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di Mario Intilisano*

Alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti Sezione Regione Siciliana, al Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, all'Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana, alla Città Metropolitana di Messina, al Sindaco del Comune di Lipari

Oggetto: Lavori di riqualificazione della frazione di Canneto, Marina Garibaldi, nell'isola di Lipari;

Il Comitato Regionale per la Sicilia dell’Unione Nazionale Consumatori, è organo periferico
regionale, dell’Unione Nazionale Consumatori e ha, fra i propri fini statutari, di rappresentare e tutelare indistintamente gli interessi di tutti i consumatori, intesi anche come utenti di servizi pubblici e privati, difendendo -se del caso anche dinanzi all'autorità giudiziaria ordinaria e amministrativa e negli organismi internazionali - i loro diritti civili e assistendoli nei loro rapporti
con i fornitori di beni e servizi pubblici e privati nonché di utilizzare, nell'interesse dei consumatori, tutti gli strumenti costituzionali per, il perseguimento degli scopi statutari

Questo Comitato Regionale, ha ricevuto diverse segnalazioni ha ricevuto diverse segnalazioni
oltre ad avere avuto riferite preoccupazioni da parte dei fruitori delle spiagge, turisti, residenti e
operatori turistici in ordine alla realizzazione dei lavori di “Riqualificazione della frazione di Canneto, Marina Garibaldi, nell'isola di Lipari”, con particolare riferimento ai seri rischi di erosione della spiaggia come previsti dallo stesso progettista.
Detti lavori sono stati consegnati e dovrebbero durare 540 giorni.
Le perplessità e preoccupazioni, in particolare, sono emerse a seguito della lettura dello studio
di prefattibilità ambientale allegato al progetto esecutivo redatto dall’arch. Mirko Ficarra progettista dell’intervento e attuale dirigente dello stesso Comune di Lipari.
Dalla lettura, infatti, sembra non solo essere stato attestato un fenomeno di erosione della
spiaggia di Canneto ma che tale fenomeno potrebbe accentuarsi ove l’esecuzione dei lavori non sia preceduta dai lavori di sicurezza costiera.

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Non risultano, però, che allo stato siano stati già iniziati e terminati i preventivi lavori di messa
in sicurezza costiera.
Si soggiunge, altresì, che dalla stessa lettura dello studio emergerebbe comunque la necessità di ripascimento del litorale interessato dai lavori con oneri in capo all’amministrazione comunale che non sembra siano stati quantificati o dotati di copertura finanziaria.
Nessuna specifica e particolare previsione, inoltre, sembra essere prevista per la stagione
balneare 2021 che, alla luce della durata dei lavori, dovrebbe essere effettuata con il cantiere insistente sulla spiaggia.
Andrebbe infine verificato se - in difetto delle realizzande opere di sicurezza costiera - una
mareggiata nel corso delle esecuzioni dei lavori potrebbe danneggiare i lavori eseguiti con conseguente grave danno erariale.

Va in ogni caso rilevato che lo studio dell’INGV ha accertato negli ultimi anni un costante
arretramento della linea di costa dovuto ad effetti di bradisismo.
Le preoccupazioni degli utenti in ordine al futuro della spiaggia di Canneto e gli eventuali danni
erariali che l’esecuzione delle predette opere potrebbe comportare, dunque, sembrano essere fondate.In sintesi infatti
• Il progetto prevede un ampliamento della carreggiata e del marciapiede del lungomare di
Canneto a scapito della spiaggia con riduzione di circa 3 metri dell’arenile;
• L’arenile, attualmente, in alcuni punti (vedi fronte Bar Papisca) non risulta essere
particolarmente esteso;
• Il progetto espressamente contempla il rischio di erosione della spiaggia ove l’esecuzione delle
opere non sia preceduta da opera di messa in sicurezza costiera;
• Non risulterebbe che, allo stato, siano iniziati e terminati i lavori di messa in sicurezza costiera
mentre sono stati già appaltati e consegnati i lavori di ampliamento del lungomare;
• Non sembra che sia stato previsto il rischio dei danni che una mareggiata nel corso dei lavori
potrebbe arrecare compromettendo le opere in fase di esecuzione con ogni conseguente danno
erariale:
• Non risulterebbero essere state finanziate/quantificate le opere di ripascimento previste nel
progetto;
• Nessuna previsione di sospensione dei lavori con sistemazione e fruibilità delle spiagge per la
stagione balneare sembra sia stata prevista;

