Eventi e Comunicazioni

di Salvatore Leone

E, adesso dopo l'incostituzionalita del condono edilizio della Regione Sicilia ed i primi rigetti da parte del Tar Catania e Tar Palermo, avverso i ricorsi depositati per il diniego del Condono Edilizio, il governo ha allo studio un nuovo condono edilizio che salverà  migliai e migliaia di case, con un colpo di spugna. Sta per essere varato un nuovo condono edilizio che permetterà di sanare le opere in contrasto con le norme urbanistiche, chiudendo un occhio su alcuni fenomeni di abusivismo. L'Italia ha avuto tre grandi condoni.

Il primo il 28 febbraio 1985, Governo Bettino Craxi, il secondo 23 dicembre 1994 Silvio Berlusconi e l'ultimo 24 novembre 2003 sempre ad opera di Silvio Berlusconi- Il nuovo provvedimento di condono edilizio è firmato dal partito Fratelli d'Italia che vuole sanare gli edifici abusivi realizzati entro i 150 metri dalla battigia, ove vige il vincolo di inedificabilità assoluta. Il provvedimento è del capogruppo di Guirgia Meloni, Giorgio Assenza. Il condono è circoscritto solo alla regione Sicilia, che gode in materia Urbanistica di una competenza primaria che non ha potuto sfruttare in pieno, per i propri condoni a suo tempo varati che sono stati tutti dichiarati anticostituzionali così come per il piano casa.

E...naturalmente a seguito di tale discrasia oggi dovrebbe dar conto agli oltre centomila "condonisti" che si son visti rigettare le loro legittimi richieste di condono, rischiando la demolizione delle loro abitazioni. Un disastro edilizio vero e proprio. Naturalmente in calce al nuovo condono edilizio, sarà riportata una postilla: “Si fanno salve tutte le istanze di condono già depositate  in forza della legge regionale Siciliana che dovranno essere esaminate anche se sono state oggetto di diniego a seguito della dichiarazione di anticostituzionalità. I provvedimenti di rigetto dei ricorsi da parte dei Tribunali amministrativi a seguito della predetta dichiarazione d'incostituzionalità dovranno essere ritenuti inefficaci anche se passati in giudicato. L'unico problema che perderà efficacia, sarà l'avvenuta demolizione dell'immobile a seguito esecuzione della P.A. e/o demolizione spontanea che non potrà godere del nuovo condono. Sempre se verrà varato. 

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