di Sandro Biviano
ONORE E RISPETTO ALLE FORZE DELL'ORDINE.
Era il 2 ottobre 2014, quel giorno dovevamo protestare in piazza Montecitorio per accedere alle cure compassionevoli del cosiddetto metodo Stamina( cellule staminali), ma la questura ci disse che la piazza era impegnata e l'unica piazza libera era il Pantheon. Arrivati al Pantheon, dopo un'ora circa eravamo più o meno un centinaio di persone tra cui bambini disabili, adulti disabili e sostenitori , ci vediamo arrivare militari da ogni parte,erano muniti di manganelli, scudi e caschi, in più un elicottero,
pensiamo di spostarci e veniamo circondati, un'ordine impartito dall'alto che diceva di bloccarci con la forza perché eravamo manifestanti "PERICOLOSI", le forze dell'ordine vedendo le nostre condizioni e una manifestazione pacifica si rifiutarono e si tolsero i caschi e posarono gli scudi come segno di solidarietà, non ebbe la stessa reazione la Digos che rimprovero' gli altri e attacco' senza scrupoli.
Non dimenticheremo mai quelle immagini, strapparono un sondino a un bambino disabile di 5 anni e cercarono di strangolare me e mio fratello con i striscioni di protesta, fu uno scontro terribile, sembrava di essere in trincea, ma le forze dell'ordine ci hanno tutelato nonostante l'ordine ben preciso che avevano ricevuto. Quei militari Erano davvero brave persone. Ci dicono ancora oggi che se qualcuno va a Montecitorio e si ferma davanti alla nostra targa, loro si avvicinano e raccontano la nostra storia che hanno vissuto con gli occhi lucidi notte e giorno, turno per turno 24h su 24 per ben due anni.
Ricordiamoci che ad ogni azione c'è sempre una reazione, io insieme a mio fratello con le nostre rispettive compagne siamo stati presenti a più di 1500 manifestazioni e sappiamo noi quante armi, come bastoni, sampietrini, bottiglie di benzina abbiamo derubato ai protestanti e buttato per evitare feriti e scontri spiacevoli. Ogni volta che c'era una manifestazione pericolosa le forze dell'ordine prima pensavano a metterci in sicurezza e poi pensavo alla loro incolumità, circondando anche la tenda in caso di persone pericolose per difenderla. Posso dire a voce alta che MAI e poi Mai si sono permessi di usare violenza su qualcuno, nonostante venissero offesi di brutto e umiliati.
Sotto quelle divise ci sono UOMINI di gran cuore, UOMINI di grande spessore umanitario che per portare un pezzo di pane alle loro famiglie e tutelare tutti noi rischiano la vita giorno e notte, UOMINI che hanno giurato alla nostra amata Italia fedeltà. Purtroppo è anche vero che nella massa, sia della parte delle forze dell'ordine che dei manifestanti si possono trovare delle testa calde ed è importante identificarli e allontanarli con urgenza per evitare scontri, ma non si può fare di tutta l'erba un fascio.
Le proteste devo essere fatte ma, non con la violenza, bensì con testa e cuore per far valere i propri diritti. Noi e i nostri sostenitori il rispetto ce lo siamo guadagnati nella piazza agendo sempre con diligenza ed educazione nonostante le dure prove che la vita ci poneva in quelle circostanze. Il giorno che abbiamo smontato la tenda e fatto istanziare la giornata Nazionale sulla distrofia muscolare fshd oggi mondiale, quando siamo usciti dalla Camera dei Deputati ci siamo trovati davanti la banda musicale dell'arma dei Carabinieri con il Generale Tulio Del Sette e il capitano Zatelli. Ci hanno salutato con l'inno d'Italia e il loro saluto di rispetto.
La commozione e la gioia è stata immensa. Qualcuno vuole fare passare le nostre forze dell'ordine per quelle che non sono, noi sappiamo bene chi sono e con quanto onore portano quella divisa, ci sarà sempre qualcuno sbagliato anche tra di loro, ma non è giusto che per pochi paghino tantissime meravigliose persone che rischiano la vita ogni giorno al nostro servizio. Un saluto a tutti i nostri amici delle forze armate sia di Roma che di Lipari e Grazie per tutto quello che avete fatto per noi e fate ogni giorno.