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Lipari - Consiglio comunale sull'ordinanza che vieta le bici nell'isola pedonale. In aula 13 consiglieri, il vice sindaco Saverio Merlino e il segretario Giuseppe Torre.

Il presidente Nuccio Russo illustra i motivi dell'autoconvocazione. 

Sui motivi d'urgenza battibecco tra Russo, Adolfo Sabatini e Gianni Iacolino e il gruppo di minoranza abbaondona l'aula. 

Salvatore Agrip Secondo me sull'argomento l'urgenza non esiste. Io mi sono pure meravigliato di questa richiesta.

Russo sull'argomento è stata anche convocata la conferenza dei capi gruppo ma è andata deserta. Eravamo solo in 3 della maggioranza. Evidentemente non si voleva dibattere.

Si vota l'urgenza tutti contrari e quindi il consiglio dovrà essere riconvocato entro 20 giorni.

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Il Corso stamane primo giorno dell'ordinanza

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Siamo costretti a ribadire, dopo quattro anni, la nostra contrarietà a ordinanze come quella recentemente reiterata dal Comune di Lipari che colpiscono in modo generalizzato l’uso delle biciclette nel centro urbano. Siamo ben consci del problema di sicurezza in area pedonale, e della mobilità in generale sull’isola, ma (sorpresa!) non pensiamo che il problema sia rappresentato dalle biciclette.

Pensiamo anzi che in un’isola sempre più motorizzata e veloce, con un piano di mobilità che esclude, invece che includere, gli utenti leggeri, l’uso della bicicletta (mezzo per antonomasia ecologico, democratico e silenzioso) vada incentivato, magari un minimo regolamentato, ma mai ostacolato.

Secondo l’articolo 3, comma 1 n. 2 del Codice della Strada, ecco cosa è un’area pedonale:
“zona interdetta alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in servizio di emergenza, i velocipedi[biciclette, ndr] e i veicoli al servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie, nonché eventuali deroghe per i veicoli ad emissioni zero aventi ingombro e velocità tali da poter essere assimilati ai velocipedi. In particolari situazioni i comuni possono introdurre, attraverso apposita segnalazione, ulteriori restrizioni alla circolazione su aree pedonali”.

Sfatiamo quindi da subito un mito: di norma in area pedonale le biciclette e i pedoni possono convivere, ed è auspicabile che lo facciano.
Certo, è nelle facoltà del Comune applicare ulteriori regolamentazioni.
Ma ci pare abnorme la scelte di vietare il transito in area regolamentata da ZTL anche alle biciclette dal primo agosto fino al 31 ottobre, assimilando “velocipedi, velocipedi a pedalata assistita, acceleratori di velocità, overboard, monopattini e skateboard”.

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Parliamoci chiaramente: non è colpa di chi va alle Poste, a lavorare, a comprare la frutta o a scuola su una bici da passeggio, se per il Corso sfrecciano alcune “finte” biciclette – che in realtà sono motorini – che possono raggiungere i 40 km l’ora senza nemmeno pedalare.
Si limitino allora questo tipo di mezzi, ma lasciando libero accesso alle bici, soprattutto quelle tradizionali a propulsione umana.

Il Codice della Strada (art. 182 comma 4) parla chiaro: “I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza”
La norma dunque esiste, e non ha senso invocare le difficoltà nel controllo e nella prevenzione per giustificare il senso di questa ordinanza: sarebbe come dire che è meglio chiudere tutte le banche perché qualcuno ogni tanto decide di rapinarle.

D’altro canto, le statistiche nazionali ci dicono che non risultano incidenti mortali causati da ciclisti, mentre è di traffico pesante che in realtà si muore. Anche nella nostra isola si muore, e si muore per incidenti stradali di, e tra, veicoli a motore.
In assenza di misure volte a moderare la velocità media sulla rete stradale di Lipari e consentano un traffico promiscuo sicuro tra automobili e biciclette (dissuasori, zone 30, piste ciclabili…), scacciare le bici dalle aree pedonali, significa mettere a rischio i ciclisti senza risolvere il problema della sicurezza stradale.

Invitiamo dunque l’Amministrazione a dare un segno di discontinuità rispetto al passato anche in questa materia, modificando l’ordinanza in una forma che tenga conto:

1) della necessità di una distinzione tra biciclette a trazione muscolare e i mezzi motorizzati;
2) della necessità di una valutazione di eventuali limitazioni in alcune fasce orarie dove effettivamente il traffico pedonale può risultare particolarmente congestionato;
3) di limitare in ogni caso il divieto al mese di agosto e non protrarlo in quelli successivi, perché sarebbe un provvedimento ingiustificato e mortificante per chi, nell’ottica di un maggior rispetto dell’ambiente e della qualità della vita, sceglie di usare la bicicletta in luogo dell’auto o del motorino.

Per il futuro, sperando di incontrarci a un tavolo già nel prossimo autunno, auspichiamo che la Giunta comunale si impegni alla stesura di un Piano per la Mobilità Sostenibile, che preveda:

– l’adozione del cosiddetto “biciplan” (piano per la mobilità ciclistica), come previsto dalla Legge nazionale 2/2018, art. 6;- l’introduzione di corsie ciclabili nel territorio comunale, per la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni;
– l’installazione di rastrelliere per il parcheggio delle bici presso i maggiori luoghi di interesse (porto, scuole, uffici pubblici);
– l’avvio di un progetto di bike sharing;
– momenti di formazione ed educazione all’uso sicuro della bici;
– iniziative volte a diminuire la necessità dell’uso della macchina (carpooling, navette che colleghino mega parcheggio e centro storico, intensificazione e ampliamento del servizio di Trasporto Pubblico Locale);
– creazione, nei punti più pericolosi per gli utenti leggeri (pedoni e ciclisti), di zone 30: ovvero strade a velocità massima consentita di 30 km/h.

