di Daniela Giuffrè*·
BOLLETTA ELETTRICITA’: FACCIAMO DUE CONTI
Da giorni l’Associazione di cui mi onoro essere il Presidente, FuturEolie, riceve continue sollecitazioni dalla gente per l’ammontare delle ultime bollette dell’elettricità che, sostanzialmente, non hanno riportato nessuna riduzione di prezzo rispetto a quelle precedenti, nonostante la riduzione del costo del gas e del petrolio
Non sono mai stata brava in matematica, ma credo che per fare quello che ho fatto io, non ci voglia una laurea in materie scientifiche.
Ho preso l’ultima bolletta di Enel Energia del mio appartamento su terraferma e vedo che la riduzione del prezzo su queste è consistente rispetto a ottobre/novembre 2022. Infatti il prezzo di Enel sul kWh a ottobre/novembre scorso era di 0,50, molto alto rispetto ai periodi precedenti. La situazione successivamente è cambiata drasticamente, a seguito della diminuzione del prezzo del gas e del petrolio sui mercati, portando il prezzo da 0,50 a 0,36. Teniamo però a mente che questi fornitori agiscono sul mercato libero ed é quindi naturale che la concorrenza causi una certa riduzione del prezzo a kWh. Quindi notiamo che il prezzo di 1 kWh, per i mesi di dicembre/gennaio è di mediamente, 0,36, una consistente diminuzione rispetto alla bolletta precedente di ottobre 2022. Cio’ vuol dire che Enel si è adeguata subito alla nuova situazione del mercato (vedi https://tariffe.segugio.it/.../quanto-costa-un-kwh-di....
Poi ho preso in mano la mia bolletta SEL di gennaio-febbraio 2023 e quella relativa a novembre 2022. Le ho confrontate, non solo sull’importo da pagare e i consumi del periodo, ma anche e soprattutto, sul costo di 1 kWh. Sono venute fuoricose interessanti.
Per completare il quadro, sono andata a cercare i prezzi fissati dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) dei suddetti periodi e li ho confrontati col prezzo al kWh scritto sulla bolletta di SEL.
Ma cos’é questa ARERA? Gli addetti allo sportello di SEL la invocano sempre quando rispondono alle domande del consumatore che tra il mesto e il disperato (perché magari non sa come arrivare a fine mese), va allo sportello per chiedere conto del perché l’importo é così elevato, che davvero a tanto non c’era abituato. La risposta che riceve è che vengono applicati i prezzi imposti dall’ARERA.
Anche a me è stato detto: “Noi non ci possiamo fare niente, noi applichiamo i prezzi dell’ARERA”.
Sappiamo che un produttore di elettricità nel mercato tutelato non può fare un prezzo diverso da quello previsto dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che ha il compito di stabilire le tariffe e i prezzi dell’energia elettrica, sul mercato tutelato, in Italia (quindi anche per Lipari).
Il prezzo dell'elettricità nel mercato tutelato è quindi determinato dall'ARERA in base ad una serie di fattori, tra cui il costo di produzione e altri elementi di costo. Questo prezzo viene poi fissato per un determinato periodo di tempo e può essere rivisto periodicamente dall'ARERA (vedi https://luce-gas.it/guida/mercato/arera ).
Ad ogni buon conto, dal confronto delle bollette e dei prezzi stabiliti da questa ARERA e quelli che si leggono sulle bollette di SEL, sono venute fuori cose molto interessanti.
Analizziamo il prezzo fissato dall’ARERA per il primo trimestre del 2022. Il prezzo è di 0,29 al kWh. Il prezzo nella bolletta SEL dello stesso periodo è 0,49 al kWh. 0,20 centesimi in più.
Passiamo ora a confrontare il 2023, cioè quest’ultima bolletta. L’ARERA ha fissato per il primo trimestre del 2023 un costo di 0,36 al kWh. La SEL ha applicato il prezzo di 0,42. Sempre in più, mai in meno.
Infine, ho fatto un giro sul sito dell’ARERA e, come ho già evidenziato sopra, è stabilito che un operatore produttore di elettricità nel mercato tutelato non può fare un prezzo diverso da quello previsto dall'ARERA, che ha il compito di stabilire le tariffe e i prezzi del mercato dell'energia elettrica in Italia (vedi link sopra). E – attenzione - se un operatore produttore non rispetta il prezzo fissato dall’ARERA, può essere segnalato all’autorità stessa, che ha anche il dovere di vigilare affinché queste aziende rispettino i prezzi fissati. Questa Autorità ha infatti il potere di applicare sanzioni e di decidere addirittura sospensioni dell’attività.
