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di Bartolino Ferlazzo

LIBERTA' DI STAMPA CHI NON LA VUOLE (un diritto per cui farsene una ragione)

E' un diritto, si un diritto, che ogni Stato di diritto, insieme agli organi di informazioni "dovrebbe" garantire ai cittadini, alle loro associazioni, per assicurare l'esistenza della libertà di parola, di stampa libera, e nel nostro paese, sancito dall'art.21 della Carta Costituzionale.-

Chiariamo che, nello stato di diritto, il principo di libertà di stampa, implica che, tutte le persone debbano avere il diritto di esprimersi, tramite lo scritto o qualsiasi altro modo di espressione delle opinioni personali, senza interferenze, attraverso qualsiasi mezzo informativo, per ricevere e divulgare informazioni ed idee; questo avviene in Italia, e nel comprensoprio dove si vive ? una statistica dello scorso anno relega l'Italia al 76° posto nel mondo, altro che democrazia.-

E' molto difficle parlare di informazione libera ai giorni nostri, torniamo su un argomento già trattato ma non compreso a fondo, specialmente da parte di coloro che farebbero di tutto per farla tacere, è notorio che fatti, scelte, intenzioni, programmi e decisioni, anche se cercano di coinvolgere la popolazione, vengono prese e messe in atto da "un solo uomo al comando" e non ci riferiamo a Fausto Coppi.-

E' molto dofficile parlare di informazione e di libertà di stampa ai giorni nostri, informazione, per molti, questa illustre sconosciuta; parlarne è complicato quasi arduo ma riteniamo importante ed essenziale farlo; considerazioni locali da chi ha avuto la fortuna ed il privilegio, di farla come professione e chi per dovere verso gli eoliani, sin dal quel settembre 1973 ad oggi, oltre mezzo secolo di battaglie, di vittorie tante, di sconfitte non si chiudono le dita di una mano, battaglie che agli inizi hanno dato preoccupazioni non essendo formati a tale impegno e con tanta inesperienza, intimidazioni, avvertimenti, minacce non troppo velate fino ai giorni nostri, tutto per evitare di scoperchiare la pentolaccia dei comportamenti, non tutti cristallini e conducenti, i nostri comportamenti da allora fino a stamattina sono stati, sempre, improntati alla correttezza, alla lealtà ad un diritto di cronaca e di critica derivanti dalla libertà di stampa, sapendo che in molti, allora come oggi, potrebbero storcere il naso e non essere d'accordo, perché si metto in piazza decisioni che sempre vanno ad incidere sul tessuto sociale liparoto;

per deontologia non siamo mai venuti meno a tutto ciò, anzi abbiamo messo a disposizione, prima una radio libera, dopo una televisione libera, adesso una testa on line libera; non dobbiamo confrontaerci con nessuno, non dobbiamo ammorbidire, preconfezionare o riportare le non verità, non dobbiamo anticipare a nessuno, nei nostri articoli prima della pubblicazione, se non ai nostri lettori, se non ai liparoti, se non agli eoliani e principalmente alla nostra coscienza; qualsiai altra forma di critica, derivante da questi nostri comportamenti, non è velata da democrazia ma è inutile, pretestuosa, strumentale, arrogante e non conducente; desideriamo ricordare che la CCCP ormai è un vago ricordo, bello o brutto che sia stato, non siamo più al tempi di Eia, Eia! Alalà! fortunatamente abbiamo superato quelle tristi, incivili e antidemocratiche fattezze, a cui forse qualcuno, per via dei suoi atteggiamenti, ancora oggi si sente legato.-

A quanti come noi, fanno informazione vera, sincera specialmente quella che viene dalla volontà scritta dei liparoti, pura e semplice, reale e non riconoscerci questa peculiarità di correttezza ed onestà intellettuale significa essere, palesemente, di parte ed in totale contrasto con la verità del quotidiano.-
Non c'è vera libertà, informazione, indipendenza se non si fanno scelte chiare a difesa di tutto ciò e, specialmente non delegando personaggi che, hanno tenuto e tengono un comportamento diverso da quello della campagna elettorale, personaggi inclini all'arroganza, alla presunzione, all'io so tutto, dispongo di tutto, non ammetto critiche, non ammetto bufale, quando magari egli stesso le ha scritte (si adesso aspettiamo la solita prolissa risposta permeata di grande arroganza provocatoria, che sinceramente rispettiamo, essendo noi democratici, ma che non ci tocca più di tanto).-

