazionalistica, razzista, ereditata dal patron Jean-Marie Le Pen. E' chiaro che il risultato delle recenti europee rappresenta un ulteriore passo in avanti della fanatica zarina francese di estrema destra, che ha puntato tutto su : uscita dall'euro, rifiuto del rigore imposto da Bruxelles e ritorno alla sovranità nazionale. Ma che cosa succede in Francia?
Angela Merkel a Berlino, rimane stabile, sempre al comando, con la Cdu che guadagna il 35,30% dei consensi. A seguire, i socialisti della Spd al 27,30, mentre mettono a segno un'ottimo risultato gli anti europeisti di AfD, con il 7% che frutta altrettanti seggi al Parlamento europeo. Come in Germania, anche in Austria si avverte comunque l'avanzata di pericolosi echi nazisti.
A Madrid, si conferma forza di comando il Partito popolare del premier Mariano Rajoy, con il Partito socialista, mentre il Partito di protesta Podemos ottiene l'8%. In Grecia rilevanti i guadagni di Tsipras oltre il 26%, mentre Alba Dorata, neonazista, ottiene il 9,3%.In Olanda pare ridimensionarsi il risultato degli euroscettici.
Tra lampi e tuoni scoppia ovunque in Europa il boom di nazionalisti e euroscettici.
Francia e Gran Bretagna, con Marine Le Pen e Nigel Farage, guidano la rivoluzione degli ultra conservatori "anti-Euro". I plebisciti ottenuti in patria lasciano poco spazio a dubbi o riflessioni. Venti anti-europa soffiano in Ungheria e Polonia come anche in Danimarca, dove vince il Danksfolkparti con il 26,6%..In Portogallo, spesso dimenticato, ha vinto il partito del non voto. Come sarà il nuovo Parlamento?
La sua nuova composizione : 211 Ppe, 193 Socialisti e democratici, 74 Alde, 58 Verdi, 39 Conservatori e riformisti, 47 Sinistra unitaria ed europea, 41 Non iscritti, 38 Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia, 63 neoeletti senza appartenenza
Da quanto emerge, la Comunità dei Popoli che forma l'Unione Europea ha ritenuto di esprimere, in generale, un voto di sfiducia, di contrarietà, se non di opposizione.
E' evidente che si tratta di un forte disagio popolare verso le Istituzioni Europee. Ovunque tra la gente, si sente mormorare: "Basta Europa dei " trattati", delle astruse formule di " bilancio", dei " contenimenti" delle spese. Basta con i sacrifici che ci dissanguano. Basta con le tasse." La gente non ne può più. L'Europa ne esce praticamente a pezzi, ancora più confusa, corpo politico mutilato. Dal terremoto di ieri è rimasto in piedi solo la povertà dei popoli, la scarsa produttività, la marea dei debiti, l'angoscia per sfamare i propri figli.
La forte crisi dell'euro ovunque, la miseria che ha toccato milioni di cittadini, la spaventosa disoccupazione , la chiusura di migliaia di aziende, il terremoto che ha scosso Wall Street, il fallimento di importanti banche, lo sconquasso dei mercati drogati da titoli fasulli, lo spread italiano-tedesco, tutt'ora in agguato, non sono stati ancora digeriti. Anzi.
Gli effetti negativi di una crisi dopo l'altra, dalla Grecia all'Italia, poi del Portogallo e della Spagna , sono davanti agli occhi. Regioni dell'Africa ed il Medio Oriente ribollono di forti tensioni, di miseria, di odii e guerre. Possiamo chiudere gli occhi davanti a tanta miseria?
L'Italia può accogliere – da sola- tanta massa di poveri esseri, senza patria e senza futuro?Il problema emigrazione è diventato urgentissimo. Chi avrà il coraggio di agire, di guidarci, per trovare una soluzione per sopravvivere ? Siamo tutti in attesa, ora, di sapere che cosa Renzi avrà il coraggio di negoziare. Perchè tante spese militari? Perchè miliardi di euro tolti al popolo, per alimentare aziende che non sono Italiane?
E' evidente che i cittadini europei non si conoscono, non si parlano.
Ci sono troppe lingue, troppe diversità. Allora, ce ne stiamo chiusi in casa ad aspettare il Messia?
Chi governa oggi, ha ereditato nuovi grattacapi. Se vogliamo che esista veramente questo Condominio Europa, mi chiedo che cosa è stato fatto per farlo funzionare? Mi sembra assai poco. Siamo forse immaturi? Ma la colpa è sempre nostra. Se il vecchio non ha funzionato, occorrono nuove regole. Quali sono i nuovi Regolamenti Condominiali da subito? Con il voto di ieri molti cittadini europei hanno espresso opinioni che vanno in una sola direzione: vogliamo un Europa più vicina ai popoli, ai giovani, ai bisognosi.