Questo mio post non vuole essere polemico. Non è la polemica che mi interessa. Questa è un’operazione verità e trasparenza. Pertanto, chiedo con forza che i rappresentanti di SEL rispondano a questa operazione trasparenza al fine di informare i propri clienti sui prezzi che stanno applicando e come e se stanno applicando davvero i prezzi stabiliti dall’ARERA e attivandosi, in qualche modo, per procedere progressivamente alla riduzione dei costi delle bollette. Da stampa qualificata sappiamo che da Febbraio 2023, grazie al crollo del prezzo del gas, i prezzi, ripetiamo, a partire da febbraio 2023 avrebbero dovuto subire un taglio almeno del 20%, anche sulle bollette della luce. (vedi https://www.ilsole24ore.com/.../bollette-gas-pronto...) Noi questo taglio su febbraio non l’abbiamo visto.
Queste spiegazioni però non devono avvenire nelle stanze del Comune o con i pochi soliti interlocutori. Vogliamo che ci sia un comunicato stampa o un incontro con i cittadini o un’intervista da parte dei giornali locali, ma, in tutti i casi, SEL deve mettere nero su bianco quello che ha da dire.
Se ci convincerà bene, siamo contenti e continueremo a pagare le vostre bollette, ma se non ci convincerà, soprattutto in merito al costo kWh applicato, chiederemo con forza che si passi anche a Lipari al mercato libero o adiremo l’ARERA. Qualsiasi discrepanza tra il prezzo applicato dall’operatore fornitore e quello fissato dall’Autorità, può essere segnalato e sarà attivata una procedura volta a controllare e a sanzionare nel caso, qualunque comportamento non in linea con quanto dettato dalla stessa.
*Presidente FuturEolie
Messina, per i "Vini Doc" premiata anche la produttrice di Salina Daniela Virgona
ME-DOC premiazione dei vini delle Doc Messinesi.
FASE 2 e Comitato “Eolie 20-30”
Ho appreso con favore la costituzione di un comitato alla presenza (e suppongo anche avente come membri) di una buona parte (40/50%) di imprenditori eoliani.
Ritengo estremamente positivo che un gruppo di imprenditori si siano associati per programmare e lavorare per il rilancio dell’economia delle nostre isole. Esso ben potrebbe diventare un “gruppo di lavoro” e di riferimento per la stesura del più grande progetto “Eolie FASE 2 – Virus Free” (quella di ripresa dell’economia in convivenza con il virus). Sarebbe un importante membro di questo auspicabile Gruppo più grande e articolato che ben potrebbe essere presieduto dal Sindaco. Quella suggerita “Cabina di Regia” di cui parla nel suo programma il suddetto comitato.
Pensare che ogni gruppo/comitato possa agire da solo e cioè senza quel coordinamento necessario di un ente istituzionale è pura illusione. Potrebbero essere raggiunti comunque dei piccoli risultati ma certamente le azioni congiunte e sinergiche ottengono molto di più e molto prima rispetto alle azioni isolate. Perciò mi auguro che tutti i gruppi/comitati che stanno nascendo o che si costituiranno nelle settimane a venire, possano trovare nel Sindaco un efficiente coordinatore.
Un Sindaco è forte solo se alle spalle ha il sostegno e la forza dei suoi cittadini.
Ho dato una lettura al “programma” del Comitato Eolie 20-30. Premesso che lo sforzo fatto è certamente apprezzabile e ricco di buone idee a mio giudizio.
Tuttavia, vorrei attirare la loro attenzione sui seguenti punti, che consiglio loro di rivedere, magari con l’ausilio di esperti.
Punto n. 1: Programma sanitario. Impensabile prevedere tamponi 24/78 ore prima del viaggio e poi, in aggiunta, il test rapido all’imbarco. Non bisogna dimenticare che tutt’ora ci sono difficoltà a reperire i tamponi, anche a pagamento, e anche perché sarebbe un pesante aggravio per ogni singolo visitatore. Vi prego di pensare alle famiglie di 3, 4, 5 persone, magari con nonna a seguito… Inoltre, trovo difficile nell’area imbarco eseguire tutti i test rapidi che prendono almeno 20min a persona. Ve lo immaginate tanta gente in fila, a distanza di sicurezza, sotto il sole di luglio o di agosto? O si organizza un presidio ultra-funzionale con decine di infermieri e una coppia di medici per tutto l’arco della giornata o la gente non verrà e si sposterà a Cefalù o in altri posti più facili da raggiungere. Ricordiamo che il turismo quest’anno sarà quasi sicuramente di prossimità.