Qualcuno ha definito la stampa come un "quarto potere" che viene molto spesso, a secondo la convenienza, utilizzato per collocare l'informazione tra i poteri di una stato, di una collettività piccola o grande che sia, aggiungendolo ai tre poteri, teorizzati, da Montesquieu, ovvero legislativo, esecutivo e giudiziario. Questo concetto non ci appartiene, nel suo intrinseco siginificato, perché se portare agli occhi di tutti i problemi di questo comprensorio allora noi siamo il quarto potere, se proporre critiche costruttive come abbiamo fatto per oltre mezzo secolo, allora noi siamo quarto potere e, se abbiamo potere, fatevene una ragione lo metteremo sempre al servizio della collettività, non per fini personalistici, o manie di grandezze; la nostra linea, che da cinquant'anni portiamo avanti, ci aiuta a continuare a discapito di tutto e di tutti e, come citava spesso Edmund Burke < ... tre stati nelle stanze decisionali, ma laggiù nello spazio dei giornalisti, risiede un altro potere molto più importante rispetto a tutti gli altri ...> se ben usato per il tornaconto dei cittadini e della collettività, aggiungiamo noi.-

Fai diventare la realtà un'opera di fantasia, una leggenda una diceria da proporre gioranlmente alla tua gente, e nessuno sarà più disposto a crederci; chiunque osasse farlo, sarebbe ridicolizzato (vedi dichiarfazione giornaliere) messo alla gogna, quasi bullizzato; al contrario, il più grave errore che si può commettere adesso, da parte di chi cerca di ridicolizzare, di usare termini certamente che non si addicono ad una carica pubblica, sarebbe di cercare di insabbiare tutto, dare la colpa agli altri e lasciare che la gente si incuriosisca, che inizi magari a fantasticare sull'operato di quei politici che si debbono screditare e, poi venga a curiosare, prendere coscienza ed a pretendere risposte che, questi personaggi a qualsiasi livello, non potranno mai dare e giustificare.-

Libertà di stampa e personale, significa che < ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di riportare all'attenzione di chi ha creduto in lui, le proprie idee e scelte, che potranno essere in disaccordo con il resto della truppa. Fatte queste dovute precisazioni, siamo certi di aver fatto cosa gradita a tanti ed a quanti, magari avevano paura di dire la propria idea, e scruivere il loro pensiero fattibile e legalmente protetto, a condizione che non sfoci nel personale, come siamo abituati a leggere e sentire, specilamnete in questi ultimi tempi, nel personale e nel privato; sicuramente non ha fatto piacere, a chi per una labile cultura politica o sociale, sicuramente non avrà compreso molto, magari farsele spiegare, non sarebbe male, ma credici ci resterai molto ma molto male.-

Per combattere privilegi, disinformazione o informazione di parte, assolutismo che vantano un indissolubile legame con favoritismo, nepotismo e tutto il resto, bisogna operare per primo su se stessi, specialmente sulla prsonalità che è la ragione che più ha a che fare con l'etica, la morale e la democrazia, anche con la politica dove si formano concetti, frasi, idee e speialmente silenzi e, dove ogni frase acquista un suo ignificato; il luogo nel quale ci collochiamo, prima di parlare ci permette di dare un diverso peso sulle nostre parole e, da quel luogo nessuna censura sarà possibile, come abbiamo fatto noi da oltre mezzo secolo.-

Ci siamo stati, ci siamo, ci saremo fatevene una ragione le intimidazioni e le mezze verità che andate sbandierando, non ci interessano, abbiate il coraggio di non avere paura e dire sempre la verità, SE ci riuscite e ne avete voglia.-
Scriveva Victor Hugo " ... fino a quando si avranno sulla terra ignoranza, miseria, prepotenza e malafede i libri del genere di questo potranno non essere inutili ..." riferendosi al suo capolavoro - I Miserabili. Аугури Липари.

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19 GIUGNO 2024

"Il Notiziario delle Eolie" non piace agli inquilini dei 4 palazzi...

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