Oggi c'è chi può spendere e spandere.. e chi invece cerca il cibo frugando nelle nostre pattummiere.
Questa Europa non ci piace. Questa politica di ottusa contabilità non porta da nessuna parte. Sono infatti rispuntati i forti nazionalismi, guidati da leader che agitano ideali di un feroce populismo che fa proseliti. Si rispolverano le mitologie della razza, delle religioni.
Altrettanto producono danni gli egoismi di revanscismo nazionalista, come in Grecia, con " Alba Dorata" e in Francia con Le Pen.. Tutto al contrario dei Tratatti internazionali.
Il Nord produce, il Sud non fa nulla, slogan che produce solo antipatie.Veleni che inquinano ogni processo democratico.
Ma poi ci sono altre incognite. L'Europa non può assistere inerte ai giochi di super potenza geopolitica del potente Cremlino, che tende- grazie alla nostra perenne debolezza - ad inglobare nuovi territori proprio subito ad est della vicina Polonia. Silenzio tombale su quanto accade in Ucraina. Vogliamo anche noi finire come l'Ucraina?
Ci siamo dimenticati che nella primavera del 1945 l'Armata Rossa era già entrata in città a Trieste, occupata dalle truppe del generale Tito, e minacciava di marciare su Venezia? Da secoli l'Europa, e soprattutto l'Italia, sono un territorio ricchissimo, che fa gola.
Ma , non si deve neppure permettere di far stazionare in Europa come in Italia, postazioni strategiche di forze armate " amiche" , comandi logistici di un certo ingombrante "protettorato" militare Usa, sia in mare che in terra. Nessuna di tali super potenze, che accerchiano l'Europa, ne dominano i destini, impongono le loro leggi, ha mai espresso simpatie per la nostra crescita e nemmeno per lo sviluppo di una Europa dei Popoli.
Ma oggi cosa dobbiamo aspettarci? Quale è il nostro prossimo futuro? Come combattere questa Dis-Unione di Popoli, che fin da Carlo Magno hanno vivamente sperato di essere un unico grande popolo, senza confini, pacificamente governati. Abbiamo invece subito innumerevoli guerre intestine, sofferto odii, divorato capitali, incenerito la nostra immensa cultura.
La cattiva politica nazionale, intrisa di false pretese, non ha che accelerato la rinascita di forze antieuropee, tutte in negativo, che ancora oggi covano odii sotto la cenere di due guerre mondiali.
Contemporaneamente sono assai pesanti gli effetti della crisi economica che hanno stravolto molte nostre abitudini. La povertà ha distrutto i nostri redditi e capitali, mentre la classe imprenditoriale italiana, senza reali riforme, tutta tesa al guadagno senza regole, ha preferito abbandonare il territorio, la Patria comune, succube della più gretta classe politica.
Che cosa succede domani al Parlamento Europeo? Come conviveranno le diverse concezioni politiche, personalità di opposte vedute, oggi più che mai in forte opposizione ideale tra di loro?
Sapranno legiferare i nostri nuovi rappresentanti per il bene dell'Europa...per il nostro bene di cittadini?
Quale sara il nuovo ruolo della Banca Centrale europea, delle Istituzioni, del Parlamento, delle Leggi dell'Unione , di fronte a pressanti istanze di maggiore equità fiscale, di nuove regole per il lavoro, di enorme bisogno di pace per realizzare una sana politica di crescita per far fronte ai quotidiani bisogni dei popoli?
Come si comporteranno gli investitori stranieri, di cui tutti noi abbiamo bisogno?Le potenzialità ci sono, ma il capitalismo non può schiavizzare i popoli.
Chi darà nuovo credito all'Europa, nuovo slancio all'economia delle sue genti, oggi senza baricentro politico?
---Elezioni Europee 2014. Anch'io sono stanco! Sono tanto scocciato! Sono schifato!
Per chi voto domani 25 ? Lo so bene che non conto nulla. Lo so che la mia voce non sarà mai ascoltata. Anzi....!
Domani voto per chi non è del Governo, voto contro chi ci ha governato male, voto contro la Casta, voto contro i Ladri, gli Evasori, i Delinquenti, I Finti Predicatori, I Falsi profeti...voto contro chi mi dissangua, voto contro gli ipocriti...non guardo in faccia nessuno..di costoro che sono tanti Pavoni...in TV...... Bla.... bla.... bla.....
Cari Signori...non m'interessate per nulla... nè Sinistra, tantomeno Destra e Centro...tutte brutte simili fotocopie! Brutti Figuri ...
Domani 25 domenica.... mi alzo presto ...alle 7 e corro al Seggio... subito di corsa ...ho 78 anni..voto dal 1946..con la Repubblica...sempre ho votato...non ho mai mollato...Voto contento e felice....da Uomo Libero...
