di Bartolino Ferlazzo
Caro Direttore
è giusto che mi rivolga a te, ci conosciamo da tantissimi anni, ricordi che vanno indietro negli anni che vanno al nascere di "Radio Eolie", la prima vera emittente libera, i ricordi vanno alle battaglie perse ma ad altrettante guerre vinte, ti dico questo perché qualche giorno addietro, mi trovavo sul corso V. Emanuele a discutere con amici, quando un " distinto signore " ignorando la mia presenza, si fermava a discutere nelle vicinanze con altre persone e durante la conversazione che verteva sempre su politica, amministrazione ed affinità varie, e fin qui tutto bene, ma la cosa che mi ha colpito, che mi ha dato fastidio è il resto di tale discussione che verteva sull' informazione; infatti questo individuo ad un certo punto faceva questa precisa affermazione < ...l' informazione in questo paese è gratuita è dettata da alcuni blog che dicono di fare l' interesse del paese, di dare notizie, di quanto accaduto, di fare informazione ma di fatto fanno solo terrorismo politico, terrorismo sociale terrorismo informatico ... > credimi Direttore il primo impulso è stato quello di rispondere per le rime e fargli ingoiare i cosiddetti uccelli per diabetici, ma poi, come insegnatomi da mio padre ho contato fino a cinque e mi sono calmato, tanto ho pensato la risposta come la vendetta va servita fredda, ed oggi parlo in prima persona è arrivato il momento di servirla.
Ci sono vari tipi di informazione quella sociale che si rivolge alla gente per far capire come comportarsi in casi particolari, come difendersi da tutti e da tutto; c'è quella politica che coinvolge anche gli organi di partito, che aderisce ad una determinata line apolitica e infine quella che si definisce indipendente, che a costo di sembrare impopolare o terroristica, porta a conoscenza di tutti le cose come stanno realmente.
Adesso, per il nostro godere, passiamo ad esaminare secondo il vocabolario italiano della Treccani, la definizione del termine terrorista < appartenente a una organizzazione politica clandestina, che si avvale, nella sua lotta, di metodi basati sulla violenza più spietata e sul terrore>.
Da questa definizione così semplice, ci accorgiamo come l' incauto personaggio abbia usato un termine , non conoscendone il significato, assolutamente fuori dalla sua sfera intellettuale e fuori dalla sua già ben povera intelligenza.
Noi del Notiziario non siamo un' associazione clandestina in quanto non siamo un' associazione e non siamo clandestini, ma operiamo alla luce del sole, non ci avvaliamo per le nostre inchieste di metodi violenti ne siamo spietati, ne incutiamo timore a nessuno, se qualcuno si è sentito sottomesso da quanto da noi giornalmente riportato vuol dire che il suo armadio è stracolmo di scheletri che darebbe a ripulire prima che arrivi l' antropologa forense Boons della serie di Skycrime.
Ma se per terroristi, questo inutile ed insignificante individuo, intende portare all' attenzione degli eoliani le problematiche che giornalmente assillano il nostro paese, alla SI SIAMO TERRORISTI;
Ma se per terroristi si intende controbattere sulle problematiche del nostro comprensorio e proporre idee alla SI SIAMO TERRORISTI;
Ma se per terroristi si intende cercare di far nascere una coscienza politica negli eoliani e allora SI SIAMO TERRORISTI;
Ma se per terroristi si intende richiedere documentazione a suffragio delle nostre tesi, e non ricevuti perché magari la magagna la veniamo a scoprire allora SI SIAMO TERRORISTI;
Ma se per terroristi si intende che andiamo e andremo a fondo per portare alla luce magagne e coltivazioni sospette ebbe SI SIAMO TERRORISTI,
Ma se per terroristi significa mettere al bando esseri inutili, insignificanti, di intelligenza minima e privi di ogni parvenza di di dignità alla SI SIAMO TERRORISTI.
Auguri Lipari.
Tel +39 090983014 hotelcincotta.it
Via San Pietro - Lipari, Panarea (ME)
Lipari, Ztl che significa?
Nel nostro centro storico, in tanti si sono chiesti cosa vuol dire questa sigla, ma una risposta vera, seria e concreta non è dato saperla. Ci proviamo ?
Per il Codice della Strada, significa < zona a traffico limitato >, probabilmente, anzi sicuramente a Lipari per chi di chi competenza ha un altro significato ovvero < zona a traffico libero >.-
Zona a traffico limitato art. 7 c.d.s. dal 2005, le strade di accesso ed uscita ad una ZTL, sono presidiate da telecamere, altrimenti con assi movibili e sbarre dotate per l' inserimento dei chips, e debbono essere sempre pubblicizzate da cartelli bella mostra; perché è stata prevista, dalla normativa, l' istituzione delle ZTL semplice per proteggere i centri storici da inquinamento ambientale, atmosferico ed acustico perché, è stato accertato, gli effetti si ripercuotono sulla sicurezza della circolazione, della salute, dell' ordine pubblico, sul patrimonio ambientale e culturale e sul territorio; volendo i comuni possono permettere l' ingresso e la circolazione dei veicoli a motore all' interno della ZTL, pagando una determinata somma;ancora per favorire il libero transito dei pedoni ed in particolar modo, per i portatori di handicap , i comuni, ancora, sono tenuti a delimitare con precisione le ZTL.-
Chi può circolare nella ZTL ? il codice recita < solo per determinate fasce orarie non si applica, ai mezzi pubblici, ai mezzi di emergenza, ai veicoli dei residenti nell' area sottoposta a limitazione, ai veicoli espressamente autorizzati al transito > a Lipari, nella ZTL che coinvolge in particolar modo il centro urbano, zona tra l' altro prevista dal codice, da quello che sin' ora giornalmente, tutti sono muniti di autorizzazione, perché il traffico è caotico, libero, indisciplinato e senza regolamentazione, risultato il codice della strada a Lipari non viene applicato, non viene recepito ne abbiamo uno diverso e particolare; domanda agli organi competenti tutte le vetture e motorini che transitano hanno tutti l' autorizzazione ? attendiamo cortese e documentata risposta.-
Ancora il codice prevede espressamente < il divieto di sosta della ZTL, cosa questa che tutti disconoscono ( artt. 158 e 159 cds ) per i veicoli autorizzati > è previsto il solo transito, pertanto l' eventuale scusa di un' auto privata il cui proprietario dichiara, sto effettuando uno scarico è una scusa ingiustificata ed ingiustificabile; così come non possono sostare tutti i furgoncini di carico e scarico merci; dunque ancora una volta a Lipari il c.d.s. non viene riconosciuto come tale, ma solo un emerito estraneo, inattuabile e non imprescindibile !!!
Per concludere una domanda al vigile urbano di turno, la mattina, che senso ha posizionare una transenna all' imbocco di Via Maurolico incrocio con Corso V. Emanuele, dopo le ore 11, orario in cui entra in vigore l' isola pedonale ?
I misteri della mente umana, e dei supercapoccioni che regolamentano il traffico a Lipari sono imprescrutabili ed incomprensibili.-
Auguri Lipari.-
Lipari, tanti problemi irrisolti o risolti male
Ormai da diversi anni, abbiamo preso coscienza, dei tanti problemi che affliggono il nostro comune, problemi certamente non recenti ma che partono da lontano, partono dai tempi in cui era molto più semplice effettuare delle scelte, era più semplice dotare di un futuro a misura di isole queste terre; ma in modo atavico, in modo superficiale, in modo indolente, in modo cosciente abbiamo voluto rimandare al giorno dopo, quanto invece, si poteva e doveva fare in quel preciso momento storico, culturale ed economico del nostro comune.-
Quanti problemi, quante soluzioni proposte, ma scientemente abbiamo voluto non decidere, ed oggi è naturale e giustificato accampare dubbi , su quelle prese di posizioni, su quelle mancate decisioni, perché abbiamo voluto favorire personaggi subdoli, certamente poco raccomandabili, la situazione adesso è sotto gli occhi di tutti e tutti possono e dovrebbero dare la loro personale risposta; ci è sfuggito di mano o non lo abbiamo volutamente affrontato, il quotidiano, i problemi giornalieri, quelli che maggiormente investono gli eoliani; noi ci siamo prefissi di affrontarli singolarmente e naturalmente proporre, come nostro costume, eventuali nostre idee, non soluzioni, quelle le deve trovare la politica o chi fa politica.-
Oggi prendiamo in considerazione i servizi marittimi.-
Tornano, subito, alla mente epiche battaglie vinte, con forza, con determinazione, con civiltà armi messe in campo dalla gente eoliana, da quella gente che oggi è diventata indolente, disamorata del suo stesso paese; il ricordo corre al 1982, quando si bloccò Sottomonastero, per un mese, la Piero della Francesca, per un decreto di un cervellotico ministro, che voleva la nave trasferita sulla rotta porto Empedocle/Lampedusa; fu una rivolta popolare sentita e voluta dagli eoliani con a capo tutti gli amministratori e l' intero consiglio comunale di Lipari, in seduta permanente sulla motonave. Ma tornano alla mente anche i più recenti momenti della vicenda Laurana, dove l' opposizione del Consiglio comunale era pronta ad occupare la nave e tutti gli altri pronti a gettare fumo negli occhi, a sproloquiare inutilmente, poi il tutto è andato come tutti sappiamo, fortunatamente per il meglio, ma questo dimostrava la spaccatura esistente tra la gente e le istituzioni.-
Oggi le cose sono cambiate, adesso è una sola società, privata, a gestire i trasporti, senza concorrenza, in un regime di monopolio, non contemplato da nessuna norma della comunità europea, inerte in questo senso ma sempre vigile sulle misure per il pescato delle vongole, operante nel settore dei collegamenti con le isole minori. Ci sono stati calati, da due soggetti, quelli che oggi sono gli orari, gli itinerari e la periodicità dei collegamenti, da parte della regione siciliana e dalla compagnia facente capo a Morace, si sono seduti ad un tavolo, hanno stabilito il tutto, senza interpellare nessuno, e noi ? noi inerti, forse nemmeno informati, ci siamo limitati timidamente a protestare, con quali risultati ? tutto questo è normale ? è legale ?
caro sindaco, sei tu, che eventualmente dovevi organizzare gli incontri e partecipare direttamente, sei tu che dovevi proporre ed imporre, se del caso, orari, tratte e periodicità delle linee, sei tu che conosci le esigenze degli eoliani, sei tu che in questo caso oltre che a proporre devi disporre, gli altri due soggetti dovevano adeguarsi alle tue giuste pretese e condizioni, ai bisogni ed alle necessità degli eoliani e mai il contrario, come purtroppo avvenuto; questo tipo di atteggiamento, tenuto da altri, significa che non abbiamo voce in capitolo, che non contiamo nulla, che ci ridono in faccia e ci prendono per i fondelli, le nostre lettere di rimostranze non sortiscono effetto e tu sai benissimo, sindaco, che fine fanno; le azioni da intraprendere erano altre, anche di forza, come successo negli anni passati, ma per fare questo ci vogliono uomini veri con gli attributi, che oggi non riusciamo a scorgere in un panorama desolato e desolante, poche noci non fanno rumore in un grosso sacco; abbiamo detto che è stato messo in atto un regime monopolistico e nessuno o nessuna autorità valida, è intervenuta o interviene; è stato aumentato il presso del biglietto residente sulla tratta Lipari/Messina e viceversa nessun intervento in merito, il secondo bagaglio si deve pagare su tutte le tratte e nessuno interviene, la giustificazione addotta da questa società è quella relativa all' aumento del costo del carburante, ben sapendo che è una grossa bugia, questi prodotti hanno invece avuto un calo in tal senso, ma tanto ogni scusa va bene, tanto nessuno protesterà è il ragionamento logico dei due soggetti.-
Negli anno 60 il piroscafo Eolo, che tra l' altro viaggiava con qualsiasi tipo di mare grosso, impiegava due ore per raggiungere Milazzo oggi, con una semplice brezza, si rafforzano gli ormeggi e si resta fermi in porto e con moderne navi tecnologicamente avanzate cosiddette veloci, si impiegano sempre due ore per raggiungere Milazzo; l' allora SAS società che gestiva con mezzi veloci e piccoli, la tratta su Milazzo e viaggiavano con mare veramente grosso, nel tempo di un' ora, oggi sofisticati mezzi veloci tutti computerizzati, impiegano sempre un' ora per raggiungere Milazzo.-
Allora ci chiediamo se ci è sfuggito o ci siamo persi qualcosa, dove sta il trucco, dove sta l' inganno, e ci chiediamo se gli eoliani sono veramente diventati inetti, ormai abituati a subire, ad abbassare la testa, anche e principalmente a causa di amministrazioni che nel tempo hanno portato , uomini veri a diventare c....i, no diciamo solo pecoroni, senza anima, senza cervello, senza dignità, senza orgoglio, amministrazioni che hanno svenduto queste perle, come prostitute di strada.-
Auguri Lipari.
