di Dario Di Losa
Ad un mese dalla dipartita del caro Don Gino vorrei esprimere un ringraziamento ai tanti che si sono uniti al nostro dolore, sostenendoci con molteplici testimonianze di affetto sincero. Il ricordo di molti ha reso evidente che don Gino è stato un pastore e mastro capace di una autentica paternità spirituale. Io stesso in particolare, ho goduto di un’amicizia sincera cresciuta in un rapporto di profonda stima sin da quando ero un bambino nella comunità parrocchiale di Lami. Fra i tanti ricordi non posso non ripensare alle lunghe passeggiate per la nostra isola, le canzoni ascoltate insieme, il condiviso pollice per il verde e la passione per l’antiquariato.
Devo ammetterlo, la Sua figura è stata molto incompresa, forse per via della Sua grande timidezza ma per fortuna non son solo ad aver conosciuto il Suo reale Essere, per cui lo ricordiamo con immenso ed immutato affetto, come immenso fu il bene che volle a tutti Noi. Affinché anche dopo la sua morte potesse continuare a esprimere cura nei confronti della nostra comunità, don Gino ha deciso di lasciare la sua casa di Canneto con la volontà di far sorgere una residenza per gli anziani. Perché questo progetto potesse vedere e far brillare una luce di benedizione, ha lasciato i risparmi della sua lunga vita modesta e laboriosa.
Adesso che Don Gino non c’è più la Sua casa resta lì, continua a guardare il mare senza di Lui, che da lì lo fece per quasi un secolo, ma i suoi preziosi insegnamenti rivivranno fra quelle mura nel regalo che riceveranno quanti nel bisogno troveranno in quello stesso mare speranza e conforto. Grazie Don Gino, grazie per tutto e per quello che hai fatto per me. Addio.
Con stima