Oggi ne ho piene le scatole dei vostri programmi...Voto ...contro chi non ascolta mai il Prossimo, fa finta... e se ne frega...ed ingrassa..fa i suoi comodi sulla mia pelle..ed io PAGO!
Proprio questa mattina, 24 maggio, con lettera raccomandata RR che ho ritirato alla Posta di Via Nizza 8 inviatami dalla Agenzia delle Entrate..... il Governo Renzi mi ha imposto un pagameto di 448,77 euro, su cui mi ha inflitto una sanzione di 39,70 euro, e maggiori interessi per 12,07 euro.
Scusi Egregio Signor....Presidente del Consiglio....Ma é Lei che va in cerca di Voti, o no?? E vuole anche ...vincere e governare? Non poteva mandarmi la Sua pregiata RR..... dopo le Elezioni? Non Le sembra alquanto...stupido.... mandarmela proprio alla vigilia del Voto di domani?
Se me la mandava .....dopo le Elezioni..io ....altrettanto fesso Le avrei dato il voto domani!
-----Elezioni Europee 2014: saldi di fine stagione.
Oltre 400 milioni di cittadini europei si stanno interrogando: ma chi e cosa votare? Il Regno Unito e i Paesi Bassi hanno già espresso cosa vogliono dall'Europa.
Domenica 25 tocca a noi. A Torino, la " Casta dei Notabili" si agita e si preoccupa di mettere ben bene le mani sulla Regione Piemonte, dopo lo scandalo Cota. Poco o nulla, mi risulta, per l'Europa. Se chiedi in giro, nessuno sembra ricordarsi il Trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992.
L'Europa -tranne che per il mondo del calcio- sembra molto lontana dalle proccupazioni quotidiane. Pochi sanno quanti sacrifici ci è costato essere cittadini dell'Unione, che ci ha concesso, per la prima volta nella storia, nuovi importanti Diritti. Che tanti ci invidiano.
Fino ad oggi abbiamo ingoiato una marea di tasse. Oggi si sente dire: Basta Europa. Molti guardano al ritorno della " Lira". Quanto vale una " Lira"? Ma chi vuole le nostre " Lire"? E i nostri euro che fine faranno?Che ne sarà del nostro Governo ? Chi pagherà il conto?
E' stato un bel sogno, ma ora potrebbe essere finito. Dal 26 maggio lo spread volerà alto, ma a noi non frega niente. Ma quali sono i rischi se perdiamo il prossimo treno? Lunedì come ci sveglieremo? Vinceranno i partiti della conservazione, dell'immobilismo, delle Lobby di potere.....dei populismi...di estrema destra, dei nazionalismi feroci, di quelli che non vogliono saperne delle masse di immigrati.
Mi chiedo: cosa pensano i giovani " elettori" italiani, quelli che oggi hanno poco più di 20 anni? Che idee hanno in testa? Poveri " bocconiani" privati di un loro seggio sotto casa. E tanto vicini alla Svizzera, dove la democrazia è tutto un'altra cosa. Quali pensieri li agitano? Quali sarebbero i loro desiderata? C'è chi sa solo lamentarsi, basta dare la colpa ad altri...: ma se non voti non esisti. Sei e resterai sempre uno zero!
La gente è stanca, depressa: No Europa..no banche...no spread. Via....finalmente siamo liberi decolliamo da soli. Ci siamo tolti dal capestro.. che ci stava stritolando. Come reagiranno i mercati? Ma a noi che ce frega? Noi vecchi ormai siamo fuori, siamo in pensione. .per noi non cambia nulla: rimaniamo ai margini.
Non contiamo nulla. Dopo il 26 , una nuova precipitosa fuga di capitali, via dall'Italia. Chi è già ricco diventerà straricco.
I dati ecomici sono tutti al cattivo tempo. L'Italia non è la Grecia. Ma la Spagna ci ha sorpassati. Siamo sempre più poveri. Ma noi siamo figli di Roma.
L'Italia è " Il Bel Paese". Questo ci basta.
Si spera di tornare come si " stava prima". Si stava meglio " prima". Si guarda al passato, che non ritorna più. Finito l'incubo "Europa" , potremo gustarci meglio i nostri scandali. Una cupola un po' di destra e un po' di sinistra sugli appalti dell'Expo 2015. Ancora oggi un dilagare di scandali da Milano a Genova.
Il vicepresidente dell'Abi, si legge questa mattina, ed ex presidente del consiglio di amministrazione di Carige, Giovanni Berneschi, è stato arrestato per una presunta truffa e riciclaggio ai danni della banca. Ai domiciliari anche l'ex amministratore di Carige Vita Nuova, Ferdinando Menconi.