Eolie, il passato che non torna piu'
Chissà cosa direbbero, oggi, quei pionieri che, agli inizi degli anni 60, per la prima volta sbarcarono in queste sette perle, quando si trovarono di fronte, un qualcosa di unico, di inimmaginabile, di incredibile, di stupefacente; l' azzurro cristallino di un mare incontaminato a diretto contatto con le colate laviche, in uno scintillio di colori che oltre alla bellezza mette i brividi, pensando alla forza della natura presente su queste isole, un misto di arcano, di misterioso, leggendario, chissà cosa direbbero adesso sbarcando a Vulcano, totalmente invasa di colate di cemento, che hanno totalmente distrutto una delle piante più belle e rappresentative del nostro arcipelago < u iuncu > il giunco, una pianta dalle fogli dritte e spinose, dritte, difficili e quasi impossibili da piegare, una pianta dalla fierezza unica che ha incarnato lo spirito, il carattere, l' orgoglio degli eoliani, < u iuncu > ha sopravvissuto a tutto non temeva nessun tipo di danno se non quello delle piene di fango, da quì il famoso detto eoliano < ... calati iuncu ca passa a china ... > calati giunco che passa la piena, si abbassarsi si, piegarsi si ma sottomettersi mai, ritornava sempre come o meglio di prima, lo scenario unico al mondo dei faraglioni, le sette perle in una sola cartolina.-
Cosa direbbero adesso, vedendo lo scempio, che noi eoliani, abbiamo perpetrato e consentito, anche a gente importata forestieri di basso profilio, ai danni di una natura che non vanta eguali e che è sempre stata benevola con noi, direbbero stolti , direbbero assassini, direbbero poco lungimiranti, direbbero incapaci, inetti, incompetenti, incapaci, prezzolati, mistificatori e violentatori nella vostra stessa terra e della vostra stessa vita.-
Secoli e secoli di storia, di cultura, di civiltà, ricordiamoci che in queste terre mosse i primi passi l' uomo primordiale, tutto svenduto a personaggi di poco conto, poco raccomandabili, affaristi senza scrupoli, senza dignità e buon senso, una storia infinita svenduta per interessi personali, affaristi di bassa lega che aiutati da corrotti personaggi locali, hanno devestato nel tempo, senza ritegno uno dei luoghi più belli della terra.-
Ci siamo venduti e peggio svenduti come prostitute, abbiamo messo in mostra i nostri gioielli, arraffati per una botta e via, per un veloce incontro, per un momento, che hanno fatto arricchire i soliti noti, distruggendo quanto di incontaminato e di naturale i nostri avi, a fatica a costo della vita, avevano difeso ed a noi tramandato.-
Queste sono oggi le Eolie, un ammasso di cemento, che la follia umana ha portato fin sulle falde di un cratere si dormiente ma non spento, una follia umana che ha permesso che la cementificazione giungesse fin sulla battigia delle nostre spiagge e dirupi o sulla cresta di qualche collina.-
Come siamo arrivati così in basso, come abbiamo fatto a raggiungere oltre il fondo, come abbiamo permesso di distruggere quanto di buono, di sacro avevamo, per che cosa, per quattro soldi che, domani dovrai lasciare, non li possiamo portare con noi, non li possiamo barattare con niente e, quello che non capiamo è che non potremo mai comprare il detentore delle chiavi dell' aldilà, dovremo rispondere di tutte le malefatte, che non sono solo nei comportamenti, ma anche nelle attenzioni, nelle intenzioni e nelle azioni, permettendo scempi e distruzioni di natura che non godiamo ma non ci appartiene.-
Cosa direbbero oggi quei pionieri, memori di spettacoli come il calar del sole all' orizzonte in un mare di cristallo, che illumina ancora oggi, fortunatamente i faraglioni tra Lipari e Vulcano, cosa direbbero oggi se i riflessi di un' alba unica illuminavano una natura vera e reale, oggi vedrebbero, spazzatura per le strade, nei vicoli, nei sentieri e nelle piazzole panoramiche, vedrebbero case su case, alberghi venuti su come funghi, vedrebbero una luridume che inzozza le isole, vedrebbero spiagge che sanno di supermercati a cielo aperto, sentieri trasformati in bosco, contrade abbandonate, isolate a se stesse e zone meravigliose come Vulcanello, annientato e distrutto da una cementificazione barbare e berbera, un' istmo attraversato da strade e stradine, vedrebbero una viabilità senza controllo e controllori, strade invase da ogni tipo di cartellonistica e tavolini vari, e principalmente noterebbero, la mancanza di quella pace che tanto li aveva attratti e portati su queste terre, noterebbero che il silenzio è ormai utopia, vedi ieri sera, quando i decibel hanno oltrepassato ogni limite di decenza e anche di orario, in zone dove risiedono ammalati, piccoli ed anziani che aspettano la notte per trovare un pò di refrigerio alla calura del giorno, ed invece sono costretti a sbarrare balconi e finestre per non essere annientati da rumore assordante, urla indiscriminate, ed essere oppressi da una calura quasi insopportabile, troverebbero caos, rumore, degrado ed ogni singolo autorizzato a far da se, senza problematiche di accertamenti vari.-
Non abbiamo più un minimo di pudore, di vergogna, di decenza e di rispetto, siamo nelle mani di nessuno, tutto è lecito e tutto è autorizzato, chi vive nella legalità veramente pochi, è un illegale.-
Queste sono oggi le Eolie, ieri sette perle di inestimabile valore, oggi solo cocci di culi di bottiglie di vetro grezzo e di basso costo.-
Il titolo di un famoso film comico era Miseria e nobiltà, noi solo miseria la nobiltà l' abbiamo venduta per meno di un piatto di ceci.-
Che tristezza, che meschinità, auguri Lipari crediamo che tu ne abbia veramente bisogno.-
Isole minori, zone franche e centralità. L'intervento
Mezzo secolo di paradossi, porti attrezzati,mezzi di trasporto modernissimi, fognature e impianti di depurazione efficienti, impiego di energia alternativa, approvigionamento idrico valido e funzionale per tutti, viabilità adeguata e funzionale, suolo pubblico regolamentato, spazzatura smaltita, disturbo della quiete pubblica inesistente; una buonissima parte di questi sono carenti, deficitari, assenti, un ritardo pluri trentennale. E' questo il grande libro dei sogni del nostro comune e potrebbe arricchirsi di nuovi capitoli, ma il quadro è già di per se deprimente, andando a toccare quelli che sono i punti cardine di un territorio, per sua natura isolato, dalla vocazione turistica, stabilmente popolato nel periodo invernale, soraffollato ma non eccessivamente paragonandolo agli anni 80/90, in quello estivo.-
Si è parlato di zone franche, spieghiamo cosa sono, luoghi, stati, città paesi, dove non esistono imposizioni doganali sul traffico delle merci; in Italia ne troviamo due Livigno e Campione d' Italia entrambe in località montane della Lombardia.- Nell' ottobre del 2002, era stato presentato in senato un disegno di legge il n. 1772, che mirava ad ampliare il numero di queste zone a regime fiscale privilegiato, la proposta era stata presentata da quattro senatori siciliani, primo firmatario, il senatore Antonio Battaglia; queste zone erano state individuate in una serie di località siciliane tra cui, Lipari, Favignana, Lampedusa e Pantelleria, località queste particolarmente bisognose di rilancio economico, nella relazione di presentazione si legge tra l' altro < ... il riconoscimento di queste aree come zone franche, con tutto ciò che questo comporta di positivo, ci sembra costituire quasi un atto dovuto dallo stato a favore del territorio e delle popolazioni che vi abitano, destinata a sopportare oneri gravosi ... >, questa proposta non rappresentava una novità in quanto nel 1985 ve ne era stata una presentata dal senatore Damaggio, in quel caso fu rigettata, tale proposta è rimasta lettera morta, anche perché non stimolata e sollecitata da quelle amministrazioni che dal 2002 si sono alternate al governo di questo comune.-
In questo ventennio, abbiamo pensato ad opere faraoniche, che hanno prodotto ancora oggi esborsi economici non indifferenti e fatto nascere sospetti ed incrinato rapporti anche a livello personale. Dobbiamo essere onesti, principalmente, con noi stessi, perché dobbiamo riconoscere di avere tutte le caratteristiche negative della società moderna, pur vivendo in un contesto piccolo e per certi versi protettivo; parliamo di incrementare il turismo, ma se non esiste una tranquillità, se abbiamo un traffico veicolare caotico, in proporzione, più del centro di una grande città, se abbiamo servizi marittimi che non garantiscono le primarie esigenze delle nostre popolazioni, se il servizio idrico nelle frazioni non è qualitativo, se la spazzatura invade anche i vicoli facendo traboccare i cassonetti, se non abbiamo un impianto di depurazione, come facciamo a sostenere l' onda d' urto dovuta all' arrivo dei villeggianti, a cui ancora oggi dobbiamo dire grazie della loro presenza.-
Dobbiamo guardare lontano, ma vivere alla giornata, bisogna capire se è necessario ridimensionare il turismo, avere questo coraggio, riclassificarlo senza discriminazioni, ma avendo come unico scopo, tutto ciò che è utile per noi; dobbiamo avere il coraggio di non aver paura di sembrare antipatici, non possiamo permetterci una forma di turismo di massa, di bassa qualità, di barconi che vomitano persone per una tappa nell' itinerario turistico del giorno, non possiamo permetterci un turismo assordante, fatto di chiasso e schiamazzi, di caos incontrollato, siamo isole e data la limitatezza del territorio dobbiamo propendere per un turismo di qualità, non troppo rumoroso, molto meno caotico ma buono, non di cartacce o bottiglie di birra per strada o sui marciapiedi, ma visitatori che amano e cercano la pace che non trovano nei grandi centri, la tranquillità, dove la sera poter gustare ottimi aperitivi ascoltando musica da piano bar.-
carenze che, non possiamo addebitare solo a questa amministrazione, colpevole di non aver preso ed affrontato di petto tali problematiche, mettendo in atto palliativi e non curativi, vengono da lontano e si deve avere pazienza e del tempo per riparare guasti di precedenti e ballerine amministrazioni.-
Cosa proponiamo, perché si è vero noi critichiamo ma proponiamo, semplice passata l' estate decidere il tipo di turismo da fare, promuovere incontri a livello locale e dei comuni di Salina, per identificare carenze sia di servizi che di infrastrutture necessarie alla tipologia della forma di turismo scelta, promuovere indagine, per identificare e valutare eventuali fenomeni di carenze e per verificare, facendo sempre riferimento alla scelta effettuata, l' effettiva capacità ricettiva delle strutture esistenti e la loro qualità, promuovere uno studio per quanto attiene le risorse connesse con il turismo.-
La nostra principale proposta è di dare centralità alle isole, per il recupero ecologico del mare e di sviluppo a tutte le attività ad esso connesse ( nascita di piccole familiari industrie per l' inscatolamento sul posto del pescato, ripopolamento ed allevamento) tutela della fauna locale e conseguenziale ripopolamento, riprendere e far decollare la nostra agricoltura, dare un' istruzione e formazione specializzata ai nostri giovani, recupero storico, archeologico anche subacqueo e incrementare una forma di turismo culturale, congressuale che possa destagionalizzare il periodo feriale.-
Soprattutto, occorre frenare con prospettive ampie ma fattibili, senza illusioni di sorta, ma gratificanti nello stesso momento, la triste emorragia della forza lavoro giovanile più istruita, che priva le nostre isole del naturale ricambio generazionale, non a caso, uno dei principi social economico ed ecologico più importante è di garantire la rinnovabilità delle risorse, quella umana, per essere rinnovabile, ha bisogno di un vero ruolo civile.-
Chiediamo tanto ?
Auguri Lipari.
L'INTERVENTO.
di Aldo Natoli
Condivido quanto scritto dall'amico Bartolino Ferlazzo che occorre individuare una condizione necessaria per lo sviluppo economico delle Eolie, sviluppo che, a mio parere, deve in ogni occasione tenere presente il coordinamento dello sviluppo nel rapporto paesaggio-inserimento umano. Un particolare tipo di turismo può diventare, forse, il cardine della vita sociale ed economica delle isole. Sorge così l'esigenza di una giusta politica turistica per il futuro, che eviti, come è successo fino ad oggi, un'espansione quantitativa delle attrezzature squilibrata nella sua diffusione territoriale e settoriale. Essa dovrebbe soprattutto riassumersi in questi due punti: a) nella riqualificazione e diversificazione dell'offerta turistica in modo che possa rispondere alle caratteristiche del turismo moderno; b) nella tutela dell'interesse turistico in tutti gli interventi che modificano e condizionano l'ambiente e l'assetto territoriale.
Non mi stanco di ripetere che le Eolie sono fatte per un turismo raccolto, attento, capace di silenzio; sono fatte per un'esperienza interiore profonda di incomparabili e irripetibili incontri con la natura, la storia, l'arte. La loro dimensione fisica non consente i grandi numeri, non è compatibile con le grandi masse. Il migliore utilizzo economico della "risorsa turismo" nelle isole consiste pertanto nella qualificazione dello stesso, cioè nasce dal coraggio di porre limiti e di compiere selezioni di qualità e di quantità. La risorsa turismo però per un pieno sviluppo deve integrarsi alle altre risorse esistenti nel Paese. E' quindi indispensabile che si riprenda la coltivazione delle terre per poter dare al turista anche i nostri frutti; quei frutti che molti antichi scrittori classici hanno sempre abbondantemente elogiato, come ci ha ricordato proprio l'altra sera al Centro Studi lo scrittore eoliano Pino La Greca nel presentare il suo ultimo libro.E' altrettanto indispensabile che si incentivi la riorganizzazione della pesca. Il mare, insieme all'agricoltura, è la radice di induzione e di armonizzazione di tutti gli sviluppo futuri razionalmente realizzabili. Il passato ci insegna che le migliori ricchezze si sono avute in quelle isole situate lungo le rotte solcate da galeoni e legni mercantili, i cui porti hanno dato sbocco a traffici enormi.A mio giudizio, è solo erigendo a nostro protagonista "il mare"e soluzionando i problemi connessi al mare,per prima la portualità, che possiamo avviarci ad un totale sviluppo turistico ed economico delle nostre isole. Ma occorre che lo sviluppo turistico non avvenga come sfruttamento estraneo alle popolazioni, ma si ponga in una nuova dimensione che tenga conto della comunità locale, dei suoi diritti ad una migliore qualità di vita e dei suoi doveri di salvaguardia di tutto il patrimonio di natura e di storia di cui è depositaria. Bisogna istituire una scuola turistico-alberghiera, non per formare dei camerieri ma i futuri gestori di piccole unità ricettive con solide basi di amministrazione e di gestione economica dell'impresa e di promozione del proprio prodotto. Bisogna, se consideriamo il mare come elemento primario per la "risorsa turismo" sulla linea della civiltà del mare, aprire scuole che dovranno preparare i tecnici all'esercizio della loro professione marinara dando accesso a studi superiori nelle "Università del mare". Bisogna riattivare l'intero Palazzo dei Congressi essendo il settore dei congressi importante per la destagionalizzazione del turismo.Infine bisogna effettuare un continuo controllo del territorio per evitare che le strade principali di Lipari diventino un mercato a cielo aperto.