Più semplice sarebbe farli arrivare con l’esito di un test veloce già in tasca (che possono fare anche a pagamento nella loro città) per tutti i componenti familiari al seguito. Fargli firmare un modulo dove vengono informati della procedura da seguire obbligatoriamente in caso compaiano sintomi durante il soggiorno. Mettergli un numero di telefono da chiamare obbligatoriamente, pena responsabilità civile per danni, alla comparsa di febbre oltre 37° o altri sintomi di infezione aerea (raffreddore, tosse). Se ciò dovesse verificarsi, metterli in isolamento, anche dai propri familiari, e sotto sorveglianza sanitaria (tampone qui d’obbligo). Se ha rispettato l’obbligo della mascherina e della distanza, è assai improbabile che abbia contagiato altri. Ecco perché queste sono regole basilari.
Ultima considerazione sul piano sanitario. Per quanto detto sopra, non credo possa mai passare l’idea di sospendere l’uso delle mascherine e della distanza di sicurezza, essendo le uniche vere armi contro il contagio. Nei grandi numeri - mettetelo in conto - qualche positivo passerà e arriverà alle Eolie, è statistico. Bisogna prepararsi a questo e credo che la procedura di responsabilizzazione del visitatore, unitamente all’efficienza del sistema sanitario locale, possa funzionare.
In ogni caso vi consiglio l’assistenza di esperti virologi per definire i dettagli.
Punto n.2. Costituzione Zona Franca.. Richiama un po’ la concessione dei privilegi di Ruggero il Normanno alle Isole Eolie… Sarebbe certamente auspicabile. Per fare ciò però, il coinvolgimento delle istituzioni centrali è d’obbligo.
Ma ritengo che chiedere al Comune di rinunciare o rinviare o dimezzare le tasse comunali non sia una bella idea. Il Comune deve essere la forza trainante del rilancio e se vogliamo i turisti a Lipari dobbiamo garantire i servizi essenziali, dalla pulizia delle strade, alla riparazione delle stesse, mi riferisco a tutte quelle funzioni necessarie per garantire un minimo di decoro alle isole. Ho anche sentito che le casse del Comune sono messe male. A maggior ragione tagliargli i viveri in questo momento non mi sembra possa aiutare. Certo importante è lavorare sulle procedure di richiesta dei fondi che il governo centrale si appresta a stanziare per il turismo. Qui le antenne devono essere super alzate.
Ottenere una zona franca non è una cosa facile. Perché non può essere fatta solo per le Isole Eolie. Va da sé che questa deve essere un’azione comune di tutte le isole minori italiane.
Non mi dilungo oltre. Permettetemi solo di concludere con qualche consiglio che rivolgo al Sindaco di Lipari. A proposito, spero che la Giunta sia già al lavoro per la scrittura di un piano di azione Fase 2. E allora spero che voglia tenere in considerazione anche i seguenti modestissimi…
3 CONSIGLI per il Sindaco:
1. Assuma la leadership di un comitato più grande, che includa tutti i rappresentanti del settore economico delle Isole (comitato Eolie 20-30 incluso). In tutto ciò non dimentichi di coinvolgere Salina. Se le amministrazioni comunali sono 4, gli Eoliani sono un solo popolo.
2. Unitevi, se non l’avete ancora fatto, con le altre isole minori siciliane e costituite una delegazione che vi rappresenti presso la Regione per discutere su tutto ciò in cui essa può legiferare in vostro favore.
3. Proponete all’ANCI, la costituzione di una Sezione interna per le Isole minori d’Italia. Le problematiche da affrontare sono comuni e se riusciste a ottenere dei vantaggi fiscali (anche solo una parte piccola di quanto propone il comitato Eolie 20-30) sarebbe, già di per sé, un gran risultato. Solo così potreste interfacciarvi efficacemente con gli organi del governo centrale.
A tutti un grande augurio di successo nelle proprie buone intenzioni, non mollate, si può fare.
