mgiacomantonio1Lipari - La giunta comunale di Lipari, guidata da Marco Giorgianni, intende realizzare un piccolo ansa2aeroporto in località Castellaro, nel quartiere Quattropani. La spesa prevista è di 2 milioni e mezzo.
L'idea non è nuova: già nel '95 l'allora sindaco Michele Giacomantonio aveva pensato a un'avio pista. Alessandro la Cava, consulente di Giorgianni, si chiede se "è possibile che non si riescano a trovare 1.400 metri pianeggianti in direzione est/ovest in tutte le Eolie. Non so se a Castellaro o a Punta Castagna o a Vulcano, ma sono sicuro che la soluzione si troverà".
Secondo l'ex assessore al Turismo, Aldo Natoli, "nelle altre isole della Sicilia gli aeroporti sono stati costruiti dagli americani come basi militari ed oggi il costo della loro gestione è sostenuto dallo Stato. Ma da noi chi si farebbe carico di questi costi? Sarebbe opportuno restare con i piedi per terra e tentare di realizzare una pista per elicotteri da turismo e per piccoli aerei. Il settore turistico deve svilupparsi attraverso un'adeguata programmazione dei trasporti marittimi, con un porto sicuro e con il rispetto del territorio e dell'ambiente". (ANSA).

---di Michele Giacomantonio

Invio una conversazione a più voci sull'aviosuperficie sviluppatesi su Facebook che potrebbe essere di un qualche interesse generale. Grazie per l'attenzione.

Michele Giacomantonio: Mi meraviglio che quelli che vogliono l' aeroporto sono solo il 78 per cento. Chi non è favorevole a migliori collegamenti? Il problema è se sia possibile o no. E questa è la differenza fra il sogno è la politica. Se i politici vendono sogni impossibili siamo ridotti male. Qui non si tratta di gettare il berretto oltre l'ostacolo ma di illudere i cittadini. D'altronde anche l'indicazione di siti come Punta Castagna e Castellaro la dice lunga sulla fiducia dell'amministrazione su questa iniziativa.... Ed allora perché si cavalca questa tigre, qual' è il reale, recondito scopo? Forse cercare un capro espiatorio per addossargli la responsabilità di non realizzare un'opera impossibile? "Vedete come siamo bravi, noi volevamo fare l'aeroporto è se non si fa la colpa è dei...cattivi". Così si sarebbe ragionato cinquant'anni fa. Vuoi vedere che non è cambiato proprio niente. Scusami per lo sfogo ma nella mia vita ho cercato di dire sempre pane al pane anche, e forse di più, se a sbagliare sono degli amici.

Alessandro la Cava: Michele, scusami, ma anche tu avevi provato a trovare una location per realizzare un aeroporto.lo avevi fatto per poi addossare la colpa ai cattivi o ci credevi sul serio?
È possibile che non si riescano a trovare 1400 M lineari e pianeggianti in direzione est/ovest in tutte le isole?
Non so se castellano,punta castagna o forse vulcano ma sono sicuro che la soluzione si trova!!