L’Unione Nazionale Consumatori, dunque, al fine di evitare la completa erosione del litorale di
Canneto e qualsivoglia danno erariale da addebitare ai singoli funzionari responsabili, INVITA
le Amministrazioni Competenti cui viene inviata la predetta nota e la Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti, alla luce delle osservazioni sovra esposte, a verificare e ponderare i seri rischi sull’arenile di Canneto che l’effettuazione dei lavori in oggetto indicati potrebbero arrecare – con particolare riferimento alla mancata preventiva realizzazione delle opere a difesa della costa - ed ad effettuare qualsiasi intervento che elida questo rischio nonché a verificare e quantificare la copertura finanziaria delle intere opere realizzande ivi compreso il ripascimento ed i controlli periodici a carico del Comune di Lipari e la necessaria preventiva messa in sicurezza costiera.
Ciò al fine non solo di evitare un rilevante danno erariale -da addebitare ai singoli funzionari
responsabili - ma un imponderabile danno al paesaggio e alla economia turistica della frazione di Canneto che si fonda propria nella spiaggia che sembra essere messa attualmente a serio rischio
Si allega a tal fine la relazione di prefattibilità ambientale redatta dallo stesso progettista e si
riportano sotto stralci della stessa al fine di una più immediata comprensione delle preoccupazioni manifestate

*Coordinatore Comitato Regionale per la Sicilia dell’Unione Nazionale Consumatori

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STUDIO DI FATTIBILITA'

“Studio di Prefattibilità Ambientale
Nello Studio si è posta l’attenzione ai seguenti aspetti:
- effetto di degrado del paesaggio e fruizione della costa;
- aspettative della collettività;
- ricadute sull’ambiente con particolare attenzione, oltre ai benefici estetici, alle aree di deflusso meteorico e all’evoluzione della linea di
costa.

L’Amministrazione Comunale, nel dare mandato allo scrivente di redigere la rimodulazione del progetto esecutivo, per rispondere alle nuove e mutate esigenze dell’Amministrazione, ha fornito ampia documentazione in proprio possesso, relativa a progetti ricadenti nell’ambito
oggetto di intervento, e che riguardano il ripristino, attraverso opere di difesa costiera, della spiaggia ai profili preesistenti, rendendola nuovamente ampia e garantendo una maggiore fruizione agli abitanti e ai tanti turisti che vivono la stagione estiva su questo tratto di litorale.
La prossima realizzazione di barriere soffolte e ripascimento rende ancora più sicuro il presente
intervento.

La realizzanda opera di delimitazione della nuova “passeggiata a mare”, consistente in un muro di protezione in c.a., fondato su pali, parallelo a quello esistente e traslato verso la linea di battigia di circa tre metri, occupando esclusivamente aree e superfici già impegnate
dall’elemento di protezione della fondazione dell’attuale muro, come si evince dagli elaborati grafici dello stato di fatto e di progetto. Tale nuovo elemento di delimitazione costituirebbe, da struttura riflettente.
Tali fenomeni potrebbero provocare riduzione della spiaggia per tanto l’Amministrazione, al corrente della problematica, ha confermato di essersi già attivata per l’esecuzione di un primo lotto del soprarichiamato progetto di difesa costiera, invitando lo scrivente a procedere alla redazione del progetto oggetto del presente studio, limitando l’ampliamento nel tratto che va dall’edificio di proprietà ASP (vicino torrente Boccetta) e l’inizio della Piazza di San Cristoforo”
… omissis …

