di Bartolino Ferlazzo
STROMBOLI LA LOTTA ... FRATRICIDA (assecondare i più forti non ci serve)
Questa è una delle poche volte che chi scrive, parla in prima persona, ma non potrebbe essere diversamente, due cose mi hanno fatto riflettere e mi hanno infastidito in questi giorni, la dichiarazione fatta da un certo Antonio Taiani, dopo il voto per l'elezione del Presidente della Commissione Europea, tra le altre cose sotto inchiesta, con una già prima ordinanza della Suprema Corte dell'Aja, nella quale dichiarazione scrive tra le altre cose " ... senza unione europea siamo destinati al declino ... alla perdita dei diritti costituzionali ... costretti a sottostare alle regole del gioco imposto da altri ... ", ma mi chiedo questo personaggio si è ascoltato mentre
parlava ? immagino di si, perché non esiste controprova che senza la UE siamo destinati al declino (vedi Gran Bretagna); ancora, destinati alla perdita dei diritti costituzionali, ovvero perderemmo i diritti previsti e sanciti nella nostra Costituzione, che i padri fondatori, di questa martoriata Italia, hanno scritto allora ? e chi potrebbe farci perdere questi diritti, chi avrebbe il potere di farlo, se non un blocco politico dominante che magari esiste già e che, sappiamo benissimo dove alloggia e quali decisioni adotta a discapito, questo si, di eventuali perdite di diritti costituzionali; ed ancora, saremmo costretti a sottostare alle regole del gioco imposte da
altri, sig. Taiani qui non si gioca qui ne va della vita degli italiani e del futuro dei propri figli ma, si è chiesto chi sono questi altri ? sono convinto che lo sappia benissimo chi sono, e cosa andranno a fare da oggi in avanti, le regole del gioco, ma quale gioco, parla di ludica quando dovrebbe parlare di diritti sacrosanti e inviolabili degli italiani, delle scelte del popolo, non di direttive assurde, inconcepibili, inaccettabili, inqualificabili ed ingiustificabili (ricordate che i pescatori italiani non possono pescare le vongole che superino i 22 millimetri, per non parlare di altro molto più funesto) questo signore difende tutto ciò, e non ha nessun tipo di remora a urlarlo.-
Il secondo avvenimento è quello relativo al titolo di questo articolo, < la lotta fratricida >, io direi una lotta tra poveri, alimentata dalle dichiarazioni, anche, di un altro tizio tristemente famoso nella vita delle Eolie, un certo Musumeci, ricordate quanto accaduto per le cave di pomice, del museo della pomice e di tutte le problematoiche che ne sono derivate ? beh fare questo e comportarsi così, in Italia serve a fare carriera, adesso è ministro, ministro a diretto contatto con la protezione civile, che viene utilizzata come paravento, da questo poersonaggio, per la messa in onda da parte della RAI, della fiction su Stromboli, infatti dichiara " ...
esprimo vivo apprezzamento alla direzione rai per avere deciso di inserire nel suo palinsesto autunnale la fiction dedicata alla protezione civile in Italia, si tratta di una serie televisiva di ALTO VALORE EDUCATIVO E FORMATIVO ... " questo è un altro tizio, che quando parla non si ascolta di suo, ma come può un ministro della repubblica Italiana, giustificare un disastro ambientale, un disastro che ha messo in ginocchio un'intera comunità, che ha distrutto case, strade ed una parte consistente dell'isola, come può dire di alto valore educativo e formativo, educativo per come si prepara una scena per appiccare il fuoco e non saperlo tenere sotto controllo e dar vita ad un incendio ? bella figura ha fatto fare alla protezione civile - formativo per come stare a guardare l'isola di Stromboli distrutta nella sua essenza, altra gran bella figura,
certa gente non merita di essere ascoltata, il suolo eoliano è un suolo sacro, inviolabile non calpestabile da chi non lo merita, questo suolo adesso è, suo malgrado, diventato prostituibile che miseria, che vergogna per chi ce l'ha ancora, mettiamoli da parte questi personaggi, l'allora presidente della repubblica, Napolitano, non è voluto più tornare a Stromboli, per via di eventuali contestazioni (soppressione tribunale) chi non ha nulla da temere non scappa e non si lascia intimidire, da giuste e legali manifestazioni; e lo stesso tizio di prima è sorpreso da alcune disarmanti posizioni di dissenso anche istituzionali assunte, ma veramente dove vive questo questo personaggio, anche le istituzioni hanno ribadito la assoluta necessità di non mettere in onda quella fiction, ma lui la giustifica altamemnte educativa e formativa, ma ci rendiamo conto dove siamo arrivati, e cosa dobbiamo ascoltare, ci sono ancora veri eoliani nelle isole ?