I reati sarebbero stati compiuti fin dal 2006, ai danni del comparto assicurativo dell'Istituto. Secondo l'accusa si tratterebbe di patrimoni che venivano riciclati attraverso lo schermo di società finanziarie italiane e straniere.
Oltre a Giovanni Berneschi e Ferdinando Menconi, sono stati arrestati Ernesto Cavallini, imprenditore immobiliare, Davide Enderlin, avvocato svizzero, Sandro Maria Calloni, imprenditore, Andrea Vallebuona, commercialista di Genova,Francesca Amisano, nuora di Berneschi.
LE REAZIONI.
di Alfio Ziino
Leggo le amare note del signor Michele Sequenzia relative alle elezioni euopee del 2014 e noto che lo stesso osanna alla democrazia svizzera, che dell' Unione Europea non fa parte, a significazione del fatto che non è necessario, in Europa, essere europeisti per esser democratici. Aggiungo che la democrazia svizzera è quella che assicura ai suoi cittadini una marea di pubblici efficienti servizi quali pochissimi altri Stati offrono. Il tutto a fronte di una pressione fiscale che è la metà di quelle italiana, francese, svedese e quant' altro, e sul presupposto che il ricco non è un' anima dannata.
Che l' Unione Europea sia un campione di democrazia è una favola. Tutta, dico tutta, la normativa comunitaria proviene da burocrati europei e chi controlla tali funzionari, cioè francesi e tedeschi, forgia a propria misura le varie direttive emanate, cioè quelle norme cha vanno a regolare la nostra economia, i nostri costumi, le nostre aspettative. Quel che gli altri Stati membri, al di là di Francia e Germania, riescono a fare è, al più, il giocare in difesa, riuscendodi tanto in tanto a stoppare una quallche iniziativa franco - tedesca. Tant'è che, quando ciò accade, ne menano gran vanto. Quanto ai Commissari europei, i ministri per intendersi, di fatto son dei dittatori.
L' anti europeismo, quello informato, nasce da tali considerazioni, ma non ha, a risposta, il "fuori dall' Europa", bensì il "cambiar l' Europa". Esattamente quel che da tempo afferma il Presidente Berlusconi ed oggi afferma anche il Presidente Renzi. E Grillo? comico era e comico, patetico, è divenuto.
di Maurizio Pagliaro
Egregio avv. Ziino, la sua lettura che la Svizzera va bene, senza pressione fiscale, perchè non c'è la battaglia al ricco che giustamente non è un'anima dannata, è forse fuorviante. Io avrei un'altra chiave di lettura, in Italia abbiamo 965 sanguisughe, sono i nostri parlamentari. Date le numerose, foto-prova, che dimostrano quanto lavoro esplicano i, sopracitati, nostri parlamentari, basterebbe ridurre il loro numero ( ne basterebbero 300 ) per avere un assestamento di bilancio in pochissimo tempo. Si dovrebbe cominciare con i licenziamenti per assenteismo e scarso rendimento lavorativo, questo sarebbe un cambiamento. Le votazioni, europee o no, sono inutili, subito dopo il voto e concordo con l'avv. Ziino, diventano dittatori. Io non voto.
Domenica 25 si vota per rimanere attaccati all' Unione Europea, votando Si... oppure No se ce ne vogliamo liberare. Chi non vota, si astiene, è la maggioranza. La maggioranza non vuole stare in Europa. Risultato: una lunga, inutile pessima politica " europea" , fatta solo di tanti scandali.... ha prevalso su ogni altro aspetto. Il peggio deve ancora arrivare.
Da noi la "Politica" è solo una stupida burla condita di tante barzellete. Vedi la " defenestrazione" di Berlusconi....Renzi è la sua continuazione...di serio rimane solo il costante attaccamento alla " poltrona". Ovunque prevale un astioso confronto tra chi governa e chi deve subire. Poca, nulla giustizia fiscale. Tanta confusione. Una bolgia di inutili decreti, di ripicche, di ripensamenti... emendamenti...ciascuno in contrasto con il precedente....Continua l'evasione fiscale alla grande... Anche Equitalia si rottama, dopo che ha fatto più danni che benfici. Abbiamo subito una ghigliottinata terrificante. Quante teste mozzate. Quanti brutali suicidi...caro Renzi! Assai peggio di Robespierre.
La notizia stenta trapelare: lotta fratricida all'ultimo sangue... all'interno della Procura di Milano, una mareggiata di violente accuse tra il procuratore aggiunto Alfredo Robledo e il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati, uno scandalo ormai su tutti i giornali. Robledo lamenta favoritismi nell'assegnazione di processi-manifesto, dal Rubygate all'ultima inchiesta sull'Expo.... un nuovo bubbone pestilenziale, che impesta tutta la Repubblica.