“Sarebbe opportuno prevedere in prossimità dei varchi, da cui defluiscono le acque meteoriche, dei sistemi di smorzamento d’energia idrica dovuta al salto che il deflusso affronta per l’accresciuto dislivello tra piano pedonale e sottostante spiaggia. Un sistema di drenaggio con
pietrame alla rinfusa potrebbe attenuare gli effetti di scavo, che avverrebbe peraltro al piede del nuovo muro e che favorirebbe l’allontanamento del materiale fine dalla spiaggia verso la battigia per essere poi disperso in mare, accrescendo ulteriormente il rischio, già elevato, di innesco di gravi fenomeni erosivi.
Il sopracitato intervento di ripascimento, che l’Amministrazione dichiara di voler procedere rapidamente alla sua esecuzione, rappresenta il vero elemento di mitigazione ai danni che tale struttura potrebbe innescare”
… omissis …

“Si dovrà tenere conto, ove la realizzazione dell’intervento di ripascimento ritardasse nell’esecuzione, di predisporre un monitoraggio della linea di costa nel tratto di intervento, attraverso capisaldi da determinare, schedare e porre a base dei rilievi di raffronto periodici, con cadenza non superiore ai 30 giorni e prevedendo una immediata alimentazione di materiale a compensazione di quello oggetto di un’eventuale innesco di erosione. A tal fine sono presenti in sito numerosi siti di fornitura. Primo e più vicino l’enorme accumulo creatosi a Nord del molo; seguire il materiale accumulato a valle del torrente Calandra; non ultimo il materiale, disponibile in milioni di metri cubi, giacente sulle zone di deposito degli scarti di lavorazione delle cave, tra Canneto ed Acquacalda. Quest’ultimo materiale necessita di una caratterizzazione, ma certamente la probabilità di compatibilità è elevata ed inoltre la granulometria, da un primo esame sommario, opportunamente più grande di quella esistente in sito, come deve essere per ogni materiale da ripascimento.

Il conferimento di questo materiale a compensazione degli eventuali fenomeni erosivi non costituisce comunque aggravio per l’Amministrazione, in quanto è poi recuperabile, per variato, in positivo, stato dei luoghi, del progetto di rinascimento
… omissis …

Dal molo verso Unci (estremità Sud) la linea di costa subisce continue variazioni che determinano comunque un lento e progressivo arretramento. Tale circostanza ha fatto nascere il progetto di ripascimento più volte menzionato in questo studio ed unico elemento di mitigazione
del rischio per il progetto in esame”
… omissis …

“13.1 Geomorfologia
Dal punto di vista geomorfologico, come già detto, si rappresenta ancora il rischio connesso alla non realizzazione in tempi brevi dell’intervento di ripascimento. Tale ritardo può provocare l’innesco di fenomeni erosivi con messa a rischio della stabilità dell’opera strutturale e sifonamento con danno alle opere a ridosso del nuovo muro.
Ciò provocherebbe una variazione della linea di riva, della granulometria presente, in quanto il materiale più fine sarebbe trascinato via dal moto ondoso a causa della struttura riflettente costituita dal nuovo muro, assoggettato ad un impatto dell’onda molto più accentuato di adesso
in quanto più vicino alla battigia.
L’allontanamento della parte fina provocherebbe il sifonamento dei materiali a ridosso lato monte del muro e potrebbe pregiudicare la stabilità del costruendo muro.”
… omissis…

“Resta a carico dell’Amministrazione osservare e predisporre gli eventuali interventi preventivi e quelli previsti in caso di ritardo nell’esecuzione degli interventi di ripascimento previsti nel tratto.
Si rappresenta comunque che quanto suggerito (preventivi il monitoraggio e previsti la caratterizzazione del materiale presente su siti di eventuale prelievo e predisposizione di quanto necessario al conseguimento dell’autorizzazione allo sversamento su spiaggia o in mare dello stesso) non rappresentano oneri particolarmente impegnativi per l’Amministrazione.”

NOTIZIARIOEOLIE.IT

23 SETTEMBRE 2020

Lipari, al via i lavori nel lungomare di Canneto. Previsione di spesa circa 13 milioni di euro. Le preoccupazioni dell'Unione Nazionale Consumatori. L'intervento

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