Michele Giacomantonio: È' vero, Alessandro, io ho creduto veramente alla realizzazione di un'aviosuperfice. Inizialmente anch'io avevo pensato a Castellaro, ma eravamo nel 1995 e non c'era la legislazione restrittiva di oggi ed ancora non erano partite le aziende vinicole di Quattropani. Malgrado questo dovetti rendermi conto che l'impresa era impossibile. Allora diedi l' incarico ad uno specialista per individuare un sito e ad Europrogetti e Finanze per verificarne la sostenibilità dell'opera. Il tecnico che fece lo studio è che deve essere ancora agli atti del Comune affermò che l'unica possibilità sotto l'aspetto dei vincoli e delle compatibilità territoriali era Campo dei Funghi a Monte Sant'Angelo ma si sarebbero dovute fare delle opere impegnative come lo sbancamento della collinetta di Sant'Elmo e l'allargamento della Stradella che collega il Piano dei Funghi con la rotabile per Quattropani all'altezza di Madoro. Europrogetti e Finanze disse che per essere sostenibile nella gestione un collegamento aereo bisognava realizzare quel vasto piano di opere che era Eolie 2000, garantendo la destagionalizzazione del turismo e l'incremento nella buona stagione di un turismo di qualità . Poi il Piano dei Funghi nel Piano Agroforestale fu dichiarato zona protetta perché caratterizzata da vegetazione autoctone ed il Col. Cicala mi sconsigliò caldamente quel sito per le condizioni metereologiche in gran parte dell'anno. Tieni presente che il vero problema non è trovare le risorse per realizzare l'aviosuperfice ma garantirsi il flusso per sostenere la gestione sempre ammesso che si trovi un vettore disposto a impegnarsi su Lipari. Da allora 1995-2000 le cose sono cambiate e non certo in meglio sia per l'economia Eoliana, sia per l'economia generale. Quando accenno al fatto che forse quello che si cerca e' un capro espiatorio a cui attribuire la colpa del fatto che il progetto non si farà ripeto una considerazione fatta da qualche collaboratore interno alla Amministrazione che per giustificare il suo silenzio sulla vicenda ha dato questa lettura non so quanto accreditata o accreditabile.

Michele Giacomantonio: A proposito Alessandro, se avessi voglia di cercare la ricerca del sito fatto dal l'esperto per conto della mia Amministrazione, questo esperto si chiamava, se non mi inganna la memoria, arch. Giunta .

Daniela Giuffrè: Sono daccordo con cio' che dice il dott. Giacomantonio. Un aeroporto darebbe una spinta grossa al turismo anche quello dei week-end e creerebbe un indotto rilevante per l'economia dell'isola. Ma gli studi tecnici sulla fattibilità di un aeroporto a Lipari cosa dicono? Cioé, se la possibilità tecnica di farlo c'é allora facciamolo. Se non c'é, perché continuare a parlarne? Mi sembra di risentire, riveduta e corretta, la storia del Ponte di Messina.

Vincenzo Cincotta: Castellaro no, Punta Castagna neanche ma Piano dei funghi si caro Michele e tu hai visto il progetto di massima che ti abbiamo portato tant'è che è stato inserito nel PRG. Ci è costato tanto e tu inizialmente eri d'accordo: Poi alcuni compaesani hanno detto no e tu hai cambiato idea!

Geri Palamara: Io me li ricordo tutti contro: politici e tromboni di sempre. O meglio: tromboni politici di sempre

Michele Giacomantonio: Caro Vincenzo, non alcuni paesani ma dati oggettivi (lo studio agroforestale, il parere di Europrogetti e Finanza, il parere del Col. Cicala insigne metereologo). E' vero, inizialmente ero favorevole. Ma solo i cretini non cambiano parere quando si è di fronte a controprove evidenti... Mi dicono che oggi finalmente al Comune hanno fatto uscire lo studio dell'arch. Giunta. Ma è per vedere finalmente gli studi già fatti in passato e farne tesoro, o per qualche altro meno nobile motivo? E' solo un caso che ci si è affrettati a fare conoscere che la parcella di Giunta è costata 50 milioni di lire? Ma non è stata per caso pagata col fondo progettazione del Dupim?

Christine Berart: E a proposito di Dupim e di parcelle qualcuno sa a chi appartengono le parcelle interessate dal eventuale futuro progetto scuola Pianoconte.... ci tengo a segnalarvi che l'anno prossimo non ci sara' la terza media.. e la prima media non è ancora per niente assicurata.... la prima elementare quest'anno ha 7 alunni.... dunque tutta l'emergenza del progetto di ingrandimento scuola Pianoconte forse non esiste.... i soldi bisognerebbe forse utilizzarli per incrementare il turismo visto il grande numero di ragazzi che se ne stanno andando via un'altra volta, in particolare in Australia...

 aaaaaaaaCONTROCORRENTEOLIANA DEL 3 NOVEMBRE 2014
 
 