Eolie, turismo e servizi ed il mancato decollo
In molti dicono che per decollare bisogna avere una pista a disposizione, non lo' abbiamo o peggio non l' avremo mai, fin quando l' ottusità di pochi indolenti prevarrà sull' interesse di tutti, ma ci torneremo più avanti.-
Turismo e servizi, due voci, due identità assolutamente complementari, le Eolie a tal proposito anche anno si trovano ?
Sarebbe facile e semplicistico dire anno zero, più difficile spiegarlo, ci proveremo e cercheremo come nostro stile e costume, proporre idee, non soluzioni, non siamo talmente arroganti da definirci depositari del tutto.-
Partiamo, un attimo, da lontano esattamente dal 9 agosto 1979, l' allora segretario locale della D. C. il Prof, Renato De Pasquale riguardo alle problematiche inerenti turismo e servizi marittimi, così scriveva in un documento programmatico < ... si deve rendere più articolato il servizio, non perdendo mai di vista che lo stesso, deve prima di tutto, essere svolto per il soddisfacimento delle esigenze delle popolazioni eoliane e degli operatori locali... > il tutto in sintesi, siamo noi a dettare orari e tratte, siamo noi che dobbiamo decidere come e quando collegarci con la terra ferma e le altre isole, siamo noi che dettiamo le condizioni, mentre adesso per ogni qualsivoglia scusante, il tutto ci viene calato dall' alto.- I servizi marittimi, riguardanti il nostro comprensorio, noi proponiamo, che si dividano in quattro grandi settori 1) servizi di mobilità degli eoliani, 2) servizi di necessità degli eoliani, 3) servizi per i trasporti locali, 4) servizi per il turismo; questi quattro punti debbono intendersi coma una pregiudiziale da cui non si può e non si deve derogare, quando avremo < imposto > questi cardini, solo allora potremo sederci ad un tavolo per trattare, anche perché la mortificazione di un regime monopolistico, come quello in vigore, penalizza le popolazioni eoliane.-
Per il turismo, il Prof. De Pasquale, scriveva < ... oggi contenuto negli angusti limiti di cinquanta giorni, ponendo particolare attenzione al turismo nautico, al turismo sociale opportunamente guidato ed organizzato nel rispetto delle tradizioni, della cultura, delle esigenze delle popolazioni eoliane e nella oculata utilizzazione del territorio ... > bene a 37 anni di distanza, dobbiamo constatare, che aveva perfettamente ragione, anche perché saremmo fortunati, oggi, se avessimo cinquanta angusti giorni di turismo, adesso ridimensionato a forse appena trenta giorni, invece di progredire siamo regrediti.-
Le Eolie sono isole e già la definizione stessa, da il limite naturale, un territorio limitatissimo, che non può contenere la massa, non può permettersi discoteche a cielo aperto, si deve operare una scelta, che anora oggi come nel passato non è stata adottata, forse per pressapochezza, forse per incuria, forse per indolenza, forse perché il disegno di far vegetare, fattibile adesso come allora; bisogna prima di tutto operare questa scelta che risponde ad una sola domanda che tipo di turismo si vuole fare; quello di massa, di confusione, di caos, di rumore che ti porta a vendere birra ed alcolici anche a minorenni, o un turismo più pacato, più calmo che ti porti qualità e benessere ? quando avremo fatto questa scelta, abbiamo iniziato a camminare; certo adesso è difficile riportare la legalità, nel marasma dell' illegalità che si vive a Lipari, per colpa non di uno ma di tutti gli addetti ai lavori, è difficile far capire che quanto stai usufruendo è una semplice cortesia e non un diritto acquisito, che non puoi da stasera a domani mattina infrangere regole solo perché gli altro lo fanno.-
Noi critichiamo, ma siamo coscienti di proporre soluzioni, anche perché siamo fortemente convinti che una critica onesta vale molto più che un silenzio compiacente.-
Ai politici, chiediamo che si impegnino a promuovere l' educazione sociale, morale, culturale, ambientale e civica della nostra comunità, che vivono in questo angolo stupendo del Mediterraneo, affinché invertano una rotta che sempre più spesso conduce alla deriva.-
Certo ci vuole coraggio, ci vuole onestà intellettuale e morale, ci vuole consapevolezza che agendo in questo modo, si può sperare in un futuro forse migliore ma comunque diverso, riappropiandoci delle nostre identità, per rivivere nuovamente il nostro orgoglio di eoliani, che nei secoli ha contribuito ad una buona parte del progresso dell' uomo, ed esserne fieri.-
Auguri Lipari.
Eolie, tra un anno le amministrative tra speranze e sogni
Tra meno di un anno, saremo chiamati ad eleggere il Sindaco ed il Consiglio Comunale, un appuntamento sempre importante, ma che rappresenta, questa volta, per Lipari una tappa decisiva posta su due direzioni, intraprendere una strada che ci porti fuori dalle secche dell' inutilità del futile, del vegetativo o tornare indietro senza alcun possibile sbocco progressistico, che ci dia impulso e vitalità, che ci dia quell' imput che dovrebbe proiettarci ad un salto di qualità che dovrebbe garantirci una certa stabilità socio economica, appuntamento importante per chi crede ad una svolta o lasciarsi andare verso gli estinti dinosauri.-
Sogni ? forse, ma fattibili se alla base ci sarà volontà ed impegno verso la soluzione della quotidianità. Dobbiamo renderci conto che il tempo dell' improvvisazione è passato, adesso bisogna agire, non si può rimandare a domani quello che si può e si deve fare oggi; non c'è alcuna differenza o diversità tra sviluppo politico e sviluppo sociale economico, perché l' economia è politica.-
Se le iniziative politiche, sempre che di iniziative politiche si tratta, fino ad oggi sembrano muoversi,,solo ed esclusivamente, sul terreno delle pregiudiziali di ordine personale, in particolare ci riferiamo ai tentativi di ripresa del dialogo politico e di indirizzo delle varie iniziative, verso un corretto e serio sistema di dialogo tra le varie forze politiche, che ad oggi, non ha prodotto risultati ,nemmeno sufficienti, ed ogni tentativo si è arenato nella pochezza culturale oggi esistente.-
Per questo si impone alla responsabilità, se ne sono dotati, degli operatori della politica, un' attenta ed imparziale analisi di tutte queste situazioni, per capire se ciò che è accaduto, da quasi un ventennio a questa parte, sia stato solo un fatto casuale ma ripetitivo, oppure frutto di un disegno occulto e più ampio in previsione, puntando ad uno screditamento dell' istituzione municipale, producendo legittimazione di scelte da adottarsi in altre sedi, da parte dei nuovi turchi o barbari o saraceni.
Abbiamo il dovere di dare un nuovo impulso, sicuramente più razionale, approfondendo i problemi che questa delicata fase della nostra vita economica e sociale ci pone; mettendo in atto un qualificato impegno, si possano contrastare tentativi di marginalizzazione dei più deboli, ed evitare una concentrazione che, sicuramente, renderebbero ancora più debole il nostro sistema e meno interessante il nostro territorio.-
Una comunità come la nostra, che è cresciuta molto in fretta ed in modo esponenziale, contraddistinta da moltissime contraddizioni al suo interno, è soggetta, spesso, a conflitti che mettono a serio rischio la sua stessa idea di sociale.-
Tutte queste considerazioni hanno un fattore in comune < l' esigenza di una più incisiva cultura di governare > un modo diverso di imporsi, un modo diverso di dialogare, un modo diverso di porgersi per una stabilità amministrativa aperta a qualsiasi seria e produttiva forma di partecipazione.-
Le scelte che d' ora in avanti si andranno a fare non possono essere < ... contro qualcuno ... > ma a < ... favore di qualcosa ... > questo porta al voler tutelare il delicato e complesso equilibrio tra patrimonio storico, culturale, ambientale, economico ed umano del nostro arcipelago, in poche parole, la nostra identità di eoliani.- Auguri Lipari.
Eolie, la nostra identità perduta (storia di tanti perchè)
Quanti perché abbiamo sempre ritenuti on importanti, quanti perché abbiamo sempre definiti insignificanti a quanti perché non abbiamo mai voluto rispondere, a quanti perché abbiamo volutamente voltato le spalle, a quanti perché non abbiamo mai dato seguito, per quanti perché abbiamo usato le maniere forti per non prenderli in considerazione, tanti perché magari posti da persone bisognose, in cerca di aiuto, magari disperati messe con le spalle al muro; abbiamo sbagliato, continuiamo a sbagliare e continueremo a sbagliare se mettiamo in essere atteggiamenti di questo tipo.- Noi eoliani, da sempre, abbiamo una nostra storia ultra millenaria, un nostro modo di vivere, dove vengono privilegiati aspetti imprescindibili del nostro vivere come etica, storia, morale, cultura, religione e natura.-
I tempi sono notevolmente cambiati, si evolvono rapidamente e non sempre queste evoluzioni rappresentano un vero benessere, un vero progresso, è la faccia di una medaglia che, giornalmente, ci rifiutiamo di guardare la famosa < altra faccia della medaglia >
Perché ci comportiamo così, perché ignoriamo una realtà incontrovertibile, e forse, incompatibile, perché ci ostiniamo nel nostro inutile isolazionismo, perché continuiamo nella nostra bieca testardaggine, nel nostro ingiustificato disinteresse o peggio del nostro assordante silenzio.
E' una società, ammettiamolo, cambiata in peggio una società figlia di momenti di pura illusione, una società sceva di ogni qualsivoglia dialogo, priva di umanità, di socialità, di moralità, manca la base essenziale manca la < famiglia > fulcro insostituibile, fondamentale, indispensabile ed insostituibile della collettività; manca il senso del dovere, manca il senso civico, manca la solidarietà, manca la contrapposizione e lo scontrarsi per la causa ed il bene comune delle popolazioni eoliane; siamo, di converso, pronti a chinarci a prostrarci, ad abbandonare un' ideologia, per chi la possiede, rivolgendo la nostra attenzione ,i nostri interessi verso altre fonti favorevoli che portino all' interesse personale; manca quell' amor proprio, insito nell' animo degli eoliani, manca la difesa delle nostre posizioni, delle nostre idee, la nostra intelligenza, manca quel senso di amor proprio, quell' orgoglio da sbattere in faccia ad interlocutori che probabilmente detestiamo, ma per ovvi giochi di potere ed interessi, quasi veneriamo.-
Perché tutto questo, perché facciamo violenza al nostro essere eoliani, perché ci vendiamo e ci prostituiamo per venti giorni di pura follia, di illusorio benessere, producendo sottoccupati e generazione vegetativa; scappano, ci ha detto un amico, ma perché scappano i nostri giovani, perché cercano altrove quando potresti averlo a casa tua, perché abbandonare il tuo paese natale per andare a vivere situazioni e metodologia di vita diverse, in cui non ci identifichiamo in cui non ci riconosciamo, ma facciamo buon viso a cattiva sorte in quanto non c'è futuro che possa garantire certezze e stabilità.-Tutti possiamo- avere la ricetta non quella magica, che possa essere rappresentata da un insieme di idee, di soluzioni da portare avanti con fermezza, senza tentennamenti, a tal proposito il Campis ricorda un grande vescovo di Lipari - Gerolamo Ventimiglia - che il 20 agosto del 1698 così scriveva < ... mi vanto e mi onoro di trovarmi in competizione con gentiluomini e magistrati ... e perciò mi risulta gratificanti essere vescovo di una città (Lipari) che ha lo spirito e sa contraddirmi nelle mie inclinazioni ... > quanti di questi signori attuali si riconoscono in quei gentiluomini.-
Tutti abbiamo colpe, colpe molte volte e volutamente non riconosciute ed ammesse, colpe che se non invertiranno la rotta, condurranno queste isole all' oblio e fanno di queste sette perle un museo a cielo aperto; le colpe vanno suddivise tra famiglia, scuola, istituzioni pubbliche e chiesa, un insieme a volte non eterogeneo che agiscono per proprio conto, senza considerare il traguardo finale.-
Dobbiamo salvaguardare, quel poco che ancora resta di, un aspetto tipico ed inimitabile del nostro ambiente, del nostro territorio, della nostra natura, della nostra cultura, bisogna, tutti insieme, rinverdire ogni aspetto, eliminare ogni condizionamento che vadano a produrre e determinare cause e situazioni di puro degrado a qualsiasi livello e non solo materiale; dobbiamo essere corretti ed onesti con noi stessi in primis e con le generazioni dei più giovani, riconoscendo che tali insidie oggi non mancano e sono ben visibili e determinate nei loro progetti e nelle loro mire, perché sia ben chiaro a tutti che i vandali, i saraceni, i turchi di qualche secolo addietro, sono presenti nel nostro tessuto sociale, magari hanno cambiato nomi, hanno cambiato aspetto ma restano intatti i loro comportamenti, i loro aspetti, il loro modo di agire, ma restano sempre interiormente pirati, barbari senza scrupoli, senza coscienza, senza etica, senza morale, senza religione, sempre presenti, sempre in agguato ad azzannare e divorare, passando sopra a tutti ed a tutto; ci dobbiamo impegnare tutti a ricomporre un tessuto sociale ormai lacerato, a ricomporre i cocci andati in frantumi della nostra coscienza eoliana mortificata ed insultata, bisogna impegnarci, seriamente, a far rinascere la nostra cultura, la nostra storia, la nostra entità di eoliani dal vegetare in uno stato comatoso senza ritorno, perché oggi ,molto più di ieri è il tempo migliore e necessario per difendere i nostri sacri valori umani, materiali, etici, storici, religiosi e naturalistici, dobbiamo ritrovare il nostro essere eoliani, per riappropiarci di tutto questo servirà un' analisi mentale seria e semplice nello stesso momento, così come scriveva Benedetto Croce < ... quello del pensiero che non rompe con il passato ma savr' esso s' innalza idealizzato e lo converte in coscienza, guardare in faccia al passato, ridurlo a problema mentale e risolverlo in proposizione di verità ... >
Auguri Lipari.
