di Salvatore Merlino*
OSPEDALE DI LIPARI, PUNTO NASCITA e INDOLENZA POLITICA
Nei giorni scorsi ho avuto modo di leggere una dichiarazione rilasciata da un rappresentante politico dell’assemblea regionale, che si suppone ben conoscere il territorio provinciale messinese, sulla problematica relativa al punto nascita dell’Ospedale di S. Agata di Militello e sulle iniziative richieste per la riattivazione dello stesso, con citate motivazioni di legge, tutte valide e condivise, che ha però dimenticato di estendere le stesse considerazioni anche all’Ospedale di Lipari che versa in condizioni più critiche e più bisognose.
Vorrei ricordare al rappresentante citato che a riguardo da anni comitati, cittadini hanno manifestato le necessità del territorio di Lipari, ancora oggi purtroppo ignorate da una sanità diventata azienda che considera la convenienza economica prima di tutto, mettendo in secondo piano le esigenze di tutela della salute della collettività.
Nel sentirmi personalmente coinvolto e sostenitore di iniziative aventi la finalità di giungere al ripristino, anche nel caso di Lipari, di tutte le attività ospedaliere non demandabili ad altri presidi non sempre facilmente raggiungibili con potenziali rischi anche per le future mamme e “fuori dal contesto di identità territoriale” dei nuovi nascituri alle “Isole Eolie”, vorrei che soprattutto i rappresentanti regionali del territorio rappresentassero ed evidenziassero sempre le problematiche nel caso specifico sanitario, e non in occasioni di passerelle per disgrazie annunciate per mala sanità o quando si avvicinano le elezioni.
Colgo l’occasione per augurare una Buona e Serena Pasqua alla redazione e a tutti i lettori con la speranza domani di poterli fare anche ai nuovi “NATI A LIPARI”.
*Amante delle mie Isole Eolie
NOTIZIARIOEOLIE.IT
29 APRILE 2021
L’intervista del Notiziario a Salvatore Merlino, il figlio di Pino
Salvatore Merlino, candidato alle regionali: “mio impegno per obiettivi concreti, utili per comunità e per dare opportunità lavoro. In campo per portare avanti valori Dc, ma con nuovi obiettivi”.
“Uno dei principali punti programmatici per una rigenerazione dal punto di vista architettonico, ambientale, culturale e sociale di alcuni quartieri di Messina, puntando su alta formazione, nuove politiche ambientali e creazione di posti di lavoro, deve essere quello di sfruttare i fondi previsti per la transizione ecologica per creare il più grande Eco Park d'Italia e il primo quartiere completamente eco friendly a Maregrosso”. A dirlo durante una conferenza stampa nella sala ovale del Comune di Messina Salvatore Merlino, candidato nella Democrazia Cristiana per le prossime elezioni regionali e responsabile provinciale del partito per le infrastrutture, i trasporti e i collegamenti con le Eolie.
“La realizzazione della struttura - prosegue Merlino - potrebbe essere possibile con i fondi previsti nel PNRR, invertendo le scelte politiche che hanno relegato alcuni contesti urbani a quartieri degradati. Tutto questo puntando anche sulla formazione, sullo sviluppo sostenibile, sulle rinnovabili, per creare spazi verdi per la cultura e la socialità, ottenendo una forte crescita economica del territorio, prevedendo anche l’occupazione di decine di giovani, togliendoli, in alcuni casi, anche dalla strada. Negli anni Maregrosso è stato solo deposito di capannoni, che hanno occluso il waterfront, alimentando solo il decadimento sociale e culturale di queste aree. Ora è necessario che la Regione, in accordo con le altre istituzioni competenti nella zona, trovino il coraggio di spostare tali fabbricati in altre altre aree della città, bonificando la zona e restituendo agibilità e vivibilità, senza eliminare posti di lavoro.
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Gli spazi necessari ci sono, sarebbe dunque importante investire nel territorio, presentando dei progetti per ottenere i fondi previsti nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, realizzando così nell’area un grande Parco ecosostenibile di diversi chilometri quadrati, in un ampia zona di Maregrosso, dove sarà possibile anche dedicarsi a molteplici attività sportive e di aggregazione. Si potrà prevedere la presenza di ampi giardini con piante di ogni tipo che rispetteranno la biodiversità, e spazi dove avere contatto diretto con la natura esplorando il parco a piedi, in bicicletta, monopattino o, percorrendo alcune vie d’acqua create appositamente in barca. All'interno della struttura, costruita tutta con materiale ecocompatibile, possibile prevedere anche numerosi giochi per bambini, parchi di divertimento, ristoranti e negozi per lo shopping. Il concetto eco-friendly sarà necessario applicarlo anche al cibo, con i ristoranti che insieme all'arredamento ecologico, proporranno solo piatti con ingredienti organici e prodotti del posto a km zero. Preferibile, tra l’altro, utilizzare prodotti che sostengono il commercio solidale. Auspicabile pensare anche ad un'area interamente dedicata allo shopping sostenibile, dove tutto quello che si trova in commercio, come vestiti, oggetti di design ed altro, dovrebbe essere rigorosamente a impatto zero, con oggetti ottenuti con materiale riciclabile.