Secondo Bruti Liberati, al contrario, sarebbe stato Robledo ad intralciare le inchieste, coordinando doppi pedinamenti ai sospettati. Un pasticciaccio finito davanti al Consiglio superiore della magistratura, mentre l'Anm ha parlato di "grave rischio di delegittimazione" e la stessa Procura milanese teme una "normalizzazione" della propria attività. Tutto deve finire nel silenzio.
Perché in gioco è in realtà il "potere" oggi in mano al "pool" coordinato da Bruti Liberati. Chi vincerà? E" l'affaire" dell' ex ministro Scajola che dando del " rompicoglioni" a Biagi negandogli la scorta, lo condanna a morte......proprio mentre il professore ha già la pistola puntata sulla testa...sta per essere assassinato? Gran brutto affare...cari magistrati.! Sono in atto, tra di voi, le solite grandi manovre, tutte a noi oscure, solo per conservare il Vostro Potere... altro che " Elezioni Europee"?
Entro luglio parte la campagna elettorale. Il 6 e 7 luglio si rinnoverà la composizione del vostro massimo organo e la corrente di sinistra Magistratura democratica, di cui Bruti Liberati è uno storico esponente, rischia di non avere rappresentanti tra i 16 "togati". Le "primarie" per Palazzo dei Marescialli, infatti, sono state vinte da Magistratura indipendente e il "peso politico" del vostro Csm potrebbe passare di mano. Il massimo esponente di Magistratura Indipendente , Cosimo Ferri, è sottosegretario alla Giustizia del governo Renzi. Il vostro futuro rimane nebuloso. L'indipendenza della Magistratura è nuovamente tutta in gioco?
---Ogni giorno, anche questa mattina a Radio 3 Prima Pagina, malgrado innumerevoli denunce di assai preoccupati cittadini che segnalano atti di malaffare, violazioni di Diritti Costituzionali, ignobili pasticci governativi, immoralità, violenze e persecuzioni, il conduttore, come molti suoi colleghi, rimane in trincea...... getta il sasso.....ma appena si sente toccato di persona...... ritira la mano.
Fare del buon giornalismo da noi è assai raro.. per chi lo vuol fare con obiettività. Vogliamo finalmente dare a Cesare ciò che è di Cesare?
Leggo che in Cina* è in atto una battaglia feroce contro la corruzione dei funzionari di Stato: lo esige a tutto campo Xi Jinping ...in persona... Presidente della Repubblica popolare cinese. Da noi che cosa si fa? In Cina oggi chi cerca insani profitti personali finisce male.
Molti funzionari gravemente implicati si sono suicidati. Nel 2013 i funzionari cinesi, riconosciuti colpevoli sono stati 182.000.
Non si guarda in faccia a nessuno, si viene cacciati via, si elimina il marcio..senza pietà....non ci sono nemmeno pensioni per chi è corrotto/ corrompe. È un gran risparmio di finanza pubblica........
Li Wufeng, capo della polizia postale, Xu Yean vicedirettore dello State bureau for letters and calls, Zhou Yu, poliziotto collegato all'ex sindaco Bo Xilai...tutti implicati in fatti illeciti, sono sotto processo.... rischiano la vita e quanti altri! Ecco come si riducono i costi, si pagano meno tasse, si rende giustizia ai cittadini onesti... e si rilancia il mercato.
Da noi, al contrario, si punisce il debole e si assolve il potente. I partiti politici in Italia hanno i loro Re ed Imperatori. Chi governa è immune da ogni delitto. La maggioranza è Potere Assoluto. Ecco perchè da noi chi sgarra, ruba, falsifica, danneggia lo Stato.....crea miseria.... lo continuerà a fare. Tutto deve rimanere come è. Da noi tutto – anche il crimine- diventa indecente parodia di avanspettacolo.
Ma a che serve " Informare", mettere la propria faccia ogni mattina in pasto ai coccodrilli, se tutto rimane come prima?
*Il venerdì di Repubblica n.1365 pag. 32.
---Le italiche agenzie turiststiche in allarme rosso, stracciano in affanno estivi prezzi super- soffocati, mentre ci stanno aggredendo infiniti barconi ripieni di sanguinanti ondate di 800.000 povere anime schiavizzate stremate dalla nostra Cattiva Coscienza.
Il Premier Renzi, occhio imbambolato, si trastulla solo con illusi infanti, falso ingannevole pediatra, rimescola egoisticamente il suo odioso inutile repertorio, modesta pulce salta di palo in frasca idiosamente fermo su se stesso.
