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di Alfio Ziino

Verdi, ambientalisti, democratici a qualunque titolo di sinistra si risvegliano spesso animati da sacro fuoco a segnalare, evidenziare, denunziare, situazioni di fatto note da tempo e delle quali, al pari di molte pubbliche amministrazioni, in precedenza si erano occupate poco o nulla. Il risveglio avviene miracolosamente, a mò di surge Lazzaro, non appena quel variegato mondo di cui sopra detto intravede la possibilità di un diciamo "affare".

Ed allora si rammentano o si invocano vincoli, divieti, finalità socio-culturalii, pubbliche utilità, fatti ed antefatti storici impeditivi ad alcuna intravista possibile intrapresa Si dirà, beh! nulla di nuovo sotto il sole; basta affidarsi a consulenti e/o tecnici d'area, da ben remunerare, appartenenti appunto a quell'area, e lo schiamazzo finisce, procedendo per converso il facere a loro mani e loro utili.

Non è diversa la vicenda del compendio immobiliare già della Pumex Spa, compendio che va ricordato è proprietà privata, così come va ricordato che la proprietà privata ed il suo godimento e sfruttamento sono garantiti dalla Costituzione infra i limiti espressamente posti dalla legge.

Lo strillare di imposizione di vincoli etno-antropoligici sugli immobili di cui sopra è soltanto uno sciocco schiamazzo. Il TAR Sicilia, con sentenza n. 2022 del 13/10/2021, ha dichiarato nella fattispecie illegittima la imposizione di siffatto vincolo, ostandovi un requisito normativo invalicabile, cioè l'età dei fabbricati superiore a settanta anni; cosa impossibile, a detta del medesimo Tar, posto che la Pumex Spa, che i manufatti in parola ebbe a realizzare, è stata costituita nel 1959.

Altro discorso è quello relativo alla stato di degrado dell'area interessata. Va ricordato che la Pumex Spa aveva a suo tempo fatto redigere un progetto per la integrale bonifica e la riconversione dell'area, ben conciliando interessi pubblici e privati, progetto che ottenne il nulla osta della competente Soprintendenza e -se mal non ricordo - anche del distretto Minerario di Catania.

Rammento invece bene, all'approdo del progetto medesimo in Consiglio Comunale a Lipari, la posizione assunta dalla maggioranza dei consiglieri il cui dissenso si manifestò, ovviamente nei corridoi del palazzo, nell'affermazione "sì, che ora gli faccio fare i soldi a D'Ambra (testimone oculare chi scrive)". L'argomento non venne dscusso.

Con questo materiale umano, ambientalisti, verdi, sinistri, piccoli uomini ed affini, non si va da nessuna parte. Nè il Curatore del Fallimento della Pumex Spa (il quale lamenta non aver poter vendere alcunchè per via dei vincoli urbanistici esistenti) si è premurato di riesumare quel progetto che, ove approvato, avrebbe di certo interessato parecchi grandi investitori. Progetto che, avendo ottenuto i pareri di cui sopra, era ed è la tangibile dimostrazione della possibilità di "fare" nel rispetto dei vincoli in atto esistenti ed ai quali non si sente affatto la necessità di altri aggiungerne.

Chi scrive è assolutamente favorevole all'intervento del privato, ma a condizione che quel gran compendio immobiliare non venga svenduto.

La nota

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di Angelo Sidoti

Un breve accenno sulla procedura di Pumex sul tema valore del complesso industriale:
Perizia Giurata del 24.09.2009 redatta da Ing. Carnevale e Merlino importo complessivo Euro 35.865.803 (redatta in fase di domanda di concordato liquidatorio).

Perizia Giurata del 13.01.2011 redatta da CTU Ing.Scilipoti importo complessivo Euro 30.084.000 di cui per macchinari Euro 489.000 (redatta durante l'apertura del fallimento).

Dei beni immobili indicati in elenco l'unico forse ad essere stato alienato Immobile sito in Milano del valore di Perizia di Euro 1.050.000.
Proposta concordataria di MT Project Srl Euro 3.047.626 del 13.02.2024!!!!!

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2 SETTEMBRE 2023 
Lipari, al Residence "La Giara" serata memorabile per "I miei 50 anni di giornalismo..." 
Il video della serata 

I 50 anni di giornalismo di Bartolino Leone. Il video speciale…

Il Libro i 50 anni di giornalismo di BartolinoLeone.pdf 

RASSEGNA STAMPA GDS.IT

Lipari, nella ricevitoria dei Vip anonimo gratta e vince 50 mila euro

A Filicudi un progetto europeo per la salvaguardia della tartaruga Caretta caretta nel Mediterraneo

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Fratelli Laise

 

Son certo che molti ricorderanno la crisi conseguente il tentativo della Unione Sovietica di installare dei suoi missili nell'isola di Cuba, cioè a poche decine di miglia dal territorio degli U.S.A..

