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di LIna Paola Costa

Buon giorno
si scrive hamburger (non con gh) altrimenti chiamiamola come quando eravamo noi bambini: bistecca svizzera :-)

A natale gli svarioni non si contavano. Eolie Live, per autopromuoversi, scrisse sui social che la tombolata sul Corso era foul
Orbene
FOUL ripugnante
FULL pieno
SOLD OUT esaurite le prenotazioni

Inutile sperare che imparino a consultare un vocabolario prima di sparare orrori ortografici multilingue, (ci ho provato: una volta qualcuno mi disse che il suo idioma è quattropanaro ma io invece a Quattropani conosco eccellenze di ogni età, chi è presuntuoso invece rimane tale)
Penso comunque che chi ha un giornale possa filtrare i comunicati e correggerli... fatelo almeno per i giovani e i piccoli, i vostri figli e nipoti non hanno diritto alla cura espressiva?
Grazie per aver letto

LA NOTA

All'attenzione del direttore,

In riferimento all'articolo apparso e presente in data odierna sul Vs giornale e a firma Lidia Paola Costa si comunica:

1 Eolie live è una pagina Facebook e titolare è brand eolie srls titolare di omonimo marchio europeo e non solo. Quindi non giornale.

2 Il contenuto articolo parla di idioma Quattropanaro. E su quali dati essendo una srls?.

Eventuali refusi di testo a noi non ci risultano e si prega di dimostrarli.

Cordialmente
L'amministratore Andrea Corrieri di Brand Eolie Srls

NOTIZIARIOEOLIE.IT

In un salotto televisivo è stata usata l'espressione "che ti contagia" anziché dire "contagiosa". È uno dei tanti esempi di decadenza della lingua.
Parlare a un tu immaginario riferendosi sempre a sé, in un contesto descrittivo o espositivo o argomentativo, è una formula che ha preso piede, indice di impoverimento formale della lingua, di infantilizzazione del proprio modulo espressivo.

Siccome questa gente sta sempre in televisione, ed è pure ritenuta intellettuale, opinion leader, attribuiamole una bella fetta di "colpa" per come ci siamo ridotti tutti a parlare.

Negli sceneggiati si sentono attori che hanno frequentato l'accademia dire a più riprese "centrare" invece di "entrarci". È dunque doveroso chiedersi dove siano stati reclutati sceneggiatori e autori dei testi.

Tullio De Mauro aveva riconosciuto alla TV il merito di aver unificato l'uso dell'italiano negli anni del boom e della lotta all'analfabetismo.
Umberto Eco citava Mike Bongiorno per fare un ragionamento simile, sebbene critico.

Ma oggi non basta più: la TV sforna errori. Celebra insipienze. Diffonde storpiature e banalizzazioni espressive che poi i social amplificano.
Poveri giovani.
Poveri bambini.
Povera lingua italiana.

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