Ormai si può tranquillamente intuire il progetto dell’avio pista di Castellaro. La zona d’atterraggio pavimentata in pomice pressata, con luci incorporate a led al centro e sui lati. La torre di controllo a forma di cattedrale con due campanili per suonare : quello di destra per le partenze e quello di sinistra per gli arrivi. Il suono delle campane aiuterà a coprire i sempre accesi motori degli aerei. La sala d’aspetto ricca di poltrone in pelle ed una biglietteria avveniristica con bancone a forma di spigola é inserita dentro  una villona a 7 piani stile eoliano con 1200 “pulera” coperti di edera e vigne di uva tipo “curnnacchiola”. Tutto l’impianto di carico e scarico bagagli sarà automatico. Tre grandi parcheggi, a pagamento, ai bordi. Uno per le auto, uno per gli autobus di linea ed uno per i mezzi di polizia e vigili del fuoco. Previsto anche un capannone di 5000 mq. per il ricovero e la manutenzione degli aerei. L’avio pista darà lavoro a 501 persone. Il progetto prevede anche una futura metropolitana sotterranea.  La pista lunga cinquecento metri e larga cinquanta servirà per far atterrare bimotori fino a ben nove posti. L’alternativa all’avio pista potrebbe essere il trasporto con sommergibili. Anche qui partirà il progetto. Naturalmente costituita la società, non ci sarà più tempo e denaro per le opere.

di Aldo Natoli

Se ben ricordo della realizzazione di un aeroporto se ne parlava già ai tempi dell'Amministrazione Vitale. Doveva sorgere a Vulcano Piano. Da allora l'idea di una struttura aeroportuale si è tramandata da un'Amministrazione all'altra, sempre con un nulla di fatto. Oggi, ritualmente, l'argomento viene rispolverato e quindi è giusto che si esponga il proprio pensiero. Non entro nel merito delle fattibilità tecniche e della scelta del luogo, non avendo le dovute competenze in merito, ma personalmente ritengo che oggi sia molto difficile sostenere i costi di gestione di una struttura che possa consentire il traffico aeroportuale nazionale ed internazionale, anche se limitato a qualche compagnia aerea. Nelle altre isole della Sicilia gli aeroporti sono stati costruiti dagli americani come basi militari ed oggi il costo della loro gestione è sostenuto dallo Stato. Ma da noi chi si farebbe carico di questi costi? Ritengo pertanto che sarebbe opportuno restare con i piedi a terra e tentare di realizzare una pista per elicotteri da turismo e per piccoli aerei.Il settore turistico deve svilupparsi attraverso un'adeguata programmazione dei trasporti marittimi; con un porto sicuro; con il rispetto del territorio e dell'ambiente. I tempi di percorrenza tra l'aeroporto di Napoli e l'isola di Capri sono uguali a quelli che intercorrono tra l'aeroporto di Catania e l'isola di Vulcano. Non mi risulta che in quell'isola il settore turistico abbia subito un calo di presenze o che gli abitanti si siano mai sognato di realizzare un aeroporto. Ovviamente a Capri vi è un porto sicuro, e navi ed aliscafi sono perfettamente funzionanti e rispettano gli orari di arrivo e di partenza!

 aaaaaaaaCONTROCORRENTEOLIANA  del 4-11-2014

 

Decidendo per un aeroporto o una aviopista, bisogna abbandonare l’egoismo e pensare a quello per le Eolie. In Italia c’é un architetto, diventato famoso per aver costruito in Giappone un aeroporto sul mare. Nella baia di Osaka, regione di Kansai dove i bambini sorridono sempre. E’ l’architetto genovese Renzo Piano. Potrebbe dire la sua per progettare un aeroporto fra Lipari e Salina, servirebbe i 4 comuni. L’alternativa potrebbe essere un ponte con la pista per aerei sopra e strada sotto. Chissà quale opera o quale operazione sbarcherà nell’arcipelago dove i politici volano a bassa ed alta quota per vedere dall'alto la quota del partito...

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