Questi fecero l'ira di Dio, mostrando i muscoli con il blocco navale dell'isola, senza equivoci dichiarando che avrebbero anche innestato un conflitto nucleare per evitare che i missili in parola fosse dispiegati.

Oggi, però, quegli stessi U.S.A. operano attivamente per evitare che lo Stato di Israele elimini razzi ei missili, installati in Libano dal gruppo terroristico Hezbollha, e che da un anno ormai vengono scagliati contro il territorio israeliano così costringendo circa centomila abitanti ad abbandonare casa e lavoro rimettendoci anche in parecchi casi la vita.

Gli U.S.A., per quel che mi concerne, non sono più quella sorta di mito che per decenni son stati: portatori di libertà, nemici delle tirannie etc....A ben guardare hanno imposto l mondo, a gran parte di esso, un loro dominio stringente, porgendosi a difensori di questo o quello, vedi Vietnam, Afghanistan, Iran, esclusivamente per loro interessi geopolitici (spessissimo falliti v. i paesi indicati) salvo poi lasciar nelle peste, fuggendo come conigli, quei paesi che a avrebbero voluto a loro dire liberare o aiutare. Oggi a piangere sono l' Ucraina ed Israele.

Rammento uno slogan urlato negli anni sessanta/settanta: yankee go home! americani andate a casa vostra! Arroganti, inaffidabili, falsi, vili.

Beh, oggi lo grido anch'io.

Tutti gli omicidi sono deprecabili, ma a voler fare un scala tra loro il più abietto non è quello definito quale femminicidio. Lo è l'infanticidio, la morte che tante donne propinano a piccoli  indifesi, prima o dopo la nascita, e per i quali nessuno manifesta.

Tutt'altro. Se ne ricercano giustificazioni o attenuanti quali l'immancabile disagio sociale, lo stress e consimili panzane. Che schifo, visto che a fondamento di tutto vi è solo uno sfrenato egoismo. Femminile. 

A Gaza nessuno è innocente se è vero, come è vero, che le colpe di padri ricadono sui figli I palestinesi, di per sè, non costituiscono un vero e proprio popolo. Gli ebrei, giunti migliaia di anni addietro nella terra promessa .con Mosè, e lì rimasti, vi trovarono solo sparuti pastori nomadi che successivamente divennero più o meno stanziali. Comunque, rispetto al mondo arabo, son stati e sono un corpo estraneo, spesso disprezzati e sovente combattuti.

Senza andar lontano qualcuno ricorderà il "settembre nero". In tal mese, nel 1970, re Hussein di Giordania, stanco delle turbolenze politiche (tentativi di colpo di Stato) e sociali (ruberie e grassazioni di ogni tipo) che appunto i palestinesi cagionavano nel Regno, con la Legione Araba ne sterminò, nei campi profughi e nelle piccole roccaforti dagli stessi create, da tre a cinquemila. annunciando che la pace era finalmente tornata.. Pace che dura da allora.

Negli ultimi decenni i palestinesi, l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina OLP, ha ricevuto da ONU e Comunià Euriopea (per motivi c.d. umanitari), Paesi Arabi (che han sempre pagato al solo fine di toglierseli di torno), Paesi ed Organizzazioni varie, fiumi di denaro. Cosa ne han fatto? Buona parte viene intascata dai dirigenti dell'organizzazioni, oggi scissa in due tronconi, Hamas a Gaza, gli eredi dell' OLP in Cisgiordania. Qualcuno ricorda il tesoro che invano la stessa OLP richiese alla vedova di Arafat alla di lui morte? Il resto dilapidato in armamenti e in una miserabile assistenza prestata al popolo.

Ma la grandissima vergogna, è quella di ONU e Comunità Europea che, oggi, inviano i loro finanziamenti scindendoli tra Gaza (cioè Hamas, organizzazione terroristica) ed OLP; e che Hamas sia organizzazione terroristica risulta dal suo statuto: distruzione dello Stato di Israele e sterminio degli Ebrei,

I palestinesi han votato una volta soltanto, dando ad Hamas la maggioranza a Gaza ed all' OLP la maggioranza in Cisgiordania. All'esito delle elezioni gli uomini di Hamas, appunto a Gaza, si premurarono di scaraventare giù da balconi e finestre della di loro sede,, gli uomini dell' OLP, circa duecento, uccidendoli.

