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di Angelo Sidoti*

Egregio Signor Sindaco Gullo,
ci preme intervenire ancora una volta sul tema delle Cave di Pomice dopo la lettura della Sentenza del 01.08.2022 emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia sezione staccata di Catania (Sezione Seconda), che annulla i provvedimenti emessi dalla Regione
Siciliana con D.D.G. n. 3815 del 13.10.2021 adottato dal Dirigente Generale dell'Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana della Regione Siciliana – Dipartimento dei Beni Culturali, con cui l'area ex Cava di pomice – compresi i fabbricati e i capannoni con i macchinari e gli impianti ancora rilevabili all'interno degli stessi- sita nel Comune di Lipari, veniva dichiarata di interesse storico ed etnoantropologico in quanto individuata tra i beni elencati dall'art. 10 comma 4 lett. h del d.lgs. n. 42/2004 e dall'art. 2 l.r. sic. n. 80/1977.

Basta leggere il contenuto della sentenza per rendersi conto che tale provvedimento annullato dal TAR, a seguito di ricorso presentato dalla curatela della Pumex Spa, è stato redatto senza alcuna base scientifica e con superficialità per quanto attiene la perimetrazione delle aree da
sottoporre a vincolo. L’annullamento di tale provvedimento, inoltre, pone l’argomento di nuovo
al punto di partenza, ovvero il mantenimento di un sito industriale dismesso in totale stato di abbandono, un rischio ambientale di notevole impatto che non riguarda soltanto l’Area di Porticello ma anche quella di Acquacalda che in precedenza veniva coltivata dalla Italpomice Spa e i cui fabbricati sono stati posti all’asta nel corso del 2022.

Stranamente la notizia di questa Sentenza, che ha visto anche la Regione condannata alle spese, non ha avuto alcuna risonanza mediatica diversamente a quanto è avvenuto in passato con articoli di stampa a firma di noti giornalisti come il Dott. Gian Antonio Stella e Dott. Luciano
Fontana.

In considerazione che il tema delle cave è stato rappresentato più volte a codesta amministrazione da ITALIA NOSTRA senza peraltro ottenere alcun riscontro, riepiloghiamo per memoria le diverse comunicazioni:
• Lettera a mezzo pec del 24-06-2021 costituzione del Presidio;
• Lettera a mezzo pec del 17-07-2021 mancato invito sopralluogo del
Presidente Musumeci;
• Lettera a mezzo pec del 25-01-2022 costituzione della Sezione;
• Lettera a mezzo pec del 25-03-2022 richiesta aggiornamento su
procedura avviata dalla Regione;
• Lettera a mezzo pec del 08-07/2022 richiesta di inserimento di ITALIA NOSTRA tra i componenti del Comitato Guida.

Ci preme, pertanto, comprendere se effettivamente l’attuale amministrazione ha interesse all’argomento ma soprattutto se vuole essere parte attività assumendo un ruolo primario nella gestione di questo Progetto di Riqualificazione delle Aree di Cava di Pomice e/o Costituzione di un Parco Geominerario, oppure vuole subire passivamente le iniziative altrui come nel caso della Regione Siciliana.

Manifestiamo ancora una volta la ns. piena disponibilità a collaborare anche utilizzando lo strumento di una conferenza di servizi da tenersi a Lipari anche alla presenza della curatela nella persona del Prof. Massimo Galletti, al fine di rendere tutti edotti dello stato attuale della procedura e individuare possibili soluzioni.
Confermiamo, infine, la ns. posizione a riguardo come già ampiamente rappresentato nelle diverse missive notificate ai diversi Enti, ovvero che bisogna valorizzare e tutelare Geositi come quelli delle Cave di Pomice, di Caolino, delle Terme di S. Calogero, dei fanghi di Vulcano e l’intero patrimonio naturalistico presente nell’Arcipelago Eoliano.

*Presidente Italia Nostra Eolie

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