E poi la cosa più brutta, leggere di scontri, non certamente velati, tra gli stessi stromboliani, se è vero che alcuni personaggi vogliono a qualunque costo rapprentare l'isola, anche se non del posto, la colpa non è la loro, ma di coloro che lo hanno permesso e, per coloro intendo tutti ma proprio tutti, non rappresentano la comunità di Stromboli ? allora isolarli, non ascoltarli, non dare
loro troppa importanza, sarebbe un'ottima cosa non far adottare loro decisioni, che devono essere prerogativa assoluta degli isolani, ma una guerra intestina non interessa proprio all'isola; conosco da almeno cinquant'anni Mario Cincotta, anche compagni di scuola, non desidero parlare di altri, ma con lui, perché so che posso farlo, e non credo che quello da lui scritto sia il suo vero pensiero, è la rabbia interna, è la rabbia di sentirsi impotenti davanti a tanta spavalderia
delle nostre istituzioni, di sentirsi impotenti davanti alla mancanza di rispetto di educazioni e di buon senso verso una comunità martoriata e dilaniata nel suo vivere; le polemiche tra poveri non servono, come non servono i tanti fogli, documenti, decisioni, verbali, appelli e tutto il resto che leggiamo e non solo per Stromboli, bisogna avere il coraggio di non aver paura, bisogna farsi sentire, Stromboli in questo momento, da chi è rappresentata, cosa è stato previsto per fermare la messa in onda della fiction, quali azioni reali sono state intraprese, come si intende portare avanti le giuste e sacrosante richieste degli stromboliani ? tutto tace, aspettiamo che i danni
siano più ingenti per poi andare a protestare, con l'ennesimo invio di risoluzioni, verbali di giunta di consiglio comunale, di associazioni che lascimo il tempo che trovano, mettere in atto azioni forti, decise legali (ricordate la Piero della Francesca 1982) quando anche un ministro della repubblica Italiana, ha dovuto abbassare la testa e revocare un decreto, ma quelli erano altri tempi e principalmente altri Uomini e altri Amministratori; caro Mario non ti do torto, ma devi stare dentro e non fuori, se non ti senti rappresentato dillo, esplicitalo, la guera si fa dal di dentro e non dall'esterno, biosgna reagire, proporre se del caso, battere i pugni sul tavolo, ma sempre
rispettando le idee degli altri come per le tue, ma insieme anche su posizioni diverse e divergenti, ma insieme, uniti, sicuri di poter arrivare a quella che è la meta che tutti, anche io che sono a qualche migliaio di chilometri di distanza, siamo sicuri di raggiungere per il bene di Stromboli, di Lipari, delle Eolie, dai Mario, metti da parte, per il momento, il tuo orgoglio, giusto e giustificato, dopo si laveranno i panni in casa propria.- Grazie Mario.-
Forza Stromboli, ti puoi e ti devi rialzare, questo è il motto che dal mio piccolo mando a tutti, e che da oggi dovrebbe essere il grido di battaglia.
Lipari, Arianna Caruso si è laureata all’Università di Messina in Scienze del turismo, della cultura e dell’impresa