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di Luca Chiofalo

Considerato che a Lipari ci conosciamo tutti e sappiamo tutto di tutti (compresi casellario giudiziale e carichi pendenti), farei attenzione ad usare argomenti e “messaggeri” balordi per diffamare e screditare l’avversario di turno.

Capisco che ognuno usa i modi più congeniali al proprio essere, ma, incoscientemente, alcuni si spingono fino al “cupio dissolvi”… 

Tornando seri, le elezioni non sospendono la civiltà ed avvelenare il dibattito pubblico é un boomerang per tutti, ricordiamocelo!

Buona campagna elettorale e voto a candidati ed elettori, che siano neri, bianchi, rossi, belli o brutti! 

Lipari, l’eolian australiano Eligio Perna ha donato al Comune un’area per la realizzazione di un parcheggio a Canneto

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Lipari – “L’eolian-australiano” Eligio Perna ha donato al Comune di Lipari un’area per realizzare un parcheggio. E’ ubicata a Canneto, in località San Vincenzo. La borgata di Lipari, con la spiaggia piu’ frequentata è divenuta la località turistica numero uno dell’isola e nel periodo

estivo anche per l’affluenza di auto è impossibile reperire un parcheggio. Eligio Perna, nativo di Canneto è emigrato a Sydney con la sua famiglia, ed è considerato il “Re della frutta”, per la sua attività. A Lipari torna tutte le estati eccezione fatte per le due con il coronavirus.

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Lipari: emigrato dona al Comune area per parcheggio

“L’eolian-australiano” Eligio Perna ha donato al Comune di Lipari un’area per realizzare un parcheggio. E’ ubicata a Canneto, in località San Vincenzo. La borgata di Lipari, con la spiaggia più frequentata è divenuta la località turistica numero uno dell’isola e nel periodo estivo anche per l’affluenza di auto è impossibile reperire un parcheggio. Perna, nativo di Canneto è emigrato a Sydney con la sua famiglia, ed è considerato il “re della frutta”, per la sua attività. (ANSA)

Lipari, "All'Avan Garde" tavolo internazionale...

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Lipari&Vip, al ristorante "Filippino" l'attore Luigi Lo Cascio "paparazzato" con Giuseppe Donato

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Lipari, riaperto "Mancia e Fui". Arancini e pizzette vi aspettano...

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Lipari - Smarrita una pochette di Fendi davanti il pronto soccorso chi la ritrovasse può tel al 3245412935

 

Le elezioni a Lipari, queste in particolare, sono un campionario di vicende bizzarre e divertenti.

Con coraggio leonino, c’é chi si propone come “cambiamento” accompagnandosi con mezza squadra della maggioranza uscente e rappresentando ambienti da sempre al “potere”.Boh!

Altri, senza timore del ridicolo, dopo anni di fiera e rumorosa opposizione, li trovi candidati nella lista a sostegno del vice sindaco ancora in carica che, visto il ruolo ricoperto, rappresenta la continuità… o no? 

Ma quelli più grotteschi e incredibili sono i “rivoluzionari social” che da anni criticano violentemente (con occhi che osservano, interventi e italiano strabici) il “sistema” e le sue mancanze e oggi si rivelano “truppe cammellate” che combattono schierate dalla parte dell’ancient regime…

Sembra andare tutto a rotoli, ma la nostra eterna “commedia” solleva l’umore, Lipari ti fa comunque divertire: é davvero un paese in cui tutto é possibile ed anche l’assurdo passa per ragionevole!!!

C'è posta per "Il Notiziario". "Panarea, tombino pericoloso sostituito a spese di alcuni isolani..."

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di Piero Di Lorenzo

Caro direttore,

nell'area portuale un tombino pericoloso è stato sostituito a spese di alcuni isolani.

La gente si era rivolta al Comune ma non ha ottenuto risposta.

