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di Bartolino Ferlazzo

E LE STELLE (stanno a guardare)
Lo scritto della Dr.ssa Mazziota, di qualche giorno fa, ha dato lo spunto per una brevissima ricerca, effettuata nei siti tusristici siciliani, riguardo la ricezione alberghiera, bene abbiamo fatto un piccolo viaggio in questi siti e, ci siamo accorti di quanta strada debba fare il comune di Lipari, per raggiungere certi obiettivi e livelli, tanta ma propria tanta.-

Andremo a fra conoscere, come piccole entità riescano ad avere la meglio, su chi si sente presuntuso ed arrogante, solo alcuni dati che si possono riscontrare sui blog specializzati, prendiamo in considerazione entità più piccole di Lipari, per esempio Marina di Ragusa 3460 abitanti, attività ricettiva 164 ( si intende il complesso dato anche da camere, stanze ed appartamenti in totale) con 5 hotel a 5 stelle e 16 a 4 stelle; Marzamemi 367 abitanti, attività ricettiva di ogni genere 85, 7 hotel a 5 stelle e 5 hotel a 4 stelle; Marina di Noto, in inverno 200 abitanti, totale attività ricettiva 35, 4 hotel a 5 stelle e 7 a 4 stelle; Alcamo Marina (frazione del comune di Alcamo) 1000 abitanti, attività ricettiva di ogni genere 57, 2 hotel a 5 stelle e 32 a 4 stelle; potremmo andare avanti riportando le località rimanenti, ma perderemmo incontro a brutte figure, ognuno, come scriveva la Dr.ssa Mazziotta, si faccia un'idea ma, dovrebbero farsela principalmente chi amministra.-

Lipari ha tutte le caratteristiche, negative, della società moderna pur vivendo in un piccolo contesto e per certi versi protettivo, i giovani eoliani lavorano per 4 o 5 mesi nell'anno, dopo vanno in letargo, vegetano senza che nessuno abbia mai previsto di affrontare politiche giovanili o progetti speciali, specialmente questa amministrazione che si è presentata come quella del cambiamento, del rinnovamento e della democrazia.

La crisi di quest'anno è certificata, acuita dalla situazione drammatica di Stromboli (su questo ci toreneremo), prezzi inaccettabili, al di sopra della media nazionale, sempre dimostrabilissimo, sembra che il credito sia finito, ci si avvia al rosso.-
Non si può, come scritto dall'amico Luca Chiofalo, tirare a campare sbandando anche commercialmente e, continua, che si potrebbe rimediare, avendo piena coscienza degli errori e se si fosse capaci di vedere un orizzonte, è vero tutto ma Luca quando mai queste persone ammetteranno tutto questo, e se l'assessoraro al turismo del comune è in totale silenzio.-

Quest'anno sono mancate tutele nei confronti di residenti e vacanzieri, tutele che riguardano controlli carenti sulla viabilità, strade impraticabili per via dei parcheggi selvaggi pieni di erbacce, il turismo va sostenuto e promosso, ma col rispetto e l'osservanza della legalità. Ci si deve rendere conto che le Eolie sono isole, e come tali, hanno dei limiti sia positivi che negativi, come del resto tutte le altre isole siciliane ed italiane, ma lì hanno fatto delle scelte; i problemi spaziano dai servizi marittimi, dai costi dei trasporti, le mancate iniziative promozionali, non serve dare incarichi a gente che non conosce le isole, il loro habitat, la volontà dei liparoti non c'è bisogno di tutto questo, quando tu sai quali sono i problemi e come risolverli, prezzi alle stelle che incidono sul visitatore viaggiate e vedrete che la differenza è abissale, strade con spazzatura agli angoli, raccolta carente, dissalatore con problemi, c'è un depuratore e un impianto di pretrattamento maleodorante in peino centro a due passi dalk cimitero, ma si vuole, fare turismo così ? certo problemi atavici, mai affrontati o solo in parte nel passato, ma chi si è presentato come il salvatore della patria, del profeta in patria, ha miseramente fallito, scendendo a livelli bassissimi di credibilità.-

Si deve guardare lontano, ma vivere alla giornata almeno in questi difficili momenti, bisogna mettere in atto un ridimensionamento del turismo, senza allarmismi, bisgona scegliere la qualità, le tante barche miliardarie che hanno solcato i mari eoliani, ne sono una testimonianza tangibile ed inconfutabile, bisogna indirizzarsi verso un turismo medio-alto, investendo in atrezzature ricettive degne del nome, della storia e della cultura liparota, avendo come scopo tutto ciò che è utile per i liparoti; basta totalmente con i barconi, che puzzano di mafia, basta vomitare persone che non danno e prtano nuella, se non lasciare spazzatura e tanta ma tanta maleducazione, fermare questo squallore è un dovere.-

Il turismo che Lipari si può permettere, data la limitatezza del territorio, come detto, deve essere un turismo di qualità destagionalizzato, con convegni e incontri culturali ed economici di alto livello, come succedeva ai tempi del geometra Aldo Natoli, un turismo buono di qualità che desidera nuotare in acque pulite e sicure, non essere considerato un pollo da spennare, ma un ospite trattato in modol tale da tornare, intervenendo sui servizi marittimi ed il loro costo, facendo presente che il servizio è per gli eoliani e non vicerversa, dare la possibilità ai giovani di lavorare almeno 9 mesi su 12, nel pieno rispetto delle regole, mettendo in atto progetti fattibili, che non riman gano solo sulla carta o facciano parte di un programma elettorale, che mai si attuerà, anzichè precarietà, superficilialità e impreparazione; ma tutto questo può iniziare da una diversa offerta formativa e dalla preparazione culturale.-

La principale proposta che lanciamo dal Notiziario, è quella di dare centralità alle isole, con il recupero del mare senza vincoli, ripresa, per quanto possibile, dell' agricoltura e la pesca che vivono ormai una decadenza senza precedenti, dare istruzione e formazione specializzata ai giovani, recupero storico, culturale ed incrementare una forma di turismo culturale, con una cultura vera e non da copia e incolla, congressuale che, come detto, possa dcestagionalizzare il periodo feriale, sfruttando madre natura che ha regalato un clima uinico al mondo, evitare che lo spopolamento giovanile possa privare quel ricambio generazionale che è indispensabile.-

Visitare le Eolie non può esaurirsi in un incontro frettoloso e superficiale, andando a cercare solo quello che si sa di essere famoso, tipico e pubblicizzato, bisogna tornarci per immedesimarsi nella stroia e nella cultura delle isole, lontani dal gustare una granita senza ombrellone, lontani dal rumore, ma immergendosi in uno strato unico di bellezza, pace e tranquillità.-

Riuscire a vivere le isole, cogliere la loro essenza, la loro storia e la loro cultura, lontani dalla massa, cogliere i significati più profondi ma anche quelli più piacevoli, certamente giustifica un viaggio ed il successivo ritorno, invoglia ad una scelta, da proporre agli amici, di un itinerario unico al mondo, per cui si potrà, se ci sarà l'intelligenza, l'esperienza e la preparazione ncessari, migliorare la qualità della vita attraverso iniziative condivise e non imposte, che sapranno esaltare le grandissime potenzialità di questi magici luoghi.-
Аугури Липари.

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