Eolie, trasporti marittimi e concorrenza
Trasporti alle Eolie, come una delle sette piaghe d' Egitto, una calamità non naturale, un bubbone infetto e fastidioso, difficile da estirpare, difficile da curare.- E' un problema congenito, un disordine organizzato, che lascia una scia di proteste e malumori inutili, non appropriate che non conducono da nessuna parte.-
Sono lontani i tempi delle epiche battaglie sociali, con il C. te Della Spora, persona perbene e di grande lealtà; sono lontani i tempi del fermo del Piero della Francesca, che volevano destinare ad altro settore, sono lontani i tempi delle mobilitazioni di massa, che davano i frutti sperati e per cui si battevano i veri eoliani.-
Adesso, assistendo a certe prese di posizioni, a certe decisioni cervellotiche non giustificate e non giustificabili, riaffiora il pensiero di quei tempi e, di tornare indietro ma ci si chiede come e con chi; a questa domanda non avremo mai una valida e seria risposta.-
Quello che maggiormente risalta, è la mancanza di concorrenza, siamo di fronte ad un regime monopolistico a tutto discapito degli eoliani; ci spieghiamo, non essendoci concorrenza si sfocia nell' interesse personale, si ribatte che abbiamo ottenuto l' aliscafo di riserva, ma non ci hanno fatto una concessione, un favore, hanno messo in atto quanto previsto, hanno colmato una necessità, ma di converso prendiamo atto dell' aumento di 1,50 € sulla tratta Lipari/Messina, non giustificabile, come scritto per il carburante, dato che il prezzo dello stesso, ormai è notorio, è diminuito; prendiamo atto di un aumento del 50% per pendolari abbonati; prendiamo atto che fino allo scorso mese di giugno vi era un tempo morto di attesa a Milazzo dalle 9,30 fino alle 12,15; prendiamo atto che non viene applicato, come prima, lo sconto per gli autotrasportatori delle Eolie; prendiamo atto che si deve pagare il bagaglio che ci si porta appresso, certo ma come negli aeroporti, il bagaglio pagato viene salito e sceso dal mezzo, da parte del personale di bordo; prendiamo atto che gli orari sono concordati tra l' aggiudicataria del servizio e la regione siciliana e, i sindaci delle Eolie, perché non vengono interpellati, o peggio vengono informati di date dove non risultano esserci delle riunioni specifiche.-
Gli orari non sono un fatto politico o amministrativo, ma sono fatti reali, seri che coinvolgono la vita degli eoliani in primis, pertanto gli unici e validi interlocutori in tal senso sono i primi cittadini delle Eolie, è l' aggiudicataria ad adeguarsi alle esigenze delle popolazioni eoliane e non viceversa, quando saremo in grado di far valere tutto questo, di battere i pugni sul tavolo avremo intrapreso la giusta strada.-
Il monopolio non garantisce, anzi penalizza e la comunità europea potrebbe e dovrebbe intervenire, infatti il regolamento del 1992, < ... consente alla parte interessata, di richiedere agli operatori a cui si imputa il servizio, di svolgere servizi regolari di cabotaggio tra la terraferma e le isole e il rispetto di determinate condizioni, quali obblighi di copertura del servizio (rotte,frequenze,capacità e tariffe) che l' armatore non assumerebbe o non assumerebbe nella stessa misura, ne alle stesse condizioni, come succede, qualora considerasse il proprio interesse commerciale ... >-
Fin quando sarà operante tale modus, con atti di arroganza, prevaricazione e disinteresse, verso questo problema e verso le esigenze delle popolazioni eoliane, non otterremo nulla anzi andremo nella situazione opposta a quella prefissata.-
Auguri Lipari.
---Isola di M... I commenti
Questa l' affermazione fatta da un certo Roberto Vecchioni, lo conoscete eoliani, vi ricordate di lui ? di professione fa il cantautore, declama la sua Milano, ma trascorre qualche volta le vacanze nelle nostre Eolie, insieme al fratello il notaio Sergio, stimato e carissimo amico da tanti anni, ma oggi abbiamo letto una dichiarazione dello stesso su Diretta News in cui questo signore definiva la Sicilia " un ' isola di merda ", e il governatore Crocetta si è limitato a dire che la Sicilia è un' isola bellissima con gente straordinaria e che lentamente sta uscendo da una crisi che viene da molto lontano.-Noi invece desideriamo rispondere a questo signore che in questa isola che definisce di merda, lui viene a tenere concerti, isole Eolie lo scorso anno, ed a trascorrere qualche volta le sue dorate vacanze, bene ci sembra una contraddizione, chi definisce merda una cosa non va poi a lavorare o trascorrere il tempo libero, anche se lautamente pagato.-
Noi siamo eoliani e siciliani e ne siamo fieri, ricordando che la civiltà, storia insegna, viene sempre dal mare e desideriamo ricordare a questo signore che la blocca deve essere sempre collegata al cervello, prima di sparare qualsiasi castroneria che potrebbe avere ripercussioini di carattere giudiziario; a buon intenditor poche parole.-
Auguri Lipari.
I COMMENTI.
di Michele Sequenzia
Caro Direttore,
a proposito dei tanti illustri pagliacci ed imbonitori, sparsi lungo la Pensisola , pur di ottima famiglia.
Trattasi di un noto personaggio che ha insegnato ai giovani studenti italiani in una scuola media superiore, per la loro Maturità, è stato docente di vari corsi Universitari. e altrettanto noto al vasto pubblico delle canzonette, socio di compari e guitti ..tale .Signor "Roberto Vecchioni" .
Eccolo su tutti i giornali e Tv velenose parole... essendosi espresso con assai maleducata indole,... irriconoscente dell'amicizia Eoliana e Siciliana...
.Soggetti ... spesso affetti da cattive abitudini, .. ovvero da " idiotismo congenito" del tipo "sindrome del savant (in lingua italiana resa con idiota sapiente dal francese idiot savant)... che indica una serie di ritardi cognitivi anche gravi accanto allo sviluppo di un'abilità particolare e sopra la norma..ovvero saper cantare.....in contrapposizione con esternazioni di pessimo gusto.
Si allega... per tutti i "Vecchioni", maleducati ed ignoranti.... una buona lettura :
Viaggio nel Sud I. Viaggiatori stranieri in Sicilia
A cura di Emanuele KANCEFF e Roberta RAMPONE.
Prefazione di Leonardo SCIASCIA
Biblioteca del Viaggio in Italia «Studi» pp. XVI+600. ISBN 88-7760-036-5. 39.00 €
Questo primo volume, che fa parte di una serie di tre studi sul Sud e il suo mito, riunisce una quarantina di studi di specialisti noti sulla Sicilia vista dai viaggiatori, dai poeti e dagli artisti stranieri e sulla ricezione e l'importanza dell'immagine - o delle immagini - della Sicilia nella cultura dell'Europa e d'altrove.
Non è poi di scarso interesse il poter considerare la ricchissima teoria di letterati, di artisti e di politici che conobbero la Sicilia e da essa trassero ispirazione, da von Riedesel a Goethe, da Louise Colet a Anna de Noailles, da Hessemer a Szymanowsky, da Brydone a Emerson, da Denon a Houel, da Payne Knight a Greenough, Barlow e Washington Irving.
Inoltre vengono qui analizzati i temi più significativi in base ai quali si sono sviluppate le esperienze di viaggio e le fantasticherie artistiche di tanti viaggiatori d'elezione.
Prima di tutto si può notare che non vi è stata una «scoperta» della Sicilia alla fine del XVIII secolo, perché l'immagine siciliana è già ben presente e viva nell'immaginario europeo assai prima di questa data.
Inoltre, l'insospettata importanza dell'Isola per la formazione del gusto romantico è per la prima volta sottolineata in questi studi, così come la ricchezza sconosciuta dei rapporti e dei legami che si instaurarono tra questa terra simbolo del Sud e l'Europa.
Nel Sommario : Leonardo SCIASCIA, Introduzione. - Emanuele KANCEFF. - La "scoperta" della Sicilia e le origini del Romanticismo. - Philippe GOUDEY, Les voyageurs français en Sicile dans la deuxième moitié du XIXe siècle. - Annalisa ARUTA STAMPACCHIA, Louise Colet e la Sicilia. - Renata PUCCI ZANCA, Anna de Noailles. - Renata RUSSO DRAGO, Documenti sulla presenza straniera a Siracusa tra Settecento e Ottocento. - Menfred BELLER, La Sicilia nella letteratura tedesca di viaggio del Settecento. - Enzo-Giorgio FAZIO, Tedeschi in Sicilia nel Settecento. - Alessandro DI PAOLA, Greca, bella, infelice: la Sicilia di von Riedesel. - Maria Teresa MORREALE, La Sicilia nelle lettere inedite di F. M. Hessemer. - Jitka KRESALKOVA, La Sicilia vista dai Cechi. - Krystyna JAWORSKA, Appunti sui viaggiatori polacchi in Sicilia dal XVI al XIX secolo. - Laura FERRARI, Russi in Sicilia dal XVII al XX secolo. - Anastasia PASQUINELLI, Il terremoto di Messina nel 1908, nelle testimonianze di due scrittori russi dell'epoca. - Giacoma STRANO, I "Taccuini di Viaggio" di Andrej Belyj. - Gerolamo CILARDO, La moderna letteratura araba di viaggio e la Sicilia. - Atanasio MOZZILLO, L'altra Irlanda: Inglesi in Sicilia tra età dei Lumi e Romanticismo. - Salvatore RUSSO, Viaggiatori stranieri ed età dei Lumi a Siracusa. - Maria PALERMO CONCOLATO, Inglesi in Sicilia nel Cinquecento. - Marcello CAPPUZZO, Shakespeare e la Sicilia: appunti per una ricerca. - Joseph FARRELL, Patrick Brydone - Enlightenment traveller. - Luisa GIARDINA, La "Expedition into Sicily - 1777" di Richard Payne Knight. - Gaetano PRAMPOLINI, Washington Irving in Sicilia. - Emanuele GILIBERTI, I diari di viaggio di G. B. Greenough e H. C. Barlow ovvero alla ricerca del nuovo viaggiatore. - Madeline MERLINI, «Don Guglielmo» in Sicilia. - Anita WESTON, A Sicilien Odyssey and Other English Journeys. - Gigliola NOCERA, La Sicilia di Ralph Waldo Emerson. - Georges VALLET, «L'antiquité» e «les antiquités» nei racconti dei viaggiatori del Settecento. - Rajmond CHEVALLIER, La réception de l'archéologie chez les voyageurs du XVIIe siècle en Sicile. - Gianni Carlo SCIOLLA, Il Viaggio pittorico» in Sicilia dal Medioevo alla fine dell'Ottocento: prospettive per una ricerca. - Laura MASCOLI VALLET, Racconti e immagini: Saint-Non e Houel. - Liliane DUFOUR, Viaggiatori e città in Sicilia. - Giulia PAPOFF, Viaggiatori stranieri e curiosità naturali. - Peter BYRNE, Nonsense in Sicily: Edward Lear's sketching tour of 1847. - Paolo Emilio CARAPEZZA, Le musiche siciliane di Karol Szymanowsky. - Augusto PLACANICA, Goethe e dintorni: la Sicilia tra conoscenza e autorappresentazione. - Pasquale MARCHESE, L'Etna tra credenza e scienza. - Francesco CAL&IGRAVE;, L'Etna e la sua poesia. - Enzo PAPA, La letteratura odeporica e i problemi del tradurre. - Umberto FRAGOLA, Profili di letteratura attuale sui viaggi e le vacanze in Sicilia.
Benevolmente i Siciliani sanno comprendere, ma non dimenticano.