Cordialmente

LA NOTA

Gentile direttore,

Chi ha contribuito per il ripristino del tombino non voleva rimproverare nessuno. Solo un gesto d'amore per l'isola
Cari saluti

Lettera firmata 

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L'INTERVENTO

di Gianni Iacolino

Leggo sempre con interesse le note di costume che puntualmente Luca Chiofalo affida ai Notiziari locali e non posso che condividerle appieno, anche se accorato, nel constatare il precipitare costante dei valori etici ed estetici che ha caratterizzato gli ultimi venti anni di vita eoliana.
L'amalgama della socialità e dei valori condivisi è sfumato come neve al sole come avviene in gran parte del Bel Paese, ma qui, alle Eolie, si è arrivati a livelli davvero preoccupanti. Se non si ha la capacità di invertire una rotta suicida, prima che sia troppo tardi, dobbiamo darci sin da subito una direzione di intenti e di finalità volte a fornire alle nuove generazioni il senso del bene comune, della socialità, della bellezza.
Valori questi che erano presenti in un recente passato, ma che sono stati trascurati ,sino a scomparire, negli ultimi vent'anni. Ed è su questi punti che la politica locale deve agire con convinzione.

Il benessere economico dei singoli è la legittima aspirazione di ognuno di noi, ma non lo si potrà mai raggiungere, se non in modo molto distorto ed iniquo, quando si perdono di vista i concetti appena accennati.
Eolie come Las vegas sembra essere il sogno di molti giovani. È un' immagine pericolosamente distorta del modello di sviluppo sostenibile del nostro arcipelago; arcipelago che invece può vantare tante di quelle attrattive naturali e storiche che ne fanno un unicum da valorizzare e curare con l'attenzione ed il rispetto che merita. Diamo gli esempi giusti alle nuove generazioni per ottenere i risultati che ci siamo prefissi.
Ognuno di noi, nel corso della sua vita, si sarà posto degli obiettivi da raggiungere ,mettendo in campo le proprie capacità, prendendo ad esempio anche gli insegnamenti di chi ci ha preceduto.

Ho avuto la fortuna di averne tanti di esempi cui ispirarmi, da mio padre alle figure professionali dei dottori, oggi scomparsi, Palamara, Di Perri, Spadaro ed a loro devo sicuramente tantissimo.
Ma se, oggi, per esempi di vita e di valori , sappiamo trasmettere soltanto edonismo sfrenato , se non facciamo di tutto per valorizzare la scuola, cercando anche di creare una classe di docenti residenti sulle isole, mettendo in opera quanto le leggi ci permettono di fare ed osando anche di più, creando una socialità ed uno scambio generazionale ormai scomparso, i nostri giovani non avranno un futuro o , quanto meno, un futuro dignitoso.

La verità è che la provincia “uccide”. Non è vero che i piccoli paesi sono migliori delle grandi città, abusivamente accusate di essere caotiche, dispersive e spersonalizzanti.
Vivo in un paese privo di luoghi di aggregazione sociale e giovanile, un paese da cui i giovani fuggono, una comunità morbida con i capi-bastone, severa con i disadattati… un paese autoreferenziale e piccolo-borghese, pre-culturale e antiestetico, un paese che ha da tempo voltato le spalle alla propria storia, compiacendosi di un passato che non è mai davvero riuscito a meritarsi…

Un paese il cui velo di stereotipata tranquillità e lento scorrere nasconde odi, rancori, invidie, diffidenze e indifferenze, sentimenti che impediscono di emanciparsi e di essere…
Liberamente tratto dalla lettera di un ragazzo qualunque che descrive il suo paese di provincia…
La nostra “tranquilla” realtà isolana é poi tanto diversa?
Temo di no.
Siamo solo assuefatti e non più capaci di fare analisi impegnative.
Forse e per fortuna, anche un po’ “distratti” dalla meraviglia naturale del luogo che abitiamo.

 

di Luca Chiofalo

Dopo la presentazione delle liste e dei primi assessori, si può dire che i candidati sindaco accreditati di miglior struttura elettorale non hanno dato (per arroganza o noncuranza obbligata?) segnali di vera discontinuità col collaudato ma, nei fatti, non più adeguato “sistema” di potere eoliano: insomma, aldilà dei buoni propositi e di qualche ignara faccia nuova (arruolata, però, da gruppi “stravecchi” da cui sarà orientata), niente di inedito sotto il sole delle Eolie!

