di Lidia Ravera
Penso a Stromboli, in questa prima giornata di piena primavera. Penso al vento e alla sabbia nera, all’onda che batte e ribatte contro lo scoglio, sempre diversa. Penso che dovrei raggiungerla al più presto, quest’isola dell’anima, avrebbe fine allora, forse, lo sgomento che mi tiene ferma, quel senso di inutilità che impedisce, dentro di me, la libera circolazione delle parole, delle storie.
Penso a Stromboli, fragile, violenta di bellezza, il luogo che ho scelto per far vincere il tempo weather contro il tempo time, il tempo delle stagioni che ti regala ogni anno un’estate, contro il tempo degli orologi che, sarà pure una convenzione, ma picchia duro. E non ti lascia mai tornare indietro. Penso a Stromboli, con nostalgia, come sempre, ma anche con ansia, perchè è stata offesa e ancora subisce gli effetti collaterali di quell’offesa.
Nel maggio del 2022, in seguito ad una tragica leggerezza compiuta da una troupe cinematografica, in poche ore è bruciata. Ha preso proprio fuoco. Ha “preso fuoco” perchè è stato acceso un fuoco, un fuoco “fiction” , che è diventato terribilmente reale. Gli isolani hanno reagito con una notte da eroi, salvando le case e spegnendo gli alberi. Ma il fianco della montagna che culmina nella bocca del vulcano da allora è nudo. Pochi mesi dopo, il 12 agosto, un nubifragio spaventoso ha sciolto il monte, trascinendo fino alle case un mare di fango... legno radici massi detriti … hanno invaso le strade, sono entrati nelle finestre, hanno spaccato porte, muretti, ogni cosa. Hanno distrutto la merce nei negozi….
Il danno è stato enorme. Ci sono volute settimane per liberare strade e vicoli. Mesi per ricostruire. E l’incidente è successo in agosto, il mese del tutto esaurito, su cui gli strombolani vivono, per il resto dell’anno.
Finalmente, la casa produttrice della fiction ha ammesso le sue responasbilità sull’incendio. Si è scansata dal nubifragio di agosto, anche se l’assenza di alberi a frenare la discesa dell’acqua ha certo peggiorato la situazione. E va bene. Ma la somma messa a disposizione per risarcire la popolazione, e accettata dal sindaco di Lipari da cui Stromboli dipende, è stata definita ridicola. E lo è davvero: 175 mila euro. Non coprono un centesimo dei danni subiti.
Così Stromboli, patrimonio dell’umanità, viene offesa una seconda volta. E condannata a restare un’isola ferita.
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4 APRILE 2025
5 APRILE 2025