----Su " La Republica" del 22 aprile a pag. 26 Il signor Ministro Pier Carlo Padoan scrive in risposta ad Eugenio Scalfari, assicurando tutti gli Italiani...che.... ".....il governo Renzi si aspetta uno stimolo dalla domanda interna e dagli investimenti....e nuovamente riassicura tutti noi.... sulla tenuta dei conti pubblici".
Mentre passeggio per le belle larghe, opulente strade di Torino, ex capitale del Regno d'Italia, città motore dell'industria e dell'economia, del Capitalismo, ricca di imprese, di capitani coraggiosi, di fantastici architetti, di Monumenti Storici, di Musei, di scrittori, poeti , illustri Capi di Stato, di tantissimi veri patrioti, Città del Risorgimento..come di tanta gente umile e lavorativa...mi chiedo: ma che fine sta facendo questa Italia?
Vedo solo i muri di questa straodinaria città sabauda.....i suoi molti edifici, le belle storiche proprietà, lungo le sue vie dritte e squadrate... i vasti giardini, le antiche mura romane,... tappezzati di migliai di avvisi di " Vendesi"..." Affittasi"....." Box Auto liberi..." un enorme continuo chiedere aiuto ...una immensa ricchezza messa in vendita o in affitto per coprire a mala pena una immensa, spaventosa voragine di debiti, di pagamenti, di ingiunzioni tutti spesi a foraggiare il nostro infame quanto odioso Mal Governo..
Sarebbe questo .." lo stimolo che il governo Renzi-Padoan si aspetta ...dalla domanda interna e dagli investimenti "?
Come mai e per quale altra ragione ...si chiede Eugenio Scalfari...sempre su La Repubblica.... rivolgendosi al Ministro Padoan...- come ce lo siamo posti tutti noi-...come mai e perché il governo Renzi chiede alle Autorità di Bruxelles di " rinviare"...al 2016 il pareggio contabile del bilancio?
Quante altre buglie, oltre a quelle subite per oltre 25 anni di Pessimo Governo...dobbiamo sorbirci?
Perché mai si continua a mentire agli Italiani..perche veniamo torturati da mattino a sera...??
Molte famiglie sono sul lastrico.
.La realtà è un'altra: le cose non stanno proprio come vengono " vendute" al Pubblico Pagante.
----Anno del Signore 2014.
Sul tema" amatevi e moltiplicatevi" sarebbe estremamente utile, caro Bartolino, avviare grazie al tuo Notiziario avviare una vasta ricerca- studio, una approfondita analisi politico - sociologica, guidata da esperti studiosi, educatori, psicologi, demografi, politici e riformatori, quanto di meglio abbiamo in circolazione nel mondo. Il tema è cruciale.
Tema: come curare la nostra società gravemente ammalata " dentro"?
Leggo quanto scrivono le tue coraggiose lettrici Elisabetta Basile e Ornella Costanzo, e mi chiedo che cosa ne pensano i signori uomini, soprattuto tutti coloro che ci governano, guidano le loro famiglie, educano i loro figli.
Che futuro "sentimentale" avranno i nostri giovani?
Le recenti orrende cronache di prostituzione minorile sono lo specchio della nostra società, sempre più vile e corrotta.. Poi invece di fare piazza pulita, togliere di mezzo il marcio, la nostra Giustizia ..prima giustifica....poi semplifica....alla fine non punisce...anzi...tutto ritorna come prima o peggio. Nessuno, alla fine, paga per le proprie nefandezze. Anzi chi può patteggia, ottiene passaporti, gode di immunità, ottiene bonifici, lasciapassare... invece di finire in galera per sempre. Chi ha denaro in Italia... ha il proprio eterno salvacondotto, ampie coperture politiche, fa quello che gli pare. Il panorama che abbiamo davanti agli occhi è sempre più devastante.
Malgrado la crescente " libertà sessuale", ovunque strombazzata, siamo succubi della moderna industria globale del" potere del sesso".
Ci governa un sistema dove " l'educazione sentimentale".. "dei sani, buoni e onesti sentimenti".... è stata sostituita da quella dello " Spettacolo del Corpo", del nostro vuoto apparire, di una giovinezza infinita.
Ecco che per uscire dalla soffocante stretta che impedisce la crescita economica si tollerano ogni tipo di " speculazioni", anche quelle che un tempo erano considerate ovunque biasimevoli e assai riprovevoli.
Basta dare una occhiata ai " net works", le allettanti pubblicità, alla moderna filmografia, come alle migliaia di pagine " colorate" su ogni " news", che rifulgono di provocanti "lanci" pubblicitari che strumentalizzano entrambi i " sessi"...anche in tenerissima età....pronti ad entrare, anima e corpo, nelle attraenti "Arene dello Spettacolo", dei vari " talk show", nei " festival " nazional-popolari, tra feste e festini privatissimi, minorenni allevate e protette nelle alcove dal nostro ex presidente del Consiglio,.. folle di giovanissime lolite ovunque in cerca di " successo". Dove va a finire la nostra millenaria " cultura"? Che reazioni ha la nostra pubblica opinione?
