di Felice D'Ambra
Sono da sempre stato appassionato dell’arte della pittura. Da giovane mi piaceva soffermarmi nelle gallerie d’arte dove si svolgevano aste di quadri e di oggetti vari. Ho seguito con molto interesse le Aste in alcuni alberghi da me diretti. Rimango incantato davanti alla meravigliosa statua marmorea della Pietà di Michelangelo o del meraviglioso ritratto leggenda“ La Ragazza con l’orecchino di perla”, del pittore olandese Johannes Vermeer.
Molto interessanti anche i delicati acquarelli di nudo di Alessandro Biffignandi; Non sono di certo i Capolavoro dei “grandi” nudi d donna di quegli artisti del 500, che assieme a scritture, disegni, immagini ispirate al sesso, fanno parte della storia della Cultura, dell’arte e dell’erotismo mondiale. Immagini di nudo femminile ispirate all’erotismo, sono già presenti tra i più antichi reperti della civiltà umana,
che copre un arco di oltre duemila anni: dalla Roma classica all’antico Oriente fino ai romanzi di David Herbert Lawrence e Henry Miller, ponendo sempre l’accento sulla capacità di arricchire l’erotismo e la vita sessuale della più appassionante storia amorosa, sia per uomini, che per donne. Tra i più antichi reperti della civiltà umana, risulta grandioso, il ritrovo della venere di Willendorf. La piccola statuina di appena undici centimetri, raffigurante una donna grassoccia, risalente a 30mila anni a.C.; che è, fra quelle al mondo, note nel periodo paleolitico.
E’ una rappresentazione di una donna simbolo, di un’immagine in cui la sfericità domina e da, alla figura un aspetto esageratamente grottesco. Non vi sono particolari che individuino il volto, e le braccia poste sul seno, sono appena accennare. Ciò che domina nella raffigurazione, sono gli enormi seni, il ventre prominente e il pube.
Quest'accentuazione dei caratteri sessuali, fa ovviamente ritenere che l’immagine si lega principalmente alla fertilità femminile. Infatti, la statuina in pietra comunemente nota come venere di Willendorf, raffigura un oggetto di adorazione di una donna idealizzata, di una celebrazione della sessualità femminile e della fecondazione.
Come avviene ovunque, la scoperta fatta dell’archeologo Josef Szombathy sulla rovina della vecchia fortezza di Aggstein, nella bassa Austria, nel 1908 risale al 12mo secolo, avrebbe cambiato il destino di questo piccolissimo paese divenuto l’importante museo di Willendorf. L’Austria di allora e soprattutto la romantica Vienna, dai mille colori del Danubio (crocevia di culture), del palazzo di Schoenbrunn, del Prater, del “Cafè Sacher Wien” considerato: la quintessenza Austriaca del Caffè e Sacher Torte, nel cuore di Vienna. Dopo la venere di Willendorf e durante l’interminabile tramonto dell’Impero austroungarico, la splendida Vienna, diviene la culla dell’arte erotica e produsse in abbondanza un magnifico e interessante materiale erotico.
Da allora molti artisti e autori di tutte le culture in ogni religione del globo, hanno espresso la loro sessualità in una moltitudine di forme. Il pittore Eduard Fuchs dice che“l’arte ha trattato temi erotici in quasi tutte le epoche, poiché l’eros, è alla radice di tutta la vita umana.
Nel corso della storia, sono innumerevoli gli scrittori che hanno rivelato le loro fantasie erotiche, principalmente alla fertilità femminile; raccontando le loro esperienze più intime: in prosa e in poesia, nel dramma, in canzoni, lettere e giornali, destinati, a seconda del clima dell’epoca, e alla libera circolazione o creati per circoli ristretti.
Nella Cina di Kublai Khan, in Giappone e in India e non solo, tutte le forme di rapporto di sesso erano apprezzate sin dai tempi antichi e dimostra che le grandi biblioteche di tutto il mondo, avevano intere sessioni a esse dedicate e molto spesso nascosti agli occhi di quei puritani che non amavano la libera circolazione dell’erotismo, puro.
L’India di duemila e oltre anni fa, era il gioiello della corona dell’Impero britannico; e il sesso era un argomento innocente di cui si discuteva apertamente. Il saggio Vatsyayana aveva appena finito di scrivere il “Kama Sutra”, l’antico testo indiano degli Aforismi sull’amore, conosciuto e letto in tutto il mondo da uomini. donne e non solo.
I più famosi libri erotici che fecero scalpore in cui alcuni scrittori furono perseguitati e subirono anche processi, escluso il Kama Sutra, Ananga - Ranga e il Giardino Profumato dello Sceicco Arabo Nefzawi sono: L’Amante di Lady Chatterly di David Hebert Lawrence, Fanny Hill di John Cleland, Il tropico del Cancro e Capricorno di Henry Miller, Delta di Venere di Anais Nin, Frank Harris e tanti altri scrittori, nei primi anni negli anni e oltre del novecento, l’erotismo è sempre stato uno dei temi più affascinanti dell’umanità.
Le opere di grandi artisti importanti, hanno portato la donna dall’anonimato e dai margini della società, a essere oggetto intrecciato con la storia dell’arte del mondo. La vita artistica neoclassica mutò lo sguardo considerando la “donna”magnifica figura immancabile nelle loro opere più importanti.