E i c.d. civili di Gaza.? come detto, votando hanno scelto Hamas; non hanno fatto alcun tentativo per rovesciarli (messa alle strette una militante di sinistra, in Tv, ha risposto "ma non hanno armi", come se tutte o quasi le insurrezioni o rivolte non sono iniziate con pietre); ad ogni ebreo ucciso o rapito, hanno inscenato affollatissime manifestazioni di giubilo nelle strade e piazze di Gaza; non lavorano, nè hanno preteso dai loro dirigenti che i finanziamenti ricevuti venissero destinati alla creazioni di attività economiche (agricoltura ad esempio; gli israeliani han reso il loro deserto un giardino).

Come detto, nessuno è innocente. ONU e Comunità Europe ,finanziano riccamente sia il terrorismo che la corruzione Le ONG fingono di non vedere, mantenendo loro operatori a condizioni economiche di tutto rispetto. Il popolo palestinese, imbelle, campicchia vivendo di elemosine o delle paghe che Israele corrispondeva ai circa ventimila braccianti che quotidianamente, da Gaza, andavano a lavorare appunto in Israele (scoprendosi poi che furono essi a fornire informazioni e dettagli per i massacri del 7 ottobre)

E i bambini? ne son morti nel mondo a centinaia di migliaia con il COVID, di certo anche perchè i loro padri non sono stati capaci di salvaguardarli dal morbo. Idem a Gaza: i loro padri non sono stati capaci di salvaguardarli da Hamas : sono essi, Hamas e genitori, ad ucciderli

PS Chi intendesse contestare quanto sopra scritto, dimostri preliminarmente che quanto riferito non è veritiero. Altrimenti taccia non lasciandosi andare a vuoti proclami.

 

Le somme pagate dal Comune per il trasporto fuori Lipari dei rifiuti son voce ricorrente e ne abbiamo tutti notizia dalla rubrica "E io pago!".

Sono somme letteralmente bruciate e spese senza ritorno alcuno. Ho già scritto delle ricadute economiche che un moderno impianto di smaltimento rifiuti ha: ne fanno fede gli impianti di Parma, Brescia e, con riferimento a Lipari, quella ventina e passa di piccoli impianti installati in Comuni di qualche decina di migliaia di abitanti siti in centro-nord Italia.

In breve, perchè dobbiamo farci spennare quando potremmo pure guadagnarci? Certo, chi guadagna c'è ed appartiene ad una sfera di attività economiche non sempre......limpide cui devo ritenere sia estraneo chi opera a Lipari.

Ma signor Sindaco, un cambio di passo, vero, lo si verifica nelle scelte importanti, di solito impopolari. Vedasi anche eliporto o aeroporto. 

https://www.facebook.com/groups/aviolipari 

Una nota extra tema. Le piscine da un lato valorizzano, e di molto, gli immobili dedicati al turismo residenziale (che, per la collettività ed a cagione del suo indotto, è il più redditizio), dall'altro lato costituiscono un qualcosa che......addolcisce la vita.

Oggi, una piccola ma funzionale piscina costa poche migliaia di euro. E l'edile Mario Rossi, o per star dalle nostre parti, Bartolo Biviano, rientrando dal lavoro non credo disdegnerebbe un tuffetto. Per dirne una, è come l'automobile: sessanta anni addietro ve ne era, a Lipari, una soltanto, di proprietà di quel che veniva considerato il riccone Ciccio La Cava.

Oggi è bene di tutti. Anche quì signor Sindaco: un colpo di coda, perbacco! Il vincolo posto dal Territorio ed Ambiente è ridicolo. Ed in proposito, spero potermi dedicare ad elencare i preziosismi della nostrana Soprintendenza, a far capo dalle strutture in perfetto stile alpino costituenti la copertura delle entiche terme site innanzi il Palazzo Vescovile o della Palestra nei pressi della Suola Elementare.

*Avvocato

NOTIZIARIOEOLIE.IT

22 LUGLIO 2022

Lipari, l'avv Ziino "Ma quanto ci costa la munnizza..."

Ogni qualvolta leggo dell'importo delle spese affrontate dal Comune di Lipari per la eliminazione dei rifiuti urbani svolgo con me stesso la medesima considerazione: ma quanti soldi! soldi che si potrebbero destinar ad altre utilità.

Quarantatre comuni, quasi tutti in Alta Italia, si son dotati di termovalorizztori che, anzichè costi, producono utilità. A Brescia, ad esempio, il 60% del riscaldamento domestico è fornito appunto da uno di detti impianti. E lo 80% dei bresciani ritiene il termovalorizzatore a servizio della loro comunità efficiente, utile e sicuro.

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