Da ''La Zanzara Radio 24" con Mughini''
“Vecchioni? Sulla Sicilia ha fatto benissimo, io l’ho detto non so quante volte che odio la Sicilia. E poi è chiaro che Vecchioni ha pronunciato quelle parole perché prova un sentimenti di amore-odio”. Leonardo Sciascia diceva:Mi alzo delle mattine e penso della Sicilia ciò che ne pensa la Liga Veneta. La Sicilia è la terra dove è sepolta mia madre, io dico che la odio. Ma si deve capire l’intensità di questo sentimento. Guardate l’assemblea regionale siciliana, che sentimenti puoi provare?” “Vecchioni – continua Mughini – non è stato ipocrita, non l’ha detto a Varese. Ha offerto i suoi sentimenti ad un pubblico che aveva di fronte e che poteva ribattere. Ma i suoi sentimenti mica erano quelli di un padano. Erano quelli di un italiano che sente la Sicilia con dolore. Ogni siciliano risponde di se stesso, ma ognuno ci mette del suo in quanto a sciatteria, evasione fiscale, malcostume”
di Michele Sequenzia
Caro amico Mughini, e Cara......Zanzara Radio 24...
Ma che ne sai tu dei sentimenti altrui? Senti ....." dolore"?...... " amore-odio"? E di tutti quelli che non la pensano come te? Personalmente non ho nulla da rimproverarmi per quanto rigurda..." sciatteria, evasione fiscale, malcostume" e con me milioni dei miei simili.
Chiamatemi Franncesco
Ho avuto il piacere di vedere questo film, sulla vita di papa Francesco, ma non imperneato sul fatto prettamente religioso o di chiesa, ma solo dal lato cristiano, per la forza, per la volontà, per la determinazione, per il coraggio che ha dato alla gente, quella gente afflitta da un regime dittatoriale di destra, per l' aiuto che ha dato in tutti i modi, agevolandoli ma agendo solo come fatto personale e umano, ma mai collaborato dalla chiesa, non con parole ma con fatti concreti, agendo e mettendo in atto tutto il suo carisma; un film assolutamente consigliato, principalmente, a cardinali, arcivescovi, vescovi, arcipreti, preti, diaconi tutto il resto clericale ed a tutti coloro, falsi cristiani, falsi redenti, farisei, che magari vanno a messa, anche diverse volte al giorno, che si pongono come prime donne, che si mettono in mostra, e di cui molti di loro rappresentano in modo veritiero e tangibile la dantesca SALIGIA.-.
La superbia, come desiderio irrefrenabile di essere superiore, fino al disprezzo di ordini, leggi e rispetto altrui;
l' avarizia, ovvero la scarsa disponibilità a spendere e a donare ciò che si possiede;
la lussuria, il desiderio irrefrenabile del piacere sessuale fine a se stesso ed anche contorto;
l' invidia, ovvero la tristezza per il bene altrui, percepito come male proprio;
la gola, meglio conosciuta come ingordigia, abbandono ed esagerazione nei piaceri della tavola, e non solo;
l'ira, ovvero l' irrefrenabile desiderio di vendicare violentemente un torto subito;
l' accidia, ossia il torpore malinconico, l' inerzia nel vivere e nel compiere opere di bene-_
Allora quanti di quei signori prima detti, si vedono e rivedono in questa Saligia, noi diciamo moltissimi senza ombra di dubbio, dai più alti ai più bassi ordini, scendete dai pulpiti e fate veramente opere di bene, meno parole, meno prediche, meno omelie, meno boriosità sugli altari e molti più fatti, meno ipocrisia da parte di chi si batte il petto ed una volta fuori dalle chiese, il primo pensiero è come fregare il prossimo.-
Che Tu possa vivere a lungo Francesco, affinché possa fare pulizia, piazza pulita, togliere tanta sudiciume e sporcizia sia dentro che fuori la chiesa, grazie Francesco di esistere.-
Auguri Lipari.
Cipolla ed i passi indietro
Papa Francesco, forse non riesce perfettamente a farsi capire, in modo particolare, da chi vive a stretto contatto con lui, e per quest o ci riferiamo ai tanti prelati, che fanno finta di non comprendere quanto Francesco va portando all' attenzione del mondo.-
L' ultimo in ordine di tempo l' arcivescovo di Padova, che dichiara in poche parole che sarebbe disposto a fare tanti passi indietro a fronte della pace, ma fa finta di non sapere o disconoscere che, in tanti e non solo mussulmani, vogliono togliere il Crocifisso dalle scuole, che durante le feste di natale si organizzino, recital vari, dove la parte del leone nei canti la fanno canzoni straniere in particolari arabe; mi piacerebbe chiedere a Cipolla, lui che chiesa vive, che cristianesimo professa e quale autorità rende conto.-.
Francesco, per favore scaccia questi, farisei dalla tua chiesa, scacciali per sempre e non solo gli alti prelati ma anche i preti di periferia, quelli che si gonfiano il petto davanti ad una chiesa piena e svaniscono o hanno impegni improvvisi davanti ad una chiesa quasi vuota, a quei preti che fanno del dio denaro il loro punto di riferimento, che fanno del pulpito un punto privilegiato del loro essere, perché una volta scesi da li sono ben poca cosa, davanti al marasma umano e di poca credibilità, scacciali Francesco, la Tua chiesa è ben diversa e lontana dal concetto che hanno questi personaggi, basta ascoltare alcune intercettazioni telefoniche di alcuni cardinali per capire il concetto diverso che hanno questi signori e, purtroppo, alcuni sacerdoti di più basso lignaggio li seguono, in questa spirale materiale e terrena di assoluta perdizione, abusando del loro ruolo.-
Abbiamo fiducia in te Francesco, e non potrebbe essere diversamente, mettili fuori da ogni gioco piccolo o rande di potere, non sono degni ella tonica che indossano.-
Borghesia e cattiveria
Due termini, specialmente il primo, è stato usato in questi ultimi tempi a Lipari, in modo scriteriato e superficiale.-
Per memoria, di qualche nostro solone che l' ha pronunciato, persona che si atteggia a moralista, depositario della verità e faccio tutto io, desideriamo ricordarle la definizione di entrambi le parole da parte del dizionario della lingua italiana; Borghesia: prima della rivoluzione francese, indicava una classe sociale composta da banchieri, mercanti, professionisti (medici,avvocati ecc.), nell' età contemporanea indica una classe sociale media formata da industriali, professionisti, funzionari, impiegati ovvero il ceto medio; mentre la definizione di Cattiveria recita: attitudine ad offendere ed a far male moralmente, malvagità, perfidia, invidia, azione comportamentale riprovevole dannosa e dolorosa moralmente per gli altri e per colui s cui è indirizzata.-
Fatta questa breve, ma doverosa premessa, è logico porsi una semplice domanda, chi ha profferito la frase < la vanno i borghesi > conosceva la definizione di borghesia ? ma per cattiveria o senso di prevaricazione, non avendo la bocca collegata con il cervello, ha sparato la solita ma non unica fesseria, in tal senso.-
Questo solone si è reso conto della poca conoscenza che ha della lingua italiana e del poco tatto, del poco buon senso fuori luogo nel contesto di una democratica discussione ? crediamo fermamente ed assolutamente di no, anche per via di pregiudizi e prevaricazioni propri di una classe che si ritiene intellettuale, ma povera di cultura ma a suo agio nelle dispute da comari di cortile.-
Se la gente, preferisce una determinata situazione ad un' altra, non sarà mai colpa di chi la propone ma sarà colpa di chi la osteggia, la invidia, la denigra, pertanto vuol dire che non si è stati all' altezza di proporre lo stesso interesse.-
Un bagno di umiltà e di conoscenza della lingua italiana è molto sensato ma difficile da mettere in pratica e poi concludiamo con una delle tante citazioni di Lord Byron < parla e ti dirò che grado di cultura hai > a buon intenditor poche parole.-
Auguri Lipari.-
Il vocabolario liparoto
In tutte le varie sfaccettature della vita, molto importanti sono i significati delle parole che giornalmente condiscono la nostra vita, le nostre azioni i nostri comportamenti, e per questo motivo abbiamo stilato il vocabolario eoliano, assegnando ad ogni singola lettera dell' alfabeto alcune parole ed il loro significato, che giornalmente fanno parte della vita degli eoliani, partiamo dunque con la prima
Lettera A come abusivismo: in tutto, per tutto e con tutto, nulla sfugge ai liparoti, ognuno si regola di conseguenza a sceondo le proprio esigenze, senza interpellare nessuno, tanto va bene qualsiasi cosa vado a mettere in atto legale o no;
Lettera B come bandiere, come tutti quei politici o politicanti che a seconda del vento che spira cambiano regolarmente parrocchia, indirizzo politico, idee e se qualcuno lo possiede anche il proprio credo, si cambiano anche gli amici di bisboccia, quanti a Lipari ? tanto basta parlar male della della precedente appartenenza e la cosa è fatta;
Lettera C come controlli, che dovrebbero essere effettuati ma nessuno lo fa, ed il tutto va sull' abbrivio di un lento, inesorabile ma pericolosissimo declino sia morale, sia sociale, sia politico;
Lettera D come dannazione, dannati per il potere perso vedi politici, per la bramosia di primeggiare come i tanti Pierino di turno, per la bramosia di denaro, come succede anche a qualche prete che sproloquia spiegazioni evangeliche e buoni sentimenti, e dopo li senti parlare solo e solo di soldi;
Lettera E come evasione, termine costante e di quotidiana applicazione per molti eoliani, in particolare per tutti quelli che sfruttando giovani ragazzi non li mettono in regola per le ore effettivamente prestate o addirittura sottopagati, è la parola d' ordine il cavallo di battaglia degli eoliani;
Lettera F come furbetti, da quattro soldi aggiungiamo noi con tante complicità, ma efficaci, sono coloro, gestori o proprietari di varie attività, avvertiti per tempo di ispezioni, chissà come e chissà da chi, fanno in modo che i dipendenti, anche se li fanno lavorare ugualmente, per sfuggire ai vari controlli;
Lettera G come giullare, una delle definizioni in lingua italiana è " ... ciarlatano ... " quanti ne esistono a Lipari, sia in questo presente che nel recente passato, ciarlatani di professione o per opportunità, anche se Lipari ne farebbe a meno molto volentieri, bisogna stare attenti a coloro che promettono questo e quello, vendendo solo ed esclusivamente aria fritta;
lettera I come intemperie, la lingua italiana le definisce come " ... qualsiasi perturbazione metereologica ... " pensate, invece, che per qualche funzionario pubblico eoliano, intemperie è anche il caldo afoso prodotto dal sole; ma perché non imparate la lingua italiana e magari cambiate mestiere, andate a vendere noccioline;
Lettera L come luordu tradotto in italiano sporco, quante mani luorde per abusivismo, evasione, interessi non proprio limpidi ci sono, quanti mancati controlli verso i luordi, non sono effettuati o effettuati all' acqua di rosa, ma diventano in flessibili verso coloro che dalle mani pulite, lavorano e producono e, che a stento porta a casa un tozzo di pane per la propria famiglia, guadagnato con il sudore della fronte;
Lettera M come munnizza, spazzatura, grazie a Dio non ci manca, anzi in ogni angolo di strada o vicolo, adorna di rara bellezza e di magica atmosfera ilc entro storico e non solo di Lipari, come il continuo allietare del transito dei vari camion, della munnizza, fatto questo veramente unico in Italia, giustificato da quella raccolta porta a porta che resta solo sulla carta;
Lettera N come niervu, tradotto bastone, bastone ricavato dalla coda del bue, sarebbe l' ideale per fustigare tutti coloro che non svolgono bene o non svolgono affatto il proprio dovere e lavoro, strumento di punizione, corporale, divino per tutti coloro che vanno in chiesa a pregare e una volta fuori fregano il prossimo e critica tutti e tutto;
Lettera O come ordinanze, quelle messe dal sindaco di Lipari, che non vengono fatte rispettare dagli agenti, tutti, della forza pubblica a tal proposito preposto, che restano lettera morta e usate per pulire le parti meno nobili del corpo;
Lettera P come porti, non porti non parti, ma non parti veramente, non abbiamo bisogno di opere faraoniche ma semplici accorgimenti per rendere sicuri quelli già esistenti;
Lettera Q come qualità e quantità, termini mancanti da oltre dieci anni e che solo adesso si tenta di riproporre, quantità inesistente, chi dovrebbe non opera e non fa operare, facendo perdere prestigio e dignità;
Lettera S come scontrini, quelli che si dovrebbero rilasciare ai clienti ed invece non si rilasciano, meglio le listine che vengono usate negli alberghi, tanto evadere è una forma ormai legalizzata, qualcuno li raccoglie per portarli domani a S. Pietro, cercando così di assicurarsi un pass per il paradiso, magari accompagnati dai foglietti viola da 500 euro;
Lettera T come trasporti navali e terrestri, promesse mai mantenute, si raggiunge oggi Milazzo con mezzi veloci e impiegandolo stesso tempo che impiegava il piroscafo Eolo negli anni sessanta, e con i mezzi super veloci, aliscafi, lo stesso tempo dei piccoli dell' allora SAS, a quaranta anni di distanza navighiamo come faceva S. Pietro;
Lettera U come surdu tradotto sordo, per indicare quanti personaggi della nostra Lipari, siano sorde ed indifferenti, sordi ai richiami di un tessuto sociale ormai logoro e disunto, indifferenti perché il problema del mio vicino non è un suo problema, Lipari adesso è così; u veru surdu e chiddu cun voli sentiri traduzione il vero sordo e colui che non vuole sentire;
Lettera V come violazioni di ogni tipo, qualità e quantità, non solo di carattere amministrativo ma pensate, anche di carattere alimentare, ma qualcuno ci sarà per l' applicazione e sanzionarle ?