Magazzino di Mutuo Soccorso – Eolie, Nesos, Valentino uno di noi ONLUS, Comitato 20-30
Biodistretto Eolie Aimée Carmoz, Nostos, Soroptimist Isole Eolie, Snoopy Tennis Club

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L'intervento

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di Christian Del Bono*

A distanza di 4 anni si pone nuovamente la questione di un’ordinanza che impedisce anche alle biciclette il passaggio in area pedonale.

Da una parte, allo stato delle cose, l’ordinanza appare necessaria per mitigare i rischi di incidenti in un’area potenzialmente ad altissima densità di pedoni come quella dell’isola pedonale di Lipari.

Dall’altra, ne escono penalizzate le biciclette tradizionali (decisamente meno pericolose rispetto ai mezzi a totale o parziale propulsione elettrica) e il periodo, esteso fino al 31 ottobre, appare eccessivo.

È del tutto evidente che gli effetti dell’ordinanza siano amplificati dall’assenza di alternative infrastrutturali dedicate alle biciclette (corsie/piste ciclabili, un maggior numero di rastrelliere ecc.) e altre forme di mobilità leggera.

Come è altrettanto vero che, in assenza di strumenti di controllo adeguato, diventerebbe ancora più difficile vedere applicate ordinanze più complesse che prevedano, ad esempio, distinzioni tra fasce orarie e diverse tipologie di mezzi.

Pertanto, a mio avviso, comprensibile l’ordinanza , chiamata a fronteggiare situazioni analoghe a quelle che ha dovuto fronteggiare l'amministrazione precedente. Ma da settembre si inizi (è un percorso di medio-lungo periodo) a lavorare ad un ampio piano per la mobilità interna delle nostre isole, così come di fatto suggerito anche dalle associazioni che hanno sottoscritto l’appello di richiesta di modifica dell’ordinanza sindacale.

Lo si faccia immaginando un piano innovativo e lungimirante che proietti le isole nel futuro che vogliamo, intervenendo su criticità già spesso ingovernabili (come ad esempio, l’inquinamento acustico e dell’aria, l’eccessivo numero di veicoli, l’assenza di parcheggi, l’insufficienza del trasporto pubblico locale ecc.) ma anche pensando alle grandi opportunità connesse all’avere o mantenere isole che puntano alla sostenibilità a 360 gradi, dove si tutela il fragile ecosistema che ci ospita e si punta a migliorare la qualità della vita della comunità locale e di chi ci visita.

*Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia 

Minoranza chiede consiglio comunale straordinario

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LE REAZIONI NEL WEB

Maria Gabriella Puleo Sarebbe bene fare una pista alternativa per le bici....

Antonio Marturano I primi screzi..interni

Paolo Arena siamo sempre stati e sempre saremo indipendenti, mai stati "interni".
Né viceversa questa vuole essere una critica pretestuosa e generalizzata.
Parlando solo a nome dell'associazione che rappresento, posso dire che in massima parte stiamo apprezzando il percorso intrapreso fino ad oggi (per quanto stiamo parlando ancora di un periodo breve).
Ma questo non significa che non possiamo criticare singoli provvedimenti che non condividiamo o - come in questo caso - che riteniamo migliorabili.
Al di la di quello che si possa pensare delle nostre proposte, crediamo sia anche questo il ruolo dell'associazionismo, della " società civile", ovvero essere da stimolo per le istituzioni.
Cerchiamo di uscire dalla logica "partigiana": ne guadagnerà in qualità il dibattito pubblico

Alfredo Zappia Il problema di certi mezzi, elettrici, sussiste senza se e senza ma, ed è da ricondurre esclusivamente tanto alle bici che ai motopattini, che per le velocità che raggiungono, costituiscono un vero e proprio pericolo ai pedoni, ergo, per i predetti, la più totale interdizione di accesso nelle zone pedonali 

Danilo Conti Sanzionare gli abusi e non le persone coscienziose

Agostino Casamento Con tutti i turisti sul corso anche le bici elettriche per creare più confusione e pericoli? 
Ma qui si fa qualcosa di buono non va bene alla fine neanche quella! Io non capisco. È vero che l'essere umano non è mai contento!

Mimmo Fonti Il decreto legislativo 285 del 30 aprile 1992, ovvero il codice della strada, che ogni tanto viene aggiornato, regolamenta ogni attività, il tipo di circolazione veicolare, pedonale, ecc..
Ovviamente nella nostra Lipari questa legge la ignoriamo.

NOTIZIARIOEOLIE.IT

12 NOVEMBRE 2018

LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, nel centro storico bici e monopattini vietati. Manifestazione sul Corso anche con tanti bambini. Parlano Paolo Arena e Francesco Finocchiaro. L'intervento VIDEO

30 NOVEMBRE 2018

Lipari, la protesta per le bici vietate nel centro storico finisce su "Il Manifesto"

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