Ovviamente non tutto va per il verso giusto. Ci sono degli " errori di percorso", si moltiplicano casi assai tristi di cronaca nera, molte giovani vite brutalmente falciate via. Tutto ciò dovrebbero far riflettere chi governa. Sempre più spesso la brutalità ha il sopravvento.
Poi cala il silenzio, non ci si vergogna, di scandali in casa nostra.... non se ne parla proprio. L'aborto, nelle sue infinite forme, diventa " routine", non è nemmeno notizia.
Il sistema lo rifiuta concettualmente " non esistente". Non abbiamo nemmeno statistiche. Uccidiamo un essere esattamente come siamo noi...che ha in se la Vita...come la nostra...ma lo facciamo legalmente e non sentiamo il minimo rimorso. Anzi.
Quanti sono quelli che si salvano? Si tratta di un semplice incidente di percorso, una messa a punto di processo industrale di Sviluppo Economico-Finanziario dei futuri esseri umani che nella "Europa dei Popoli e delle Culture" non assume alcun significato demografico-sociale. Nulla.
Di certo, ci stiamo avviando rapidamente verso una società sempre più amorfa quanto conformista ridotta a massa bruta.
---Caro Direttore, riporto per tutti i tuoi lettori la notizia del dramma quotidiano che insanguina gran parte del Venezuela. Il paese è spezzato in due. Molti italiani con i venezuelani condividono la tragedia di una guerra civile che si consuma ogni giorno.
" Ieri ancora due morti. Aumenta così a 20 il bilancio delle vittime delle proteste che scuotono in lungo e in largo il Venezuela. Questa volta le vittime non sono i manifestanti ma una Guardia Nazionale e un motociclista. Quest'ultimo non si sa se appartenente ai "colectivos" che, negli ultimi giorni, hanno seminato il panico tra i manifestanti della Plaza Altamira, gli abitanti della Plaza La Candelaria e dei quartieri del Comune di Chacao.
Così, mentre a San Cristobal è inaugurata la "Conferencia por la Paz", e nella Osa verrá forse discussa l'attuale situazione politica ed economica del Venezuela, le proteste si susseguono con arresti, violenze, feriti e molti morti.
Stando alla prima ricostruzione di quanto avvenuto al quartiere Los Ruices, il Guardia Nacional e il motociclista, sarebbero stati raggiunti da colpi di arma da fuoco mentre cercavano di rimuovere una delle tante barricate innalzate durante la protesta.
Nei quartiere "Los Cortijos", i motociclisti dei "colectivos" (circa 500, stando alle testimonianze degli abitanti del luogo), hanno agito senza che la Guardia Nazionale intervenisse distruggendo proprietà private ed entrando addirittura nei parcheggi degli edifici arrecando gravi danni alle automobili, provocando incendi e devastazioni..
Il presidente del Parlamento, Diosdado Cabello, intanto, ha assicurato che non avrá indugi nell'ordinare l'intervento delle "Unidades de Batalla Bolivar-Chávez", "per difendere la patria".
Abbiamo ben chiaro ciò che vogliamo – ha detto il presidente del Parlamento -. Se devo dare l'ordine lo darò senza indugi.
Il Senatore Claudio Zin, membro dell'Ufficio di Presidenza della III Commissione Permanente Affari Esteri e Migrazione e Vicepresidente del Comitato per le Questioni degli Italiani all'Estero del Senato, a nome del MAIE e come parlamentare eletto nella ripartizione America Meridionale, lancia un appello al dialogo in Venezuela, da settimane teatro di proteste contro il governo di Nicolas Maduro. Le manifestazioni, iniziate a San Cristóbal, capitale dello stato di Táchira, si sono poi diffuse in tutto il Paese, compresa Caracas, mettendo in luce i fallimenti delle politiche adottate negli ultimi 15 anni. Così il Venezuela è spaccato in due. Da una parte chi ha ereditato la linea politica di Chavez, dunque chi sostiene il Presidente Maduro. Dall'altra, l'opposizione di Leopoldo Lopez che cerca di contrastarlo in ogni modo.
Nel suo intervento, il senatore ha ricordato il numero delle vittime e delle persone arrestate fino a oggi durante le manifestazioni con l'accusa di terrorismo internazionale. Tra queste, i connazionali Giuseppe di Fabio, il giornalista Gianfranco di Giacomantonio e la fotografa italiana Francesca Commissari, "tutti rilasciati grazie all'azione decisiva delle autorità consolari garanzia della presenza dello stato italiano all'estero".