Lettera ZTL un insieme di tre lettere, che dovrebbero significare zona a traffico limitato, dunque per mezzi di carico e scarico merci e per i residenti nel centro storico di Lipari, invece qui da noi la vera definizione è zona a traffico libero, tutti autorizzati evviva.-
Adesso ognuno può aggiungere quante altre definizioni ritiene opportuno, ricordando che comunque sia il risultato a Lipari sarà sempre lo stesso.-
Auguri Lipari.-
Ieri sera, in un noto locale del centro di Lipari, il vecchio Eden Bar di Christian, abbiamo potuto ascoltare vera musica, cantata da Rossano Giorgi e la sua band.-
Musica che ha riconciliato con la melodia, con i ricordi, portandoci due passi indietro nel tempo, due passi ai tempi dell' Istituto tecnico, due passi indietro quando compagni di squadra, con Rossano, si giocava al calcio nel vecchio e glorioso S. Lucia, due passi indietro ricordando le pizzette gustate da don Gino, due passi indietro quando si organizzavano le feste da ballo nel vecchio padiglione dell' ostello della gioventù al castello, tutti questi ricordi sempre legati a quella musica che ieri sera l' inarrivabile voce di Rossano e le note della sua band ci hanno fatto rivivere, serate come queste dovrebbero durante per sempre.-
Grazie Rossano per questa serata unica, sperando che ce ne farai gustare di altre.
IL RINGRAZIAMENTO.
Caro Direttore,
ho letto soltanto ieri sera, (27 luglio), la nota di Bartolo Ferlazzo. Non ti nascondo che mi sono emozionato. Volevo ringraziare pubblicamente Bartolo per le bellissime parole scritte nei miei confronti a proposito della serata musicale da me effettuata all'Eden Bar di Cristian Martello. Caro Bartolo, cantare bene è un dono naturale ed è anche frutto di sacrifici e di studio ma il piccolo trucco e che ancora mi diverto. Spero di continuare per tanti anni ancora. Grazie
Rossano Giorgi
Sembra strano, ma è proprio così; le ordinanze emesse dal sindaco di Lipari non sono attuate, non vengono rispettate e cosa peggiore non vengono contestate ai trasgressori; ne abbiamo avuto esempio in questi ultimi giorni, da quando in particolar modo, i barconi provenienti da Milazzo o dalle coste della Calabria vomitano sulle nostre banchine, frotte di turisti, di escursionisti da mordi e fuggi o dal nostro dialetto di " ... pani e furmaggiu ... "-
Tali, signori, definiamoli per eccesso di benevolenza " turisti o villeggianti " non fanno altro che depositare immondizia, in qualsiasi angolo del centro storico, financo le gradinate dell' anfiteatro al Castello dove, qualche giorno addietro. abbiamo notato sacchetti di plastica,piatti,posate,bottiglie di qualsiasi genere e tipo, senza che nessuno, dica qualcosa, senza che nessuno, dica qualcosa, senza che nessuno vigili e faccia rispettare, quella buona usanza che risponde al termine di " educazione £, che molto probabilmente tali personaggi, non hanno nei loro optional e scarseggia anche nel loro dna; ma noi vogliamo rifarci, adesso, ad un' ordinanza emessa dal sindaco di Lipari, esattamente la n. 56 del 26 luglio 2013 che così recita come intestazione " ... decoro urbano centro storico di Lipari, divieto di circolazione in costume da bagno ... " nel contesto della stessa, tra l' altro, si legge che è vietato circolare a torso nudo.-
Quando il sindaco, Marco Giorgianni, la emise, in tanti ebbero a che criticare, lamentarsi, quasi sdegnarsi, senza considerare, che vietare tali atteggiamenti, rientra nei parametri di quella famosa " educazione "; bene tale ordinanza, per nostra conoscenza saremmo bel lieti di essere smentiti, non è stata abrogata ma cosa peggiore, non ha mai sortito alcuna effetto e conseguenziale ammenda, si tratterebbe di sanzionare per un importo che varia da 50 a 150 €, ed allora ci chiediamo, è possibile tutto ciò, in un paese che si definisce a vocazione turistica, con passati millenari di storia, civiltà, cultura e morale ?
Negli ultimi giorni, esattamente in due mattinate, abbiamo voluto contare, quanti di questi signori circolavano a torso nudo, che hanno circolato nel corso V. Emanuele, ben 185 che moltiplicato per una media di 100 €, avrebbero portato nelle casse comunali, qualcosa come 18.500 €. senza alcuna spesa o aggravio di bilancio.-Ma nello stesso tempo, ci siamo accorti che questi signori, non sono controllati da nessuno, abbiamo visto che anche le guide, circolano a torso nudo, dando l' esempio concreto di come non osservare disposizioni emanate dal comune di Lipari; infatti proprio il martedì scorso 21.07, a seguito dell' ennesimo sbarco, abbiamo notato, come un gentile signore che fungeva da guida, circolava imperterrito, senza maglietta per le vie del centro di Lipari, ma la cosa più assurda è stata quella di, notare un vigili urbano, alle ore 12,53, incrociava tali personaggi, con tutti i debordi di carne del caso, e senza battere ciglio ha continuato la sua camminata, ignorando o facendo finta di ignorare, tale situazione, non intervenendo redigendo verbale ed elevando regolare multa, tale intervento sarebbe stato d' esempio a quanti domani e nel futuro abbiano intenzione di sbarcare a Lipari, in barba a tutte le disposizioni emanate e considerando queste isole come terre di conquista dove ogni cosa è lecita, perchè nessun tipo di controllo, da parte di chi è preposto a far rispettare ed applicare le ordinanze emesse, esiste.-
Per concludere, Sig. Sindaco, Lei ritiene che si debba intervenire in tal senso, per evitare che vengano messe in disuso, nel dimenticatoio, le Sue ordinanze, che restino carta straccia oche vengano usate in parti meno nobili del corpo umano; ritiene che chi di competenza, da lei, richiamato al dovere, debba mettere in atto l' applicazione e far rispettare le Sue ordinanze, oppure continuare su questo andazzo, tanto vedere una pancia che deborda o un seno che scivola via da tutti lati, è cosa buona e giusta, prendendo a prestito, questa frase, profferita da qualcuno a cui tutti dobbiamo chinare la testa.-
Riteniamo che Lei, possa e debba intervenire e non per un senso di semplice pudore o perché qualcuno possa scandalizzarsi, ma solo perché quello che Lei ordina, nel bene e nel male a cui non potremmo anche essere d' accordo, in tutti i campi e settori venga applicato e rispettato.-
Auguri Lipari.-
Le Eolie, nel bene e nel male, sono isole a vocazione turistica, dettata da una natura ancora in parte selvaggia, da un mare pescoso e cristallino e da una innata forma di accoglienza umana fuori dal normale.-
Si, lo sappiamo, esistono tutte le eccezioni a questa regola e, purtroppo, recentemente hanno preso maggiore consistenza e tenore, con un dannosissimo danno d' immagine.-
Turismo, è una delle voci fondamentali della nostra economia, non sfruttarla, non volerla sfruttare adeguatamente, non saperla sfruttare, sono le conseguenze, di mancate scelte serie, che ormai da un oltre mezzo secolo, portiamo avanti, senza preoccuparci del domani dei nostri giovani, dei nostri figli.-
Le Eolie del turismo, hanno fatto proprie tutte le caratteristiche negative della società moderna, anche se si vive in un contesto di piccole dimensioni; i giovani lavorano e quando lo fanno per 3/4 mesi l' anno e, nei restanti mesi vegetano e, molte rifiutano lo stesso lavoro, in quanto o pagati in nero o sottopagati.- Bisogna, si sente dire, incrementare il turismo, giusto, poi diremo la nostra idea in tal senso, ma dobbiamo avere, sempre presente, che viviamo su isole, che hanno geograficamente dei limiti invalicabili, che hanno limitazioni positive e negative, non possiamo confrontarci con la Sardegna, diciamo un tantinello più grande, ma con realtà come Ustica, Capri, Ischia.-
Chi sceglie di venire alle Eolie, sa già in partenza, l' enorme costo del viaggio, sa che i collegamenti non potrebbero essere regolari, sa che i mezzi di trasporto sono quelli che sono, ma se a fronte di questo decide per il si, vuol dire che qualcosina di buono ancora possiamo offrire.-
data la nostra geograficamente e territorialmente limitatezza, abbiamo bisogno di un turismo di qualità " poco si ma certamente buono " e destagionalizzato, chi viene alle Eolie vuole nuotare in acque limpide, non vuole vedere immondizie, non vuole sentire alcun fetore agli angoli di strade e vicoli, non vuole sentire rumore di ogni genere, non vuol vedere sbarchi continui da barconi che vomitano gente, che non porta alcun beneficio economico, che anzi ci lascia solo spazzatura, basta a tutto questo e se proprio, optiamo per farli arrivare, che allora si imponga una tassa di sbarco di almeno 5 € a persona, da incassare al momento dell' attracco, evitando così lungaggini del dopo estate, se saranno disposti anche a versarteli.-
Le nostre proposte partano da un turismo di qualità forte e sostenibile per i nostri prodotti e attività ad esso collegate, con incentivi reali per la pesca ed agricoltura, valutare le nostre risorse con un occhio di riguardo alò termalismo senza prenderci in giro, identificare e valutare i fenomeni di concorrenza con altre località turistiche regionali per valutare la nostra potenziale ricettività e qualità; prospettive percorribili, con attività che possano garantire lavoro agli eoliani almeno per dieci mesi l' anno, facendo scomparire precarietà, superficialità e improvvisazione, ma lasciamo spazio alla vera e seria programmazione.-
Ma questo è il risultato di una vera offerta di formazione e di preparazione culturale, ne siamo capaci ?
Auguri Lipari.
LE REAZIONI.
di Aldo Natoli
Condivido l'analisi fatta da Bartolino Ferlazzo sulla situazione turistica delle nostre isole.
Le Eolie sono fatte per un turismo raccolto, attento, capace di silenzio; sono fatte per un'esperienza interiore profonda di incomparabili e irripetibili incontri con la natura, la storia,
l'arte. Bisogna considerare capitale d'investimento la propria originalità locale, il mare, il paesaggio. Bisogna evitare lo sfruttamento indiscriminato del territorio impedendo il decadimento dell'ambiente che rappresenta la materia essenziale dell'offerta turistica. Il migliore utilizzo economico della "risorsa turismo" nelle isole consiste nella qualificazione dello stesso, cioè nasce dal coraggio di porre limiti e compiere selezioni di qualità e di quantità. Oggi, infatti, il settore del turismo è caratterizzato da una forte competizione internazionale che richiede una sempre maggiore qualificazione dell'offerta.
di Antonio Famularo
A proposito di "EOLIE, BASTA BARCONI, ADESSO FACCIAMO TURISMO" di Bartolino Ferlazzo, e 'COMMENTO' di Aldo Natoli (Notiziario odierno).
Caro Bartolino, mi piace leggere i tuoi articoli e ho apprezzato moltissimo quello odierno.
Caro Aldo, mi ha fatto tantissimo piacere leggere il Tuo 'commento' e lo condivido in pieno. Complimenti!
Vi giungano i miei ringraziamenti per ciò che scrivete, insieme ad un caro saluto e la mia affettuosa stima.
di Ugo Bertè*
Al Sig. Sindaco del Comune di Lipari Marco Giorgianni
Oggetto: Gite con i Barconi alle Isole Eolie – Situazione.
Gentilissimo Sig. Sindaco ricevo diverse segnalazioni, da parte di operatori economici e di privati cittadini, circa lo svolgimento di attività di tipo escursionistico svolte da alcuni dei barconi che giornalmente visitano il nostro arcipelago, provenienti dalla terra ferma. Nello specifico, mi fanno rilevare che, alcune di queste imbarcazioni non effettuano più lo sbarco nelle isole, ma raggiungono le Eolie per portare in escursione i passeggeri con sosta in mare per fare il bagno alle cave di pomice o ai faraglioni senza alcun approdo nelle isole.
Per tanto, con la presente, Le chiedo di verificare quanto sopra anche in considerazione del fatto che se le imbarcazioni coinvolte fossero adibite al trasporto passeggeri, credo che le stesse debbano avere un porto di destinazione. La questione, tra l'altro, tocca anche le casse comunali in quanto su questi eventi non verrebbe riconosciuto il pagamento della rituale tassa di sbarco che diversamente dovrebbe essere sostenuto.