Un salutone ai miei concittadini e alla mia terra da Pistoia
NOTIZIARIOEOLIE.IT
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Eolie e Fase 2
Stavo riflettendo in questi giorni sulla c.d. "fase 2". Con la mente sono andata alla Sicilia e in particolare alle mie isole , le quali vivono al 90% di turismo, il settore più sfortunato in questa crisi sanitaria, proprio perché presuppone il movimento di masse di persone. Ovviamente questo si pone in antitesi con quello che si fa in questi casi: no movimento, si distanza sociale, no assembramenti etc.
E allora, come dovrebbe essere questa Fase 2 per le Isole Eolie? Io non so se il sindaco e la giunta o associazione varie ci stanno già pensando, se stanno già preparando un piano pensato, una strategia efficace che possa conciliare riavvio del turismo e sicurezza.
Non solo. C'é un altro elemento che dobbiamo tenere in considerazione: la paura. Si, la paura della gente di mettersi in viaggio e arrivare fin da noi per una vacanza che li faccia risprendere dallo stress di questi ultimi mesi.
E allora immagino che quest'anno più che mai la gente abbia bisogno di una vacanza. Credo che ne sentirà la necessità dopo mesi di clausura. Altra considerazione. Le 6 isole del comune di Lipari, non hanno (fortunatamente e anche grazie alla gestione della situazione) registrato nessun caso di coronavirus.
Possiamo quindi dire che Lipari, Stromboli, Vulcano etc... sono VIRUS FREE? Si, che lo possiamo dire! Potremmo considerare questa condizione come una caratteristica importantissima per eliminare (o quantomeno ridurre) la paura della gente di mettersi in viaggio?
Se io turista so che vado in un posto dove il virus non ha attecchito, mi sentirei più tranquillo a venire a Lipari o a Panarea piuttosto che andare sulle spiagge di Rimini o a fare un giro a Venezia. Giusto?
"Eolie Virus Free" potrebbe essere già una bella campagna di rilancio. Ora, secondo punto. Mi devo preoccupare anche di mantenerla questa sicurezza sanitaria ... e come? Ecco é qui che subentrano diverse soluzioni.
All'atto della prenotazione del biglietto potrei richiedere un certificato di immunità o l'esito negativo del tampone fatto max due giorni prima. Potrei richiedere alla partenza degli aliscafi che il viaggiatore si sottoponga al test veloce degli anticorpi prima dell'imbarco.
Credo che la gente sarebbe pure felice di farlo, perché devono farlo tutti e questo dà certamente la sicurezza di viaggiare con persone non infettate e di arrivare in un posto che veramente non consente lo sbarco a chi é contaminato. Se ci fosse l'accordo della Regione Sicilia, il primo controllo si potrebbe già fare negli aeroporti di partenza per chi vola verso la Sicilia.
Infine. ritengo importantissimo far passare il messaggio che in caso di emergenza, per complicazioni di salute o nel caso fortutito la persona si scopra essere ammalata sulle isole, possa avere tutta l'assitenza sanitaria adeguata, sia sul posto, sia per i trasferimenti in altre strutture. Parliamoci chiaro, la gente potrebbe non venire a Lipari per paura che in caso di bisogno sanitario sulle isole non ci siano gli strumenti e le competenze adeguate. Dobbiamo, sfatare quest'altra cosa.
Quindi, per ricapitolare. Se io, che ho un disperato bisogno di vacanza dopo tre mesi chiuso in casa, e sono magari anche un po' avanti con l'età che mi rende soggetto a rischio, sarei disposto a pagare anche di piu' per andare in un bel posto, dove il virus non ha mai attecchito, dove la natura é spettacolare e posso riprendermi con passeggiate treccking o sul lungomare.
Inoltre,mi sento rassicurato dal fatto che tutti i viaggiatori sono controllati alla partenza e in caso di bisogno so di poter contare su strutture e assistenza sanitaria all'altezza.... beh...a queste condizioni io partirei per le Isole Eolie anche domattina.
Non so, é un'idea affidata a un post facebook, ma credo che potrebbe servire a cominciare a riflettere sin da ora alla "nostra fase 2" che non é quella di Milano o Campobasso o Bari, che sono anche realtà industriali e quindi possono contare anche su altri settori dell'economia.
Noi no, il turismo é la base della nostra economia. Dobbiamo ripensarlo, non puo' essere più come prima e magari non vedere il Virus solo come un problema, perché a volte dietro un problema si nasconde una nuova opportunità. Dobbiamo saperla trovare.
Ringrazio chi ha avuto la forza di arrivare fino in fondo a questo post.
*Comandante della Questura di Pistoia