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di Carlo D'Arrigo*

“So di non sapere”: una frase per pochi eletti

Saggio è colui che sa di non sapere. Per Socrate solo chi vive nel dubbio può dire di sapere. Dubbio perenne, in attesa di comprendere e cioè di sapere. Non esistono verità assolute e credo che nessuno possieda verità assolute, salvo la gente politicante di sinistra che si ritiene depositaria della saggezza, del sapere e del “sapere unico”. La sinistra, nostrana, europea e mondiale, si è appropriata di un modo singolare di concepire le cose, in maniera univoca. Il cosiddetto “Pensiero Unico”, unico perché concetto più stupido non c’è e, quindi, è unico. Unico e frutto del non sapere.

Se non la pensi come me non sei nel giusto, anzi sei Fascista. Dare del fascista sta sempre bene. “Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo”. Tale citazione, presente anche in altre formulazioni, è solitamente attribuita allo scrittore Voltaire, ma è stata usata per la prima volta da Evelyn Hall, biografa e saggista britannica. E’ la definizione per eccellenza della tolleranza. E a proposito di fascista c’è stato chi ha professato veramente il pensiero unico, ma è morto ottant’anni fà ed è proprio quello che i sinistri combattono anche da morto, ed è Benito Mussolini.

Chi ha letto qualcosa di quel periodo buio, e dominato da un folle e ignorante dittatore, ricorderà che non si poteva pensare diversamente dal “Testone”. Guai a farlo, altrimenti l’OVRA, l’Opera Vigilanza Repressione Antifascismo, ti portava dritto in carcere. E oggi che avviene? Beh, in carcere non vai ma sei escluso dai programmi televisivi che non la pensano allo stesso modo e sei attaccato brutalmente dagli avversari. Come nel ventennio fascista, o quasi. E’ proprio quest’atteggiamento, tra altri, che ha ispirato il Generale Vannacci a scrivere Il Mondo al Contrario, quel libro che tanti hanno attaccato come blasfemo ma che novella ed espone cose assolutamente ovvie e condivisibili.

Ma negare il pensiero unico e “attaccarsi” alla logica è vietato. Chi non sa presume di sapere e insiste nella sua ignoranza. Se ti permetti di esprimere il logo “Dio, Patria e Famiglia” sei un fascista irrecuperabile, e non importa che il motto sia di Mazzini, e persino De Gasperi ha posizionato la sua vita di statista all’interno del triangolo virtuoso Dio, Patria e Famiglia. Ma per la sinistra nostrana questa triade di parole è pericolosa per il pensiero unico, il pensiero di sinistra. In definitiva sei fascista sempre ed in ogni caso, a meno di essere dichiaratamente di sinistra. Di quale sinistra è poi tutto da capire.

Anche il termine “nazionalista” è sinonimo di fascista, anche se non sarebbe proprio la stessa cosa. E ciò che ne scaturisce è odio, ideologia, stupidità e ipocrisia. Un mix infernale. Il patriottismo è visto come sinonimo di fascismo, così come studiare la Storia Romana o le origini della Società organizzata. Io non me la prendo, ragiono con la mia testa e credo che essere criticato da tante teste diverse significa essere nel giusto.

*Già docente di Fisica Università di Messina

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