*Consigliere comunale
CONTROCORRENTEOLIANA del 17-7-2015
---Proviamo per un attimo ad immaginare le nostre sette sorelle, a stagione turistica quasi iniziata, partendo da una pregiudiziale che riguarda anche il passato ossia, non tutte le varie problematiche del nostro arcipelago, oggi esistenti, sicuramente in buona parte derivano da vecchi retaggi, successioni lasciate in eredità, da scriterate, ballerine ed allegre amministrazioni del passato, che hanno portato sull' orlo di un quasi baratro queste terre eoliane.-
E' vero d' altra parte, che però quasi poco si è fatto, forse è mancato quel posto in essere, magari, per alleviarne le conseguenze e forse qualcosa è anche peggiorata.- Siamo sempre dell' opinione che sarebbe stato meglio, nell' ultima campagna elettorale amministrativa, parlare schiettamente, senza ingannare o illudere nessuno, ricordo benissimo che in quei frangenti abbiamo espresso la nostra modesta opinione che sinteticamente riportiamo " ... ci sarà un candidato sindaco, che avrà il coraggio, dai balconi, dire alla gente non posso garantirvi nulla, nemmeno che domani partano gli aliscafi, che domani sia regolarmente raccolta la spazzatura, che l' acqua sia regolarmente erogata ... " ma non abbiamo mai avuto una risposta, non abbiamo notato e sentito nessuno che si sia assunto questo onere e, lo possiamo comprendere ma non giustificare.- Adesso tutti addosso , tutti contro tutti contro anche ingiustamente, non ci sembra corretto, anche se qualcuno, ha la memoria corta, non ricordandosi che tale sfascio in buonissima parte è unì eredità scomoda di anni passati in allegria e spensieratezza, sono i distruttori e disfattisti di anni fa.-
Che isola sogniamo; magari quella che ci viene proposta da canali informativi condizionati da interessi di tipo speculativo turistico e talvolta anche politico ? o sogniamo Eolie con vegetazione che ha sconfitto desertificazione e cementificazione ? sogniamo queste isole prive di dissesti geologici o isole con una tipica fauna mediterranea, ove poter allevare animali da lavoro e da pascolo, o dove siamo costretti a vedere la scomparsa di mammiferi terrestri esclusi cani e gatti; sogniamo Eolie pescose e ricche di fauna marina che però si scontrano con il circa 70% di pescosità rispetto agli anni 45/50 dello scorso secolo; sogniamo la fine dell' emigrazione, ieri per l' abbandono dell' attività primaria ( pesca e agricoltura ) oggi con i diplomati alla ricerca di sbocchi più confacenti al proprio livello di professionalità.-
Tutto questo sfocia nel danno più grave, ovvero la decadenza culturale delle popolazioni eoliane residenti causata da due fattori principali < l' esodo forzato dei giovani con le loro prospettive e l' influsso negativo dei modi di non cultura, importati da un turismo, fino ad oggi, massivo e inqualificato, un turismo da mordi e fuggi, un turismo senza prospettive e sbocchi per il futuro, un turismo di una tappa, non per forza obbligata, in un itinerario turistico, proposto da altre località meno note principalmente a livello storico, umano, culturale.-
Lottare, come qualcuno in questa amministrazione sta facendo, non significa dargli addosso, non significa criticarlo perché tu prima non ci sei riuscito, non significa isolarlo e allontanarlo, bisogna incoraggiare, assecondare contro tutto e contro tutti; le colpe ricadono sempre e solo sulla classe dirigente ed in particolare sul Sindaco e sulle cariche istituzionali, ma facendo nostra una famosa frase diciamo " ... chi è senza peccato scagli la prima pietra ... "
Auguri Lipari.
---In questi giorni, abbiamo sentito quanto di peggiore possa esprimere il capo di un governo, con affermazioni che sanno proprio di un piccolo ducetto si di periferia ma sempre ducetto, " ... andiamo avanti lo stesso - me ne faccio una ragione - un' alzata di spalle ... " come a dire ma chi siete, cosa volete, comando io e basta, e se lo dice anche la Boldrini e tutto un programma; ma pinocchio va avanti lo stesso, ha lavorato come un elefante per partorire due topolini: il bonus di 80 €. ed adesso il varo dei decreti delegati sul lavoro, dovrebbe essere pagato per quanto prodotto, dando per primo l' esempio; si esempio basta ricordarsi i primi tempi andava a lavoro con la smart adesso usa l'aereo della presidenza del consiglio per andare in vacanza a sciare, ma quanto sei pinocchio.-
Il ducetto ha dichiarato che la nuova legge sul lavoro è una vittoria della sinistra, lo stesso dice quell' altro brav' uomo di Alfano, anche lui super incollato alla poltrona in modo che nemmeno cento chiodi è in grado di fare, a questo punto bisognerebbe ridere ma di brutto e si perché Alfano avoca a se una riforma che cambia l' Italia del lavoro, mentre Renzi definisce di sinistra questa rivoluzione; certo che sia una rivoluzione, infatti da domani imprese con unità lavorative superiore a 15, potranno licenziare senza nessun preavviso, a loro piacimento senza dar conto a nessuno, esulta Squinzi certo il compare di merende lo ha accontentato; ma pinocchio di sinistra cosa c'è in questa nuova legge, niente anche perché avete tolto quella " S " dallo stemma del partito già diversi anni fa, non per pudore o per una nuova era, ma per lesa maestà alla sinistra vera, a quella sinistra che guadagna solo 900 €. al mese con un contratto di 4° livello, a quella sinistra dei metalmeccanici, a quella sinistra a cui, il pinocchio di turno, ha tolto orgoglio e dignità, anche perché i rappresentanti di questa sinistra, si sono abbassati al volere del ducetto; vedi elezione di Mattarella a capo dello stato, senza nulla togliere alla figura di questo giurista.-
Non vi sarà reintegro per i licenziamenti di gruppo, evviva la sinistra, evviva questa riforma rivoluzionaria attuata da pinocchio, se questa è una riforma di sinistra, lui deve essere di sinistra, ed allora pensiamo che il defunto Almirante, fosse un ex parlamentare di sinistra.-
A tutto c'è un limite, come fa ad affermare che in questo inizio d' anno " ... sono stati assunti già 100.000 unità ..." se i decreti sono stati approvati solo un paio di giorni fa, pinocchio le bugie aumentano, il naso cresce e sicuramente non ritornerà bambino ma resterà burattino; adesso vedremo dove andrà a trovare i soldi per l' assunzione di diverse decine di miglia di precari nella, scuola, semplice da buon oratore addolcirà la pillola ai tanti che adesso criticano, ma domani si abbasseranno la testa e non solo; il PD è come quel proverbio che recita " ... di giorno si azzuffano e di sera fanno bisboccia insieme ... " i famosi ladri di Pisa.-
Avete sentito più parlare di riassetto della pubblica amministrazione, di snellire pratiche e quant' altro, avete sentito di snellire la burocrazia no tutto fermo perché la volontà di pinocchio è quella di fare tanto per non fare niente.-
Adesso più che mai dovrebbero nelle scuole, nelle fabbriche, negli uffici pubblici far risuonare il Nabucco di Versi alla strofa " ... o mia patria si bella e perduta ... " aggiungiamo noi in che mani sei caduta.-
A discapito di tutto e di tutti sempre Forza Lipari e tanti auguri.
---Da qualche tempo leggiamo, sul nostro quotidiano on line, di interventi, più o meno seri e più o meno qualificati, relativi alla problematica annosa e penosa dei collegamenti tra le Eolie e la terraferma.-
Ci imbattiamo in spumeggianti prime donne che sanno tutto e conoscono tutto, ed anche in chi, più terra terra, propone soluzioni più veritiere, più confacenti e molto vicine alla realtà del nostro comprensorio.-
Ancora una volta tutti i soloni prendono in considerazione, ma sarà un fatto congenito ?, che la sola via percorribile per lo sviluppo di queste isole sono i collegamenti marittimi, precludendo a qualsiasi altra forma di investimenti per soluzioni non alternative, ma di subentro all' ormai asfittico settore marino, di bassa levatura, sotto tono, sempre e comunque assolutamente inadeguato, ad una collettività che ormai vede nel settore turismo, come da sempre ma oggi maggiormente, la propria vocazione e l' unica soluzione al domani di questi sette scogli.-
Ci è sembrata oltremodo strana, ma rispettiamo anche se non condividiamo l' idea del geometra Aldo Natoli, che a proposito di una piccola avio superficie, piccolo aeroporto chiamatelo come volete, accampa delle difficoltà di reperimento area, di costi di manutenzione e che " ... il settore turismo deve svilupparsi attraverso un adeguato progresso dei trasporti marittimi con un porto sicuro con il rispetto del territorio e dell' ambiente ... -.
Caro Aldo, desidereremmo che anche tu rispettasi le nostre obiezioni adesso, bene iniziamo con la difficoltà di reperire l'area, ma ne abbiamo discusso da decenni, finalmente abbiamo, forse, la volontà di una giunta amministrativa che ha preso veramente a cuore la possibile realizzazione di una struttura che farebbe da trampolino, veramente, di lancio ad un economia turistica ferma ancora agli anni sessanta dello
scorso millennio, quando ancora era in auge l' Eolo, il Luigi Rizzo, la Lipari, il Panarea, il Basiluzzo, il Vulcanello, diamo invece aiuto e incoraggiamo che vuole dare un impulso diverso, per una svolta che sarebbe importante, al nostro comprensorio, l' area è da sempre a disposizione ma veti, ed altro non hanno mai permesso di poterla sfruttare;
costi di manutenzione, come in tutti gli scali del mondo si va incontro a dei costi, che non possono e devono gravare sull' ente comune, ma con apposite gare dare tutto in gestione, evitando di fare la fine di Mafia Capitale, quanti posti di lavoro, di converso, si andrebbero a realizzare attraverso infrastrutture come ristoranti, bar, negozi senza considerare i posti di lavoro derivanti da manutenzione,
addetti alla pulizia, incremento dei Vigili del fuoco, della sicurezza, e degli stessi impianti di volo attraverso corsi che indirizzerebbero i giovani locali alle " torri di controllo ", anche questa è una falsa ipotesi; sviluppo del settore turistico, deve passare, come scritto, solo attraverso il potenziamento dei collegamenti marittimi con costruzione di adeguati porti nel rispetto della natura e dell' ambiente; domanda quando, per come
sempre successo il mare dirà per l' ennesima volta non si viaggia specialmente nei periodi di festività, che potrebbero veicolare turisti nei mesi di bassa stagione,a cosa serve il potenziamento della flotta ed avere porti sicuri quando ci si ferma in banchina ? cosa serve questo potenziamento e rispetto, se non ci si può collegare con la terraferma ? si lo sviluppo e l' incremento, dei servizi marittimi, va inquadrato per il reparto
commerciale e merceologico, ma per quanto attiene all' afflusso di turisti e villeggianti, la soluzione resta solo ed esclusivamente il collegamento aereo, volente o nolente; siamo sicuri che anche l' amico Aldo la pensa sotto sotto come noi, anche perché un professionista della sua esperienza, anche a livello amministrativo, non può non riconoscere la validità e veridicità di quanto da noi affermato.-
Je suis Liparoto.
CHE TURISMO VOGLIAMO ALLE EOLIE.-
Mi rende difficile poter credere che, quei primi pionieri e vacanzieri, sbarcati a Lipari agli inizi degli anni sessanta dello scorso secolo, riescano oggi a riconoscere quelle terre, quei luoghi, quegli odori, quei profumi che li ammaliarono a tal punto da far di Lipari un punto fermo per le vacanze, prova ne sia l' insediamento a capanna del Club Mediterranee a Capistello.-
E' trascorso qualcosa come più di mezzo secolo, ma sembra un' eternità, lo junco di Vulcano resta un pallido ricordo, le viuzze di Lipari vecchie e sbiadite rimembranze e, poi, la stessa gente eoliana, non rispecchia più i valori di quei tempi e di quei predecessori.-
Negli anni, del boom principalmente edilizio, sfruttando leggi vergognose, varate dalla regione siciliana, gli amministratori eoliani, di allora, hanno permesso la distruzione totale del territorio caso emblematico, che ancora oggi grida vendetta, la cementificazione di Vulcanello, con colate di calcestruzzo, che hanno annientato, il bello, lo splendore e la natura stessa delle nostre isole.-
Tutto questo, ha avuto un riscontro negativo facendo rimandare, sempre ad un domani, la scelta principale che nessuna amministrazione, nemmeno oggi, ha voluto adottare e che risponde alla domanda < ...che tipo di turismo vogliamo fare alle Eolie ... >
La presenza crescente, nelle nostre isole di villeggianti, negli anni sessanta, ha illuso tutti e tutto, tutti hanno creduto che bastavano, allora, cinquantotto giorni come scriveva già allarmato il Prof. De Pasquale, per poter vivere dodici mesi, quei giorni si sono sempre più assottigliati, fino a giungere a qualche settimana attuale.-
Scriveva, l' amico Saverio Merlino, qualche tempo fa < ... bisogna discutere di un programma di sviluppo economico approntato da un gruppo di lavoro composto di specialisti e tecnici con esperienza nazionale ... > è troppo intelligente per capire che non siamo assolutamente d' accordo su questa eventuale scelta, i problemi di casa nostra, li conosciamo noi e noi dobbiamo risolverli, le nostre peculiarità, la nostra cultura, la nostra storia, sono diametralmente opposte ed in antitesi con chi abita sulla terra ferma.-
Siamo dunque giunti al punto principale, siamo isole, posti dove gli spazi sono limitati per natura, dove una massa imponente, in passato molto meno oggi, di vacanzieri non può essere sopportato e supportata; abbiamo bisogno di scegliere ma dobbiamo farlo in fretta, bisogna avere il coraggio di non aver paura nella scelta da adottare qualunque essa sia; vogliamo un turismo di massa con limitazioni territoriali evidenti ?
Vogliamo un turismo mordi e fuggi come quello di oggi, con barconi che vomitano gente per una tappa nel giro turistico ? o vogliamo un turismo, non diciamo d' elite, ormai è troppo tardi, ma medio alto, un turismo culturale, un turismo storico e anche religioso rifacendoci alla nostra ultra secolare storia, che possa permettere una riqualificazione anche morale, sociale ed economica, in contrapposizione al degrado indecente che oggi regna sovrano ?
