di Daniela Giuffrè*
L’ « ERGASTOLO DEL DOLORE ». CHE NON SUCCEDA MAI PIU’.
Due giorni fa, lunedi’, con il lutto cittadino voluto dal Sindaco Gullo, la nostra comunità ha vissuto – ancora - una giornata di profonda tristezza, questa volta per aver perso un giovane di 37 anni, ancora in un incidente stradale e ancora per un incidente accaduto in totale autonomia. L’incidente segue di qualche mese, quello di ottobre dello scorso anno, nel quale persero la vita, in momenti diversi, altri due giovani non ancora trentenni, lasciando, ripeto, ancora una volta, la comunità sgomenta e le rispettive famiglie sconvolte. Se la perdita di un amico o di un familiare é terribile, la perdita di un figlio é un dolore indescrivibile, di quei dolori che vorresti ti portassero via allo stesso momento.
A causa del mio lavoro ne vedo e ne tratto tanti di incidenti su strada e diverse volte é toccato a me il ruolo del messaggero della morte. E’ uno smarrimento a cui non mi abituero’ mai. Se a vedere i cadaveri ci si abitua, a fare questo, almeno io, non mi abituero’ mai. Vedere le facce di quei genitori che vengono ad aprirti, spesso all’alba, che, vedendoti in divisa, già si preparano al peggio, e dovergli dire quelle parole terribili : « Signora, suo figlio ha avuto incidente e purtroppo non ce l’ha fatta » rimbombano nelle orecchie anche a me e mi fanno stare male per giorni. Cerco di mantenere le distanze dal caso, é il mio lavoro, ma Dio quant’é difficile, soprattutto se anche tu hai dei figli della stessa età.
Un giorno una madre mi disse « sono stata condannata all’ergastolo del dolore ». Intendeva dire che quel dolore non l’avrebbe mai lasciata, che le avrebbe imprigionato il cuore per tutta la sua vita.
Quando vado nelle scuole a parlare ai giovani, gli mostro con dei video le cause degli incidenti e racconto loro diverse storie di famiglie distrutte, raccomandando « se non volete proteggervi per voi, proteggetevi per queste persone e per questi genitori che vi amano al di sopra di tutto ». Sentire il vento nei capelli é bello, andare a 100km/h mette euforia, bere o fare una piccola tirata prima di guidare fa figo ma, alla luce di queste conseguenze ne vale davvero la pena ?
Non esiste l’albero assassino o la neve cattiva, non esiste una curva cosi’ pericolosa da uccidervi se viene affrontata con la giusta velocità e prudenza. A chi circola sulla strada chiediamo responsabilità. A chi accompagna gli amici a casa dopo una bella serata assieme, chiediamo di non bere alcolici. Fate come si fa in molte città : a turno, uno della comitiva si offre di bere solo coca cola e aranciata e gli altri possono bere quello che vogliono. Cosi’ sapete che chi vi accompagna puo’ farlo in sicurezza, per lui/lei e per tutti voi. E se vedi un amico/a che é in evidente stato di ebbrezza, fatti dare le chiavi dell’auto o del motorino e riportalo tu a casa.
Siete usciti per divertirvi e non per piangere il giorno dopo.
Alle famiglie noi di FuturEolie chiediamo responsabilità . Chiedete ai vostri figli di indossare bene il casco quando vanno in motorino o la cintura di sicurezza in auto – anche quando si siedono dietro – se vogliono continuare a prendere il motorino o la macchina e se non lo fanno, toglietegli per punizione!. Non si negozia sulla sicurezza, bisogna essere genitori severi su queste cose.
Un ispettore disse a un genitore che si lamentava che era stata tolta la patente al figlio che correva come un matto : « sia contento di veder tornare a casa suo figlio senza patente che la patente senza suo figlio ».
All’Amministrazione Comunale, chiediamo di proseguire sugli interventi strutturali alle strade e all’apposizione di una segnaletica conforme al codice della strada. Chiediamo di aumentare l’organico della Polizia Municipale, di formarli all’uso dei dispositivi di controllo e a provvedere all’acquisto di tali dispositivi che, certamente ridurrano il rischio di incidenti nelle zone pericolose e faranno bene alle casse comunali. I dossi, peraltro usurati, non servono a niente e, se troppo alti, possono diventare essi stessi causa di pericolo. Insistiamo sulla formazione dei poliziotti municipali, che finora si sono dimostrati capaci di privilegiare solo i divieti di sosta, lasciando a chi ? I controlli sulla sicurezza (velocià, sorpassi in curva, caschi slacciati, bambini sul motorino o senza seggiolino in giro per l’abitacolo deilla macchina dei loro poco protettivi genitori), i mezzi pesanti, a volte anche troppo pesanti, che inquinano e distruggono le nostre già fragili strade.
E, infine, alle Forze dell’Ordine, noi di FuturEolie chiediamo più controlli sulla velocità (autovelox, telelaser), sull’uso conforme dei dispositivi di sicurezza (vedo in giro la stupida moda di portare il casco slacciato), controlli seri con l’etilometro. Controlli che si dovrebbero svolgere preferibilmente di sabato sera e notte ma, ad agosto, anche tutte le sere. I controlli frequenti riducono il rischio perché portano la gente al rispetto delle regole.
A proposito, vi racconto un aneddoto successo nella mia famiglia.
Ricordate anni fa quando veniva la Polizia di Stato da Milazzo in estate ? Facevano un sacco di controlli (era quella la loro missione) e di sanzioni e quello fu un periodo in cui la gente si allacciava, metteva il casco, rispettava di più le regole del codice della strada. Uno dei miei cuginetti stava partendo da casa per andare al lavoro e stava partendo con il casco appeso al polso, invece che sulla testa.
Arriva suo padre e lo avverte che poco più giù c’é un posto di controllo della Polizia. Lui indossa immediatamente il casco e parte. Poco più giù ha un incidente e va a sbattere la testa contro il muro. L’impatto é stato talmente forte che il casco gli si é spaccato. Non oso immaginare cosa sarebbe successo al suo cranio se non avesse avuto in quel momento il casco ben allacciato su quella testa. Forse avremmo perso un altro giovane e avremmo avuto un’altra famiglia distrutta.
C’é bisogno della collaborazione di tutti per avere più sicurezza. Tutti insieme perché NON SUCCEDA MAI PIU’!
*Presidente FuturEolie