Buongiorno direttore,
ho avuto modo di leggere la notizia di Salina relativa al porto vietato ad un armatore isolano e devo dire che anche qui non si sta meglio.
A Filicudi porto, se un filicudaro o chicchessia, decide di mettere a mare la propria barca, non ha delle serie difficoltà, ma puo' proprio scordarsi di riuscire a farlo.
Davanti allo scalo d'alaggio, non si può ormeggiare; a 100 mt dal pontile galleggiante, non si può stare; a 100 mt dal campo boe, non si può sostare; a 200 mt dalla costa è praticamente impossibile.
Ragion per cui si è costretti a prendere una boa all'unico campo ivi insistente e dal prezzo improponibile (almeno ad un residente) oppure ormeggiare forzosamente all' unico pontile galleggiante. Essendo la Baia, dunque, occupata: quid iuris in tali casi?? Bisogna rinunciare al bene di tutti, per consentire le solite attività ai pochi?
Chiediamo, pertanto, al Sig.Sindaco e al Sig. Comandante della Capitaneria di Porto: chi si occupa delle difficoltà dei pochi pescatori e dei pochi avventori del mare, rimasti sull'isola?
Dobbiamo rimanere tutti, come soldatini sordomuti, a guardare il nostro bene comune da terra, mentre, il mare di tutti è diventato il mare di pochi?
Ieri è venuta la guardia costiera sia per controlli sia nell'area portuale che anche a Pecorini...
Grazie per l'ospitalità
Lettera firmata