Questo Sindaco, al contrario dei suoi predecessori, avrà il coraggio di adottare questa scelta ? Siamo sicuri che qualche influente suo amico e consigliere è disposto a farlo, ed allora perché non provare, perché non dare una scossa a questo martoriato territorio, o si da per buono quanto afferma chi, dopo aver magari venduto cinquemila bottiglie di birra, potrà dire che l' estate è andata bene.-
Una scelta simile, presuppone riqualificazione in tutti i sensi, dal lato morale a quello sociale anche alla macchina amministrativa, forse troppo perversa e ricurva su se stessa, riqualificare il territorio partendo, un esempio, da Sottomonastero polo di arrivo nella nostra isola, basta con la melma che invade la strada sottostante il banchinato, basta con i carrelli per il trasporto del pesce sotto il pontile, basta con lo scolo di acque luride proveniente dalla copertura del vallone S. Lucia; riqualificare il centro storico,
i suoi vicoletti, impegnare maggiormente i vigili urbani nel controllo del territorio, evitare il transito veicolare, evitare che i mezzi della nettezza urbana transitino più volte al giorno con la loro scia di puzzo nausebondo, a Vinovo da dove scrivo, dietro tali mezzi ci si può ossigenare, rifare la rete idrica ormai obsoleta costruita forse da S.Pietro, riqualificare la rete fognaria, rimettere in sesto tutte le strade ormai ridotte come il formaggio svizzero, approntare orari per i servizi marittimi, che per primi soddisfino le
esigenze degli eoliani e permettano di dare sicurezza ai villeggianti, dato che ci siamo incaponiti, nell'ostracismo ad un piccolo aeroporto.- Bisogna affrontare, vivere e risolvere il quotidiano, tutti quei piccoli o grandi problemi che possano rendere vivibile ed apprezzato il nostro territorio, fuori da giochi politici, di potere, senza preclusione ed ostracismo ascoltando i consigli di tutti, facendo partecipare tutti con apporti ed idee,
che non siano distruttive e poco conducenti, solo così potremo iniziare quella scalata che ci porterà alla soluzione dei problemi.-
Ho un caro amico, Adolfo, da cui mi aspetto una spinta in avanti, un' accelerazione su tutti questi temi, ha le capacità come faceva dai banchi dell' opposizione, adesso maggiormente ha la possibilità di farlo, la delusione se ciò non accadesse sarebbe tanta, ma abbiamo tanta fiducia, non altro per il bene di questi sette scogli.-
Auguri Lipari.
---Dopo una sentita e partecipata processione del nostro Patrono San Bartolomeo, tra due ali di folla strabocchevole che hanno seguito la statua per tutto il percorso, non potevano mancare come finale i fuochi pirotecnici.-
Un delirio, un qualcosa di stupendo che da almeno una ventina di anni non si vedeva a Lipari, di una bellezza unica, con colori, fantasia ed invenzioni varie hanno allietato migliaia e migliaia di persone presenti in Piazza Marina Corta, nella salita di San Giuseppe ed in tutti i più piccoli spazi liberi che si potevano trovare.-
Assistere ad uno spettacolo simile, sicuramente concilia con il bello e fa da contraltare a quanto di più indecoroso si è assistito qualche sera prima, i fuochi, che hanno avuto una durata di quasi mezz' ora hanno riconciliato Lipari e i liparoti con il bello, con l' invenzione e l' innovazione (vedi spari e piccole fontanelle di fuoco sparati nello specchio di mare antistante la piazza lato sud, un continuo crescendo di colori, di
emozioni che hanno tenuto con il fiato sospeso quanti ancora increduli aveva gli occhi puntati verso il cielo, un crescendo che ha trovato il giusto epilogo in un finale diverso da ogni altro a cui eravamo abituati a vedere una scarica di colori incrociati sparati da postazioni diverse che hanno concluso uno spettacolo da delirio, un sogno, una bellezza che sinceramente avevamo ormai dimenticato da tempo, per questo bisogna dire grazie e fare un grandissimo plauso alla ditta Tumore che ha curato, preparato e messo in atto uno spettacolo veramente grande ed unico; un bravo all' amministrazione comunale che ha scelto, bene la ditta ed ha ottenuto quanto richiesto.-
Una considerazione su quest' ultima, vedi caro sindaco Marco, bastano poche e piccole cose per riconciliarsi con la gente, i mugugni, i fischi e le invettive di qualche sera prima passano davanti ad uno spettacolo così bello e coinvolgente, è anche merito tuo, allora un consiglio da chi sta sempre sulla strada, esci di più cammina per le vie di Lipari, alza la testa non tenerla mai abbassata, guarda in faccia chi ti ha votato ma principalmente
chi non ti ha votato, dialoga con i liparoti ascolta i consigli di tutto e dopo scegli secondo quanto ritieni giusto che sia, sono queste persone che ti permetteranno di andare avanti bene insieme a qualche tuo vicino collaboratore, ma gli altri i finti amici, i politicanti da quattro soldi che ridono e dietro piantano coltelli tienili lontani vogliono solo la poltrona e sono capaci di cambiare aria, vestito e mutande da un momento all' altro.-
Forse Lipari, potrà tenderti una mano, Sindaco, se tu sarai più presente e non rinchiuso nelle stanze dorate dei bottoni pensaci.
L'OPINIONE.
Egregio direttore,
ho letto con molta attenzione l'intervento di Bartolino Ferlazzo ed oltre a sottoscriverlo nella parte che esalta i risultati di una ritrovata FESTA, non posso non condividere la seconda parte cioè quella relativa ai "consigli" ai quali mi associo rivolti al Sindaco,che arbitro del destino delle nostre isole trovo poco assistito sul piano dell cose concrete e molto corteggiato quando si devono spingere interessi di parte nella più antica delle tradizioni "politicanti". Non ritengo che tutti gli uomini e donne a lui vicini siano affaristi scafati, bensì credo che vuoi per mancanza di capacità e attitudini, vuoi per scemato entusiasmo post vittoria elettorale, il sindaco si trovi un pò più solo a combattere in un mare di problemi che nessuno potrebbe risolvere senza collaborazione di persone disinteressate. Eppure queste ci sono e sono quelle che fanno del bene senza farsi pubblicità o che danno una mano anche quando non è richiesta.
Si sono quelle della strada che il sindaco dovrè essere bravo ad individuare al fine di creare quello spirito di gruppo che come mostra la
Festa porta i risultati che le nostre isole meritano.
Sergio La Cava
foto di Antonio Iacullo
Prima di riportare le nostre opinioni, desideriamo appellarci al diritto di critica che come il diritto di cronaca è disciplinato dall' art. 21 della Costituzione che nel primo comma testualmente recita " ... tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione ... ", la differenza sostanziale tra i due sta nello scopo con il quale nascono: la cronaca è una narrazione dei fatti così come sono avvenuti, l' obiettivo è quello di informare la comunità; mentre la critica, proprio perché esprime un giudizio, è soggettiva e da molto più peso ad uno specifico punto di vista piuttosto che al fatto in se; per la sua componente di soggettività, la critica genera ( ed è giusto così ) dissensi e consensi.-
Fatta questa breve permessa, in altri momenti storici l' avremmo definita preambolo, passiamo fai fatti; nel pomeriggio di ieri 22.08 abbiamo deciso di fare una passeggiata per Marina Corta, in cerca di ventilazione, e l' attenzione è caduta subito sulla vasta recinzione, per motivi precauzionali e di sicurezza, formata da ben 48 transenne che delimitavano le zone a rischio, fatto questo giusto per evitare eventuali e successive problematiche anche in ordine alla sicurezza fisica delle persone, e subito ci è tornato in mente quanto è avvenuto nella domenica di Pasqua dello scorso 20 aprile, quando più volte e pressanti richieste indirizzate al reperimento di transenne per delimitare un corridoio dove si sarebbe dovuta svolgere la processione dell' incontro, ci si sentiva ripetere che non erano disponibili e comunque non in numero adeguato, un affare di stato; guarda caso in queste sere si è avverato il miracolo, come Gesù moltiplicò pane e pesci questa amministrazione ha moltiplicato le transenne, ora questo esempio non deve sembrare blasfemo, in quanto questi personaggi in qualunque caso, sono forse in grado di gestire il quotidiano; pertanto ci siamo resi conti, con enorme disappunto che si preferisce il materiale, l' inutile ( più avanti spiegheremo anche questo ) a qualcosa di più importante e di molto più grande, ma di poco frutto a livello di ricerca di consensi, questo ci ha fatto riflettere, e la ventilata ipotesi avanzata e già manifestata in una missiva indirizzata all' amministrazione comunale subito dopo la Pasqua, di non utilizzare più il sito di Marina Corta per la processione dell' Incontro, ha preso sempre più corpo e consistenza; essere intellettualmente e moralmente onesti, doti che non si possono comprare ai supermercati, è un dono, che avrebbe portato ad un modo di dialogare diverso ma forse costruttivo; dunque le transenne erano già in dotazione, ma diciamo che per la santa Pasqua non erano disponibili o peggio non sono state messe a disposizione di chi le ha richieste.-
E passiamo alla seconda parte l' inutile, abbiamo atteso in prossimità della banchina di Marina Corta l' inizio di questo spettacolo (!!!) che ha preso il via alle 22,30, quando nel programma è espressamente riportato inizio ore 22,00 ( sono previste penali per il ritardo di mezz' ora ?) e alle 22,30 sale sul palco una bella ragazza, dalle forme sinuose capelli lunghi, tacchi alti, jeans attillatissimi bella da veder ma praticamente inutile, perché sino alle 23,15 ha deliziato i presenti con musica da discoteca, che tranquillamente si può ascoltare e ballare nelle nostre discoteche, e profferire sempre e solo due frasi " ... lipari ci siete, alzate le mani ... e ... su dai su ... " ci viene il dubbio che conosca solo queste parole e non abbia altro nel repertorio, abbiamo pensato che potesse essere una disc jockey, ma se quella signorina fa di suo un tale mestiere, allora senza ombra di dubbio l' amico Roberto Paino è l' imperatore, il deus dei disc jockey, e viene anche pagata, come saranno pagate le prestazioni del duo che si è esibito (!) successivamente, continuando con musica e canzoni da discoteca, cose che si possono vedere, sentire e ballare nelle nostre sale a prezzi molto meno cari e, si perché i soldi pagati per questi " artisti " sono soldi della collettività; ancora abbiamo assistito allo show di uno dei due che molto modestamente si definiva un play boy e voleva tutte le ragazze di Lipari, be play boy come lui i ragazzi di Lipari se li mettono nei taschini dei pantaloni, ma spendere meno soldi e far esibire tutti i gruppi locali, non avrebbe dato maggior lustro alle nostre tradizioni e messo in mostra lo smisurato talento dei giovai eoliani ?
Ma abbiamo anche notato la massiccia presenza dell' amministrazione comunale, quasi al completo, estasiati e beati da tale spettacolo con petto in fuori e pancia in dentro, anzi con petto in dentro e pancia in fuori, non abbiamo notato il Presidente del Consiglio Adolfo Sabatini, sarà giunto successivamente, ma che la sera prima aveva onorato la con la sua presenza una proiezione di un DVD, che potrebbe essere un veicolo pubblicitario non indifferente per le nostre isole, ognuno fa le sue scelte e per questo domani ne risponderà; una cosa è certa, assodata e garantita, la sera prima con l' esibizione di Ciccio Megna e dei ragazzi che si sono esibiti con lui, la gente di Lipari e anche i tanti turisti, si sono veramente estasiati ed hanno goduto di buona e vera musica.-
Una domanda per concludere, ma perché tutte le nazioni che fanno parte della moneta unica, hanno abbandonato la propria divisa e noi dobbiamo avere ancora in dotazione il marco?
Viva San Bartolo che è la cosa più importante e seria di tutte queste serate.
---Spieghiamo quanto accaduto in mattinata, mi reco al discount di Canneto calandra, per acquistare del prosciutto crudo, una volta pagato ritorno a casa apro la busta e mi ritrovo con il prodotto tutto ammuffito, con scadenza 01.09.2014; ritorno a canneto e faccio presente alla signora gentilina, l' accaduto mi dice di aspettare e ritornando mi spiega che non può cambiarlo in quanto il lotto del prodotto non corrisponde a quello in esposizione.-
Bene due considerazioni di carattere etico e di buona cortesia; il prodotto è stato acquista, ed era l'ultima busta, nella giornata di oggi 18.08, se poi è stato rimpiazzato con un lotto diverso sono fatti che sinceramente non me ne fregano più di tanto; secondo la scadenza riportata si riferiva a settembre dunque era un loro preciso dovere cambiare il prodotto, ma tutto ciò non è avvenuto.-
Per concludere, il Discount di Canneto calandra e la sua gentilina signorina si arricchiranno a dismisura con circa due euro di prodotto non cambiato, ma sicuramente ha perso un cliente che comunque farà della pubblicità assolutamente negativa in tal senso per due motivi precisi, primo si sono sporcati la faccia per circa due euro di prodotto che in qualunque caso gli sarebbe stato rimborsato quanto meno sostituito, e secondo perché un attimino di gentilezza in presenza di prodotto non scaduto e dunque da cambiare non sarebbe costato più di tanto, senza aver considerato il negativo di tale azione; ma la considerazione più importante che il buon, la correttezza e la gentilezza, purtroppo per qualcuno, non si possono comprare ne al supermercato ne tanto meno al discount.-
Pertanto controllate perfettamente i prodotti e da adesso in avanti non solo il loto ma tutta la filiera dei prodotti esposti.-
Le buone maniera e la gentilezza portano clienti la poca cortesia porta solo ed esclusivamente pubblicità negativa, come lo scrivente farà da adesso in avanti nei confronti di detta attività commerciale.-
Auguri Discount.-