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di Gian Luca Ferro

Gentile Direttore
Sono un proprietario, non residente e non siciliano, di immobile situato nel comune di Lipari, frazione di Ginostra.
Le scrivo per segnalarle due fatti che io ritengo assurde inadempienze del Comune di Lipari.
La prima concerne il fatto che il Comune, da qualche anno, dopo aver compreso il ridicolo taglieggiamento medioevale della tassa di sbarco applicata a persone che si recavano a casa propria ed averla dunque eliminata, pretende che tale esenzione vada rinnovata annualmente quando basterebbe una autocertificazione una volta per tutte da verificare e sanzionare eventualmente a posteriori, valida fino alla perdita di tale diritto.

Non solo ma alla domanda che tutti gli anni regolarmente invio per pec, in cui chiedo esplicitamente di ricevere l’attestato in maniera altrettanto rapida e priva di oneri utilizzando appunto la Pec, fa riscontro l’assoluto silenzio dell’Amministrazione e il ricevimento di tale attestato dopo varie decine di giorni per posta ordinaria (col rischio di smarrimento) in busta affrancata, cancelleria e francobollo a
carico delle casse comunali senza alcuna considerazione di elementare economia. Oggi a distanza di quasi un mese dalla mia richiesta ancora niente mi è pervenuto e non per colpa di Covid19, poiché anche gli scorsi anni ho ricevuto tale attestato non prima che trascorresse almeno un mese. Esiste una spiegazione a tutto ciò? Qualche responsabile dell’ufficio preposto non dovrebbe darne conto?

La seconda è questione meno banale ma anche più significativa perché oltre al Comune coinvolge anche la Regione Sicilia. Notoriamente l’isola di Stromboli, come le altre Eolie con l’eccezione di Salina, dipendono amministrativamente dal Comune di Lipari. La frazione di Ginostra in particolare quasi totalmente priva di uffici pubblici, escluso un Ufficio postale saltuariamente aperto, deve necessariamente gravitare su Stromboli per raggiungere la più vicina stazione dei carabinieri e su Lipari per tutte le pratiche amministrative inevitabili per chi è possessore di case o terreni. Risulta dunque assolutamente iniqua la distinzione tariffaria operata da Siremar che distingue solo tra residenti e turisti, quando un proprietario
dovrebbe potersi recare nei pubblici uffici a seconda delle necessità (denunce di furto o di
danneggiamento, chiarimenti con i responsabili dei diversi uffici comunali, presentazione di documenti per autorizzazioni etc. etc.) dovendo accollarsi una spesa di trasferimento all’interno del Comune, a cui già paga IMU e TASI, equiparata a quella di un turismo voluttuario.

La questione è stata oggetto di una mia pec di interpellanza al Sindaco di Lipari e all’Assessore ai Trasporti inviata il giorno 3 settembre 2019 che a tutt’oggi non ha ricevuto riscontro alcuno.
Non penso che la politica di ignorare le legittime richieste dei cittadini, non residenti ma contribuenti, sia la più lungimirante. E’ insensata la distinzione operata dalla Regione, e passivamente recepita dal Comune di Lipari, nell’applicare le facilitazioni ai residenti, a tutti i cittadini siciliani o di orgine siciliana e non anche ai soggetti proprietari di immobili non siciliani ma che, col versamento delle imposte dovute e con gli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, contribuiscono al decoro, alla salvaguardia del territorio e al suo sviluppo economico.
Ringrazio per l’attenzione 

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