Un parco che attirerà i turisti prevedendo al suo interno musei naturalistici, sulle compatibilità ambientale, musei del mare e spazi dove organizzare festival eco solidali e percorsi naturalistici. Sono progetti già attuati in altre zone di Europa, ora concretizzabili anche qui con i fondi provenienti dalla Unione europea”.
“Ma non deve essere – prosegue Merlino - tutto finalizzato al parco anzi, si dovrà creare, nel tempo, un intero quartiere eco-friendly, puntando sull’utilizzo di materiali ecosostenibili e non tossici per la realizzazione di altre strutture, aree pedonali e incentivazione degli spostamenti con auto elettriche e bici. Le fonti rinnovabili avranno in futuro un'importanza fondamentale per lo sviluppo di un contesto urbanistico innovativo e smart. Potrebbe nascere dunque il primo quartiere ecologico, dal quale poi ne potranno seguire altri. Infine, aspetti, non meno importanti, si otterrebbero decine di posti di lavoro, trasformando la destinazione del quartiere in uno spazio all'avanguardia per il rilancio di Messina”.
“Questa - conclude Merlino – è solo una delle idee programmatiche che, qualora fossi eletto alla Regione, porterò avanti per tentare di dare anche un’ altra possibilità ai tanti giovani di Messina e provincia, spesso costretti ad abbandonare la loro terra. Scendo in campo per obiettivi concreti, utili per comunità, cercando di far cambiare prospettiva alla classe politica, spesso miope. Voglio portare avanti i valori della Dc, ma con nuovi obiettivi. Negli ultimi tempi personalismi, mancanza di formazione, approssimazione, estremismi e personaggi creati sui social hanno solo danneggiato la credibilità della politica, bisogna ridare coerenza, identità e contestualizzare ed attualizzare le azioni della classe dirigente”. Presente all’incontro Pippo Previti, vicesegretario comunale della Dc che ha aggiunto: “Stiamo selezionando i nostri candidati tra la migliore classe dirigente di Messina e provincia. Presenteremo le nostre lista anche per le prossime elezioni amministrative a Messina. Sono molto fiero di presentare la candidatura di Salvatore Merlino, che viene da una importante famiglia e tradizione politica, e in passato ha già fatto molto bene per la città di Messina. Saprà portare concretezza, umiltà e idee innovative nel contesto politico”.
Breve Biografia Salvatore Merlino:
Salvatore Merlino è nato a Messina nel dicembre del 1960. Suo padre era un ingegnere e noto esponente politico della Dc e sua madre una casalinga. Ha due sorelle. E’ sposato ed ha un figlio. Ingegnere, svolge l’attività di libero professionista nello studio di famiglia, che esiste dal 1950. Ha iniziato a impegnarsi in politica, sin dalla giovane età in un ambiente, cattolico e politicamente partecipe della vita democristiana. Suo padre Giuseppe Merlino ha iniziato tardi a fare politica, ma con grande impegno e dedizione come amministratore e gestore della cosa pubblica, ricoprendo i ruoli di sindaco di Messina, deputato e assessore regionale.
Ha frequentato dapprima il movimento giovanile della Democrazia Cristiana e poi, nel 1990 ha partecipato alle elezioni amministrative del Comune di Messina, presentandosi nella lista dello stesso partito e diventando consigliere comunale, dal 1990 al 1995. In tale periodo, dal 1990 al 1991 ha ricoperto la carica di assessore, con delega ai tributi, al bilancio, alla pubblicità ed affissione. E’ riuscito tra le altre cose, a informatizzare il servizio pubblicità e affissione, con notevole snellimento e semplificazione della parte procedurale, a tutto vantaggio degli utenti, oltre che dell’amministrazione.
Dal 1994 ha preferito allontanarsi dalla politica, anche per fatti personali e familiari, limitandosi ad un’attività di spettatore esterno, talvolta di sostenitore, del nuovo quadro politico che andava formandosi, ben diverso dal precedente. Nella scelta del bipolarismo, ha visto con interesse gli ambienti del centrodestra. Nel 2008, sollecitato da alcuni amici e mostrando interesse per il nuovo (allora) Movimento per l’autonomia, creato da un democristiano, l’on. Lombardo, aderisce e sperimenta una seconda candidatura, ridiventando ancora una volta consigliere comunale. Esperienza conclusa anticipatamente perchè il Consiglio fu travolto e costretto a sciogliersi (amministrazione Genovese).