di Salvatore Leone.
Il giornalista Mario Scialoja, poco esperto di mare, é amareggiato quando scrive che alle 4,30 del 28 dicembre le macchine della Norman Atlantic si sono fermate mentre il traghetto si trovava a 12 miglia da Valona con il vento e le onde che facevano scarrocciare la nave, in fiamme, proprio verso la baia albanese.Proprio dove sono state trovate le scialuppe di salvataggio. Valona poteva essere un’ottima base operativa per i soccorsi, con la possibilità di radunare un gran numero di elicotteri che avrebbero potuto raggiungere il relitto in pochissimi minuti con atterraggi e decolli a volontà. Oltre alla fruizione delle strutture logistiche di una città, si sarebbe evitata la rottura dei cavi di traino dei rimorchiatori albanesi e la morte dei loro due marinai perché i mezzi di soccorso avevano la prua contro il mare tempestoso e contro il vento. Tutto sarebbe stato più semplice e...forse tante altre vite si potevano salvare. Bravi gli italiani ma sempre specialisti nel creare missioni impossibili con la logica allenata andare controcorrente. Forse c’é più convenienza. Chissà. Valona è stata evitata. Perché? Se lo chiede anche Scialoja che non ha parenti con casa vista Colosseo del mare abituato ad ogni genere di tempeste.