"Come MAIE – ha concluso Zin – vogliamo far sentire la solidarietà alla comunità degli italiani residenti in Venezuela, la vicinanza a tutte le famiglie delle vittime degli scontri. Lanciamo inoltre un appello a maggioranza e opposizione venezuelane affinché cessino le violenze e il confronto politico torni a svolgersi nel pieno rispetto dei diritti civili e dei principi democratici".
Articoli correlati, fonte : "La voce"- Quotidiano dell'Istituto Italiano di cultura CARACAS
----Una brutta notizia alla radio di questa mattina: una ragazza di appena quattordici anni di Fontaniva si è tolta la vita. Ha trovato la morte buttandosi domenica pomeriggio dalla terrazza sul tetto dell'ex hotel Palace di Borgo Vicenza a Cittadella. Prima aveva scritto di suo pugno cinque lettere: una è quella che la nonna ha ritrovato a casa. Perché lo ha fatto?
Va di moda oggi tra i giovani scriversi sul web... anche tramite Ask.fm......ask for me? Ma che cosa ci si scrive? Chiunque può porre domande e cercare risposte . Su Ask.fm le domande possono “ sembrare” innocenti, "Ti piace andare al cinema?" e "Qual è il tuo hobby preferito"... che poi diventano pesanti, opprimenti : "Hai disturbi alimentari?", "Hai mai usato droghe", "Sei ancora vergine?".
Parole che possono aprire le porte dell'inferno digitale. Un girone da cui non si esce. Perché su Ask.fm non c'è controllo o filtro umano. Va forte tra i 13 e i 16 anni
Sembra un gioco innocuo, ma è veleno mortale. Ask è uno tra i social web... preferiti dagli adolescenti. E' come una droga. Se ti abitui non smetti.
Creato dai fratelli lettoni Ilya e Mark Terebin, è un social network con 60 milioni di iscritti. Ha creato un esercito di zombi, di immaturi.
«Fammi una domanda», è lo slogan di Ask.fm. Ad Amnesia (questo il soprannome usato dalla ragazzina suicida) hanno chiesto più volte.......sadicamente «Cosa stai aspettando?» «Di morire», rispondeva lei. Un opera di demolizione, di condizionamento Tanti insulti, continue cattiverie........: «Secondo me tu stai bene da sola!!!!!!!!!!! fai schifo come persona!!!», «spero che uno di questi giorni taglierai la vena importantissima che ce sul braccio e morirai!!!! ».
Senza risparmiarle pesanti allusioni sessuali e proposte oscene, che lei respingeva con battute acide. In questi mesi Amnesia ha risposto 1148 volte alle domande che le arrivavano su Ask. Fino a 9 giorni fa. Poi tutto si è interrotto.
Oggi la morte corre sul filo ovunque..in ogni casa........ Le famiglie con figli giovani sono in pericolo. Dove è finita la Patria Potestas di sorpassata memoria, durante la quale nostro padre, con nostra madre sempre al nostro fianco, avevano il compito di vigilare notte giorno su di noi? Ogni nostra mossa fin dalla nascita, era controllata... Con chi vai? Chi ti sei portato a casa?.Cosa fa il tuo amico? Studia? Lavora? I suoi genitori chi sono? Rientra a casa, io la porta la chiudo alle 8. Obbedisci e basta.
Non voglio gente in casa che mangi il mio pane a tradimento...o studi o vai a lavorare! era questo il nostro .. quotidiano fino alla maggiore età ed oltre.
Ask.fm è basato sul semplice meccanismo della domanda e risposta. Ognuno ha un profilo personale e c’è uno spazio bianco per porre domande: la casella «Chiedi in forma anonima» è già flaggata. E sei fregato. Guai grossi se hai le tue foto o video personali. Un invito al tuo linciaggio.
Si entra, e non te ne accorgi, in un mondo di perversione. Nessuno controlla il contenuto, anche se i comportamenti illegali, diffamatori e lesivi dell'utenza sono proibiti. Ma nonostante i deterrenti, la frequentazione di Ask.fm ha portato a crescenti suicidi di minori.
Perché, come spiega la psicologa Anna Oliveiro Ferraris, "Il cyberbullismo annichilisce le vittime".
Il problema è che utilizzando Ask.fm, si è esposti da subito a oscene domande anonime, che sono attivate di default.
Molti sono i messaggi lanciati da gente perversa, da menti tarate ...va di moda scrivere... "Ucciditi", "Prenditi un cancro", "Bevi dell'ammoniaca"...” sparisci..buttati .” Messaggi che spezzano la vita.
Il resto lo fa la giovane età, l'inesperienza, il falso miraggio di un mondo colorato con tanti facili balocchi dal quale molti giovanissimi non riescono a tornare indietro..