Motivo per il quale, se é vero che le nostre isole non splendono come dovrebbero e che buona parte della popolazione vuole un vero cambiamento di modi e persone, Gullo e Gugliotta, meno zavorrati, possono sperare in un risultato migliore delle previsioni…
Difficile, ma, nel segreto dell’urna, se votassero pure gli sfiduciati storici, potrebbe accadere il “miracolo” di mandare in archivio certa “politica” ed i suoi consunti “attori”.

 
Comincia a definirsi il quadro di candidati sindaco e liste collegate per le elezioni amministrative di giugno.
Dalle prime uscite pubbliche, la parola d’ordine è per tutti la solita: cambiamento!
Considerate le difficoltà attuali ed i problemi insoluti delle nostre Eolie, facile e ragionevole cercare di far presa sull’elettorato con propositi “nuovi”, altra cosa però è la credibilità della proposta e dei proponenti.
 
Nel “racconto elettorale” che si cerca di far diventare pubblica opinione, divulgato con “passione” da galoppini e prezzolati idioti, il colpevole unico dei nostri affanni sembra essere il sindaco uscente, e perfino chi fino a ieri ne ha condiviso percorso e amministrazione ne fa, oggi, il capro espiatorio di ogni insuccesso collettivo.
 
Beh, vi dico con certezza che tutte le responsabilità, in democrazia, non possono essere attribuite ad un singolo soggetto, anche se ricopre un ruolo apicale, perché gli strumenti per condizionarne, indirizzarne o smettere di sostenerne l’azione sono previsti e sono tanti.
Peraltro, Giorgianni non è stato sindaco 10 anni per volere divino, ma per voto popolare e perché della sua generazione è, politicamente, il più appassionato, sveglio e competente.
Vi dico la mia: aldilà delle persone politicamente attive, la “zavorra” che rischia di affondare le nostre isole è culturale e sistemica.
 
Per tornare al punto, guardando bene i candidati sindaco e le liste, chi può davvero proporsi, credibilmente, come “discontinuità” rispetto al recente passato politico/amministrativo, bollato come disastroso dagli stessi che ne sono stati attori, comprimari silenti o interessati fiancheggiatori…?
 
Le campagne elettorali e la politica locale ci hanno abituati a “verginità” miracolosamente ritrovate sulla via delle urne e ostentate con sprezzo del ridicolo, ma non si esageri:
la maggioranza degli Eoliani potrebbe aprire gli occhi e spiegarsi, finalmente, perché su queste isole non cambia mai niente…

 

Lipari, "tutti in bici che festa..."

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di Salvatore Natoli

E terminata così la prima edizione giornata green in bici con la Lipari Service grazie ai partecipanti e allo staff per la riuscita...

 
Nel Patto Atlantico ci volle fortemente (Dio lo abbia in gloria) uno dei padri più autorevoli della nostra Repubblica, Alcide De Gasperi.
Oggi, leggo critiche feroci alla Nato e ricostruzioni storiche folli a sostegno delle ragioni russe da parte di concittadini che forse avrebbero preferito (sicuri?) il Patto di Varsavia per vivere meglio, come é stato per i Bulgari, i Cechi e gli altri popoli sotto l’influenza dell’Urss fino alla sua dissoluzione nel 1991.
 
Beh, c’é da dire che appena liberatisi dal dominio sovietico molti di quei paesi hanno scelto il modello europeo ed i valori liberali di cui é portatore, entrando nell’UE e nella NATO ed il loro tenore di vita, oltre ai loro diritti civili e politici, hanno fatto un significativo salto in avanti.
Noi vogliamo fare il percorso inverso?L’Ucraina é in guerra per rivendicare il proprio diritto ad autodeterminarsi, senza cedere alla prepotenza sanguinaria dei russi che l’hanno invasa perché la vogliono lontana dalle istituzioni e dai valori europei.
 
Gli svalvolati ed i “professori del nulla” che vanno in tv a raccontare quanto sono cattivi gli USA, inutile l’UE e quanto sono valide le ragioni di Putin, ci invitano a tagliare il ramo su cui siamo seduti dal dopoguerra, senza guerre e agiatamente, in nome di uno scriteriato sostegno a regimi che hanno poco di democratico, sotto i quali si sta senz’altro peggio ed il “dissenso” si paga con il carcere o con la vita: vi sembra ragionevole?
Riflettiamo…

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